Bocci: ipocrita andare a cimitero Usa

“Se ho detto di no ad andare in piazza della Signoria perché la trovavo una festa di parte, trovavo assurdo andare al cimitero degli americani e degli inglesi, perché sarebbe stato ipocrita”. Lo ha affermato Ubaldo Bocci, candidato sindaco di Firenze per il centrodestra, a proposito della sua mancata partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile.

“Ieri mi hanno detto che invece di andare in piazza della Signoria potevo andare al cimitero” ha detto Bocci, a margine di una iniziativa col ministro Gian Marco Centinaio a Firenze, riferendosi al cimitero americano dei Falciani che è stato visitato da altri esponenti del centrodestra locale. “Allora – ha aggiunto – non mi sono spiegato bene: quello che contesto è che una festa grande, un festa per un evento che ha ridato la libertà all’Italia… non credo alla festa di parte”. Per Bocci “il problema è che dopo 74 anni dalla fine della guerra questo Paese non sia riuscito a trovare una coscienza condivisa, questo è il vero problema, e non si può dopo 74 anni continuare a discutere. Non ci si può provare a tirar fuori una giornata grande che sia veramente la festa di tutti? E sentirmi dire che se io non vado è perché non amo Firenze.. se questi sono gli argomenti del mio competitor, questo mi rassicura”.

“Sicuramente va rivista la gestione del turismo: non è possibile che 14 milioni di turisti vengano a Firenze, e che poi se non lasciano, consumano”ha affermato Bocci in seguito al suo incontro con Centinaio, a cui ha chiesto attenzione per i problemi del turismo in città. “Il problema – ha spiegato – è che Firenze è conosciuta prevalentemente per quelle bellezze, il museo a cielo aperto più bello del mondo, ma se noi si pensa che Firenze sia soltanto questo secondo me è non voler bene a Firenze, perché Firenze ha una ricchezza dell’artigianato, delle botteghe storiche, di tanti altri musei che non sono conosciuti. Pensavo al Museo Bardini: se qualsiasi città del mondo avesse la possibilità di avere un Museo Bardini, considerato un museo minore, diventerebbe il punto di riferimento della città”.

Per Bocci “dobbiamo spiegare ai turisti che Firenze non è soltanto quelle quattro piazze che sono sicuramente il quadrilatero più bello del mondo, ma a Firenze c’è tanto altro. E’ per questo che sostengo che vada rilanciata l’idea delle botteghe storiche, dell’artigianato: sono le nostre eccellenze, e come tali vanno sapute vendere al mondo”.

Elezioni Firenze; Centinaio, Lega partecipa per vincere

“La Lega non partecipa alle elezioni per partecipare”, ma “per vincere”. Lo ha affermato Gian Marco Centinaio, ministro leghista delle Politiche agricole e del turismo, rispondendo alle domande dei giornalisti a proposito della sfida delle amministrative per il sindaco di Firenze, dove il centrodestra schiera il candidato civico in quota Lega Ubaldo Bocci contro il sindaco uscente del centrosinistra Dario Nardella.

Centinaio oggi ha partecipato a un incontro con le categorie economiche fiorentine alla villa medicea del Poggio Imperiale, iniziativa a cui ha preso parte anche lo stesso Bocci. “Se
partecipassimo alle elezioni solo per partecipare un po’, in versione olimpionica alla De Coubertin – ha aggiunto Centinaio – potremmo fare altro, e io oggi sarei a casa con mio figlio. Io sono qua per vincere, noi siamo qua per vincere, e quindi noi vogliamo vincere”.

“Non rompiamo l’alleanza” di governo col M5s “perché abbiamo promesso agli italiani che andremo avanti 5 anni, con un alleato col quale abbiamo fatto un contratto di governo e col quale vogliamo risolvere i problemi di questo Paese”. Lo ha affermato il ministro a margine dell’incontro con le categorie economiche a Firenze.
“Se andiamo a guardare quello che stiamo facendo a livello governativo – ha risposto – penso che stiamo lavorando bene. Si può sempre migliorare, non dico che siamo perfetti. Su quello che chiede l’opinione pubblica… io sento anche tanta gente checi dice ‘andate avanti’. E di conseguenza pensiamo che se Matteo Salvini stia proseguendo nell’azione di governo vuol dire che sono più quelli che gli dicono ‘andate avanti'”.

Comunali, Bocci: “Pressioni sui candidati delle mie liste”

“In questa città giustamente medaglia d’oro alla Resistenza, una città che ha fatto l’impossibile per liberare Firenze dal nazifascismo, oggi, 2019, tantissimi miei candidati hanno delle pressioni inverosimili perché si tolgano dalle liste”. Lo ha affermato Ubaldo Bocci, candidato sindaco del centrodestra a Firenze, parlando coi cronisti a margine della Mostra internazionale dell’Artigianato.

Se ai miei candidati “mandano i messaggini – ha proseguito Bocci – o prendono a braccetto qualcuno e gli dicono ‘Ma chi te lo fa fare, guarda, magari se vieni con noi forse è meglio’, non sono cose belle. Qui non c’entra niente il 25 aprile: ma io speravo, ero convinto che questa fosse una città libera, dove ognuno liberamente potesse fare le sue scelte anche politiche. Mi rendo conto che purtroppo non è così”. Secondo Bocci, “a Firenze c’è una cappa, se non sei iscritto a quel ‘club’ si fa fatica a partecipare a tutte le attività che quel ‘club’ mette a disposizione. Io non mi sono mai iscritto, è un ‘club’ che non conosco: ma mi par di capire che Firenze sia una città dove c’è un sistema che ha tutto l’interesse ad autorigenerarsi”. Non è in discussione “quanto tutti noi dobbiamo al 25 aprile come data simbolica”, ma “è tutto il contorno che mi ha lasciato molto perplesso”.

Bocci, che domani parteciperà ad una iniziativa in una parrocchia della città con persone in difficoltà invece di prendere parte alle celebrazioni per la Liberazione, ha affermato: “E’ quello che facciamo un po’ tutti gli anni con altri amici, stare insieme a persone meno fortunate”. “La mia perplessità – ha proseguito – è sul partecipare ad una manifestazione che non è tanto la manifestazione di tutti quelli che hanno liberato la città, ma purtroppo, e la storia ce lo insegna, è diventata una manifestazione di parte. Una manifestazione che doveva essere realmente condivisa, dove il tricolore deve essere l’unica bandiera presente nella piazza, purtroppo è diventata una manifestazione di parte”. Bocci ha ribadito di essere “profondamente contrario ad ogni tipo di tirannide, sia quella che è stata abbattuta il 25 aprile dai partigiani, dalle forze alleate eccetera, così come a dittature rosse, verdi e turchine. Questo lo dico nella maniera più assoluta”.

In merito alla Mostra internazionale dell’artigianato, Bocci ha detto: “Firenze è una capitale dell’artigianato: bisognerebbe rivalorizzare questa storia creando delle scuole vere di artigianato, ma soprattutto facendo in modo che un po’ in tutta la città si rinnovassero queste botteghe di artigianato, lavorando anche su incentivi fiscali e possibilità per i giovani”. “Sappiamo che il turismo è concentrato in quei 3-4 chilometri quadrati – ha osservato -: se noi facessimo dei percorsi affinché i turisti possano vedere come si fa l’artigianato, a qualsiasi livello, che sia di pelletteria, di moda, di tutto quello su cui siamo stati i campioni, probabilmente riusciremmo a rivalorizzare veramente l’artigianato, potremmo ridare posti di lavoro, e potremmo fare in maniera tale che il turismo non si concentri soltanto su quei pochi chilometri quadrati, ma si possano valorizzare anche le periferie attraverso una bella rete di botteghe dell’artigianato”.

Pasqua: scoppio del carro ok a Firenze

Il congegno trasportato da un razzo innescato dal cero santo acceso dall’arcivescovo, cardinale Giuseppe Betori – è partita dall’altare della cattedrale al momento dell’intonazione del Gloria, ha acceso i mortaretti e i fuochi d’artificio sul carro, ed è tornata al suo posto dando così l’auspicio, secondo la tradizione, per ‘buoni raccolti’.

Tutto bene a Firenze nel tradizionale ‘Scoppio del carro’, il ‘Brindellone’ come lo
chiamano i fiorentini: la colombina – il congegno trasportato da un razzo innescato dal cero santo acceso dall’arcivescovo, cardinale Giuseppe Betori – è partita dall’altare della
cattedrale al momento dell’intonazione del Gloria, ha acceso i mortaretti e i fuochi d’artificio sul carro, ed è tornata al suo posto dando così l’auspicio, secondo la tradizione, per ‘buoni
raccolti’.
In piazza, dietro le transenne poste a distanza di sicurezza dal carro, posizionato tra il sagrato della cattedrale e il Battistero, tantissimi fiorentini e turisti che hanno potuto
assistere alle fontane di fuoco, girandole e botti che si sono susseguiti dalla base fino alla sommità del ‘brindellone’.
Lo Scoppio del carro nel giorno di Pasqua, secondo la tradizione popolare, trae origine dalle gesta dei fiorentini alle Crociate e del loro ritorno in città, nel 1101.
Tra i presenti in piazza anche il sindaco Dario Nardella e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, e anche il candidato a sindaco del centrodestra Ubaldo Bocci, con tanto di
stretta di mano in Battistero prima dell’inizio della celebrazione.
Alla fine dello spettacolo, mentre il corteo lasciava la piazza, in cattedrale l’arcivescovo Betori ha proseguito la messa pasquale.

Amministrative Firenze: 2 liste civiche a sostegno di Bocci

Saranno due le liste civiche che sosterranno la candidatura di Ubaldo Bocci a sindaco di Firenze per le elezioni comunali del 26 maggio: “Lista Civica Firenze- Bocci sindaco” e “Popolari & Liberali- Bocci sindaco”. Le due liste si vanno ad aggiungere ai tre partiti della coalizione di centrodestra (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia).

Le liste non avranno capilista indicati, ma vengono riportati prima i nominativi femminili in ordine alfabetico, quindi quelli maschili in ordine alfabetico. “Per mia formazione e per mia esperienza professionale sono abituato a far valere un solo criterio nelle mie scelte: il merito” spiega Bocci “Visto che in Italia abbiamo purtroppo accumulato un ritardo culturale enorme sul tema, specie rispetto alla questione femminile, abbiamo deciso di evidenziare anche plasticamente il nostro approccio: si parte in condizione di pari opportunità, e si arriva esclusivamente in base al merito individuale”.

“Lista Civica Firenze” è la componente più espressamente legata al profilo e alla rete di Bocci, composta in gran parte da imprenditori, liberi professionisti, lavoratori (contiene anche una rappresentanza del Popolo della Famiglia). ”Popolari & Liberali” mostra nel logo due simboli storici della tradizione politica moderata, come l’Unione di Centro e il Partito Liberale Italiano, e il simbolo di “Attiva Firenze”, gruppo civico che si riconosce nel programma di Bocci.

“Sono orgoglioso di avere al mio fianco nella battaglia per il cambiamento di Firenze queste due liste, e per un motivo tutt’altro che formale. Il mio impegno nasce infatti anzitutto come impegno civico, di fiorentino che vuole riportare Firenze dove merita, tra le capitali europee. E fin da subito tra i miei primi obiettivi c’è stato quello di avere con me quella rappresentanza moderata, cattolica, liberale, quelle energie civiche che chiedono da tempo un cambio di passo nell’amministrazione della città, insomma quel vasto centrodestra di popolo che finalmente si ritrova in una casa comune con i tre partiti dell’area. La stampa nazionale ha parlato al proposito di “modello Firenze”, certo non sta a me confermarlo, ma sono soddisfatto della compattezza e della pluralità della coalizione che mi sostiene. Ora tutti al lavoro, c’è da cambiare Firenze”. È quanto dichiara Ubaldo Bocci.

Elezioni Firenze: Forza Italia contro Nardella, in piazza Signoria con Pinocchio

Il sindaco di Firenze Dario Nardella “non ha mantenuto niente di quello che aveva promesso”. Lo ha detto Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale toscano e coordinatore cittadino di Forza Italia, nel corso di un incontro con la stampa in piazza della Signoria.

Stella ha associato Nardella alla figura di Pinocchio, tanto da andare poi in Palazzo Vecchio con in mano il burattino e con una lista delle “mancate promesse”.
“Dalla bugia sull’azzeramento dell’Irpef per tutti, – ha detto – a quella sulla costruzione del nuovo stadio nell’area Mercafir”. Nella lista anche “la bugia sulla creazione di 20mila
posti di lavoro in cinque anni, la pedonalizzazione di viale Paoli, la riqualificazione del Parco delle Cascine, la costruzione di 22 nuovi parcheggi in cinque anni”. E, ha continuato, “potremmo andare avanti per ore, a elencare quello che non è stato fatto nel programma che aveva presentato Nardella cinque anni fa”.
“Non ho capito – ha concluso – perché dobbiamo dare un voto ad un sindaco che non è stato credibile e non si capisce perché i fiorentini dovrebbero credere alle promesse annunciate da Nardella se non ha mantenuto quelle che aveva fatto cinque anni fa. C’è solo una possibilità per cambiare questa città” ovvero quella “di votare il 26 maggio Forza Italia e Ubaldo Bocci sindaco”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Marco Stella:

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