Toscana e Marche in rosso nelle mappe Ue COVID-19

Bruxelles, salgono a quattro le regioni italiane rosse nelle mappe dell’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: oltre alla Sicilia e alla Sardegna, tornate rosse la scorsa settimana, nell’ultimo aggiornamento si aggiungono anche la Toscana e le Marche.

Mentre Toscana e Marche, con Sicilia e Sardegna sono in rosso, quasi tutta Italia è ormai in giallo, mentre restano verdi soltanto il Molise, la Puglia al Sud e la Valle d’Aosta al Nord.

Queste mappe sono pubblicate dall’ECDC ogni giovedì a sostegno della raccomandazione del Consiglio su un approccio coordinato alla restrizione della libera circolazione in risposta alla pandemia di COVID-19, adottata dagli Stati membri dell’UE il 13 ottobre 2020 e modificata il 28 gennaio 2021 e il 14 giugno 2021.

Le mappe si basano sui dati comunicati dagli Stati membri dell’UE al database The European Surveillance System (TESSy) entro le 23:59 di ogni martedì.

Le aree sono contrassegnate con i seguenti colori.

Verde:
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è inferiore al 4%; o se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 75 e il tasso di positività al test inferiore all’1%

Arancia:
se il tasso di notifica a 14 giorni è inferiore a 50 e il tasso di positività al test è pari o superiore al 4%; o il tasso di notifica a 14 giorni è pari o superiore a 50 e inferiore a 75 e il tasso di positività al test è pari o superiore all’1%; o il tasso di notifica a 14 giorni è compreso tra 75 e 200 e il tasso di psitività al test è inferiore al 4%

Rosso:
se il tasso di notifica cumulativo di casi COVID-19 di 14 giorni varia da 75 a 200 e il tasso di positività al test dei test per l’infezione da COVID-19 è del 4% o più, o se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è superiore a 200 ma inferiore a 500

Rosso scuro:
se il tasso di notifica cumulativo dei casi COVID-19 di 14 giorni è 500 o più

Grigio:
se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi per 100.000.

Ok da Europa a Toscana per impiego 154,7 milioni

Firenze, soddisfazione per i tempi rapidi con cui Bruxelles ha accolto la richiesta della Toscana di riprogrammare l’investimento di 154,7 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo sociale (Fesr), destinandolo a misure per l’emergenza coronavirus. Ora si attende lo sblocco dei 110 milioni del Fondo sociale europeo (Fse), anch’essi riprogrammati.

È quanto esprimono il presidente della Regione Toscana e l’assessore alla presidenza e bilancio, richiamando da un lato, quanto discusso in Consiglio regionale già a fine luglio, a proposito della riprogrammazione complessiva di 264,5 milioni di euro per far fronte all’emergenza sanitaria ed economica da covid; dall’altro, l’accordo con il Governo per avere assicurati comunque i finanziamenti per i progetti già in essere. Un accordo ‘sancito’ dalla delibera Cipe d’inizio agosto.

Le risorse di cui si discute oggi – 154,7 milioni – saranno così suddivise: 10 milioni per un progetto sperimentale di telemedicina, per assistenza a distanza di malati cronici cardiopatici; 3,7 milioni per l’acquisto di attrezzature informatiche per la scuola, e 141 milioni per il sostegno alle attività economiche toscane. In particolare, di questi ultimi 115 saranno per gli investimenti delle imprese; 10 andranno a sostenere l’acquisto di servizi digitali per le piccole e medie imprese; 5 milioni per la creazione degli empori di comunità (presidi nelle aree interne che forniscono beni e servizi, come ad esempio la riscossione della pensione, che saranno individuati dalla Regione); 1 milione per la creazione della rete delle cooperative di comunità e 10 per le aziende del turismo maggiormente colpite dalla crisi.

Ulteriori 110 milioni sono quelli della riprogrammazione del Fondo sociale europeo, anch’essi ridefiniti dalla Giunta toscana, con queste destinazioni: 60 milioni per la sanità; 1,3 per l’istruzione; 18,7 per il lavoro e 30 indirizzati al settore sociale.

Soddisfazione viene inoltre espressa dal presidente e dall’assessore: si stanno infatti velocemente concretizzando gli accordi tra Regione, Governo e Ue impostati solo recentemente e che consentono di mettere sostanzialmente a disposizione, se si sommano gli interventi approvati recentemente sul bilancio regionale, più di 200 milioni per l’economia toscana, oltre alle risorse rese disponibili oggi.

Anche il candidato della coalizione di centro sinistra alle prossime elezioni regionali  Eugenio Giani ha commentato positivamente lo stanziamento da parte della Ue di oltre 154milioni alla Toscana: “Una notizia importante che accende il motore della Toscana  e che ci dà un segnale concreto di ripartenza e rilancio – ha detto Giani – Sono orgoglioso che la Toscana sia una delle prime regioni  a poter usufruire di questa flessibilità che rappresenta un’opportunità concrete per piccole e medie  imprese, scuole e sanità. La Commissione Europea – prosegue Gian i- ha chiaro che ci sono necessità e bisogni su cui solo stando uniti saremo più forti. E da oggi, con questi aiuti, la Toscana sarà più forte. La Toscana – ha sottolineato ancora Giani – è stata fra le prime regioni italiane a beneficiare della Coronavirus Response Investment Initiative (Crii), che autorizza flessibilità supplementare nell’uso dei fondi regionali per fronteggiare la pandemia di Covid -19. “un segnale importante- conclude Giani-  che mette al primo posto le persone e il lavoro, priorità indispensabile per la nostra ripartenza”.

Unione Europea difende design unico della Vespa

L’Unione Europea difende l’unicità della Vespa Piaggio, dichiarando nullo il design registrato da un soggetto cinese.

Lo rende noto il gruppo Piaggio, riferendo che l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) ha dichiarato nullo il design registrato da un soggetto di nazionalità cinese, usato per giustificare la produzione di scooter simili a Vespa ed esposti al salone milanese delle due ruote, Eicma 2019, fatti rimuovere dalle autorità competenti dell’ente Fiera su iniziativa di Piaggio.

La registrazione è stata annullata poiché “incapace di suscitare un’impressione generale differente rispetto al design registrato” della Vespa Primavera, evidenziando che ne rappresentava un illecito tentativo di riproduzione dei suoi fregi estetici.

La Vespa Primavera è protetta dal design registrato dal gruppo Piaggio nel 2013, dal marchio tridimensionale relativo allo scooter Vespa e dal diritto d’autore che tutela il valore artistico della forma di Vespa, icona di stile dal 1946.

Tale azione di nullità, viene spiegato dal gruppo, s’inserisce all’interno di una più ampia attività di lotta alla contraffazione che il Gruppo Piaggio intraprende da anni e che prevede il costante monitoraggio delle banche dati di design e marchi registrati a livello internazionale, che, a seguito di procedimenti di opposizione instaurati da Piaggio, ha portato tra l’altro ad ottenere la cancellazione di oltre 50 marchi registrati da terzi negli ultimi due anni.

Coronavirus: Nardella, Firenze tra città più in ginocchio

“Firenze oggi è tra le città italiane più in ginocchio, abbiamo avuto l’80% di disdette a marzo. In città sono un centinaio le strutture chiuse tra alberghiere e extra alberghiere”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai 3, a proposito del Coronavirus.

“La situazione economica – ha aggiunto – è molto difficile. Noi abbiamo una doppia sfida: quella della salute, che viene prima di tutto, e una sfida economica. A Firenze i musei sono già aperti: abbiamo bisogno di dare un messaggio positivo, di speranza, per questo abbiamo deciso di aprire gratuitamente i musei civici. Abbiamo semplicemente lanciato una campagna per la cultura con musei gratuiti tra il 6 e l’8 marzo”. Nardella ha rivelato di aver parlato col virologo Roberto Burioni, che aveva criticato la scelta del primo cittadino di Firenze: “Ci siamo sentiti – ha ripreso il primo cittadino -. L’ho invitato a lavorare insieme, i cittadini non vogliono polemiche”.

“L’Europa non solo può ma deve intervenire in modo deciso perché nessuno è immune da quello che sta succedendo” – ha aggiunto il sindaco di Firenze che poi ha precisato: “l’Italia ha fatto molti più controlli degli altri Paesi europei, addirittura dieci volte di più della Francia: in proporzione abbiamo più contagi, ma non possiamo essere trattati come il Paese degli untori. Per questo è necessario il coordinamento di tutti i Paesi europei. Ieri in Consiglio comunale a Firenze abbiamo votato un atto, dalla Lega al Pd, dove chiediamo che il Governo si attivi per ottenere la deroga al patto di stabilità europeo per il 2020, per l’Italia e gli altri Paesi colpiti. Non possiamo scindere questa crisi sanitaria dalla crisi economica, sono collegate”.

Rischio paralisi cerebrale neonati, nasce progetto Ue

E’ coordinato da un ricercatore pisano il progetto europeo ‘Born to get there’ che punta a costruire una rete europea per la diagnosi e l’intervento precoci nei neonati a rischio di sviluppare una paralisi cerebrale infantile (nati pretermine o con parto difficoltoso).

Lo scienziato, Andrea Guzzetta, docente associato di Neuropsichiatria infantile presso il dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa, coordinerà altri nove partner provenienti da 3 paesi europei (Italia, Danimarca e Olanda), da due paesi associati (Georgia e Sri Lanka) e dall’Australia. Per la Toscana, insieme all’Università di Pisa, partecipano Fondazione Stella Maris, Fondazione Toscana Life Sciences e Hubstract srl.

‘Born to get there’ è stato finanziato con 3,7 milioni di euro, e, spiega Guzzetta, “ha l’obiettivo di migliorare i programmi sanitari per la diagnosi e la sorveglianza precoci delle menomazioni associate nei neonati con paralisi cerebrale: da un lato, vogliamo favorire l’erogazione personalizzata di interventi precoci e la prevenzione delle complicanze secondarie per i neonati e, dall’altra, un efficace sostegno ai genitori”.

Il programma comunitario, sottolinea una nota dell’Ateneo pisano, “implementerà la prima International Clinical Practice Guideline in diversi paesi in Europa (Italia, Danimarca, Olnda), a reddito medio (Georgia, Sri Lanka) e presso popolazioni difficili da raggiungere (Remote Queensland e Western Australia)” e si focalizzerà soprattutto sulla “relazione vitale tra il bambino e i suoi genitori (e in particolare con la madre), che viene messa in pericolo quando gli eventi perinatali modificano la salute del neonato e dalla cui salvaguardia dipendono la qualità di vita sua e l’armonia della famiglia”.

Amazzonia: sciopero davanti al Consolato Brasiliano

Fridays For Future Firenze aderisce alla mobilitazione internazionale SOS Amazzonia.
Di seguito riportiamo il comunicato diffuso dal movimento per il clima.
“Venerdì 23 agosto alle 18.30 – si legge – ci recheremo davanti al consolato brasiliano di Firenze insieme ad altri gruppi Fridays For Future toscani.”

“In questo esatto momento, giganteschi incendi boschivi, che si espandono a velocità mai
viste prima, stanno distruggendo la foresta pluviale amazzonica a un ritmo allarmante.
La nostra casa è letteralmente in fiamme, e i polmoni del nostro pianeta si stanno
riducendo in cenere. Solo lo scorso mese, mentre l’IPCC stava rilasciando il suo nuovo
rapporto speciale nel quale ribadisce l’urgenza di azioni per combattere il collasso
climatico, vastissimi incendi stavano divampando nell’Artico.

Questi sono solo alcuni dei più recenti esempi della crisi climatica, causata dal
cambiamento climatico. Stiamo andando incontro una incontrollabile sequenza di eventi
che distruggerà i nostri ecosistemi e, di conseguenza, la nostra sopravvivenza su questo
pianeta.
Quella amazzonica è la più estesa foresta pluviale che esiste, con la maggior biodiversità al
mondo. L’impatto degli incendi che stanno interessando l’Amazzonia è duplice: la foresta
pluviale da un canto svolge un ruolo cruciale come assorbitore di carbonio, catturando CO2
dall’atmosfera; dall’altro, ora che brucia, rilascia massicce quantità di gas serra
nell’atmosfera; accelerando così il feroce ciclo del riscaldamento globale. Ma mentre è in
atto questo disastro climatico, i media hanno scelto di tacere.

Da quando il Presidente Jair Bolsonaro è salito al potere, gli incendi boschivi sono
incrementati costantemente, alimentati sia dalle siccità ma anche dalle terribili politiche
ambientali dell’esecutivo brasiliano, che vede la foresta amazzonica solo come una mucca
da mungere. Nel frattempo l’economia globale continua a consumare prodotti brasiliani, e
siglare trattati commerciali, come ha fatto l’Unione Europea con gli stati del gruppo
Mercosur, un accordo che causerà altri serissimi danni all’Amazzonia e a tutta l’agricoltura
sudamericana.

Il 23 agosto, i gruppi di Fridays For Future di tutto il mondo, tutti uniti dallo stesso
simbolo, manifesteranno dinanzi alle rispettive ambasciate Brasiliane. Anche se
proveniamo da tante nazioni e tante culture diverse, e abbiamo differenti visioni del
mondo, lotteremo uniti per un unico obiettivo: esprimere il nostro sconcerto e la nostra
rabbia per le politiche del governo Brasiliano, le quali stanno drammaticamente accelerando la crisi climatica.

Chiediamo quindi che l’esecutivo di Brasilia si allinei con gli
obiettivi che Fridays For Future si aspetta da tutti i governi:

1. Contenere l’aumento della temperatura media globale entro gli 1,5°C, rispetto al
livello pre-industriale.
2. Garantire giustizia climatica, nel rispetto dell’equità.
3. Seguire la Scienza più autorevole e unita attualmente disponibile.
È nostro dovere manifestare solidarietà nei confronti del popolo Brasiliano, e specialmente
delle comunità di frontiera e le popolazioni indigene, le quali sono le più colpite dalla
distruzione della foresta Amazzonica. Questo non è solo un problema locale, ma una
questione che ha ripercussioni globali e, pertanto, noi sollecitiamo i decisori politici di
tutto il mondo a prendere la dovute azioni e a denunciare la distruzione di questo
essenziale ecosistema.

Citazione di Daniela Borges, Fridays For Future, Brasile:
Noi vogliamo un governo che riconosca l’importanza della natura, e che si impegni a
proteggere le nostre più grandi ricchezze naturali. Vogliamo un governo che marchi stretto
le compagnie che abusano delle nostre risorse naturali e che metta al primo posto i diritti
delle popolazioni indigene.

Citazione di Davide Wicker, Fridays For Future, Italia:
I guadagni a breve termine non devono mai prevalere sulle devastanti perdite future, a
danno delle generazioni presenti e future. I nostri polmoni vanno in fiamme! Perché non
stiamo facendo niente per impedire che diventino cenere?” conclude il comunicato deL movimento Fridays For Future.

CONTATTI
Fridays For Future Firenze
Email: fridaysforfuturefirenze@gmail.com

Daniela Borges, Brasile
Email: danielaaguiarborges@gmail.com

David Wicker, Italia
Email: davidwicker.fff@gmail.com

Fridays For Future Germania
Email: presse@fridaysforfuture.de

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