Sequestrati a Lucca 22 mila articoli per bambini. Per la Guardia di Finanza non sono conformi agli standard di sicurezza.
La Guardia di finanza di Lucca, nel corso di accertamenti sul rispetto delle normative di sicurezza previste dal Codice del Consumo e dalla legislazione europea, ha sequestrato circa 22.000 articoli per bambini esposti in vendita su scaffali di un negozio cittadino. Tra i prodotti sottoposti a sequestro—elastici per capelli, mollette, cerchietti, bigiotteria, peluche, borracce e altri accessori—sono state riscontrate irregolarità gravi, come la totale assenza delle indicazioni obbligatorie sui materiali e sui metodi di lavorazione, nonché sulle possibili sostanze nocive contenute.
Secondo quanto diffuso dalla Guardia di Finanza, questi articoli risultavano “non conformi agli standard di sicurezza stabiliti sia dalla normativa nazionale che da quella comunitaria”, cioè privi delle informazioni indispensabili per la tutela della salute e della sicurezza dei minori. La normativa europea e nazionale impone infatti che tutti i prodotti destinati ai bambini, soprattutto quelli come giocattoli e accessori, rechino chiare indicazioni circa i materiali impiegati, le caratteristiche merceologiche, la presenza di eventuali sostanze dannose (sostanze chimiche vietate come PFAS, bisfenoli, fragranze allergeniche ecc.), e le istruzioni per l’uso in sicurezza.
L’operazione si inserisce nel nuovo quadro delle regole introdotte in Italia e UE nel 2025, che prevedono controlli molto più severi grazie al Regolamento UE 2023/988 e alle modifiche sulla sicurezza dei giocattoli: questi interventi puntano sia a ridurre il rischio di esposizione dei bambini a sostanze pericolose sia a facilitare i richiami e i sequestri in caso di prodotti non tracciati o irregolari. Tutti i prodotti devono infatti garantire la tracciabilità, le istruzioni e i dati per identificarne l’origine e le eventuali criticità.
La vasta operazione lucchese segnala quindi l’attenzione delle autorità verso l’applicazione delle norme rinnovate, ma anche il permanere di pratiche illecite nella vendita di prodotti a basso costo e ad alto potenziale di rischio per la salute dei consumatori più piccoli.