Gio 2 Mag 2024

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Agricoltori: secondo giorno di presidio al casello Valdichiana

Stamane gli agricoltori aderenti al movimento Riscatto Agricolo hanno attuato stamani un corteo sulla viabilità esterna all’autostrada e intasato la rotatoria spartitraffico davanti allo svincolo, causando dei rallentamenti ai veicoli.

Un corteo sulla viabilità esterna all’autostrada che  ha intasato la rotatoria spartitraffico davanti allo svincolo, causando dei rallentamenti ai veicoli. E’ quanto accaduto stamattina al presidio degli agricoltori aderenti al cartello Riscatto Agricolo che dal 30 gennaio stanno protestando con centinaia di trattori davanti al casello dell’A1 Valdichiana.

La protesta è quella promossa dal movimento spontaneo Riscatto agricolo e segue i temi comuni già contestati dagli agricoltori di Francia, Germania e Belgio contro le politiche agricole della Ue. Le forze dell’ordine seguono sul posto lo svolgimento della manifestazione.

La rotonda è esterna all’autostrada del Sole e la presenza dei trattori causa dei rallentamenti al traffico sulla viabilità ordinaria. Lo svincolo è nel comune di Sinalunga (Siena) ma il serpentone di mezzi agricoli da due giorni occupa i terreni fino al vicino outlet Valdichiana Village, nel comune di Foiano (Arezzo). I due punti sono uniti da una strada di scorrimento veloce a carreggiata larga. Nei pressi gli agricoltori bivaccano da due giorni, notti comprese.

“Abbiamo trascorso un’altra notte tranquilla senza particolari problemi portando anche stamani la nostra protesta al casello A1 ma senza voler creare tensioni”, spiega Salvatore Fais, referente del presidio degli agricoltori in atto dalla rotonda dell’outlet al casello A1, pochi metri più avanti.

Una notte fatta di attesa, per l’incontro a Roma, con un occhio a quanto succede in altre parti d’Europa ma anche d’Italia dove la protesta degli agricoltori  si è fatta più veemente. “La notte – racconta uno dei manifestanti – passiamo il tempo a scambiare opinioni in una sorta di bivacco ma anche a riposare pronti per il giorno dopo. L’Europa ci massacra, vogliamo solo ciò che è giusto”.

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