Controradio Infonews: le principali notizie dalla Toscana, 25 ottobre 2021

Controradio Infonews: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina di Controradio. Per iniziare la giornata ‘preparati’.

CONTRORADIO INFONEWS – Una donna di 79 anni, di nazionalità tedesca, è morta ieri in seguito alle ferite riportate da una caduta da un’altezza di circa tre metri avvenuta sabato pomeriggio nel centro storico di Vinci (Firenze). La signora, secondo quanto appreso, si sarebbe appoggiata a una spalletta in via La Pira per poi, per cause ancora non chiare, cadere improvvisamente dall’altro lato.

CONTRORADIO INFONEWS – Una bottiglia incendiaria definita “estremamente rudimentale” è stata trovata nella tarda serata di sabato nel cortile di un convento di padri cappuccini in viale Pieraccini a Firenze, nella zona di Careggi. La bottiglia, contenente liquido infiammabile, sarebbe stata trovato bruciata, non esplosa. Non risultano né feriti né danni a cose. Del caso si sta occupando la Digos fiorentina.

CONTRORADIO INFONEWS – “Il Monte dei Paschi di Siena ce la puo’ fare, senza dover essere incorporato in altra banca. Ci giunge la notizia positiva dell‘interruzione della trattativa Unicredit-Mef. Condivido la scelta del Governo su Mps: in questo momento sta vivendo una fase positiva dal punto di vista dei conti,  questo consolidarsi dei risultati utili può’ portare accanto all’autonomia la prospettiva di sviluppo”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.
CONTRORADIO INFONEWS – “Nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica ad uso medico da parte di aziende pubbliche e private”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L’obiettivo è fare in modo che l’Italia diventi autosufficiente. Per il 2021 è stato previsto un consumo di oltre 1400 kg, ma lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM) – che dal 2016 è stato indicato per la   produzione nazionale di cannabis per uso medico – è in grado di produrne circa 300kg. Altri 900 kg sono
importati per il 2021 attraverso il ministero della Salute olandese, ed il resto per importazione tramite lo SCFM.

Questa mattina dalle  7.00 a Livorno 7:00 assemblea di tutti i lavoratori del porto d all’indomani della decisione della mancata proroga dei sostegni Covid alle imprese portuali (ore 7-9).

Davanti a Palazzo Vecchio  ore 12:30 Stato di agitazione proclamato dalla Rsu del personale del Comune di Firenze e conferenza stampa per illustrare le ragioni della protesta e le richieste all’Amministrazione.

Unicredit-Mef, Giani: positiva interruzione trattativa

Firenze, il governatore toscano Eugenio Giani ha commentato l’interruzione della trattativa del Governo con Unicredit per la banca Monte dei Paschi di Siena.

“Condivido la scelta del Governo su Mps – ha detto il presidente della Regione Toscana Giani rispetto allaq trattativa con Unicredit – in questo momento sta vivendo una fase positiva dal punto di vista dei conti, sia la semestrale che ha portato a più di 200 mln di utili sia gli indicatori che abbiamo ci dicono che il tempo non è rinvio ma possibilità di vedere consolidati dati positivi che la banca nell’andamento ordinario sta raggiungendo e quindi di scegliere un momento in cui questo consolidarsi dei risultati utili può portare”.

Per Mps ha continuato Giani: “Accanto all’autonomia la prospettiva di sviluppo. Quindi secondo me il fatto che si arrivi da parte del Governo a chiedere una proroga all’Ue rispetto ai tempi di vendita non può che favorire il consolidarsi dei dati positivi del Mps evitando un esborso che è veramente eccessivo per le casse dello Stato”.

“Come Regione – ricorda Giani – abbiamo da mesi e io per primo assunto una posizione di grande cautela rispetto a questa trattativa con Unicredit”. “Io penso che il Mps abbia le condizioni per poter maturare un processo diciamo di continuità nella voci positive della sua gestone corrente e conseguentemente di potersi prospettare magari con un aumento di capitale anche un percorso che dia autonomia al Monte, mantenimento del ruolo in Toscana ma soprattutto mantenimento del brand e dell’occupazione”.

“Per Giani “con un andamento positivo della gestione corrente possono crearsi le condizioni che magari tra un anno o due una trattativa sul Mps non sia di incorporazione in un’altra banca ma sia di un passaggio dallo Stato a un proprietario che l’integrità di Mps la preservi e la valorizzi come del resto avviene dal 1472”.

Maltempo, Toscana: moratoria mutui a danneggiati

Dopo l’ondata intensa di maltempo che ha colpito la Toscana, UniCredit ha disposto diversi interventi a favore della comunità. Le zone comprese sono l’area di Pisa (Bientina, Santa Croce sull’Arno, Cascina, Ponsacco, San Miniato, Pontedera) e di Firenze (Fucecchio).

Le iniziative predisposte dall’istituto di credito UniCredit sono una “moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari e chirografari per le imprese con sede legale/operativa nella zona colpita dal maltempo che abbiano subito danni e per tutti i clienti privati intestatari di mutui ipotecari residenti nei Comuni interessati che siano stati danneggiati dall’evento”.
La banca mette anche a disposizione un ‘Prestito Sostegno’ con tasso agevolato per i clienti privati residenti nei Comuni che hanno subìto danni a causa del maltempo; ‘Pacchetto nuovo credito alle imprese’, con linea di finanziamenti chirografari-ipotecari a condizioni agevolate in favore di clienti imprese con sede legale-operativa nei Comuni colpiti dall’evento.

Ghizzoni: “Boschi mi chiese di valutare acquisto Etruria ma no pressioni”

L’allora ad di Unicredit racconta che l’allora Ministra Boschi gli chiese di valutare un intervento in Etruria. “Richiesta del tutto normale, agimmo in indipendenza di giudizio”

Il 12 dicembre 2014 l’allora ad di Unicredit Federico Ghizzoni incontrò la ministra Maria Elena Boschi che gli chiese di “valutare l’acquisizione di Banca Etruria”. Lo ha detto lo stesso Ghizzoni in audizione alla commissione di inchiesta sulle banche.

“Non mi fu seccamente chiesto di acquistare Banca Etruria, l’avrei ritenuto inaccettabile. Ma di valutare un intervento in Banca Etruria nell’indipendenza di giudizi”. Così Ghizzoni in commissione d’inchiesta torna, sollecitato da Carlo Sibilia (M5S) sull’incontro con la Boschi. “Questo dal punto di vista semantico” spiega Ghizzoni “fa la differenza”. La richiesta c’e’ stata, ha spiegato, ma non ha leso la capacità di decidere in maniera indipendente.
Quella del ministro Boschi era una “richiesta che considerai abbastanza normale”. Continua Federico Ghizzoni, precisando che “soprattutto un Ceo di una banca come Unicredit deve mettere in chiaro che è la banca che prende la decisione e questo messaggio fu assolutamente condiviso dal ministro Boschi”. Ghizzoni ha detto poi che “non c’era nulla da nascondere al rientro in banca: incontrando un paio di colleghi, tra cui anche il capo dell’M&A, dissi del colloquio in cui c’era stata la richiesta e dissi ‘voi continuate a lavorare in totale indipendenza senza interferenza da parte di nessuno’. L’analisi fu fatta da tecnici in assoluto rispetto e l’analisi si fece in totale indipendenza”.
Nell’incontro con in cui il ministro Maria Elena Boschi espresse all’allora ad di Unicredit  “mi fu manifestata una valutazione che mi sembrava sincera sull’impatto delle due banche toscane in crisi (Mps e Etruria ndr). Presi atto e risposi secondo me nella maniera più ovvia possibile: ci lavoriamo…”.
L’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni ricevette da Marco Carrai una mail il 13 gennaio nella quale diceva: “solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto nel rispetto dei ruoli di sollecitarti se possibile”. All’epoca Ghizzoni riferisce che “la mia prima reazione fu di chiedermi chi lo aveva sollecitato (a Carrai ndr) e decisi di non richiedere nessun chiarimento. Non volevo aprire altri canali di comunicazione”. In seguito Ghizzoni rispose “ok ti confermo che stiamo lavorando e contatteremo i vertici di Etruria”.
Unicredit comunicò definitivamente il 29 gennaio ai vertici di Banca Etruria che non era interessata ad acquisirla. “Comunicammo che non eravamo disponibili ad andare avanti e da quel momento in poi anche con Banca Etruria non ci furono più contatti” ha spiegato Ghizzoni, precisando che poi l’11 febbraio Etruria fu commissariata. A quel punto “poi ci furono un paio di contatti con il capo della vigilanza di Bankitalia Barbagallo assolutamente ovvi e dovuti.
La Banca d’Italia “era informata” degli approcci di Banca Etruria a Unicredit e ed altre banche, nella seconda metà del 2014, per un’acquisizione ma non “ci sollecitò e non esercitò influenza sulla nostra decisione e fece bene”. Secondo Ghizzoni anche il consulente di Etruria “mi ha confermato successivamente che teneva informata Banca d’Italia dei colloqui con le banche”. Dopo il commissariamento di Etruria nel febbraio 2015 (e il parere negativo comunicato a fine gennaio ai vertici di Etruria) Banca d’Italia si rifece viva “e tenni con il capo della vigilanza Carmelo Barbagallo una conference call il 24 febbraio 2015 nel quale mi disse che lo scenario era cambiato e mi chiedeva se rimanevamo sulle nostre posizioni”. Ghizzoni confermò in quell’occasione il no della banca a un’operazione.
‘Non facemmo una due diligence ma valutammo un assorbimento di capitale di 27 punti base, superiore a 1 miliardo e ci siamo fermati li”. Conclude Federico Ghizzoni in audizione alla commissione d’inchiesta motivando il ‘no’ ai vertici di Etruria a un’acquisizione espresso da Unicredit. ‘I vertici di Etruria ci prospettarono una separazione fra Good e bad bank nell’incontro di inizio dicembre ma su questo non avevamo indicazioni della vigilanza e non sapevamo chi avrebbe coperto lo shortfall fra Good e bad bank. Non vedevamo un ritorno sul capitale e i ratios di capitale stavano per essere inaspriti con l’arrivo della vigilanza Bce’. Infine, ha aggiunto Ghizzoni, ‘avevamo l’impressione che il portafoglio di Banca Etruria non fosse adeguato al profilo di rischio di Unicredit mentre il processo trasformazione in spa e soprattutto la separazione fra Good Bank e bad bank era troppo complessa prima di un possibile commissariamento il cui rischio ci era stato prospettato dagli stessi vertici di Etruria’.
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