Firenze: restauri in chiesa spunta volta ‘celestiale’

Restauri nella chiesa di San Giovannino degli Scolopi in via Cavour a Firenze, spunta una volta decorata con Colori pastello, ori e stucchi bianchi.

Colori pastello, ori e stucchi binachi, una ‘nuova’, pulita, volta è stata scoperta durante i lavori di restauro, in corso da mesi, dentro l’edificio religioso.

La volta era completamente plumbea, coperta da strati di fumo, smog e sporco, nonché da una scialbatura effettuata qualche decennio fa e di cui si era persa traccia.
A poco a poco dalla pulitura sono emersi i colori originari: tenui tinte pastello, superfici decorate a oro, stucchi bianchi, in puro stile barocco. E altro potrebbe ancora essere svelato.

Al momento i restauratori lavorano a tu per tu con la volta, grazie ad un alto ponteggio che protegge anche i visitatori e i fedeli, consentendo alla chiesa di continuare ad essere fruibile per il culto.

L’intervento all’interno di San Giovannino agli Scolopi, uno dei 12 edifici religiosi che fanno parte del patrimonio dle Comune, è stato finanziato tramite Art bonus dalla Fondazione Cassa di risparmio di Firenze per 300 mila euro.

I lavori di recupero interno della chiesa termineranno entro il maggio prossimo. Il Comune ha già provveduto alla messa in sicurezza del tetto eliminando le infiltrazioni di acqua (cantieri da 400 mila euro) e al restauro della facciata, per 300 mila euro. Il cantiere complessivo della chiesa vale un milione di euro.

“L’amministrazione”, spiega il sindaco Dario Nardella “ha a cuore i suoi beni e attraverso l’ufficio Belle Arti opera instancabilmente per la manutenzione e la valorizzazione del suo enorme patrimonio artistico e architettonico. Ringraziamo ancora una volta la Fondazione Cr Firenze, sensibile e pronta a darci una mano per la protezione e la riqualificazione della bellezza della città”.

“Questo nostro intervento”, ha sottolineato il presidente della Fondazione Cr Firenze Umberto Tombari “si inserisce in un più ampio ventaglio di operazioni tese non solo alla valorizzazione di un bene monumentale ma anche ad incrementare i sistemi di sicurezza dell’edificio e dell’ambiente circostante”.

Meyer Firenze lancia web tv per bambini in ospedale

Una web radio tv che tratterà temi legati alla felicità e alla salute e avrà come protagonisti giornalisti e conduttori ‘in erba’, adolescenti in cura presso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e altri loro coetanei.

Si chiama We teens ed è il primo progetto lanciato dalla Teen academy, la nuova realtà nata all’interno del Meyer health campus grazie a un’iniziativa congiunta della Fondazione Meyer e della Fondazione Cr Firenze.
La cabina di regia di We teens sarà composta da teenager provenienti dal Consiglio delle ragazze e dei ragazzi, neonato organismo del Meyer, e da coetanei che frequentano le scuole fiorentine, questi ultimi selezionati attraverso un progetto di alternanza scuola lavoro.
“A fare da fil rouge a tutta la programmazione – si spiega da Meyer e Fondazione Cr – sarà un tema molto suggestivo e ricco di significati: parole e immagini sulla salute e sulla felicità. Partendo da questo spunto si articoleranno singoli programmi, pensati e strutturati proprio come quelli realizzati dai professionisti”.
Gli aspiranti giornalisti avranno a disposizione strumentazioni di ultima generazione, e saranno assistiti da professionisti del settore della comunicazione e radiotelevisivo. “Il Meyer vuole essere un ospedale che mette al centro la persona bambino e adolescente” ha affermato il presidente della Fondazione Meyer Giampaolo Donzelli.
“Siamo convinti che un’esperienza di questo tipo, unica in Europa, ci ponga al livello delle più avanzate realtà ospedaliere pediatriche a livelli mondiale”. “La Teen academy – ha affermato il presidente della Fondazione Cr Umberto Tombari – si inserisce in quel programma di valorizzazione dei giovani che la fondazione ormai porta avanti da anni”.

Nasce il festival ‘La città dei lettori’

?Firenze, si terrà da venerdì 1 giugno a domenica 3 giugno 2018, nel complesso di Villa Bardini il Festival ‘La città dei lettori’.

‘La città dei lettori’ propone un programma di incontri, reading, letture per i più piccoli, laboratori didattici e ludici, inediti approfondimenti con ospiti nazionali e internazionali.

Un invito alla lettura inedito (al pubblico verranno regalati i libri delle maggiori case editrici italiane), tanti incontri, e molte sorprese nella prima edizione del festival.

Tre giorni immersi nel verde, tra gli spazi di una villa storica e un giardino che si aprono alla città, a due passi da Ponte Vecchio, con un programma che vede protagonisti i libri e i suoi lettori con ospiti nazionali e internazionali, appuntamenti per ragazzi e famiglie, approfondimenti culturali, spettacoli e letture itineranti.

La manifestazione, unica per tipologia nel panorama nazionale, è ideata e curata dall’Associazione culturale Wimbledon, già attiva nella promozione della lettura sul territorio, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.

La manifestazione offre un programma di alto livello qualitativo, assai vario e adatto alle diverse tipologie di pubblico.

Questo appuntamento sarà parte del percorso ’Talk a Villa Bardini’ e costituisce la naturale prosecuzione degli incontri organizzati nel corso dell’anno dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari con alcune delle maggiori personalità del nostro tempo.

L’attenzione del festival non sarà incentrata soltanto sulla cultura e sui libri, ma anche sull’ambiente. La città dei lettori è infatti il primo appuntamento letterario nazionale che si impegna per ottenere impatto zero sull’ecosistema.

Grazie al supporto di Treedom, azienda leader nel settore ambientale, verrà infatti creata la foresta de La città dei lettori, in cui verranno piantati già a inizio manifestazione una ventina di alberi.

Durante i tre giorni del festival il numero degli alberi crescerà fino a riequilibrare la produzione delle emissioni. La piantatura degli alberi potrà essere monitorata con i sistemi che Treedom utilizza già per il suo progetto. Anche la solidarietà e l’ impegno sociale saranno al centro del festival.

L’Associazione Wimbledon sostiene infatti le attività di Busajo Onlus, un progetto nato a Firenze che promuove accoglienza, istruzione e reintegro di bambine e bambini di strada in Etiopia, a cui verrà devoluto parte dei ricavi ottenuti dal progetto di crowdfunding attivato per La città dei lettori.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Gabriele Ametrano, presidente dell’associazione Wimbledon:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/05/180503_01_CITTA-LIBRI_AMETRANO.mp3?_=1

Firenze: al via il recupero dell’intera area del parco di Villa Il Ventaglio

Al via, da stamani, l’intervento di risanamento dell’intera area del parco di Villa Il Ventaglio a Firenze, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze con uno dei progetti Art Bonus dedicati al Polo museale della Toscana: la conclusione dei lavori è prevista per la fine della primavera.

In origine, già nel Quattrocento, si trovava, in questo luogo che oggi costituisce il parco, una casa da oste con podere, che offriva l’opportunità di una sosta ai pellegrini che da Porta a Pinti si recavano a San Domenico di Fiesole. L’edificio appartenne prima ai Brancacci, poi ai Salvetti, che lo trasformarono in “Casa da signore e lavoratore”, tenendolo fino ai primi del Seicento.
Successivamente la proprietà passò ai Bardi e agli Usimbardi, e quindi a numerose altre famiglie sino alla vendita nel 1824 al conte milanese Giuseppe Archinto. Egli incaricò l’architetto Giuseppe Poggi di ristrutturare ed ampliare la proprietà. Venne realizzata la Villa in stile neoclassico, con scuderie, accessibili da via delle Forbici. Con la collaborazione del giardiniere e botanico Attilio Pucci, il podere a gelsi e olivi fu trasformato nell”attuale parco romantico: i lavori di movimento di terra durarono fino al 1856; successivamente furono piantati gli alberi (tigli, olmi, ippocastani, bagolari) creando scorci e prospettive che sfruttano il contrasto tra le grandi masse arboree e le ampie superfici a prato. Un elemento caratterizzante è il laghetto romantico, con isoletta e ponticello, nel pratone di ingresso.
Dopo l’acquisizione dello Stato nel 1967 con l’esercizio del diritto di prelazione, i lavori di restauro condotti dalla Soprintendenza tra il 1983 ed il 1985 hanno conservato integralmente i valori paesaggistici e ambientali del parco storico. L’impianto naturalistico collinare del parco, che presenta in prevalenza piantagioni arboree e boschive, è stato realizzato sfruttando la potenzialità delle vedute e degli scorci verso la città.

Il parco in stile inglese si estende sulla collina per circa cinque ettari, ed è attraversato da una strada carrozzabile che offre un più facile accesso alla villa, in alternativa alla ripida via delle Forbici.

L’area verde è, dal luglio 2015, uno dei 49 musei e luoghi della cultura gestiti del Polo museale della Toscana.

La maggior parte dell’area verde compresa tra il grande prato e la Villa (che non fa parte del sito gestito dal Polo museale) è chiusa al pubblico dal luglio del 2014, per decisione dell’allora Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Firenze, a seguito della mancanza dei fondi necessari alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei cinque ettari di patrimonio arbustivo e boschivo che si estendono sulla collina delle Forbici. Da allora è rimasta aperta al pubblico solo la zona del pratone, ampia circa un ettaro e corrispondente approssimativamente a un quinto dell’estensione complessiva del parco.

“Dobbiamo ringraziare la Fondazione Cr Firenze – dichiara Stefano Casciu, direttore del Polo museale della Toscana – per aver stanziato i fondi necessari per gli interventi straordinari nell’area chiusa al pubblico e per la manutenzione ordinaria nel corso di quest’anno, con i controlli, le potature e la cura di tutti gli spazi verdi che formano il grande patrimonio naturalistico, paesaggistico e storico del giardino”.
“L’ambiente e la sua tutela – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Umberto Tombari – sono da sempre fra gli ambiti privilegiati di intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, tanto da essere esplicitamente menzionati fra i nostri settori di competenza”. “L’attenzione riservata a Villa Bardini o a Villa Peyron, al centro di una specifica Fondazione strumentale loro dedicata, nonché le tante iniziative in materia, come, ultime in termini di tempo, il restauro iniziative in materia, come, ultime in termini di tempo, il restauro delle Rampe del Piazzale Michelangelo e il bando Paesaggi comuni per la riqualificazione delle aree verdi di Firenze, trovano il loro naturale proseguimento con questo intervento per rendere fruibile tutto il parco della villa – aggiunge Tombari – Ancora una volta siamo lieti di poter contribuire a restituire ai fiorentini, e non solo a loro, uno splendido polmone verde e una incantevole meta di incontri e di passeggiate”.
La massa delle spalliere e delle bordure del viale è composta da siepi di alloro e lentaggine ornati da bordure di Rosa chinensis. In prossimità dell’accesso si trovano esemplari di Platanus orientalis e Platanus occidentalis, poi di Acer campestre; lungo il vialetto una Taxus baccata, e sul margine sinistro un albero di Giuda (Cercis siliquastrum). Oltre il boschetto dei lecci, da segnalare alcuni Arbutus unedo (corbezzoli), diversi ippocastani, olmi, bagolari e cipressi disposti lungo il muro di confine a frangivento. Il sottobosco è formato prevalentemente da cespugli di Laurus nobilis (alloro) e Ruscus aculeatus (pungitopo). Sul pratone del lago, varie essenze tra le quali Pinus nigra, Gleditschia triacanthos, Broussonetia papyrifera. In prossimità della scala di accesso al giardino all’italiana antistante la Villa si trovano una palma della specie Washingtonia filifera e diverse varietà di rose tra le quali la Rosa banksiae. La parte finale del viale che conduce alla Villa è ombreggiato da alcune piante di Sophora japonica.
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