Confronto oggi nella commissione sviluppo economico di Palazzo Vecchio tra categorie economiche e amministrazione sul regolamento dehors che a breve arriverà in Consiglio comunale per il voto definitivo: l’atto sarà operativo da inizio 2026. Fino al 15 marzo 2026 sarà però possibile presentare istanza e, in attesa della decisione del Comune, la concessione manterrà la propria efficacia. La decisione congiunta di Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato è che verrà realizzato un documento in cui si chiederanno modifiche al regolamento: uno dei punti principali di discussione è relativo all’obbligo di polizza assicurativa e fidejussoria.
“L’aspetto della fideiussione non convince e l’ho fatto presente – ha detto il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano -. In alternativa ho proposto un paio di mensilità, come se fosse una cauzione. Capisco che il Comune chiede una garanzia perché in passato sono capitati fallimenti, chiusure e poi il dehor è stato smontato a spese del Comune: però qui bisogna trovare una soluzione”. “Non è facile uscirne, per questo non abbiamo contestato tanto questo punto pur ritenendo la misura esagerata – ha aggiunto Santino Cannamela, presidente di Confesercenti città di Firenze -. Il problema è che non c’è una proposta alternativa. Quello che dispiace è che per pochi casi, tutti siano costretti a fare una fideiussione”.
Sui tempi, ha aggiunto Cursano “ci sono in area Unesco 1.100 concessioni in essere. Credo che dunque ci sarà un rischio di ritardi nell’analisi delle domande. Un altro punto che ho contestato è la necessità di avere autorizzazione dei condomini, in certi casi: siamo su suolo pubblico e i condomini non sono titolari del suolo pubblico”. “Abbiamo fatto presente questo punto – ha affermato Cannamela – perché venga modificato”. Cursano ha chiesto poi di poter avere “concessioni di 7 anni”.
Il regolamento prevede, tra le misure principali, il blocco dell’aumento dei metri quadri all’interno dell’area Unesco: è previsto un massimo 12.600 mq, sparisce così il margine di aumento del 10% (e dunque la possibilità di arrivare fino a 14.000 mq) contenuto in passato.

