Ampliare la platea di chi intraprende percorsi di psicologia e psicoterapia e dare un contributo a chi, per difficoltà economiche, non riesce ad accedere ai servizi. Con questi obiettivi sono stati presentati emendamenti bipartisan alla legge di Bilancio che istituiscono un ‘fondo salute mentale’ ad hoc. Le proposte di modifica sono state illustrare nei giorni scorsi a Palazzo Madama, in una conferenza stampa organizzata dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità del Senato Elisa Pirro, con la partecipazione di David Lazzari, presidente dell’Ordine degli Psicologi.

“Un lavoro portato avanti con Caterina Biti – spiega Pirro – per accendere un faro su quello che ancora oggi viene vissuto da molti come un tabù: la salute mentale. Illustreremo gli emendamenti presentati insieme alla presidente della Commissione Sanità Annamaria Parente e ai colleghi Paola Boldrini (Pd), Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia) e Loredana De Petris (Liberi e Uguali). Ognuno di noi va dal medico se ha un problema di salute, l’aiuto psicologico deve esser vissuta allo stesso modo: un percorso di ‘guarigione’ da una ferita. E in questo periodo storico così complesso, a maggior ragione”.

L’emendamento bipartisan si propone di porre rimedio ad una lacuna del sistema italiano drammaticamente aggravata dalla pandemia. 27,5% è la percentuale di quanti, pur desiderandolo, non hanno iniziato una percorso di salute mentale per ragioni economiche. 21% è la percentuale di quanti hanno dovuto interrompere quello che avevano in corso per le stesse ragioni.

“Tutti i gruppi politici hanno presentato emendamenti con l’obiettivo di sostenere sia l’avvicinamento al sostegno psicologico che le terapie. L’emendamento del Partito Democratico, sottoscritto da me e dalle senatrici Vanna Iori Senatrice PD e Paola Boldrini, propone di istituire allo scopo un Fondo con 50 milioni di euro l’anno per il triennio: 15 milioni per il bonus all’avviamento alle terapie psicologiche e 35 milioni per aiutare chi ha già iniziato percorsi e che ha un Isee fino a 90 mila euro.
Se riuscissimo ad approvare delle norme in manovra daremmo il segnale che la politica è anche capace di collaborare, di fare cose buone insieme.
Questo sostegno economico serve anche a sfondare il muro di tipo culturale che c’è nel nostro Paese, chi soffre psicologicamente porta uno stigma. Strutture pubbliche, associazioni sportive, professionisti potranno aiutare giovani e meno giovani a combattere ansia e depressione”, scrive sul suo profilo social la senatrice dem fiorentina Caterina Biti che abbiamo intervistato (AUDIO).