Lo ha ricordato oggi il presidente della Toscana Eugenio Giani facendo un sopralluogo dove lo scorso 14 marzo esondò il torrente Rimaggio .
I fondi serviranno per per i lavori sul Rimaggio e l’abbattimento del ponte, in piazza del Mercato a Sesto Fiorentino, che aveva creato l’effetto diga nell’alluvione dello scorso marzo.
“Da un punto di vista idraulico era necessario abbattere quello che si era dimostrato la fonte di pericolo, il ponte” ha detto il presidente Giani intervenendo oggi al sopralluogo sui lavori per la messa in sicurezza del Rimaggio realizzati dal Consorzio di bonifica del Medio Valdarno che si concluderanno a ottobre.
“Comunque sarà un intervento provvisorio sulla piazza – ha aggiunto Giani – perché sarà destinata a essere il capolinea della tramvia per Sesto”.
“La ditta che è intervenuta ha fatto un grande lavoro, con una tempistica straordinaria e siamo contenti di restituire al Comune di Sesto un luogo decisamente più sicuro di come era prima” ha spiegato Paolo Masetti, presidente del Consorzio di bonifica.
“ La cosa più importante -aha proseguito Masetti- è stata eliminare il ponte che era il vero tappo, il punto che ha fatto da ostacolo al Rimaggio a marzo. Poi sono stati fatti interventi a monte e a valle di eliminazione del materiale flottante, piste di servizio per poter operare con maggiore agilità, movimentazione di materiale che si è sedimentato con quell’alluvione. Quindi interventi anche medio piccoli che in realtà sono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ma che fanno la differenza”.
In totale la Regione Toscana ha stanziato 5,2 milioni per la difesa del suolo a Sesto Fiorentino; oltre a quelle per il Rimaggio, le altre risorse riguardano il torrente Zambra e il Garille.
Giani ha anche annunciato che nei prossimi giorni “con Giovanni Massini, il direttore della Protezione civile e l’assessore Monia Monni inaugureremo un intervento di grande strategicità, ovvero Pizziconi 1 e 2, la cassa di espansione che tratterrà a Figline Valdarno 3 milioni e 800 mila metri cubi di acqua” lungo l’asse dell’Arno. Lo ha reso noto oggi il presidente della Toscana durante un sopralluogo a Sesto Fiorentino sul torrente Rimaggio, che a marzo ha causato una grave alluvione. Si tratta, ha aggiunto, “di un intervento di prevenzione rispetto alle esondazioni potenziali dell’Arno di altissimo significato”.