Vietnam, la leggenda della macchina fotografica restituita

Firenze, un’altra storia che ci arriva dal viaggio del Controradio Club in Vietnam, questa ce la racconta Francesca, la più giovane del nostro gruppo, la sua storia sottolinea come, sia la nostra guida locale Quynh, sia uno dei ragazzi di uno dei villaggi da noi visitati, si siano fatti in quattro per aiutarci, andando molto al di la del dovuto.

“La penultima giornata del viaggio in Vietnam prevedeva un’escursione sul delta del Mekong, che abbiamo raggiunto in barca per poi scendere e percorrere un breve tratto a piedi.
Mentre attraversavo un ponticello di cemento, molto stretto e senza balaustre, la macchina fotografica che tenevo in mano cade, rimbalza per terra e finisce nell’acqua. Dopo un momento di sbigottimento mi rendo conto dell’assurdità della situazione: tutti i ricordi dei giorni precedenti erano in quella fotocamera, per di più subacquea, caduta nelle acque del Mekong, in quel punto molto basse ma talmente torbide e fangose da impedire di recuperarla. Subito dopo Quynh, la nostra guida, si dà da fare chiedendo aiuto ai ragazzi del posto e uno di loro si tuffa e comincia a cercarla, ma senza risultato. Dopo averci assicurato che nel caso fosse riuscito a trovarla con la bassa marea della sera ci avrebbe avvisati, ci avviamo quindi verso il ristorante nel quale avevamo previsto di pranzare. La giornata procede secondo il programma prestabilito, così come la successiva, l’ultima prima della partenza.
Il giorno seguente, mentre aspettavamo nella hall dell’albergo il pullman che ci avrebbe portati all’aeroporto, quando ormai ero convinta di partire senza recuperare la macchina fotografica, succede l’inaspettato: vengo chiamata da Quih che, dopo qualche minuto di bluff in cui si scusava per ciò che era accaduto, la tira fuori dal suo zaino e me la restituisce nell’euforia generale, dal momento che una semplice disavventura personale aveva finito per coinvolgere l’intero gruppo. Penso che sia stata la vera ciliegina sulla torta di un viaggio già ricco di esperienze emozionanti.
Ciò che più colpisce è la tenacia con la quale questo ragazzo ha cercato pazientemente in quelle acque fangose la macchina fotografica di una completa sconosciuta, senza pretendere niente in cambio ma solo per pura gentilezza.
Ne ho concluso che il Vietnam è un Paese bellissimo, ma il contatto con le persone del luogo è ciò che mi ha veramente arricchita e ha distinto questo viaggio dal semplice e sfrenato turismo.
Francesca Leonelli”

A dire il vero la macchina fotografica di Francesca non è stato l’unico oggetto ‘temporaneamente’ smarrito durante il viaggio, un’altra viaggiatrice aveva smarrito il telefono cellulare ed un’altra ancora una catenina d’oro, anche questi due articoli sono stati però recuperati dalla perizia della nostra guida Quynh e dalla collaborazione dei suoi connazionali, anche la catenina d’oro, che, pensate un po’, era stata smarrita in un aeroporto.

Con il nostro uomo a Saigon, Quynh

Grazie a Silvia Scarsella, Paolo Leonelli e Mauro Desideri per le foto

Vietnam, “La venditrice di libri” di Rosalind Keith

Firenze, durante i viaggi del Controradio Club, capita spesso che i viaggiatori, colpiti dalle realtà e stili di vita dei posti visitati, ci facciano avere degli appunti di viaggio, e a volte, anche delle piccole storie, che meritano di essere condivise anche tra gli altri ascoltatori di Controradio e degli altri media della nostra emittente.

Durante il viaggio in Vietnam, Rosalind Keith ha scritto questa breve ma pregevole nota a commento di una foto scattata a Saigon.

“La venditrice di libri si trova in pieno centro vicino al Teatro dell’Opera nel primo distretto di Ho Chi Minh in posizione strategica. Si è specializzata nella vendita di libri da viaggio e narrativa sul Vietnam. Forse il banchino di libri più piccolo del mondo ma per me rappresenta la forza e ingegno di un popolo che faticosamente cerca di riscattarsi da un passato di povertà e lotte infinite.
Ho comprato ‘The Quiet American’ di Graham Greene in versione ‘Contrafatta’, abilmente impacchettato in plastica da sembrare un libro ‘nuovo’.
Sono comunque Grata alla signora e felice di condividere la sua immagine.
Rosalind Keith”

Vietnam, concluso il primo viaggio del ControradioClub

Firenze, si è concluso con successo il primo viaggio in Vietnam del ControradioClub, il viaggio, che si è svolto dal 21aprile al 2 fmaggio 2019, ha portato 30 viaggiatori attraverso  quasi tutta la lunghezza dello stato della penisola indocinese, toccando le città di Hanoi, Hué e Ho Chi Minh City (Saigon).

Il viaggio in Vietnam si è svolto in compagnia di Gimmy Tranquillo che ha realizzato una serie di interviste ai viaggiatori, che sono state trasmesse sulle frequenze di Controradio, che poi sono state poi montate in video insieme alle immagini prese nelle soste più significative, e che vi riproponiamo di seguito.


Trasmissione del 23/04/2019, Hanoi
Arrivo ad Hanoi, e subito tour della capitale vietnamita, con passeggiata in auto elettrica nella zona delle 36 vie commerciali della città, e visita al ponte rosso sul lago Hoan Kiem, conosciuto anche come il Lago della Spada Restituita e alla pagoda Ngoc Son.


Trasmissione del 24/04/2019, Hanoi
Il giorno dopo visita al Mausoleo di Ho Chi Minh, venerato padre della Patria familiarmente chiamato lo Zio Ho. Durante la visita Controradio Firenze ha deposto, con cerimonia ufficiale, una corona di fiori al Mausoleo di Ho Chi Min in Hanoi.


Trasmissione del 26/04/2019, Baia di Ha Long
Dopo 3 notti ad Hanoi, partenza in bus verso Ninh Binh, costeggiando le lussureggianti sponde del Fiume Rosso con escursione in barca a remi tradizionale sul fiume Ngo Dong, per la visita alle grotte di Trang An. Il giorno dopo crociera su una nave, tutta riservata al Controradio Club, tra le 3.500 isole di rocce carsiche ammantate di verde che emergono dalle acque smeraldine del golfo del Tonchino della baia di Ha Long.


Trasmissione del 29/04/2019, Hué Beach
Al termine della crociera si riprende l’autobus per tornare ad Hanoi, sosta presso il villaggio agricolo tradizionale di Yên Đúc per assistere ad uno spettacolo di marionette sull’acqua. Il villaggio sorge tra coltivazioni di riso e ortaggi e lo spettacolo è delizioso. Proseguimento per l’aeroporto di Hanoi ed imbarco su un volo nazionale di linea Vietnam Airlines alla volta di Hué, l’antica capitale del paes,e ritenuta da molti la più bella città del Vietnam.
Il giorno dopo, breve crociera in barca tradizionale sul fiume dei profumi ed una visita alla pagoda buddista di Thien Mu, dove visse il celebre monaco Thích Quảng Ðức, che in segno di protesta contro il regime cattolico del sud del Vietnam, che perseguitava i credenti buddisti, si diede fuoco nel 1963. Sempre ad Hué visita della cittadella imperiale, la “Città Proibita” del Vietnam e della tomba imperiale di Minh Mang. Nel pomeriggio trasferimento in resort sulla costa dove ci godiamo una giornata libera per relax e attività balneari ed una splendida cena a base di pesce e molluschi ai ‘ristoranti’ sulla spiaggia.


Trasmissione del 30/04/2019, Ho Chi Minh City, Saigon
Di primo mattino trasferimento in aeroporto per il volo diretto a Ho Chi Minh, dove appena arrivati facciamo la visita panoramica del centro città, con i boulevard in stile francese, ed una lunga sosta al Museo sulla guerra del Vietnam, dove in diverse sale, con foto e spiegazioni sulla storia sono documentati gli orrori della guerra: le armi, la “polvere tossica arancione” che gli americani spruzzavano con aerei per distruggere la vegetazione in cui si nascondeva il VietCong, i bombardamenti al napalm ed il costo altissimo pagato in vite umane anche dalle popolazione civile.


Trasmissione del 02/05/2019, Delta del Mekong
Il secondo giorno inizia con il viaggio in autobus verso la località a sud di Saigon da dove inizia una escursione in barca sul fiume Mekong, il più importante del sud est asiatico, per poi proseguire sulla terraferma su una mezza dozzina di grossi di tuk-tuk che, attraverso verdeggianti campi di riso e altre piantagioni di frutta e verdura, ci portano nella tenuta di una famiglia locale per una il pranzo. Dopo pranzo ritorniamo sulle acque limacciose del fiume su una flottiglia di sampan, cioè sulle piccole imbarcazioni tradizionali per una navigazione a pelo d’acqua lungo canali più stretti, per una completa immersione nella tipica vegetazione del delta caratterizzata da palme d’acqua, per la sera si ritorna di nuovo a Saigon.


Trasmissione del 03/05/2019, Commenti finali con foto postate dai viaggiatori sul gruppo WhatsApp del viaggio.
Rimane ancora una giornata, l’ultima prima della partenza, che viene dedicata alla visita guidata del parco di Cu Chi, che dista da Saigon circa 60 chilometri, dove sono stati conservati i tunnel scavati dalla popolazione vietnamita durante le guerre contro Francia e Stati Uniti. Al termine delle visite, rientro a Saigon dove possiamo andare per l’ultima volta a mangiare il buonissimo ‘street food’ della città e dove vengono raccolti gli ultimi commenti dei viaggiatori a questa nuova avventura del Controradio Club.

Altro materiale su questo e sugli altri viaggi del Controradio Club si possono trovare sul gruppo Facebook CONTRORADIO ADVENTURES.

Commenti dei Viaggiatori del Controradio Club:

Il lungo viaggio di rientro mi ha chiarito che il Vietnam comunque è un paese che andava visitato. Personalmente sono stata sfiancata dal caldo inaspettato e in alcuni momenti da un turismo eccessivo, ma nell’insieme, la cultura, il cibo, e l’ambiente sono risultati molto affascinanti. Voi tutti avete colorito questo viaggio con simpatia e gentilezze.
Avere aderito ad un gruppo già consolidato ha facilitato molto l’armonia generale. L’organizzazione ben curata e la precisione hanno aiutato e ridotto le difficoltà ed il gruppo è stato coeso fino alla fine con grande vantaggio per l’armonia in generale.
Vi ringrazio per le attenzioni e le gentilezze. Grazie alla mia compagna di stanza con cui ho avuto modo di ridere assai. Grazie al nostro tour leader e a tutti indistintamente perché dai viaggi si torna sempre arricchiti migliori.
Un augurio di ogni bene a tutti sperando di non perderci del tutto e avere modo di scambiare qualche altro racconto. Mi dispiace non avere partecipato alle interviste ma non ero pronta…studierò meglio la prossima volta per essere più disinvolta: questo Vietnam me ne avrebbe dati molti di spunti Avrei trattato l’argomento del lavoro e delle donne. Pazienza sarà un compito per l’avvenire. Un abbraccio.
Emma

Un saluto a tutti quelli che non ho potuto salutare con calma, in questo gruppo ho incontrato persone molto carine che spero davvero di rincontrare, già da ora stanno affiorano immagini e ricordi molto belli., buon smaltimento dei fusi a tutti!
Maria Novella

Ho dormito tanto e mi sono svegliata a casa senza Vietnam e senza di voi. È stato un sogno? Un bel sogno…
Vasiliki

Un grazie di cuore a Controradio che ci ha dato la possibilità di fare un viaggio interessante, che ci ha portato per tutto il Vietnam, tra natura e storia, tra bellezze e contraddizioni di un paese a ‘orientamento socialista’! E poi l’emozione di deporre la corona di fiori come ‘delegazione ufficiale’ al mausoleo di Ho Chi Minh… solo Controradio poteva offrirla!
Il gruppo è stato il ‘migliore’ dei gruppi!…e non perdiamo i contatti.
Maria Angela

Il giorno dopo il rientro, con un clima totalmente diverso, io ed Antonella abbiamo fatto qualche riflessione sul viaggio. Per noi è stato il primo viaggio organizzato da Controradio, siamo rimasti molto soddisfatti perché pur organizzato e stato lasciato molto tempo per stare soli o in piccoli gruppi.
Gimmy e stato grande, e la compagnia è stata ottima, sicuramente parteciperemo ad altri. Sperando che venga organizzata una cena per rivedersi… Ciao
Gandolfo e Antonella

‘The Indian Nation’, nuovo viaggio ‘on the road’ di Controradio

Dopo il sold out del Western Dream 4, Controradio propone quest’anno: ‘The Indian Nation’, un nuovo viaggio ‘On the Road’ nel South-West degli Stati Uniti d’America, STASERA sabato 12, ore 18:00, la presentazione del viaggio, con Gimmy Tranquillo, a CONTRORADIO, via del Rosso Fiorentino, 2b Firenze.

‘The Indian Nation’ è un viaggio attraverso cinque stati del ‘Far West’, parte dal Nevada e viaggiando, intorno ai ‘Four Corners’, dove Colorado, New Mexico, Utah ed Arizona, si incontrano in un sol punto immaginario, esplora parchi nazionali di incredibile bellezza come Canyonland, Arches, Mesa Verde, Canyon de Chelly ed altri e città come Durango e Santa Fe, i cui nomi sono scolpiti nella nostra memoria pur non essendoci mai stati.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/04/2_Moab-Canyonlad-Dead-horse-point-Treno-Silverston-Durango-Mesa-Verde.mp3?_=1

Lo straordinario e caratteristico paesaggio di queste terre ha attirato per secoli moltissime tribù native americane, pionieri, cowboys e roadtrippers. Storie e leggende si intrecciano in questi vasti spazi, dai miti dei nativi americani ai western iconici, e, l’epopea del West, lungo l’itinerario di questo viaggio, è così viscerale e palpabile, che non si può fare a meno di sentirla nelle ossa.

‘The Indian Nation’ è imperdibile per chi, avendo già fatto il ‘Western Dream’ ed essendo rimasto incantato dalle emozioni suscitate dai vasti paesaggi di queste terre, vuole riviverle, ma anche saperne di più spingendosi molto più ad est del ‘Western Dream’, attraversando il cuore della ‘Navajo Nation’ fino alle terra dei ‘Pueblo Indians’, visitando l’antico Pueblo di Taos, abitato ininterrottamente per oltre un millennio, è l’incredibile Acoma Pueblo/Sky City, a circa 2000 m di altitudine, posto sulla cima di una Mesa di arenaria che si erge verticalmente dall’altopiano per circa 110 metri, nella Sky City l’elettricità, l’acqua corrente, e lo smaltimento delle acque reflue, non sono mai arrivati.

Ma ‘The Indian Nation’ è anche un viaggio a sé stante che porta direttamente nelle terre dove si è svolta l’epopea del West, saltando le Metropoli della West Coast ed anche i parchi nazionali più famosi, come per esempio il Gran Canyon e la Monument Valley, già visitati in viaggi precedenti.

Guida d’eccezione Gimmy Tranquillo, il giornalista di Controradio, che ha vissuto per 20 anni in California, che ha fatto la guida turistica proprio nei luoghi che si andranno a visitare, e che ha contribuito a disegnare il tour nel rispetto dello ‘spirito’ di Controradio.

L’organizzazione tecnica del tour è affidata a TRAVEL DESIGN STUDIO, un operatore turistico di nuova generazione in grado di creare viaggi unici, concepiti su misura delle esigenze e sul budget dei singoli gruppi. http://www.traveldesignstudio.com/

INFO: www.tdsgruppi.net/iscrizione/nuovaiscrizione.aspx?IniziativaID=106

Programma: http://www.tdsgruppi.net/docs/programma_iniziativa_106.pdf

 

Western Dream 4, il viaggio ‘On the Road’ di Controradio

Firenze, giunto alla sua quarta edizione, parte anche quest’anno dal 1 al 13 di agosto, il Western Dream, un viaggio attraverso i grandi spazi della natura americana, tra le fertili valli della California, i deserti del Mojave, di Arizona e Nevada, la Valle della Morte ed i precipizi del Grand Canyon con la musica di Controradio nelle orecchie.

Un viaggio così non è solo un viaggio attraverso luoghi, ma è anche un viaggio tra i miti e le icone che volenti o nolenti hanno punteggiato la nostra vita: Los Angeles, città delle star e dei paradisi artificiali; Las Vegas, delirio del kitsch, roulette e slot machines; San Francisco, culla della cultura hippy e madre di tutte le campagne progressiste americane, dove ogni angolo di strada ci è reso familiare da tanti film e telefilm; il Grand Canyon e la Monument Valley, quinte western reali per eroi di celluloide; la Route 66, simbolo storico della vita on-the-Road tra memorabilia, cromature, Harley Davidson e giubbotti di pelle.

Guida d’eccezione Gimmy Tranquillo, il giornalista di Controradio, che ha vissuto per 20 anni in California, che ha fatto la guida turistica proprio nei luoghi che si andranno a visitare, e che ha contribuito a disegnare il tour nel rispetto dello ‘spirito’ di Controradio.

L’itinerario del viaggio è stato studiato per offrire in soli 13 giorni quanto di solito sarebbe possibile visitare in almeno una ventina, tra i miti e le icone del cosiddetto ‘South-West’ degli Stati Uniti d’America.

Durante il viaggio quest’anno si visitano 5 parchi nazionali (Grand Canyon, Monument Valley, Bryce Canyon, Death Valley e Valley of Fire) e tre metropoli (Los Angeles, Las Vegas e San Francisco), sul territorio di quattro Stati dell’unione (California, Nevada, Colorado e Utah).

Sin dalla prima edizione del 2015, il Western Dreama ha dato, a chi ha avuto la fortuna di poterci parteciparvi, “Una delle più belle avventure della vita”.

L’organizzazione tecnica del tour è affidata a TRAVEL DESIGN STUDIO, un operatore turistico di nuova generazione in grado di creare viaggi unici, concepiti su misura delle esigenze e sul budget dei singoli gruppi. http://www.traveldesignstudio.com/

INFO: http://www.tdsgruppi.net/iscrizione/nuovaiscrizione.aspx?IniziativaID=104
Programma: http://www.tdsgruppi.net/docs/programma_iniziativa_104.pdf

Alcuni commenti spontanei postati sui gruppi WhatsApp dei partercipanti alle scorse edizioni.

Giulia: “Western Dream? Non è un semplice viaggio, è un’esperienza da vivere.
Scenari che tolgono il fiato come il Grand Canyon, che ti fa girare la testa anche solo guardando l’orizzonte, o il Bryce Canyon, con i suoi colori intensi, il senso di libertà che ti trasmette San Francisco, la spensieratezza di Las Vegas, che vive di notte e di giorno si riposa, o la creatività di Los Angeles, con le sue mille contraddizioni.
Questo viaggio non è fatto per chi si vuole riposare, ma per chi vuole crescere, chi vuole scoprire, chi si vuole emozionare ed avere un assaggio di quell’America di cui abbiamo tanto sentito parlare fin da piccoli. Amerete questo viaggio con tutti voi stessi e, una volta tornati, non vedrete l’ora di ripartire. Parola di chi, a quasi un anno di distanza dal suo Western Dream, ha ancora in mente quei paesaggi, quei compagni di viaggio, quei colori e quelle sensazioni che solo con un Western Dream si possono provare”.

Stefano e Michele: “È sicuramente stata un’esperienza importante, un viaggio indimenticabile che da sempre ho desiderato ed infine il sogno si è avverato. Rimarrà un ricordo meraviglioso e tutti Voi ne fate e ne farete paté.  Siete stati compagni di viaggio fantastici per me è Michele, sappiatelo.
Grazie a tutti di cuore e spero di incontrarvi presto anche solo x un caffè”.

Daniela: “Ragazzi avete già espresso anche i miei pensieri, il viaggio è stato strepitoso voi siete stati fantastici e Gimmy è stato Unico, sempre paziente e pronto ad ogni nostra richiesta, grazie di cuore a tutti e vediamo di organizzare presto un’incontro”.

Enrico: “Cari ragazzi e ragazze oggi finendo di rimettere a posto maglie, medicine , garze ecc … Mi è venuta una forte nostalgia. È stato per  me questo viaggio una delle più belle avventure della mia vita! Complice i luoghi e anche la vostra compagnia!! Un abbraccio a tutti”.

Vilma: “È una certezza! Per me è stato un grande viaggio ed ogni giorno che passa è quello che me lo fa apprezzare sempre di più”.

Marina: “Il Western Dream lo avevo rincorso dalla prima edizione: mi incuriosiva provare questa formula unica di viaggiare con persone che ascoltano la stessa radio, ascoltando quella musica mentre intorno a te c’è l’America, quella parte dell’America che avevo già visto in altro modo in passato e, credetemi, c’è differenza!!! Organizzazione e pianificazione solo allo scopo di ottimizzare i tempi, ma lasciandoti la possibilità di scoprire la ‘tua America’ in autonomia, accompagnate dalla simpatia e professionalità di Gimmy che non ‘fa la guida’ ma è l’amico che ci ha vissuto. Andate a sperimentare questa formula magica e la vs America vi rimarrà nel cuore!!!! Ciao a tutti i miei amici del Western Dream 3”.

Angela: Il bisogno di ricominciare a viaggiare o la voglia di volare dall’altra parte del mondo, non so cosa mi abbia spinto a iscrivermi a Western Dream 2016 perché ero sola, non conoscevo nessuno salvo la voce di Gimmy che mi accompagnava nel tragitto in auto da casa al lavoro e mi salutava con buona fortuna! Mi piaceva, però, l’idea di festeggiare il mio compleanno nella Death Valley. Sono partita e ho fatto la scelta giusta.
Ho trovato persone con le quali ho condiviso il viaggio e in seguito altre iniziative, amici ai quali sono legata affettivamente e con alcuni ho ri-viaggiato lo scorso anno a Cuba.
Il ricordo del viaggio è colorato di rosso-arancio e di grandi dimensioni, tutto è grande in America ed essere lì ci aiuta a capire e a spiegare i nostri tanti perché europei. Almeno una volta nella vita dovremo andarci perché impariamo a pensare in un altro modo, stiamo in contatto con una natura insolita, le distanze sono enormi, e le strade di Los Angeles sono larghe come le nostre autostrade. L’esperienza in taxi a San Francisco è come essere in un film, fermiamo un taxi al volo e poi via per le strade della città con tutti i sali scendi che ci sono e poi il panorama della baia di notte, il Golden Gate Bridge illuminato e il Pier 39. Come si fa a non amare da subito una città così? Con, anche, un quartiere pieno di murales coloratissimi? Nel viaggio ho ritrovato la pittura di Pollock che tanto ho amato ma che ho compreso pienamente nel visitare i suoi luoghi. L’orizzonte nel West è sempre lontanissimo, le strade sono dritte e senza fine. A Las Vegas si perde il senso del tempo e dello spazio entrando negli hotel-casinò, il vero-falso delle città europee ricostruite è follia e divertimento. Come non ricordare il Grand Canyon e la passeggiata al suo interno, il tramonto e il silenzio degli spazi smisurati? Lì veramente entriamo nell’infinito, ci sentiamo piccoli ma parte del cosmo. È un’esperienza unica sentire il calore del sole che entra profondamente nel nostro corpo, il caldo è secco, non si suda, nella Death Valley si può resistere al massimo alcuni minuti alla temperatura di quasi 50° ma è bellissimo essere nel mezzo al deserto di sale, sotto il livello del mare e vedere un miraggio. Lì percepisco per la prima volta in vita mia tutta la potenza del sole e il suo calore sulla mia pelle, veramente mi scalda dentro, sento la sua forza, sarà perché è il pianeta governatore del mio segno astrologico, ma mi sembra di ri-conoscerlo. Come ho la sensazione di ri-conoscere quella terra rossa- arancio che ha i miei colori preferiti. Non si dimentica facilmente la luce del tramonto al Horseshoe Bend Canyon e l’incredibile percorso del Colorado, non si dimentica l’immensità. Il far west, i villaggi con gli sceriffi, tutto quello che abbiamo visto al cinema lo viviamo in prima persona. Bryce Canyon, i miei occhi divorano panorami e scorci mozzafiato, una scodella con dentro migliaia di personaggi fatti di roccia rossa ed io ci sono dentro! E poi la visita alla Monument Valley quella degli indiani, dei film western, quella con le enormi rocce rosse di fuoco che hanno forme di animali o altro. La polvere rossa mossa dal vento ci entra in ogni parte e la respiriamo, odorosa di pioggia. Più tardi un arcobaleno grande e perfetto ci accompagna nel sogno americano che continuiamo a percorrere “on the road”.

 

Exit mobile version