Un tavolino in mezzo alla strada. La protesta ad Arezzo

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Un tavolino con sopra una tovaglia rossa in mezzo alla strada. L’ha messo Luca Falsetti, titolare dell’Osteria Bottega, in via Fiorentina ad Arezzo, contro il nuovo decreto che da oggi, nelle zone gialle, permette la riapertura dei ristoranti, ma solo per chi ha spazi esterni. Intervista a cura di Chiara Brilli.

Falsetti lo spazio esterno non ce l’ha ma ha tutte le difficoltà economiche e lavorative di un anno di chiusure e restrizioni che hanno avuto una pesante ricaduta sul ristorante e sul suo bilancio familiare.
“Io e mia moglie abbiamo prosciugato il conto coi nostri risparmi e l’abbiamo dovuto chiudere” ci racconta.
Il tavolino rosso rappresenta “una pseudo protesta per dimostrare che chi non ha gli spazi esterni, alla fine se li prende anche in mezzo alla strada. Da oggi se c’è chi riapre, ci sarà anche chi, come me, non lo potrà fare e continuerà a fare l’asporto solo per avere quelle 100-200 euro in tasca a settimana”.
Ci parla di un Decreto che “è riuscito a fare figli e figliastri. Sono contento per i miei colleghi che hanno la possibilità di apparecchiare fuori ma il Governo non si rende conto che la metà dei ristoranti non potrà riaprire oggi perché sono a marciapiede”.

Autore: Chiara Brilli

Giornalista professionista, scrittrice e musicista. Laureata in Scienze politiche e diplomata in flauto traverso al Conservatorio, si è poi innamorata del giornalismo radiofonico che non ha più abbandonato. Consigliera nazionale della FNSI (Federazione nazionale stampa italiana) e membro del direttivo dell'Associazione Stampa Toscana. Mamma dal 2008, ha scritto con altre due colleghe la raccolta di racconti per bambini “La tramvia che scappò via” (Accademia dell'Iris, 2010). Interprete di reading e pièce teatrali (Il mio nome è mai più, 2008; Ordine Nuovo, 2009; Ribelli 2012). Coautrice del libro "Ribelli! Gli ultimi partigiani raccontano la Resistenza di ieri e di oggi" (Infinito Edizioni, 2011) e "Sono ancora viva. Voci di donne che hanno detto basta alla violenza" (Le Lettere 2014). Tutor giornalistica del progetto "Mai in silenzio. Musica contro la violenza di genere".

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