La Regione Toscana, che pure aveva presentato un ricorso alla Presidenza della Repubblica per contestare il piano del governo di accorpamenti scolastici, scrivi al Comune di Firenze invitandolo a presentare il proprio piano di accorpamenti scolastici.
Sembra proprio un corto circuito quello che si è ingenerato tra la Regione Toscana e la Città metropolitana di Firenze. Dunque il piano del governo sugli accorpamenti scolastici coinvolge 12 scuole in Toscana. Per opporsi a questo piano la Regione Toscana ha presentato un ricorso alla Presidenza della Repubblica. Ricorso sostenuto anche dalla Cgil della Toscana. Oltre che dalla Città metropolitana di Firenze che ha votato un atto di indirizzo per affiancare la Regione nella contestazione del Decreto Interministeriale (n.124 del 30 giugno 2025) sul dimensionamento scolastico. Ora però accade che la Regione scriva alla Città metropolitana di Firenze che se non presenterà nessun piano saranno confermati gli accorpamenti disposti. Per evitare questa eventualità, le altre Province toscane, seppure tutte contrarie al dimensionamento delle scuole, hanno scelto di presentare i piani di accorpamento. Al contrario la città metropolitana di Firenze decide di non prendere nessuna decisione. Gli uffici regionali hanno preso atto della decisione e dato tempo fino al 24 novembre alla Città metropolitana per ripensarci. Se anche entro quella data da Firenze non arriverà nessuna proposta di accorpamento, allora la Regione si avvarrà del potere sostituivo e procederà lei agli accorpamenti secondo un criterio numerico. Messaggio dalla Regione che sembra essere in netto contrasto con il ricorso presentato dalla Regione stessa, che pure aveva chiesto ai parlamentari toscani di opporsi e di chiedere una sospensione del provvedimento.



