Sab 20 Apr 2024

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Arezzo: il tribunale respinge ricorso coppia unione civile, solo una madre per gemelli

Arezzo – La mamma e’ solo una e il tribunale civile  ha respinto il ricorso di Luisa e Federica, la coppia arcobaleno di Anghiari legata in unione civile che chiedeva allo Stato il riconoscimento per entrambe della genitorialita’ di madre di due gemellini, nati a giugno.

L’obiettivo era estendere anche a Luisa lo status di madre, oltre a Federica che tra le due e’ quella che ha partorito i bambini. “Siamo deluse ma proseguiremo la nostra battaglia”, hanno fatto filtrare un breve commento le due donne. Insieme da 10 anni, non hanno superato il primo verdetto, quello dell’anagrafe comunale di Anghiari che ha iscritto come madre solo Federica. Di qui l’iter legale e ora il collegio presieduto dal giudice Lucia Faltoni ha respinto il ricorso della coppia e, contestualmente, ha accolto l’opposizione al loro ricorso presentato dal ministero dell’Interno e dal Comune di Anghiari, enti che sottolineavano la correttezza legale dell’iscrizione in anagrafe di una sola madre per i gemellini.

La storia delle due donne, 38 anni una, 36 l’altra, si e’ impennata con l’unione civile celebrata dal sindaco di Anghiari Alessandro Polcri e la successiva decisione di andare a Barcellona per avere un figlio. Luisa e’ la donna della coppia che ha fatto la fecondazione eterologa in Spagna, per poi trasferire l’ovocita, per una maggiore adattabilita’, all’utero di Federica. La fecondazione su Luisa e’ stata poi trasferita su Federica per ragioni mediche.

I gemellini sono stati poi iscritti all’anagrafe di Anghiari ma per la qualifica di madre e’ stata scelta, come prevede la legge, solo colei che ha partorito i bambini. Da li’ la battaglia legale. L’avvocata che le ha assistite, Ramona Borri, commenta: “La battaglia di Luisa e Federica non si ferma. Andremo avanti raccontando questa storia per cercare di stimolare le coscienze e arrivare a colmare un vuoto normativo che esiste e dare una svolta non solo per loro ma per tutti coloro che si trovano nella stessa situazione”. La prossima mossa sara’ probabilmente la richiesta di adozione dei gemellini da parte della donna rimasta esclusa. Il tribunale ha ribadito la lettera dell’articolo 4 comma 3 della legge 40 del 2004 e ha specificato nella sua decisione che, “pur nella comprensione umana del caso e del concreto rapporto genitoriale non solo intenzionale ed affettivo, ma anche biologico, tra i minori ed entrambe le ricorrenti donne, l’esigenza di tutela dell’interesse dei minori, allo stato della legislazione vigente, non puo’ legittimare il tribunale a sostituire le proprie valutazioni con quelle spettanti esclusivamente al legislatore”.

Secondo l’avvocatessa Borri “il tribunale rileva che c’e’ uno spazio vuoto da colmare a livello normativo che orienti le decisioni dei tribunali rispetto a quanto di nuovo avviene nella societa’ ma e’ ovvio che non spetta al tribunale”.

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