Le società Domus Rex e La Calza, entrambe rappresentate da Riccardo Acquari, hanno inviato via Pec un sollecito al Comune per una richiesta “di convocazione urgente” per “chiarimenti tecnico-amministrativi” relativamente al complesso dell’ex convitto della Calza
Proprio ieri il Comune ha ultimatum chiedendo di “porre fine all’utilizzo turistico ricettivo e commerciale per la somministrazione autonoma dell’immobile entro 90 giorni”.
La pec segue quella dello scorso 28 novembre ed è indirizzata – tra gli altri – alla sindaca Sara Funaro, all’assessora all’urbanistica Caterina Biti, all’assessore alle attività economiche Jacopo Vicini, al comandante della polizia municipale Francesco Passaretti, ai sindacati Cgil, Cisl e Uil. Per la riunione viene ipotizzata la data di domani “in una fascia oraria a scelta dell’amministrazione compresa tra le ore 8 e le 20”.
La riunione è finalizzata a “chiarire in modo puntuale, organico e inequivoco quali attività risultano esercitabili all’interno dell’ex Convitto della Calza in conformità alla destinazione urbanistica assentita e alla luce della prassi interpretativa finora seguita per casi analoghi nel Comune di Firenze”, “identificare gli eventuali adempimenti richiesti o i chiarimenti necessari”, “definire un quadro operativo certo, che possa essere oggetto di verbale ufficiale sottoscritto dalle parti, così da eliminare le attuali ambiguità comunicative e procedimentali”.


