La media italiana, secondo i dati Federconsumatori, è dell’80%. ‘Il 41,5% fa con il self check-in che però ora è vietato’
“Si può ipotizzare che oggi circa l’80% degli appartamenti e camere in affitto turistico/breve abbia il Cin”, fra le singole province “il dato peggiore è quello di Firenze, dove gli appartamenti e camere in affitto breve con il Cin sono stimabili attorno al 70%, mentre Napoli si posiziona sopra l’85%”. Lo afferma in una nota Federconsumatori, che ha aggiornato la propria ricerca sulla regolarità e la sicurezza degli affitti brevi nelle città italiane.
“Su 7.500 appartamenti e camere in affitto breve – spiega ancora Federconsumatori – in otto grandi città italiane, abbiamo registrato che il 41,5% ha il self check-in come unica modalità di accoglienza. Ma c’è un problema: con una circolare del 18 novembre 2024 il ministero dell’Interno ha confermato l’assoluto divieto a tutte le forme di self check-in”.
Secondo Federconsumatori resta complicata la questione sicurezza: “L’estintore, obbligatorio nell’appartamento o al piano, è presente, nel dato generale, solo nel 30% degli immobili; gli obbligatori rilevatori di perdite di gas o della presenza di monossido di carbonio sono presenti solo nel 22-24% degli immobili; infine, gli impianti antincendio (non obbligatori) sono presenti nel 15% dei casi”.
Se in alcune città le cose sono migliorate, “non cambia nulla, invece, a Firenze – dice Laura Grandi di Federconsumatori Toscana – dove solo il 6% ha adempiuto alle nuove norme di sicurezza. La situazione è carente e allarmante”.
“Questi dati confermano la portata del fenomeno e sono prova dell’importanza e dell’urgenza dell’attività di regolamentazione fortemente voluta dalla sindaca Funaro, un’attività che abbiamo avviato, che stiamo portando avanti e che implementiamo secondo un piano già fissato con il decalogo per un turismo più sostenibile e una città più vivibile”. Lo afferma Jacopo Vicini, assessore al Turismo del Comune di Firenze, commentando i dati resi noti da Federconsumatori.
“I dati di Federconsumatori pongono anche il tema del self check-in – sostiene -, questione che da novembre abbiamo posto a livello nazionale, e il tema dei controlli da potenziare, su cui non a caso abbiamo annunciato un gruppo di lavoro, coordinato dalla polizia municipale. Su questo alcuni risultati sono già tangibili: nel 2024 la polizia municipale ha effettuato 360 controlli e in 226 casi ha riscontrato irregolarità (oltre sei casi su 10), che si sono tradotte in 619 violazioni di cui 542 amministrative”.
Tuttavia, secondo Vicini, “c’è ancora tanto da fare: per questo la settimana scorsa la giunta comunale ha approvato il nuovo regolamento sugli affitti brevi che entrerà in vigore dopo l’approvazione del consiglio comunale; con questo regolamento fissiamo nuovi limiti, nuove norme e disposizioni sulla sicurezza, criteri di decadenza in casi di violazioni ripetute, autorizzazioni di cinque anni e un registro degli affitti brevi che sarà uno strumento particolarmente prezioso anche per controlli sempre più capillari e approfonditi”.