Ven 3 Mag 2024

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Casa, Nardella: “favorire chi è in graduatoria da più tempo”

Per la futura legge regionale sull’edilizia popolare il Comune di Firenze propone di assegnare alle famiglie un punteggio tanto maggiore quanto più a lungo si risiede in Toscana: lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella al Tgr Rai regionale.

“Il nostro obiettivo”, ha spiegato Nardella, “è aiutare chi è in graduatoria da troppo tempo e sempre in fondo alla lista, e quelle famiglie che hanno sempre rispettato le regole e che vivono da molti anni nella nostra città, per riequilibrare una concentrazione eccessiva di famiglie straniere”.
La proposta di Nardella punta inoltre a dare più punti alle famiglie in graduatoria che pagano regolarmente un affitto sul libero mercato per una quota che incide fortemente sul loro reddito.
Attualmente sono cinque gli anni di residenza in Toscana previsti come requisito base per partecipare alle graduatorie; a Firenze sono circa 2.500 le famiglie ancora in attesa di un tetto. La proposta di legge formulata dalla Giunta regionale sta per passare all’esame del Consiglio: domani inizieranno le consultazioni nella commissione competente.
Vincenzo Ceccarelli, assessore alla Casa della Regione Toscana, commentando la proposta del sindaco di Firenze Dario Nardella di dare maggior punteggio nelle graduatorie Erp alle famiglie che da più tempo risiedono in Toscana ha affermato:
“Bisogna stare attenti ad una questione: esistono già sentenze della Corte Costituzionale, una relativa per esempio alla Regione Friuli-Venezia Giulia che, laddove la Regione ha messo delle norme troppo stringenti per quanto riguarda l’accesso a servizi ritenuti essenziali per il cittadino, non ammette soluzioni che possano risultare discriminatorie”.
“Mi sembra voglia cogliere degli obiettivi condivisibili”, ha detto Ceccarelli, ospite in studio del Tgr Rai della Toscana per parlare della nuova legge regionale in fase di gestazione, spiegando che già con la legge attuale per accedere alle graduatorie occorre essere residenti e avere attività prevalente in Toscana da almeno 5 anni. A questo punto sta al Consiglio regionale valutare eventuali contributi che vengono dai vari soggetti interessati.
Secondo l’assessore regionale “questa proposta per esempio potrebbe andare incontro magari ad uno che è nato in Toscana e poi magari si trova a dover andare fuori per motivi di lavoro o altri motivi, e quando torna si trova a dover attendere”, ma in generale “non dobbiamo creare situazioni di discriminazione, e sono d’accordo sul fatto che le case popolari debbano andare a chi ha più bisogno”.
Ha continuato Ceccarelli: “Siamo impegnati da qui alla fine dell’anno a mettere altre risorse sull’edilizia residenziale pubblica, tra il 2018 e il 2019 arriviamo almeno a 100 milioni di euro di nuovi investimenti”. Nel 2017, ha ricordato “abbiamo già fornito 41 milioni ai soggetti gestori: nella maggior parte sono andati a finanziare degli interventi che sono in corso come quello a Firenze in via Torre Degli Agli, oppure a Pisa Sant’Ermete, a Livorno, a Massa, dove ci sono situazioni di criticità abitativa molto elevata. Già quest’anno con la prima variazione di bilancio abbiamo messo a disposizione 5 milioni che probabilmente saranno destinate alla città di Prato”.

Infine, ha concluso l’assessore, “ci sono altre risorse che la Regione dà per quanto riguarda manutenzioni e ristrutturazioni, e risorse che mettiamo a disposizione per quanto riguarda il contributo affitti, oppure il fondo per intervenire sulla morosità incolpevole”.

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