Firenze: “Nudità” in prima assoluta al Teatro Niccolini

Nell’ambito del Festival La democrazia del corpo 2018 e in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana il Teatro Niccolini di Firenze ospita in prima assoluta  “Nudità” di e con Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni.

Nell’ambito della collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, giunta al 4°
anno, il Teatro Niccolini ospita in prima assoluta “Nudità” di e con Mimmo Cuticchio
e Virgilio Sieni. Dopo “Atlante_L’umano del gesto”, creazione che ha debuttato lo
scorso anno, i due maestri intrecciano un nuovo dialogo, intenso ed emozionante,
tra opera dei pupi e danza, tra marionetta e corpo. Al termine dello spettacolo
incontro con gli artisti.

Il Progetto gesto e marionetta nasce dall’incontro tra Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni. La relazione tra danza e opera dei pupi rappresenta un elemento inedito che guarda alla trasfigurazione dell’uomo e alla natura del gesto. Il corpo del danzatore e della marionetta si pongono in dialogo sugli elementi fondamentali dello stare al mondo: camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare.

Il Progetto comprende pratiche di trasmissione, curate dai due Maestri, rivolte a
danzatori e performer in residenza a Cango e lo spettacolo Nudità in prima assoluta
al Teatro Niccolini di Firenze.

Lo spettacolo andrà in scena l’11 e il 12 ottobre alle ore 21 e il 13 ottobre alle ore 19 presso il Teatro Niccolini, via Ricasoli 3 Firenze. L’ingresso è di 18 euro intero e di 14 euro ridotto.

Festival ‘La Democrazia del Corpo’

?Firenze, dal 25 settembre al 30 dicembre, ‘La Democrazia del Corpo’: performance, pratiche, residenze, incontri a CANGO e Cantieri Culturali Isolotto con la direzione artistica di Virgilio Sieni.

‘La Democrazia del Corpo’ propone un viaggio articolato nel corpo della danza che intende aprire degli spazi di riflessione e di vissuto sull’esperienza del corpo.

Le azioni che si diramano ricercano uno sguardo tattile sul gesto e gli artisti invitati sono chiamati a riflettere sulla capacità dell’uomo di mettersi in opera attraverso le pratiche e la visione.

Il modo avvolgente e cognitivo della danza, della consapevolezza rivolta al semplice gesto, così come all’ampiezza di uno sguardo partecipato, appare oggi come un atto fondamentale per ricamare nuovi modi di abitare.

Il programma assume dunque l’aspetto di un cammino dove lo spettatore, insieme agli artisti, intraprende un viaggio di sensibilizzazione.

Cango, lo spazio in via Santa Maria, accoglierà spettacoli, performance e pratiche che saranno messe in relazione con alcuni territori di Firenze che in questi ultimi anni hanno assunto una funzione di ricamo e di rigenerazione di energie creative: PIA Palazzina Indiano Arte, il nuovo spazio nel Parco delle Cascine dove continueremo a sviluppare percorsi ed esperienze sulla relazione tra l’uomo e la natura; Cantieri Culturali Isolotto, con la Galleria Isolotto/Spazio d’arte, dove proporremo esposizioni e modi “artigianali” di rigenerare i luoghi e il territorio; le Piagge dove lavoreremo con laboratori e tragitti adiacenti alla costruzione di “comunità del gesto” intorno alla rigenerazione del territorio.

Le residenze degli artisti rappresentano dunque quel tempo dell’abitare dove è possibile scambiare pratiche, spettacoli, luoghi e performance pensati appositamente per gli spazi del festival. Il festival è anche il territorio dove oggi praticare strategie di resistenza.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Virgilio Sieni:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/09/180925_06_DEMOCRAZIA-DEL-CORPO_SIENI.mp3?_=1

Quarto paesaggio: 130 eventi contro il degrado urbano

Col recupero della Palazzina dell’Indiano partono quasi 130 eventi tra performance, concerti, incontri, laboratori, centri estivi  e installazioni distribuiti in tutta la città. E’ promosso e finanziato da Fondazione CR Firenze, con la direzione artistica di Virgilio Sieni in collaborazione con Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Tempo Reale.

L’arte per contrastare il degrado e la solitudine urbana. E’ uno degli scopi del progetto ‘Quarto paesaggio. L’esperienza urbana della bellezza’ promosso e finanziato da Fondazione CR Firenze con la direzione artistica di Virgilio Sieni /Centro nazionale di produzione, in collaborazione con Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Tempo Reale Centro di Ricerca Produzione e Didattica Musicale. Ha il sostegno del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di Regione Toscana e Comune di Firenze, del Polo Museale della Toscana e delle Circoscrizioni 1, 2, 4 e 5. Lo hanno presentato stamani, nella sede di Fondazione CR Firenze, Umberto Tombari, Presidente Fondazione CR Firenze; Dario Nardella, Sindaco Comune di Firenze; Monica Barni, Vicepresidente Regione Toscana; il maestro Virgilio Sieni.

L’evento simbolo di questo programma, che comprende complessivamente 130 eventi da giugno a settembre distribuiti sul territorio tra performance, concerti, incontri, laboratori, centri estivi e installazioni, è il recupero e l’inaugurazione, i giorni 29, 30 giugno e primo luglio, della Palazzina dell’Indiano (PIA Palazzina Indiano Arte), nel cuore del Parco delle Cascine, il polmone verde di Firenze che diventa uno spazio flessibile aperto alla città e affidato ora in gestione alla Compagnia Virgilio Sieni.

All’inaugurazione prenderanno parte, tra gli altri, la Compagnia Virgilio Sieni e l’Accademia sull’arte del gesto, il Coro di voci bianche del Teatro del Maggio, i docenti e gli allievi della Scuola di Musica di Fiesole e Tempo Reale con due azioni sonore.

Costruito a fine Ottocento come caffè pubblico e utilizzato negli anni per gli scopi più diversi, l’edificio torna a nuova vita con un scopo preciso: rigenerare gli spazi e valorizzare la comunità assicurando il raccordo innovativo tra territori e quartieri limitrofi. La Palazzina assolverà infatti a più funzioni: caffetteria con cibi biologici a chilometro zero, spazio espositivo d’arte, pratiche sul gesto, un angolo libri specializzato su natura, piante e viaggio e sede della Scuola sul gesto e il paesaggio diretta da Virgilio Sieni. Un luogo di produzione artistica che può divenire un motore per attivare la partecipazione dei cittadini. La stessa destinazione è per le aree intorno all’immobile. Questa riapertura e l’offerta delle varie attività alla città consentirà di raccordare il Parco delle Cascine con i territori limitrofi, il Quartiere 4 e il Quartiere 5.

L’Arte diventa dunque il motore scatenante della partecipazione dei cittadini nelle diverse attività con l’obiettivo di far riaffiorare dai luoghi memorie e ricordi utili a vivere in maniera più consapevole oggi questi spazi. Oltre a questo recupero fanno parte di Quarto Paesaggio anche il Festival Nuovi Cantieri Culturali Isolotto, il progetto Cenacoli Fiorentini e il Progetto Le Piagge/Abitare la democrazia, tutti sostenuti da Fondazione CR Firenze e diretti da Virgilio Sieni.

La seconda edizione del Festival Nuovi Cantieri Culturali Isolotto (all’edizione 2017 hanno partecipato oltre 120 tra danzatori, musicisti e performer) darà vita, dal 19 al 22 luglio, ad un percorso in luoghi al chiuso e all’aperto nei quali saranno realizzate residenze artistiche, incontri, laboratori sul gesto rivolti a danzatori, bambini e cittadini, performance e azioni coreografiche a cura di Compagnia Virgilio Sieni, Accademia sull’arte del gesto e coreografi ospiti. Il Teatro del Maggio presenterà un ciclo sulle Suite per violoncello di Bach e due concerti sulle musiche di Vivaldi. La Scuola di Musica di Fiesole parteciperà con concerti degli allievi e docenti della scuola e con un Coro di bambini. Tempo Reale, in occasione dell’inaugurazione del Giardino del Gesto in via Torcicoda, terrà un laboratorio e una performance sul tema del silenzio con musicisti del quartiere dell’ Isolotto. Apriranno, inoltre, spazi per mostre d’arte e sarà collocata una scultura pubblica, realizzata dall’officina artigiana Salvadori Arte di Pistoia, e donata alla comunità. In collegamento con PIA si terranno lezioni, incontri e percorsi e, in collegamento con i Cenacoli Fiorentini, verranno condivisi gruppi di cittadini che parteciperanno alle azioni coreografiche.

Il quartiere Le Piagge ospiterà (il 28 settembre alle 20.30 in Piazza Pinocchio) un concerto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino che eseguirà Le Quattro Stagioni di Vivaldi. L’evento vuole essere uno svelamento simbolico del ‘Casone’ delle Piagge, il complesso in via dell’Osteria che sarà ristrutturato a uso housing sociale grazie a un’azione congiunta di Fondazione CR Firenze e del Fondo Housing Toscano. Sempre nel mese di settembre a Le Piagge, l’Accademia sull’arte del gesto di Sieni, realizzerà un ciclo di pratiche sul corpo rivolte a cittadini di ogni età. La cultura verrà offerta nella naturalezza e nella quotidianità della vita degli abitanti dei quartieri cercando di far sentire tutti partecipi al bene comune e alla vita della propria città attraverso un’azione di coesione sociale nella quale ogni cittadino si sente protagonista.

La Palazzina dell’Indiano e Le Piagge ospiteranno due centri estivi completamente gratuiti. Il primo per complessivi 40 bambini (2-6 e 9-13 luglio) è a cura della Scuola di yoga Shakti dell’Isolotto, mentre il Centro estivo alle Piagge ospiterà Cantieri sonori (2-13 luglio) un’esperienza completamente gratuita per un massimo di 60 bambini a cura della Scuola di Musica di Fiesole.

Gli abitanti delle Cascine, dell’Isolotto e delle Piagge, saranno gli interpreti alle azioni coreografiche della nuova edizione del progetto ‘Cenacoli Fiorentini _ Grande Adagio popolare’ che si svilupperà dal 20 al 23 settembre. La scelta di tre cenacoli fiorentini (Cenacolo di Ognissanti, di Sant’Apollonia, di Andrea del Sarto) e della Biblioteca di San Marco come momento d’incontro delle varie esperienze che si svolgeranno nei territori di Firenze, diventa un gesto necessario di trasmissione e risonanza del cittadino partecipatore alla dislocazione emozionale, fisica e percettiva della città. Lo scopo di questa esperienza, nata nel 2011, è rendere vivi questi luoghi attraverso rappresentazioni sceniche nelle quali gli interpreti (danzatori professionisti, bambini, anziani, non vedenti, donne e uomini) danno vita a una rinnovata geografia della città, volutamente mossa da immagini e visioni e dall’urgenza dell’incontro. Fino ad oggi, in oltre 80 performance e repliche, sono state coinvolte 360 persone tra danzatori, performer e musicisti e quasi 5.000 spettatori.

L’arte spiegano i promotori del progetto, diventa il mezzo attraverso il quale ridisegnare la vita dei quartieri, ridare una storia ai parchi, o alle strutture abbandonate, svelare passaggi e sentieri dimenticati, eliminare i confini tra zone diverse della città e tra persone, trasformare la periferia nel centro delle attività. Un processo che vuole coinvolgere tutti, da 0 a 99 anni, eliminando quella (quarta) parete e quel muro (ed ecco il significato del nome del progetto) che ci impedisce di essere cittadini in maniera piena e vera.

‘’Fondazione CR Firenze – dichiara il presidente Umberto Tombari – ha intrapreso da tempo una specifica linea d’azione volta al recupero e alla riqualificazione di spazi abbandonati e dismessi per riconsegnarli alla collettività, un contesto nel quale si colloca pienamente Quarto paesaggio. Un set di iniziative coordinate che provvedono ad una nuova identità urbana, trasformandola in un interessante laboratorio di fenomeni e pratiche per il potenziale sviluppo di un’offerta culturale inclusiva. Ne sono una dimostrazione concreta tantissimi nostri progetti già attuati o in corso: oltre all’ apertura della Palazzina dell’Indiano, la prossima apertura del PARC Performing Art Research Centre nelle ex Scuderie Granducali delle Cascine gestito da Fabbrica Europa; i Bandi Spazi Attivi e Paesaggi Comuni per percorsi di rigenerazione urbana del territorio metropolitano e delle aree verdi cittadine; il recupero di immobili dismessi per alimentare nuovi modelli di abitare condiviso come il Casone di Via dell’Osteria, il recupero della ex Caserma Cavalli in Oltrarno popolato da giovani professionisti dell’economia digitale. E ancora: gli importanti restauri e riqualificazioni di complessi monumentali della città come la zona della SS. Annunziata e l’area delle Rampe, quest’ultime restituite alla piena fruizione. Crediamo molto nell’importanza dell’arte quale mezzo per ridisegnare la vita dei quartieri e costruire un nuovo tessuto urbano nel quale i cittadini si sentono a loro agio abbattendo quel muro e quella parete che li fa sentire soli e isolati. Ricordo inoltre il lungo sodalizio con Virgilio Sieni e la sua compagnia che noi sosteniamo costantemente dal 2005, riconoscendo l’alto valore culturale ed artistico ma soprattutto la non comune capacità di coinvolgere, con performance di grande suggestione, le fasce più diverse di pubblico’’.   

‘’I quattro Movimenti che compongono Quarto Paesaggio – spiega Virgilio Sieni – formano un unico Progetto: il Parco delle Cascine, con la riqualificazione della Palazzina dell’Indiano, attraverso il progetto PIA/Palazzina Indiano Arte rappresenta il raccordo innovativo tra i territori limitrofi partendo dal Quartiere 1 fino ai Quartieri 2, 4 e 5 dove si svilupperanno i progetti Nuovi Cantieri Culturali Isolotto, i Cenacoli Fiorentini e Le Piagge/Abitare la democrazia, esperienze scaturite da lunghi periodi di ricerca sulla natura del territorio, sul senso delle periferie, sulla funzione del cittadino e sulle pratiche del gesto quale mezzo espressivo di conoscenza e di riappropriazione dell’ambiente che ci circonda. Ciascun Movimento rappresenta un percorso di ricerca e scoperta di soluzioni per abitare i luoghi, la natura e l’arte, a partire dalla relazione tra gli individui. Nei territori saranno sviluppati progetti inediti per creare un humus culturale dettato dalla partecipazione dei cittadini nei processi artistici: residenze, pratiche rivolte a persone di tutte le età, piantumazioni, rigenerazione, ristrutturazione e condivisione di luoghi, cammini ed eventi, apertura di spazi e gallerie, messa in posa di una scultura pubblica. Verranno sviluppati presidi culturali nei territori durante tutto l’anno (gallerie d’arte, spazi delle pratiche, luoghi di incontri, azioni condivise, coinvolgimento delle scuole in programmi scolastici). Il territorio che Quarto Paesaggio abbraccia è riplasmato, ossigenato, ricamato, impreziosito, grazie a gesti inediti condivisi, aprendo così lo sguardo a metafore dense di significato che trascendono la singola situazione e si riversano nel desiderio – umanissimo – di cura e custodia di un prezioso bene comune’’.

CANGO: creazioni site-specific dei coreografi Jari Baldrini e Ramona Caia

Nuova sede del Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, Cango, diretto da Virgilio Sieni, è anche un luogo pronto a ridefinirsi in modo continuativo sulla base degli stimoli del presente e del dialogo esistente con ogni forma d’arte. Il vasto programma annuale che lo contraddistingue prevede, a partire da stasera, mercoledì 4 aprile, e fino a domani, la realizzazione di un evento che renderà omaggio ad una “democrazia del corpo” del tutto innovativa: due saranno i “percorsi creativi” allestiti.

Il primo, con inizio alle 21, vede in scena quattro giovani danzatrici protagoniste di “Divino per metà”, una creazione site-specifi,  frutto del percorso di trasmissione, ideazione e coreografia di Jari Boldrini: si tratta di una storia incentrata sugli Eroi; ma chi erano gli Eroi? Quasi sempre la mitologia ce li presenta come uomini per metà divini e per metà umani. “Partendo dalla figura dell’eroe – afferma il coreografo – vorrei trovare dei meccanismi del corpo, degli ingranaggi che azionino il movimento che si apre all’immaginazione. Un corpo che è investito da una potenza sovrumana, ricerca una condizione estrema: è allora attraverso la meraviglia della metamorfosi che le figure mutano, esplorando elementi che definiscono lo spazio e il tempo.”

A seguire, la creazione site-specific “Puntualissimo”, esito del percorso di trasmissione per danzatori e performer, condotto dalla coreografa Ramona Caia: si tratta di un un laboratorio basato essenzialmente sulla condivisione di pratiche corporee, rivolte alla ricerca di una dinamica aperta a possibilità impreviste. Siamo nel territorio dell’improvvisazione e della composizione, racconta la coreografa: la scoperta del corpo come meccanismo organico e disorganico; si esplora il ritmo come struttura ferrea all’interno della quale il corpo trova il modo di liberarsi.

Biglietto unico 10€, prenotazione consigliata: www.virgiliosieni.it

 

 

 

 

 

 

 

La compagnia Virgilio Sieni a Cango con “Illuminazioni”, sulle musiche di Bach

Domani alle ore 21.00 e domenica 25 marzo, in doppia replica alle ore 15.30 e alle 18.30, a Cango, la Compagnia Virgilio Sieni porta in scena Illuminazioni, con gli interpreti Naomi Biancotti, Linda Pierucci, Jari Boldrini e Maurizio Giunti.

 

Illumanizioni è unospettacolo costruito attraverso una successione di danze, dal Solo al Quartetto, sulla rigenerazione dello spazio, ma anche liturgie gestuali che, percorrendo i sentieri e le declinazioni poetiche della musica di Bach, invitano a una riflessione sull’abitare il mondo.

Le Suites per violoncello Solo di J.S.Bach formano il territorio sul quale dispiegare il discorso narrativo della danza. La successione architettonica di brani musicali da “abitare”, ci guida verso la costruzione di costellazioni gestuali che lasciano spazio all’incontro dell’uomo con la simbologia del corpo e le figure dello spazio. La periferia dello spazio e l’attenzione ai valori sottili, tattili, nascosti del movimento, divengono i temi, insieme alla pietà, che agiscono le tre suites: atlante figurale ed emozionale che mostra l’idea di marginalità, interstizio, raccoglimento, dimora, vuoto, accoglienza. Si potrebbe dire che ogni danza è alla ricerca delle peculiarità dello spazio che la ospita, indagandone le parti nascoste, i vuoti, attraverso la densità e il tono del movimento.

Danze sussurrate, rituali da meditare, che rinnovano il senso dell’adiacenza dell’uomo alla forza simbolica della danza nel suo disfarsi dei meccanismi quotidiani. Trame originate dalla vibrazione di energie raccolte in una successione di danze “nuove”, dal Solo al Quartetto, sulla rigenerazione dello spazio ma anche liturgie gestuali che, percorrendo i sentieri e le declinazioni poetiche della musica di Bach, ci invitano a una riflessione sull’abitare il mondo.

‘Atlante’, evento di chiusura del festival ‘La democrazia del corpo’

Un’esperienza-performance, nata dall’incontro tra Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni, sui temi fondanti della forza di gravità e della narrazione dei sentimenti umani in scena da domani a Sabato 30 Dicembre

Atlante _l’umano del gesto è un intreccio di gesti sapienti e tradizioni, è la ‘visione di un viaggio’ e tappa di un ampio progetto triennale dal titolo “Palermo_Arte del Gesto nel Mediterraneo_ Accademia sui linguaggi del corpo e l’opera dei pupi”.

Quello tra Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni è l’incontro tra due mondi e due visioni. Virgilio Sieni ha lavorato da sempre sul corpo del danzatore, mai sui gesti della marionetta o sui movimenti degli Opranti. Mimmo Cuticchio ha incrociato spesso altre discipline dello spettacolo, mai la danza.

In scena insieme da domani a sabato 30 Dicembre, Cuticchio e Sieni mostrano al pubblico lo stesso “esercizio” instaurando delle forme di dialogo tra uomo e pupo: il corpo del danzatore e della marionetta sono messi in relazione su alcuni elementi fondamentali dello stare al mondo, quali camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare. Un vocabolario comune che racconta fragilità, incrinatura, articolazione, equilibrio, gravità, leggerezza, trasmissione, risonanza, sospensione.

La relazione tra danza e opera dei pupi rappresenta un elemento inedito e un primo modello, unico al mondo, che guarda alla trasfigurazione dell’uomo e alla natura del gesto.

Danza e arte dei pupi, corpo e marionetta, trasmissione e tattilità, corpo articolare e gravità sono gli elementi di questo viaggio nel gesto: una rappresentazione di come l’umano affiori in ogni fragilità del corpo e del pupo messi in relazione tra loro.

I due artisti hanno lavorato sull’anatomia della marionetta e sulle possibilità che il corpo del danzatore ha di appropriarsi di tecniche e azioni artistiche considerate superficialmente ‘non umane’.

BIGLIETTI: 12 € / 10 €  Prenotazione consigliata: tel. 055 2280525

In programma anche due incontri per venerdì e sabato, sempre negli spazi di Cango, sul tema dei pupi.

In diverse culture teatrali e di danza dell’Asia, marionette, pupi, pupazzi e bambole hanno indicato nei secoli ad attori e danzatori la possibilità di esser posseduti da un movimento e una grazia proveniente da un’altra Mente. Non diversamente in Europa drammaturghi e scrittori come Von Kleist e Pirandello, registi teatrali come Gordon Craig e Artaud, coreografi come Schlemmer e Alwin Nikolais hanno guardato al movimento delle marionette e dei fantocci come esempio e simbolo di un teatro essenziale o dei principi essenziali.Questo il tema dell’incontro con Vito de Bernardi, Vnerdì 29.

Sabato 30 invece Mimmo Cuticchio, attore e “cuntista”, erede di una delle famiglie storiche di “opranti” e universalmente riconosciuto come il principale artefice della “rifondazione” della grande tradizione dell’Opera dei Pupi siciliani, racconta il suo percorso artistico.

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