Per “quanto riguarda le matrici suolo e acque sotterranee, dai risultati dell’analisi del rischio sanitario e ambientale non sono emersi superamenti dei limiti di legge tali da rappresentare un rischio per i potenziali fruitori dell’area”.Ma servono interventi,alcune sostanze sopra standard ambientali. Questo quanto emerge dalla conferenza dei servizi per la bonifica della cava.
Si è svolta l’1 agosto scorso la conferenza dei servizi convocata dal commissario straordinario per la bonifica, generale Giuseppe Vadalà, per l’intervento di messa in sicurezza dell’ex cava di Paterno a Vaglia (Firenze).
Dalla seduta è emerso che per “quanto riguarda le matrici suolo e acque sotterranee, dai risultati dell’analisi del rischio sanitario e ambientale non sono emersi superamenti dei limiti di legge tali da rappresentare un rischio per i potenziali fruitori dell’area”. Accerta invece “la presenza nella cava di rifiuti non pericolosi, che pur non costituendo un rischio sanitario diretto, superano gli standard ambientali di riferimento, rendendo necessari ulteriori interventi, attualmente in fase di definizione da parte della struttura commissariale, con il supporto di Regione Toscana e Comune di Vaglia“. Lo spiega il Comune.
“La caratterizzazione dei rifiuti stoccati in modo non autorizzato nel sito dell’ex cava ha fortunatamente evidenziato una larga prevalenza di inerti, classificati come rifiuti speciali non pericolosi, escludendo così la presenza di sostanze tossiche o cancerogene, come ipotizzato in passato – dichiara la sindaca Silvia Catani -. È emerso tuttavia un superamento degli standard ambientali per alcune sostanze: per questo motivo il Comune di Vaglia auspica che si possa procedere con trasparenza, efficacia e sostenibilità il percorso avviato, con l’obiettivo di restituire al territorio un’area sicura e compatibile con la salute pubblica e l’ambiente, grazie al proficuo impegno attuato dal commissario straordinario”.