Gio 9 Mag 2024

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🎧 Fsc, accordo per 531 milioni, Giani: “Opere per tutti i territori, è la Toscana diffusa”

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🎧 Fsc, accordo per 531 milioni, Giani: “Opere per tutti i territori, è la Toscana diffusa”
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Strade, sanità, difesa del suolo, cultura, sport. L’accordo per la Coesione tra Governo e Regione Toscana, sottoscritto oggi in palazzo Strozzi Sacrati tra il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, completa con ulteriori 531 milioni, l’assegnazione alla Toscana del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) per il periodo 2021/2027. I 531 milioni si aggiungono ai 151 già assegnati in anticipazione nel 2021 e nel 2023, per un totale di oltre 680.

L’accordo va in porto, la firma avviene come da copione nonostante quell’ora e passa di ritardo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, con un cambio di programma inaspettato, appena arrivata a Firenze si è recata in visita al pediatrico Meyer dove, accolta dal dg del Meyer Paolo Marchese Morello, ha fatto visita ai due bambini di Gaza ricoverati da domenica scorsa. Poi, nella sede della Regione a Palazzo Sacrati Strozzi, si è concluso il 15 esimo accordo tra Governo e Regioni, “un lavoro complesso di cui andiamo particolarmente fieri”, ha detto Giorgia Meloni subito dopo i saluti del governatore Giani. “Sono fondi che servono per combattere le disparità tra i territori, anche quelle interni. Sono molto contenta del lavoro fatto insieme e anche di quello a monte dal Governo. La nostra responsabilità – ha proseguito – è che queste risorse arrivino a terra”. Quelle del Fsc per la Toscana sono portate in evidenza dal presidente della Regione Giani, che punta su due pilastri fondamentali: sanità e mobilità. Sul primo fronte dice rivolgendosi a Meloni “è importantissimo dare una centralità agli investimenti sulla sanità, perché noi crediamo in questa sanità pubblica. Io sento che è una cosa che i cittadini hanno come priorità, quell’articolo 32 della Costituzione, la Repubblica riconosce la salute come diritto fondamentale del cittadino e interesse della comunità. Per questo di quegli ultimi 530 milioni più di 100 milioni sono destinati a rientrare nel sistema sanitario, così come abbiamo messo 15 milioni per l’ospedale di Cisanello, che sicuramente insieme a Careggi sarà fra quelli più importanti dell’Italia centrale”. I 100 milioni, ha spiegato Giani a margine della firma, “saranno usati sulla base delle esigenze per coprire quel bilancio che sappiamo essere superiore a quello che ci dà il fondo sanitario regionale. Ogni anno dobbiamo integrarlo, l’anno scorso era 7,593 miliardi e recuperammo 200 milioni con risorse regionali di altro genere, e 200 milioni con l’addizionale Irpef. Per il 2024 preventivando che voglio arrivare alla fine dell’anno a ridimensionare l’aumento dell’Irpef, e 100 milioni saranno utili a questo scopo”.

“L’accordo di collaborazione che andiamo a siglare per il Fondo di sviluppo e coesione è qualcosa che rappresenta un beneficio importante, con cui saranno realizzate opere pubbliche con cui sarà data risposta a tante delle questioni che vivono i nostri cittadini della Toscana”, ha proseguito Giani. “Questa è la parte della Regione Toscana, ovvero del 60% del fondo che rappresenta ciò che vedrà come stazioni appaltanti la Regione, i Comuni, le Province, gli enti del settore pubblico allargato che abbiamo individuato in questo protocollo. Poi vi sarà il 40% del Fsc che riguarda invece le aziende statali: per quello che è lo stato delle autonomie oggi, penso alle infrastrutture, molto del lavoro anche per un presidente di Regione è dover avere l’accordo con Anas, Rfi, Italferr, Aspi, le autorità marittime. Sarà molto importante che anche questo 40% possa essere concertato, in modo da fare gli interessi di progettualità nazionali, ma in questo caso per quello che riguarda la Toscana c’è un comune sentire per realizzare tutto questo”.

Più nel dettaglio l’accordo destina alla Toscana 531 milioni, che si aggiungono ai 151 già assegnati in anticipazione nel 2021 e nel 2023, per un totale di oltre 680 milioni. Giani, illustrando a tratti ampi i tanti interventi fatti e quelli in arrivo, precisa che “la logica è quella della Toscana diffusa, quella dei piccoli centri. Il Fondo è articolato per dare opere di sostanza in tutti i territori, ben al di fuori delle grandi città. Ci sono numerosissime opere di investimento per la difesa del suolo”. Ora, spiega una nota, gli interventi finanziati con l’ulteriore assegnazione di 531 milioni, porteranno a investimenti in opere pubbliche. Soggetti attuatori saranno prevalentemente gli enti locali della Toscana oltre alla stessa Regione ed enti e agenzie regionali. Una parte di questi fondi Fsc, per circa 102 milioni, sarà destinata a cofinanziare i programmi comunitari, in particolare Fesr 21/27, liberando corrispondenti fondi di natura corrente da poter dedicare alla sanità, con l’obiettivo di arrivare a ridimensionare l’aumento Irpef.  L’altro intervento ‘pesante’, di oltre 100 milioni, è sulle strade. Si completano i tre assi della tranvia sull’area metropolitana. Quello su Sesto Fiorentino ha un valore strategico: a Castello, l’intersezione con la tratta ferroviaria Lucca, Pistoia, Prato, permette l’accesso diretto al centro direzionale di Novoli senza bisogno di passare da Santa Maria Novella. Il secondo intervento di grande rilevanza è quello del Cipressino, ovvero 65 milioni che consentiranno da Paganico, sulla superstrada Siena-Grosseto, di collegare l’Amiata e quindi rendere più vicine a tutta la Toscana le arre interne del monte. Ci sono poi i tre interventi nella Valdinievole, per più di 30 milioni, nella Piana – a Campi Signa e Lastra a Signa – e la tangenziale di Cortona”.

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