Gio 25 Apr 2024

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Cgil: superare paga a cottimo per riders, minano sicurezza

La richiesta dopo la morte del giovane Sebastian. Sciopero il 5/10 con presidio in piazza S.Ambrogio

“Una strage che va fermata e che a nostro avviso viene alimentata dal modello organizzativo adottato dalle società, che spinge i lavoratori a correre per una consegna in più e pochi euro da portare a casa a fine serata”. Così la Cgil fiorentina insieme a Filcams e Nidil di Firenze e Filt di Firenze, Prato e Pistoia.

“La morte di Sebastian -aggiunge la CGIL-  il rider investito a Firenze mentre si recava al ristorante per una consegna nella serata di sabato sera, ci lascia sgomenti, ma non abbiamo intenzione di rimanere in silenzio di fronte al terzo rider operante su piattaforma digitale morto in Toscana mentre lavorava, che si aggiunge al rider di Treviso deceduto solo poche settimane fa”.

La CGIL E ricorda lo sciopero di tutto il settore indetto per il 5 ottobre, con un presidio che si terrà alle 18 in piazza Sant’Ambrogio a Firenze. “Chiediamo alle società aderenti ad Assodelivery di assumersi le proprie responsabilità – sottolinea il sindacato in una nota – e garantire piene tutele ai propri rider a partire da un modello retributivo che superi la paga a cottimo e assicuri un corretto inquadramento contrattuale, così come sancito dalle sentenze che in questi mesi sono state emesse da più tribunali. Su questi presupposti vogliamo che il tavolo di confronto con le società riparta per arrivare a regolare questo settore: la vita di un rider vale più di una consegna”.

La Cgil sottolinea infine che “lo sciopero di mercoledì interesserà innanzitutto i rider fiorentini delle società aderenti ad Assodelivery (Glovo, Deliveroo, Uber) ma abbiamo deciso di estenderlo anche ai rider inquadrati come dipendenti nel comparto logistica (Just Eat e Runner Pizza) in solidarietà con i colleghi. e per richiamare l’attenzione alla salute e sicurezza in un settore molto esposto ai rischi”.

“Un giovane rider di 26 anni, Sebastian, è morto in un incidente nella mia città Firenze mentre correva a fare una consegna. Zero tutele, zero diritti. Le compagnie di delivery food non hanno niente da dire? È normale tutto questo in Italia nel 2022?”. Così, invece,  su Twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

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