Crolla porzione mura a Volterra: ferita donna, due famiglie rientrate a casa

Crolla porzione delle mura medievali di Volterra – Un boato improvviso e poi una nuvola di polvere e in un attimo una ventina di metri di mura medievali di Volterra (Pisa) si sono sbriciolate stamani precipitando nella strada sottostante e ferendo lievemente una donna: sarebbe rimasta contusa da una delle pietre rotolate giù dallo sperone del colle etrusco finendo su una strada provinciale. Per fortuna il bilancio delle persone coinvolte non è stato più grave.

Il crollo, dieci anni dopo uno analogo avvenuto a circa 500 metri di stanza da quello di oggi, è avvenuto intorno a mezzogiorno e successivamente ce ne sono stati altri di più piccole dimensioni, prima che i vigili del fuoco completassero la messa in sicurezza del fronte franoso. Inizialmente tre famiglie sono state precauzionalmente evacuate dalle loro abitazioni, ma dopo alcune ore due nuclei sono potuti rientrare in casa, il terzo sarà ospitato in un’altra struttura reperita dal Comune.

“Ma la casa di queste persone – assicura il sindaco, Giacomo Santi – non risulta danneggiata, si trova solo molto vicina all’area interessata dal crollo ed è quindi una misura precauzionale avere evacuato l’immobile”. Il crollo di oggi ha sconvolto i volterrani, una comunità che già aveva provato un’angoscia simile: il 31 gennaio 2014, a causa di una eccezionale ondata di maltempo, con forti piogge, era venuto giù un tratto di circa 30 metri. Aveva ceduto anche la sede stradale ed erano state evacuate abitazioni. Fu ricostruito in nove mesi grazie a un intervento milionario di Regione e Governo. “La frattura di oggi è ampia una ventina di metri – ha spiegato Santi – quindi più ridotta rispetto a quella di 10 anni fa, ma la situazione è più complessa perché al punto di vista del contesto cittadino ha un impatto maggiore. Secondo le prime stime ci sono danni per almeno 2-3 milioni di euro”.

Il cedimento, aggiunge, “potrebbe essere stato causato dalle piogge degli ultimi giorni anche se è presto per fare ipotesi”. Certamente quanto accaduto “ci rivela la fragilità della nostra cinta muraria sulla quale è necessario aprire una riflessione”. E una verifica sullo stato di salute delle mura l’ha chiesta immediatamente la vicepresidente dei deputati dem Simona Bonafé preannunciando “un’interrogazione parlamentare per chiedere al governo un’attenzione specifica”. Messaggi di ringraziamento al sistema di protezione civile intervenuto tempestivamente sono stati espressi dal presidente della Regione, Eugenio Giani e dal presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, mentre il consigliere provinciale pisano Paolo Moschi, esponente del centrodestra, lancia un appello all’unità: “La nostra comunità è in lutto, perché per noi le mura cittadine sono una parte di noi stessi. Ora non è il momento delle polemiche, per questo chiediamo alla Regione e al Governo di esserci vicini. Da questa dura prova potremo uscirne al meglio solo se rimarremo tutti uniti”.

Corrieri Esslunga: concluso presidio a Campi Bisenzio, ma ‘stato di agitazione continua’

Corrieri Esselunga, Sì Cobas – ‘Concluso il presidio al magazzino Esselunga. Ma lo stato di agitazione continua. Le iniziative e gli scioperi continueranno nei prossimi giorni fino all’apertura di una trattativa sindacale’.

Presidio di un gruppo di corrieri in appalto che lavorano per Esselunga davanti al centro logistico dell’azienda a Campi Bisenzio (Firenze), in via delle Cicogne. Momenti di tensione si sono registrati, secondo quanto appreso, perché il presidio, di carattere regionale, impediva l’uscita dei mezzi per le consegne.

Sul posto la polizia con la Digos peer tenere sotto controlla la situazione. Il presidio, iniziato da questa mattina alle 6 e terminato intorno alle 14:30, rientra nell’ambito di uno sciopero degli autisti in appalto Esselunga promosso congiuntamente da Si Cobas ed Usb, e che coinvolge i lavoratori di Campi Bisenzio, Porcari (Lucca), Montecatini Terme (Pistoia) e Livorno.

“Turni massacranti e straordinari non pagati, condizioni di sicurezza inesistenti e mancato rispetto del Ccnl – spiegano Si Cobas e Usb in una nota -: queste le ragioni che hanno portato al quarto giorno di agitazione, dopo i continui rifiuti dell’azienda di convocare al tavolo le rappresentanze sindacali. Come a Mondo Convenienza, ancora un caso di corrieri costretti ad un regime di cottimo di fatto nel sistema di appalti e subappalti che uccide diritti e massimizza i profitti”. Si Cobas spiega che, concluso il presidio, “lo stato di agitazione continua. Le iniziative e gli scioperi continueranno nei prossimi giorni fino all’apertura di una trattativa sindacale”.

Strage di Ribolla: Mattarella ricorda i 43 minatori a 70 anni dall’esplosione

Mattarella ricorda la strage nella miniera di Ribolla – “Settanta anni fa, il 4 maggio 1954, quarantatré minatori persero la vita per le esplosioni di gas grisou che si verificarono all’interno delle gallerie della miniera di Ribolla, nel Comune di Roccastrada, consegnando tale evento alla storia come il più grande disastro minerario del dopoguerra in Italia”. Lo ricorda il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Sindaco del Comune di Roccastrada, Francesco Limatola.

Le 43 vittime che 70 anni fa persero la vita nell’esplosione del 4 maggio 1954 nella miniera di gas grisou di Ribolla (Roccastrada, Gr), una delle più drammatiche stragi sul lavoro nella storia d’Italia, sono state ricordate con cerimonia istituzionale. Alle ore 10 si è tenuto  il corteo con accompagnamento musicale della Banda filarmonica di Torniella dalla chiesa fino al Monumento al Minatore, presso il quale alle ore 11 è stata deposta la corona, alla presenza delle autorità. A seguire la consegna delle pergamene ricordo ai familiari delle vittime e alle 12:30 le celebrazioni si sono spostate al Pozzo Camorra e al Monumento ai Minatori, per la deposizione delle corone. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha partecipato alla commemorazione.

“Morire sul lavoro, per il lavoro – aggiunge il capo dello Stato -, fu il destino di quei minatori, vittime di una logica di sfruttamento che non poneva la salvaguardia della vita delle persone al centro delle attività di produzione. Onorare la loro memoria – sottolinea – significa esprimere rispetto per il sacrificio e l’abnegazione di questi nostri concittadini che, negli anni difficili del dopoguerra, contribuivano alla ripresa e alla ricostruzione dell’Italia. Quel dolore che ha colpito una intera comunità – e ne fu testimonianza la partecipazione di decine di migliaia di persone ai funerali – è suonato monito per dare concreta attuazione ai principi che caratterizzano la nostra Costituzione, in particolare sul diritto al lavoro e sulle tutele sociali dei lavoratori, a partire dalla sicurezza. Nella luttuosa ricorrenza – conclude Mattarella -, rivolgo il mio pensiero e la vicinanza della Repubblica ai familiari delle vittime della tragedia di Ribolla e di quanti hanno perso la vita sul luogo di lavoro”.

Maxi sequesto in casa di un’ex infermiera: trovati fentanyl e strumenti chiriurgici

Nell’abitazione di una ex infermiera sarebbero stati trovati strumenti e medicinali degni di una sala operatoria come quantitativo e tipologia. Da bisturi all’oppioide sintetico fentanyl, ribattezzato ‘droga dello stupro’ ma  utilizzato in ospedale come anestetico o forte analgesico. È quanto avrebbero trovato i carabinieri a Novoli in casa di una ex infermiera di Careggi, durante una perquisizione come riporta  La Nazione.

La perquisizione messa in atto sarebbe scaturita da indagini portate avanti dai carabinieri nei confronti dell’ex infermiera, ferrista dell’ospedale e di possibili complici. Fra le ipotesi infatti c’è quella che la donna si sarebbe fatta aiutare da altre persone per tutto l’inter del trafugamento degli strumenti e dei farmaci ritrovati, tra cui  il fentanyl la cosiddetta ‘droga dello stupro’. La sostanza infatti se messa all’insaputa della vittima nel suo bicchiere, fa perdere conoscenza e molte giovani si sarebbero ritrovate con segni di abusi senza averne ricordo.

Il fentanyl dà inoltre dipendenza ed è anche chiamata “la droga degli zombie”, usato anche 

per tagliare altre droghe, aumentando il pericolo overdose. Il fentanyl  è circa ottanta volte più potente della morfina, ma anche altrettanto più tossico. 

Dal 2010 al 2017  fentanyl e derivati avrebbero ucciso oltre trentamila persone negli Usa.  L’Istituto superiore di sanità ha allertato le forze di polizia, i pronto soccorso, gli istituti di medicina legale, i laboratori di analisi delle Asl, i reparti di tossicologia, le farmacologie e anche gli operatori di strada.

Salito su gru a Firenze: protesta continua, colloquio con pm

Salito ieri mattina su una gru a Firenze, prosegue la protesta del 61 enne già da un giorno arrampicato vicino al palazzo di giustizia di Novoli per protestare contro una condanna a suo carico. La pm di Firenze Christine Von Borries ha avuto un colloquio a distanza con Leonardo Moretti. E’ salita sul tetto dell’edificio in costruzione e da lì è riuscita a parlare con l’uomo che, da quanto emerso, è in buone condizioni di salute.

Prosegue la protesta dell’uomo salito su una gru a Firenze, vicino al palazzo di giustizia del capoluogo toscano. E’ dalle 9 di ieri che Leonardo Moretti, 61 anni, torinese ma residente in Umbria, si è arrampicato sulla gru di un palazzo in costrizione, a un’altezza di qualche decina di metri.

Moretti ha chiesto al magistrato di mettersi in contatto con il suo avvocato  e di approfondire la sua vicenda giudiziaria dicendosi anche disponibile a scendere. E’ possibile, secondo quanto appreso, che il 61enne possa decidersi di scendere domani o lunedì.

Stamattina, utilizzando un megafono, Moretti ha spiegato di non avere alcuna “intenzione né di farmi male né di fare male a qualcuno. Sono solo alla ricerca di giustizia, cosa che mi manca da 30 anni”.

L’uomo, per una vicenda giudiziaria che si trascinerebbe da tanti anni, affermerebbe di aver subito un ingiusto trattamento dalla magistratura, rilanciando la sua innocenza: da quanto emerso nei giorni scorsi sarebbe stato condannato in via definitiva a cinque anni. Due anni fa, sempre per protestare contro alcuni magistrati, si era accampato con una tenda fuori dal palazzo di giustizia di Firenze.

🎧 “Casa PFF” nel Q3: un nuovo spazio di cura e accoglienza per le ragazze di Pallacanestro Femminile

Al via la raccolta fondi “Casa PFF” di Pallacanestro Femminile Firenze sostenuta dalla Fondazione CR Firenze, all’interno del progetto Social Innovation Jam, che potrebbe diventare una realtà anche per altri gruppi sportivi. Tra i servizi offerti nel nuovo spazio, che avrà sede nel Q3 di Firenze, ci saranno incontri con psicologi, fisioterapisti, nutrizionisti e tutor scolastici oltre a un’area studio.

Audio: Maria Oliva Scaramuzzi, Vice Presidente Fondazione CR Firenze e Francesco Casini, Presidente di Pallacanestro Femminile Firenze

Un luogo di benessere e aggregazione per giovani atlete. A Firenze nasce Casa PFF: un’oasi sicura per il pre e il post allenamento delle ragazze della Pallacanestro Femminile Firenze. Per aiutare le giovani atlete ad affrontare non solo le sfide sportive, ma anche a superare disagi tipici dell’adolescenza (come lo stress, la solitudine e i disturbi alimentari). Casa PFF si impegna a supportare le atlete attraverso lo sport e l’aggregazione sociale, offrendo un luogo dove possono trovare sostegno e comfort. Lo spazio sarà situato nel cuore del Quartiere 3, in via dei Baldovini, 1 e offrirà servizi come sostegno psicologico e scolastico, consulenza con esperti della nutrizione e molto altro. Per contribuire alla realizzazione di questo progetto, dal 3 maggio è possibile donare sulla piattaforma Eppela (www.eppela.com/casapff).

Il progetto si è sviluppato grazie al bando Social Innovation Jam di Fondazione CR Firenze all’interno di Siamosolidali, che prevede lo sviluppo di progetti innovativi grazie all’incontro tra associazionismo e giovani. È stato poi selezionato per il lancio di una campagna di crowdfunding, in collaborazione con Impact Hub Firenze e Feel Crowd, per la sua realizzazione completa. Grazie alla Fondazione CR Firenze ogni donazione per il progetto verrà raddoppiata al raggiungimento dell’obiettivo minimo di 10.000€. La campagna di crowdfunding gode del patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Firenze, della Città Metropolitana di Firenze e del Coni Toscana. La Pallacanestro Femminile Firenze è una delle poche società femminili presenti in Toscana, e conta tra le iscritte, molte atlete che provengono anche da altre province come Lucca, Arezzo e Pistoia, le quali sostengono ogni giorno lunghi spostamenti e spese economiche non indifferenti. Casa PFF vuole essere un sostegno non solo per le atlete ma anche per le famiglie, facendo risparmiare loro tempo, denaro ed energia che normalmente dovrebbero spendere per accompagnare le figlie agli allenamenti.

Casa PFF sarà uno spazio pensato appositamente per soddisfare le esigenze delle giovani atlete della società, offrendo loro un ambiente sicuro, inclusivo e stimolante dove poter crescere sia come giocatrici che come individui. La Casa PFF sarà situata in un’area strategica (Quartiere 3, in via dei Baldovini,1) vicina alle palestre dove le ragazze si allenano abitualmente. Tra i vari servizi, al suo interno ci saranno un’area incontri con psicologo, fisioterapista, nutrizionista, tutor scolastico, un’area studio e posti letto per atlete che abitano lontano. Area relax con cucina, spazio per rilassarsi, guardare la tv e stare insieme. Grazie alla collaborazione con la Coop.21 cooperativa sociale, che lavora con giovani di diverse età per la promozione dello sviluppo delle relazioni, dell’ascolto attivo e della valorizzazione delle persone, sarà garantito un supporto professionale e costante alle atlete. Nello specifico, la raccolta fondi servirà inizialmente per finanziare per coprire le spese di creazione e avvio della Casa PFF con mobilio e attrezzature per arredare gli ambienti su misura in base alle esigenze delle atlete; oggetti e utensili necessari come piccoli elettrodomestici per la cucina, il bagno e la pulizia; manutenzione ma soprattutto il supporto dei professionisti della cooperativa Coop.21.

 

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