Delegazione Italia-Israele presenta documento a rettore Firenze su antisemitismo

Una delegazione dell’Associazione Italia-Israele di Firenze ha incontrato il rettore dell’Ateneo fiorentino Luigi Dei per affrontare il tema dell’antisemitismo. La delegazione, spiega una nota, composta dal presidente dell’associazione Valentino Baldacci e da cinque professori ordinari dell’Università di Firenze, Benedetto Allotta, Sergio Caruso, Zeffiro Ciuffoletti, Gigliola Mariani Sacerdoti e Ida Zatelli, “ha presentato al rettore un documento nel quale si esprime forte preoccupazione per il dilagare di episodi di antisemitismo che nella maggioranza dei casi hanno come matrice l’odio contro lo Stato d’Israele e il rifiuto della sua esistenza”.

La delegazione ha sottolineato “la necessità che si vada oltre le tradizionali manifestazioni per il Giorno della Memoria e vengano promosse azioni più incisive capaci di coinvolgere, in particolare, i giovani e che abbiano al centro la diffusione della conoscenza della realtà attuale e di quella storica”. La diffusione della conoscenza – osserva ancora l’associazione – è infatti l’unica vera arma di cui si dispone per combattere le diverse forme di antisemitismo”.

Dei ha accolto le esigenze espresse dalla delegazione e ha illustrato le iniziative che l’Università sta prendendo in esame, in particolare quelle legate a una diffusione della conoscenza della storia contemporanea. Sono state discusse altre proposte della delegazione, come quella di iniziative per ricordare i docenti dell’Università di Firenze colpiti dalle leggi razziste del 1938. Il rettore si è detto poi disposto a esaminare la definizione di antisemitismo formulata dall’Ihra (International Holocaust remembrance alliance) che sottolinea che l’antisionismo è oggi la forma più diffusa di antisemitismo.

Millenario di San Miniato: la basilica, il Risorgimento e il periodo di Firenze capitale

Quale memoria del Risorgimento e dei suoi eroi si trova nel cimitero delle Porte Sante? Che ruolo ebbe la Basilica di San Miniato nel progetto urbanistico del Poggi che preparava Firenze diventare capitale d’Italia? Se ne parlerà durante la giornata di studi organizzata dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia nell’ambito delle celebrazioni per il Millenario dell’abbazia fiorentina.

L’appuntamento è per sabato 23 febbraio dalle ore 9.30 (nelle antiche cantine del frantoio) con “San Miniato al Monte nella vicenda risorgimentale e nelle trasformazioni di Firenze capitale”, un convegno che ospita interventi di tredici studiosi e storici che approfondiranno tanti aspetti legati alla storia di Firenze e di San Miniato negli anni del Risorgimento.

Dopo il saluto di padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte e di Dario Nardella, sindaco di Firenze, Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale parlerà della “capitale all’ombra di San Miniato”, seguiranno gli interventi di Francesco Gurrieri, Maria Maugeri, Fulvio Conti, Giovanni Cipriani, Roberto Balzani, Enrico Ghidetti, Fabio Bertini, Gigliola Sacerdoti Mariani, Gloria Manghetti, Gabriele Paolini, Zeffiro Ciuffoletti, Francesca Dini e Cosimo Ceccuti.

Alle 14.30, nella pausa fra i lavori della mattina e del pomeriggio, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani deporrà una corona di alloro alla tomba di Giuseppe Dolfi (noto fornaio mazziniano di borgo San Lorenzo), nel 150° anniversario della scomparsa.

“E’ accogliendo i patrioti fiorentini del Risorgimento che il cimitero di San Miniato è diventato davvero monumentale – dice Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia – Il convegno di sabato, promosso dalla Fondazione Spadolini insieme a Padre Bernardo ripercorre gli anni fondamentali della Firenze Capitale, con gli stessi protagonisti che oggi riposano sul Monte.”

“Un’occasione in più per guardare da un’angolazione diversa il rapporto che nel corso di tutta la sua storia San Miniato ha stretto con la città – commenta padre Bernardo Gianni – Un’interessante giornata di studi per conoscere meglio la Firenze dell’Ottocento”.

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