Ven 19 Apr 2024

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Toscana, Rossi: “Servono 5-6mld in più per sanità nazionale”

Enrico Rossi, presidente Regione Toscana, si è espresso anche su sanità regionale. ‘Risparmiati 80mln di euro usando farmaci non griffati. Soldi utili per assunzioni nuovi medici’.

“Bisogna mettere cinque-sei miliardi in più nella sanità” a livello nazionale: lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a margine della presentazione dell’accordo raggiunto con la dirigenza medica del Servizio sanitario nazionale sui criteri per il riequilibrio dei fondi contrattuali. “Questo è il punto politico”, ha detto Rossi, “che deriva semplicemente dal partire dalla bassa spesa che già avevamo dieci anni fa al fatto che nel corso di questi anni la spesa è diminuita anziché crescere, a parte gli ultimi anni che è aumentata ma in modo troppo simbolico rispetto alle necessità”.

Secondo il governatore toscano bisogna fare del Ssn “una scelta fondante del patto fra la Repubblica italiana ed i cittadini. Attenzione alle assicurazioni sanitarie integrative che stanno ‘superfetando’ e portano vie risorse al Ssn: anche queste secondo me devono essere riviste e devono essere indirizzate verso altre cose. Io sono favorevole a ridurre la libera professione ‘comprandola’, con prestazioni aggiuntive che possono venire incontro alle liste d’attesa”.

Parlando della sanità regionale, Rossi ha detto “in Toscana eravamo penultimi rispetto agli obiettivi Aifa” sulla spesa farmaceutica “e ora siamo tornati fra le regioni maggiormente virtuose”, per cui “questa liberazione di risorse la vogliamo mettere sulla sanità, e quindi facciamo un buon accordo con i medici”.

“Gli operatori sanitari sono stati in grado di sostituire con farmaci non griffati, di fare maggiore appropriatezza”, ha spiegato Rossi, per cui “abbiamo avuto un risparmio di circa 80 milioni”. L’accordo di oggi, ha sottolineato il governatore, “prevede che si sblocchi un fondo del 1% che era bloccato a causa anche delle difficoltà del governo del bilancio”.

“Adesso siamo sereni – ha concluso il governatore toscano -, questo fondo possiamo sbloccarlo, compriamo prestazioni aggiuntive per ridurre le liste d’attesa e abbiamo fatto una delibera che prevede che si rivada alle assunzioni di tutti i medici, e anche dei primari che nel frattempo dovessero andare in pensione grazie a ‘quota 100′”.

Oggi a Firenze è stato presentato anche un accordo tra la Regione e le organizzazioni sindacali regionali della dirigenza medica (Anaao Assomed, Cimo Asmd, Aaroi, Cgil Fp Medici, Cisl Medici, Fassid, Anpo-Ascoti-Fials Medici e Fm aderente Uil Fpl). Oltre sei milioni di euro dalla Toscana per il riequilibrio dei fondi contrattuali per la dirigenza medica, che serviranno a finanziare progetti come le prestazioni aggiuntive, e ad assumere personale dirigente medico e sanitario per sostituire chi va in pensione. La somma necessaria per consentire l’operazione è stimata in circa 4,15 mln per la dirigenza medica e veterinaria e in circa 615mila euro per la dirigenza Spte (Sanitaria, Professionale, Tecnica e Amministrativa). La Regione si impegna anche a riconoscere alle Aziende sanitarie un ulteriore budget di 1,6 mln euro finalizzato a dare attuazione alle previsioni della delibera 1200/2016 in materia di mobilità del personale dirigente, medico e sanitario.

“Abbiamo voluto dare un segnale – afferma l’assessore alla Salute Stefania Saccardi – a tante persone che hanno i contratti fermi da tanto tempo, è giusto che le persone siano retribuite per il lavoro che fanno”.

 

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