Ven 26 Apr 2024

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‘Advancing Women Artists’: Dove sono le donne?

Firenze, con il messaggio “Missione Compiuta”, chiude dopo 14 anni di impegno nella salvaguardia dell’arte creata da donne e nella riscoperta di una parte dimenticata del patrimonio culturale, ‘Advancing Women Artists’.

‘Advancing Women Artists’ (AWA), è un’organizzazione americana no-profit, con sede a Firenze, la cui missione, come si legge sul sito web dell’organizzazione, è quella di restaurare gli innumerevoli dipinti e sculture di artiste donne all’avanguardia, dimenticati per secoli.

Firenze, è famosa in tutto il mondo per gli incredibili capolavori d’arte dei suoi musei, alle Gallerie degli Uffizi, sono esposte le opere dei maestri del Rinascimento come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, “Advancing Women Artists” fa però notare la scarsa attenzione che viene data alle opere d’arte di donne spesso relegate nei depositi dei musei fiorentini.

AWA nasce nel 2009: “Ho iniziato ad andare nei magazzini e nelle soffitte dei musei e controllare cosa c’era effettivamente, cosa lavora per le donne”, dice Linda Falcone, direttrice di Advancing Women Artists in un’intervista per il prestigioso network radiofonico pubblico americano, NPR (National Public Radio) – Era qualcosa che non era mai stato fatto prima perché nessuno si era mai posto la domanda: ‘Dove sono le donne?'”.

Da allora, AWA ha fatto luce su una parte dimenticata del mondo dell’arte, identificando circa 2.000 opere di artiste che stavano raccogliendo polvere nei musei pubblici italiani e nelle chiese umide. Ha inoltre finanziato il restauro di 70 opere prodotte dal XVI al XX secolo.

L’organizzazione Advancing Women Artists, è stata fondata da Jane Fortune, una filantropa americana morta nel 2018. Fortune era un’intrepida detective d’arte che i fiorentini avevano soprannominato “Indiana Jane” in omaggio allo stato americano di nascita, ma anche alla sua abilità di andare a scovare tesori nascosti.

È un dato di fatto che per secoli in Italia, alle donne con talento artistico non è stato permesso di entrare nelle accademie. E i nomi delle poche artiste dei secoli passati, sono per lo più sbiaditi nell’oblio.

Durante il Rinascimento, dice Falcone sempre nella sua intervista a NPR, “le donne non avevano la cittadinanza. Non potevano produrre arte come professione. Non potevano emettere fatture. Non potevano studiare anatomia”.

Nonostante queste forti restrizioni le artiste donne esistevano, ed alcune di loro hanno potuto studiare pittura negli studi dei loro padri, in particolare Artemisia Gentileschi, figlia del pittore del XVII secolo Orazio Gentileschi.

Advancing Women Artists è responsabile del restauro di David e Bathsheba, uno dei suoi dipinti che è stato trovato dopo essere stato nascosto nell’attico di un palazzo fiorentino per 3 secoli e mezzo.

Il gruppo ha anche riscoperto una tela lunga 6 metri raffigurante 13 maschi a grandezza naturale: l’unica Ultima Cena conosciuta dipinta da una donna, la suora domenicana Plautilla Nelli del XVI secolo, la cui bottega era all’interno di un convento a Firenze.

Attualmente con il sostegno di Advancing Women Artists, la restauratrice d’arte Elizabeth Wicks, americana che vive Firenze, sta restaurando due grandi opere di Violante Ferroni, una bambina prodigio del XVIII secolo di cui oggi si sa poco.

Falcone afferma che attraverso lavori di restauro, documentazione e mostre, AWA ha contribuito a un crescente interesse e consapevolezza a livello mondiale per l’arte da parte delle donne.

Nonostante questi successi, l’organizzazione ha recentemente annunciato che chiuderà il prossimo giugno perché non ha fondi sufficienti per continuare, ma Linda Falcone dice che il gruppo ha realizzato ciò che si era prefissato di fare: “È una vittoria perché siamo arrivati a poter esclamare ‘wow’, siamo a un punto in cui i musei iniziano a dare valore alla parte femminile della loro collezione”.

Advancing Women Artists ha adempiuto alla sua missione, afferma Falcone, perché gli amanti dell’arte stanno ora iniziando a trovare risposte alla domanda: Dove sono le donne?

1 commento

  1. Forse sarebbe necessario che continuassero anche oltre giugno. Il comune e alcuni sponsor ( Coop, CRF etc. ) potrebbero far quadrare i bilanci

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