Toscana, una Giunta targata Schlein come laboratorio nazionale

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    ELLY SCHLEIN SEGRETARIA PD, EUGENIO GIANI PRESIDENTE REGIONE TOSCANA Foto Imagoeconomica
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    Toscana, una Giunta targata Schlein come laboratorio nazionale
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    Il giorno dopo la nomina della nuova Giunta regionale si fa il punto per capirne l’indirizzo politico, gli equilibri e le ricadute sullo scenario nazionale. Mentre non mancano le perplessità e i malumori, soprattutto tra gli esclusi.

    Un solo riformista del Pd, nessun renziano e una vice presidente, Mia Diop, che sembra quasi una figura di controllo inviata dalla segretaria Elly Schlein per controllare il Presidente Giani. Figura non certo controllabile, ma che ora si confronta con una maggioranza e una Giunta molto frammentate e con tutti gli occhi puntati addosso. La Toscana come laboratorio nazionale dunque, sia a sinistra, per verificare gli esiti le dinamiche e il funzionamento del Campo largo, sia a destra. Che ha messo la Toscana nel mirino. Addirittura Chiara La Porta si dimette da parlamentare per venire a fare la coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia. Con Alessandro Tomasi a capo dell’opposizione che si permette persino di votare a favore di Stefania Saccardi di Italia viva della presidenza del Consiglio. Per il resto, tanti equilibrismi, con le deleghe ancora non note giorni dopo l’ufficializzazione della Giunta: una cosa inedita, mai vista. E con quattro assessori su otto che non sono passati dal voto popolare. E tanti scontenti. Come non citare l’ex sindaco di Prato Matteo Biffoni, re delle preferenze e grande escluso. Che paga forse il fatto di essere “troppo” riformista. Ma la cosa che salta di più all’occhio è la mano decisa e importante della segretaria nazionale. Abbiamo già detto della vice presidenza, per non parlare della Giunta e dunque anche dello stesso Consiglio regionale, dove essere schleiniani di stretta osservanza è conditio sine qua non. Il professor Alessandro Chiaramonte, politologo Unifi, parla addirittura di un “piccolo commissariamento” per controllare che la Toscana faccia da battistrada sicuro per le elezioni politiche del 2027.