Università: prorogato accordo con Autolinee toscane per trasporto agevolato anche in estate

In considerazione del maggior numero di studenti registrati sulla piattaforma di Autolinee Toscane che fruiscono in forma agevolata del Tpl, che al febbraio 2023 erano circa 38 mila contro i 27 mila del febbraio 2021  l’accordo integrativo prevede risorse aggiuntive a favore di Autolinee Toscane pari a circa  1 milione 500 mila euro

Prorogato l’accordo con Autolinee Toscane per gli studenti dell’Università di Firenze. E’ quanto annunciato, i una nota, dalla Regione Toscana. +

In considerazione del maggior numero di studenti registrati sulla piattaforma di Autolinee Toscane che fruiscono in forma agevolata del Tpl, che al febbraio 2023 erano circa 38 mila contro i 27 mila del febbraio 2021 presi a riferimento per la stima degli oneri preventivati nel vigente accordo per l’anno accademico 2022-23, l’accordo integrativo prevede risorse aggiuntive a favore di Autolinee Toscane pari a circa 500 mila euro ciascuno da parte di Regione Toscana, Comune di Firenze ed Università di Firenze, per un totale di 1 milione 500 mila euro.

“Si tratta di un atto di civiltà. Gli studenti universitari che abitano nell’area fiorentina devono poter usufruire anche in estate del trasporto locale in modo agevolato. La concezione non può che essere quella del servizio pubblico. Ben venga, dunque, questa delibera che allunga la durata dell’accordo che permette l’accesso a tariffa agevolata al trasporto pubblico nell’area urbana per gli studenti dell’Università di Firenze”, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani commentando l’approvazione in Giunta regionale dello schema di accordo integrativo tra Regione Toscana, Università di Firenze, Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario (Ardsu), Comune di Firenze ed Autolinee Toscane, che proroga al prossimo 20 settembre la durata dall’accordo sul trasporto pubblico locale (Tpl) a tariffa ridotta che altrimenti sarebbe scaduto il 21 luglio. Con l’accordo integrativo vi è tra l’altro la previsione di risorse aggiuntive proprio per garantire la rimodulazione della scadenza.

“Da evidenziare è l’attenzione riservata alle studentesse e agli studenti che frequentano l’Ateneo fiorentino e hanno necessità di raggiungere agilmente e quotidianamente le varie sedi dell’Ateneo”, ha affermato l’assessora regionale all’Università, Alessandra Nardini. “La Regione Toscana intende da sempre il trasporto pubblico come un diritto e tanto più rappresentano un diritto le scelte che vanno incontro ai bisogni e alle necessità delle giovani generazioni”, ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli.

Università, Quanti generi di diversità?

In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità (CUG) Unifi organizza un seminario di studi intitolato “Quanti generi di diversità?” (programma).

intervista di Chiara Brilli a Irene Biemmi coordinatrice dell’iniziativa, componente del CUG e ricercatrice di Pedagogia generale e sociale del Dipartimento di Formazione, lingue, intercultura, letteratura e psicologia Unifi.

 

Team ateneo di Firenze trova le tracce in Antartide del plutonio-239 dei test nucleari

Firenze, nel ghiaccio antartico ci sono tracce dei test nucleari del passato secondo una ricerca coordinata dall’Università di Firenze, un team dell’ateneo fiorentino ha infatti misurato, in una carota di ghiaccio, la presenza di plutonio -239, dovuta agli esperimenti fatti a partire dagli anni ’50.

Il team coordinato da Mirko Severi, Rita Traversi e Silvia Becagli, ha agito con attività di perforazione, estrazione e analisi di una carota pubblicando l’esito sulla rivista scientifica Chemosphere. Il reperto è lungo circa 120 metri, fu prelevato tra il 2016 e il 2017 e trasportata e analizzata nei laboratori del polo scientifico di Sesto Fiorentino.

“Il plutonio-239 è un marker specifico per valutare gli effetti sull’ambiente dei test nucleari iniziati negli anni ’50 e condotti fino agli anni ’80 – spiega Mirko Severi, associato di Chimica analitica dell’Ateneo fiorentino -. Si tratta dell’isotopo fissile primario usato per la produzione di armi nucleari. Il suo ritrovamento, in primo luogo, è utile per determinare una datazione accurata degli strati nevosi: dal punto di vista glaciologico, la presenza di plutonio-239 nelle carote di ghiaccio permette, infatti, di attribuire i campioni agli anni in cui venivano condotti i test sulle armi nucleari”.

A partire dal 1952 sono stati eseguiti numerosi test con ordigni nucleari che durante i primi esperimenti venivano fatti esplodere in atmosfera tanto che la radioattività poteva arrivare in posti lontani dall’esplosione, come l’Altopiano Antartico dove il team ha eseguito il carotaggio.

“L’esistenza di tale materiale radioattivo in un posto così isolato, nella parte centro-orientale del continente a oltre 3.000 metri di altitudine, dovrebbe indurre a riflettere su quanto l’azione dell’uomo impatti sul nostro pianeta – commenta Rita Traversi, associata di Chimica analitica di Unifi – I tempi di permanenza nell’ambiente del plutonio-239 sono lunghissimi, la sua concentrazione si dimezza in 24.000 anni”.

“A differenza degli studi precedenti basati su tecniche di misurazione della radioattività che necessitavano di grandi quantità di campioni (qualche chilo di ghiaccio) – aggiunge la ricercatrice Silvia Becagli – le analisi condotte nei laboratori dell’ateneo hanno permesso di raggiungere risultati soddisfacenti con campioni dal volume molto più ridotto”.

🎧 Università di Firenze, in arrivo 170 milioni con il Pnrr

Una dose importante di finanziamenti, circa 170 milioni di euro, in arrivo per l’università di Firenze grazie al Pnrr. Un contributo che si aggiunge alla notizia di 109 nuovi ricercatori in ingresso, oltre 100 nuovi posti per i giovani in formazione per la ricerca e al coinvolgimento di quasi tutti i Dipartimenti dell’Ateneo.

Conclusa la prima fase propositiva e progettuale con il 1° gennaio 2023, infatti, sono stati avviati tutti i progetti che coinvolgono l’Università di Firenze. Nel pieno rispetto della tempistica prevista. La sfida principale lanciata dagli investimenti del PNRR è quella della ricerca applicata su temi di frontiera secondo un nuovo modello di collaborazione tra atenei, enti di ricerca e imprese.

Sono complessivamente 85 i partner di università di Firenze tra aziende ed enti privati. I finanziamenti sono distribuiti attraverso alcuni strumenti come i Centri Nazionali per la ricerca, le Infrastrutture di ricerca, i Partenariati estesi, gli Ecosistemi dell’Innovazione. Oltre alle ricadute che i risultati delle attività di ricerca avranno sul sistema economico e sociale, una percentuale dei finanziamenti assegnati a Università di Firenze – tra il 10 e il 25% in media – andrà direttamente a enti e imprese del territorio, attraverso i cosiddetti “bandi a cascata”.

I progetti avranno ricadute concrete su temi che rappresentano le principali sfide del futuro, con un forte impatto anche sul territorio. Dai rischi ambientali alla mobilità sostenibile, basata anche su energia pulita. Dalla terapia genica e dai farmaci con tecnologia a RNA, alle neuroscienze. Fino alle strategie per affrontare l’invecchiamento della popolazione. Dallo sviluppo delle tecnologie quantistiche alla Cybersecurity, fino alla tutela dei diritti dei cittadini al tempo dei Big Data. Da un Made in Italy che sappia interpretare l’esigenza di sostenibilità a soluzioni innovative per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale. Sono questi alcuni dei campi in cui i progetti finanziati per l’università di Firenze dovranno portare un contributo anche in termini di innovazione nei processi produttivi.

L’ Ateneo fiorentino, tra i pochi in Italia, è presente in tutti e cinque i Centri Nazionali per la ricerca finanziati. UNIFI è il soggetto proponente dell’Ecosistema dell’Innovazione denominato “THE – Tuscany Health Ecosystem”. Che ha per scopo la crescita e il radicamento di un ecosistema per le scienze della vita in Toscana ed è l’unico dedicato alle scienze della vita. THE promuove e rafforza la collaborazione tra il sistema della ricerca, quello produttivo e le istituzioni territoriali. Coinvolge infatti tutti gli atenei e gli istituti universitari toscani, oltre a istituti nazionali di ricerca e Confindustria Toscana.

L’università di Firenze guida anche Age-IT, uno dei Partenariati Estesi per attività di ricerca su conseguenze e sfide dell’invecchiamento. Un’alleanza tra le eccellenze del Paese che mette l’Italia al centro della ricerca internazionale sul tema e sulle prospettive sociali, sanitarie e demografiche. Sempre nell’ambito dei Partenariati estesi, i ricercatori fiorentini sono presenti in otto iniziative. Sono dedicate a temi che vanno dai rischi ambientali, naturali e antropici, alle scienze e tecnologie quantistiche, alla cultura umanistica e patrimonio.

L’università di Firenze partecipa, inoltre, a quattro iniziative di successo. Finanziate con un contributo di oltre 17,3 milioni di euro, sono nei bandi relativi alle Infrastrutture di ricerca. Tre coinvolgono laboratori e centri del campus scientifico tecnologico di Sesto fiorentino. Sono “EBRAINS-Italy” nel campo delle neuroscienze, “ITACA.SB” nel campo della biologia strutturale, in relazione soprattutto alla spettroscopia NMR, “SEE-LIFE” che si occupa di tecnologie di microscopia e di imaging anche medicale. Attraverso l’infrastruttura europea ATLaS, inoltre, l’Università è partner di “ITINERIS”. Che si occuperà fra l’altro di riduzione dei rischi da frana e da disastri.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un formidabile motore di innovazione anche attraverso il reclutamento e l’attrazione di giovani studiosi. Grazie ai finanziamenti ottenuti Unifi sta reclutando 109 ricercatori a tempo determinato e ha bandito altrettanti posti nei dottorati di ricerca in aggiunta a quelli già esistenti. Personale qualificato e altamente formato che potrà diventare una risorsa preziosa per le aziende e il sistema economico. Università di Firenze, inoltre, ha inserito 30 nuove unità di personale tecnico amministrativo di vari profili per gestire i progetti. Complessivamente le forze in campo per le sfide del PNRR sono molto rilevanti. Se si tiene conto che sono oltre 500 i docenti e ricercatori in servizio a università di Firenze coinvolti nei progetti avviati.

Dal PNRR arriva, anche, nell’ambito della Missione 1, un finanziamento per il restauro del giardino storico di Villa La Quiete. Di proprietà della Regione Toscana e in concessione all’Università di Firenze, fa parte del Sistema Museale di Ateneo. Sarà così possibile aprire al pubblico per la prima volta e in via permanente il giardino voluto nel Settecento da Anna Maria Luisa de’ Medici. I lavori, già aggiudicati, inizieranno a fine mese. Il Sistema Museale di Ateneo ha ottenuto poi un finanziamento per il rilancio e l’accessibilità del Museo di Geologia e Paleontologia, nell’ambito dell’azione per l’abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali e cognitive (visite da remoto con avatar teleguidato, guide multimediali, ricostruzioni in 3D, percorsi tattili per non vedenti, servizi).

Saranno inoltre realizzate importanti azioni di digitalizzazione delle collezioni scientifiche, in particolare quelle botaniche (5 milioni di reperti) attraverso la partecipazione del Sistema Museale ad altre linee di finanziamento PNRR. Un altro settore di intervento del PNRR è legato al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione. In questo ambito università di Firenze è presente con le attività di Orientamento attivo scuola-università e promuove, in collaborazione con il Conservatorio Cherubini, l’Accademia di Belle Arti e l’Istituto superiore per le industrie artistiche (ISIA) corsi incentrati sulla transizione da scuola a università, indirizzati a studentesse e studenti delle terze, quarte e quinte classi delle scuole secondarie superiori. Saranno coinvolti oltre 5000 allievi di 31 scuole, per un totale di 254 corsi.

UniFi ricorda lo studente Niccolò Bizzarri

Firenze, l’Ateneo fiorentino ricorda la studente con disabilità motoria Niccolò Bizzarri, prematuramente scomparso nel gennaio 2020 a causa di un deprecabile, banale incidente che poteva facilmente essere evitato.

Nella mattinata di venerdì 2 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, nell’ambito dell’iniziativa “Senza barriere”, l’Università di Firenze affiggerà nella sede universitaria di Piazza Brunelleschi una targa in memoria di Niccolò Bizzarri. Lo studente è prematuramente scomparso all’inizio del 2020: era appena uscito dall’Università quando la sua sedia a rotelle elettrica è rimasta bloccata sul pavimento dissestato e lui è caduto. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, a causa del trauma cranico, il ragazzo è morto.

Nella dedica, spiega una nota, è stata trascritta anche una poesia dello studente prematuramente scomparso, che si era speso con passione negli organi istituzionali per il pieno coinvolgimento degli studenti disabili nelle attività dell’Ateneo. Saranno presenti la rettrice Alessandra Petrucci, la vicesindaco del Comune di Firenze Alessia Bettini e il presidente della Scuola di Studi umanistici e della formazione Giovanni Zago.

Durante l’iniziativa verrà presentato il progetto di crowdmapping ideato nell’ambito delle azioni Unifi Include: la mappatura delle strutture dell’Ateneo fiorentino – realizzata con la partecipazione diretta dei soggetti fruitori – permetterà agli studenti di informarsi sull’accessibilità delle sedi, grazie all’integrazione di Kimap, App gratuita della startup Kinoa che facilita la mobilità di persone con disabilità.

Le iniziative a sostegno dell’inclusione dell’ateneo fiorentino continuano. Infatti il 5 dicembre, durante la Giornata mondiale del volontariato, si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio Unifi include, dedicato a persone e organizzazioni impegnate in servizi di accoglienza, solidarietà e inclusione. L’evento avrà luogo alle ore 11.00, nell’Aula rossa di Villa Ruspoli, in piazza Indipendenza. Si tratta della prima edizione del Premio che l’Ateneo promuove per richiamare l’attenzione sui temi che sono oggetto di uno specifico impegno da parte della comunità universitaria fiorentina. A ricevere il riconoscimento don Matteo Galloni e Francesca Termanini della Fondazione Amore e libertà onlus, Marisa Daniela Consilvio di La Ronda della carità e della solidarietà e Enrico Palmerini del Coordinamento toscano marginalità.

🎧 L’Ateneo fiorentino in piazza contro gli stereotipi e al fianco delle donne maltrattate e abusate

Firenze, un’azione simbolica con 150 tra ricercatrici, docenti, dipendenti e studentesse dell’Ateneo fiorentino in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Questi i numeri dell’iniziativa promossa nella mattina di oggi dall’Ateneo di Firenze per ricordare le tante donne vittime di femminicidio. Le partecipanti si sono riunite in piazza ed hanno portato con sé diversi cartelli rossi con scritte alcune frasi che si accompagnano alle violenze di genere e agli stereotipi, tra i quali ‘Non vali niente’, ‘Ti ama troppo, per questo l’ha fatto’. La frasi sono state poi lette ad alta voce e, a ciascuna di esse, ha fatto eco il ‘no’ che va opposto alle espressioni della violenza.

In podcast i messaggi che arrivano sul fronte istituzionale dalle assessore alle pari opportunità della Regione Toscana, Alessandra Nardini e del Comune di Firenze, Benedetta Albanese intervistate da Chiara Brilli.

All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, le rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci e le assessore regionali Serena Spinelli e Alessandra Nardini e del Comune di Firenze Benedetta Albanese. “Approfondire il fenomeno della violenza contro le donne – ha detto la rettrice Petrucci – significa anche sensibilizzare i cittadini attraverso eventi come questo, in cui la comunità universitaria qui rappresentata attraverso una straordinaria partecipazione in tutte le sue componenti, insieme alle istituzioni, vuole fare breccia nell’indifferenza, nell’intolleranza, nell’ignoranza dettata dal pregiudizio”.

In occasione della giornata, inoltre, fino a questa sera le finestre del rettorato in piazza San Marco saranno illuminate di rosso.

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