Ven 26 Apr 2024

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Toscana, scuole: 10% cattedre sarà coperto con supplenze 

“Noi abbiamo completato tutte le operazioni, c’è sempre un 9-10% di cattedre che vanno coperte con le operazioni di supplenza, che inizieranno questa settimana e si protrarranno fino all’inizio della scuola, il 17 settembre”. Lo ha detto Domenico Petruzzo, direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, parlando degli organici dei docenti nelle scuole a margine della presentazione della fiera Didacta.

“Molte graduatorie per le cattedre sono esaurite – ha spiegato – e molte graduatorie di supplenti sono piene di persone che abitano in altre regioni, quindi spesso gli interpelli vanno a vuoto: questo comporta dei ritardi che è difficile prevedere dall’inizio ma certamente non sono imputabili alla organizzazione del lavoro”. Secondo Petruzzo, “tutti chiedono di andare lungo il tragitto del Frecciarossa”, mentre “ci sono delle aree e delle scuole un po’ più sfortunate perché sono più scomode, quindi vengono scelte per ultime. Questo crea anche una diversità fra una scuola e l’altra, però i problemi sono questi, strutturali, non della struttura organizzativa”.

Petruzzo ha osservato che negli ultimi anni “abbiamo fatto i concorsi che prima non si sono mai fatti, abbiamo aggiornato le graduatorie, che prima non si sono aggiornate, le università hanno fatto una buona fetta di preparazione per gli insegnanti di sostegno che mancano tantissimo. Dobbiamo cercare di dare una risposta efficace e veloce, e le due cose non si verificano sempre nella stessa forma”.

Il direttore dell’Use, proprio riguardo agli insegnanti di sostegno, ha ricordato che “quest’anno abbiamo l’immissione ‘sul mercato’, diciamo così, di quelli che hanno conseguito l’abilitazione: rispetto alle esigenze che via via sono aumentate, e quest’anno abbiamo aumentato del 3% le esigenze di insegnanti di sostegno, chiaramente si rincorre il problema, non lo si risolve. Poi c’è anche da dire che l’intervento dell’insegnante è un intervento professionalmente sempre più qualificato”.

In merito al personale Ata, Petruzzo ha sottolineato che “le tabelle che stabiliscono quanto personale c’è bisogno nelle scuole sono tabelle fatte utilizzando dei parametri, poi la vita è un po’ diversa”, ma “prima di dire che manca un assistente amministrativo e quindi è compromesso il diritto all’istruzione, c’è da fare un’istruttoria profonda, mentre le persone vorrebbero che rispondessimo a questo problema in base a una semplice richiesta, e questo non si può fare”.

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