Morto turista che si era sentito male su Cupola del Brunelleschi

Firenze, purtroppo è morto il turista che stamani alle ore 08:50 in cima alla Cupola del Brunelleschi, nella terrazza panoramica, a circa 91 metri di altezza, si era sentito male.

L’uomo di 67 anni che è morto, era di origini statunitensi. Sul posto il personale presente in servizio ha chiamato i soccorsi: sono intervenute due autoambulanze e un’automedica rispettivamente una della Croce Rossa e una della Misericordia di Firenze.

Sono poi intervenuti i vigili del fuoco. sul posto hanno lavorato operatori Saf per consentire la complessa discesa da 91 metri di altezza con manovre di deviazione Speleo Alpino Fluviali fino alla terrazza del Duomo per proseguire la discesa con l’ausilio dell’autoscala da un’altezza di 32 metri.

Dopo le ore 11 il turista è stato trasportato da una autoambulanza in spedale dove, secondo quanto riferito da fonti sanitarie, è giunto che era già deceduto. L’opera di Santa Maria del Fiore, in una nota, fa presente che “la Cattedrale, la Cupola del Brunelleschi e il Campanile Di Giotto, insieme ad altri monumenti gestiti dall’Opera di Santa Maria del Fiore sono forniti di regolari documenti di valutazione dei rischi ai sensi del D.lgs.81/2008 m. e i.

Inoltre, i Lavoratori dell’Opera sono stati informati e formati ai sensi degli Artt. 36 e 37 del suddetto Decreto legislativo”. Si spiega poi che: “sul sito dell’Opera da sempre è evidenziato che la salita alla Cupola del Brunelleschi e al Campanile di Giotto è fortemente sconsigliata a persone che hanno problemi fisici ed in particolare a quelli con problemi cardiocircolatori”. Al termine delle operazioni gli ingressi alla Cupola sono stati riaperti.

Firenze da venerdì città da bollino rosso per il caldo

Continua a salire l’allerta caldo in Italia: dopo le 2 città di oggi e le 4 di domani, venerdì saranno 7 le città italiane da bollino rosso, che indica il massimo livello di rischio per le alte temperature per tutta la popolazione, non solo quindi per le fasce a rischio, tra queste ci sarà anche Firenze.

Questo quanto risulta dal bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute che prende in considerazione 27 centri urbani. Le 7 città da bollino rosso venerdì prossimo sono Bologna, Bolzano, Campobasso, Firenze, Perugia, Pescara e Rieti.

Oggi l’allerta più alta riguarda Bologna e Bolzano cui si aggiungeranno, domani, Firenze e Perugia. Oltre ai bollini rossi, aumentano anche quelli arancioni (rischio salute per le fasce più fragili della popolazione): oggi sono 6 (Campobasso, Firenze, Perugia, Pescara, Rieti e Roma), domani e dopodomani 9 (tra le altre si aggiungono Milano e Palermo, mentre Roma torna in giallo, che indica una condizione di pre-allerta caldo).

Le ondate di calore, si legge sul sito del ministero, si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione.

Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione. Per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore il ministero della Salute elabora i bollettini giornalieri per 27 città con previsioni a 24, 48 e 72 ore. La pubblicazione dei bollettini giornalieri sul portale è attiva ogni anno da maggio a settembre.

Consorzio bonifica, forte calo lago Massaciuccoli

Torre Del Lago, in provincia di Lucca, preoccupa la situazione del lago di Massaciuccoli: oggi ha fatto registrare un livello delle acque di meno 19 centimetri sotto il livello del mare. È quanto si spiega dal Consorzio di bonifica 1 Toscana nord.

Il Consorzio fa notare che “gli idrometri di Torre del Lago non rilevavano un dato simile dal 2017 quando nello stesso giorno si toccò quota meno 22”. L’attuale situazione, causata dall’assenza di piogge unita alle alte temperature, nella normalità si verifica tra fine luglio e inizi agosto.

Se la situazione non dovesse migliorare, si spiega dal Consorzio, il livello “potrebbe avvicinarsi pericolosamente alla soglia di allarme, fissata a meno 30 centimetri, facendo così scattare il divieto di approvvigionamento delle acque per l’uso irriguo”.

Una misura di salvaguardia, si specifica, “che l’Autorità di bacino distrettuale metterebbe in atto automaticamente per evitare danni ambientali legati sia alla carenza d’acqua sia al probabile ingresso di acqua salata dal mare”, con però “pesantissime ripercussioni sulle attività agricole della zona”.

Sono oltre cinquecento gli ettari di colture che vengono irrigati con l’acqua del lago grazie a un sistema di cateratte, gestite dal Consorzio che oltre a Massaciuccoli raggiungono le aree di Massarosa e Vecchiano (Pisa).

Nel 2017 il lago superò la soglia critica a partire dall’8 luglio, raggiungendo e mantenendo un picco di meno 56 centimetri sotto il livello del mare tra il 25 agosto e il 10 settembre, giorno in cui si verificò un forte nubifragio che ne rialzò sensibilmente i livelli.

Il Consorzio 1 Toscana Nord, dichiara il suo presidente Ismaele Ridolfi, “sta monitorando costantemente la situazione con l’obiettivo di ridurre il più possibile i disagi per gli utenti. Ma dobbiamo essere consapevoli che abbiamo davanti settimane difficili in cui occorrerà avere ancora più attenzione nell’uso delle risorse idriche: il rischio di andare incontro a una forte carenza d’acqua è dietro l’angolo, qui come nel resto del Paese”.

Turista si sente male sulla Cupola del Brunelleschi

Firenze, un turista, di circa 70 anni, si è sentito male mercoledì mattina, mentre stava effettuando una visita sulla Cupola del Brunelleschi di Santa Maria del Fiore.

Sul posto, oltre al personale dell’Opera, sono subito intervenuti i vigili del fuoco e il 118 che hanno prestato i primi soccorsi al turista, quindi hanno lavorato operatori SAF per consentire la complessa discesa da 91 metri di altezza con manovre di derivazione Speleo Alpino Fluviali fino alla terrazza del Duomo, per proseguire la discesa con l’ausilio dell’autoscala da un’altezza di 32 metri giunta dal distaccamento di Fi-Ovest.

I visitatori che erano già sulla Cupola di Brunelleschi, secondo quanto si apprende, sono stati fati scendere e l’accesso è stato per il momento sospeso. Gli accessi alla Cupola verranno ripresi al termine delle operazioni di soccorso.

Coronavirus in Toscana, 3.043 nuovi positivi, 4 decessi

In Toscana sono 1.182.927 i casi di positività al Coronavirus, 3.043 in più rispetto a ieri (609 confermati con tampone molecolare e 2.434 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,3% in più rispetto al totale del giorno precedente.

I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 1.138.734 (96,3% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 1.822 tamponi molecolari e 11.333 tamponi antigenici rapidi, di questi il 23,1% è risultato positivo al Coronavirus. Sono invece 4.126 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 73,8% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 34.045, +6,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 296 (11 in più rispetto a ieri), di cui 9 in terapia intensiva (3 in meno). Oggi si registrano 4 nuovi decessi: 3 uomini e una donna con un’età media di 88,8 anni.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in regione.

L’età media dei 3.043 nuovi positivi odierni è di 47 anni circa (10% ha meno di 20 anni, 24% tra 20 e 39 anni, 35% tra 40 e 59 anni, 24% tra 60 e 79 anni, 7% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (609 confermati con tampone molecolare e 2.434 da test rapido antigenico). Sono 328.464 i casi complessivi ad oggi a Firenze (896 in più rispetto a ieri), 80.619 a Prato (146 in più), 94.486 a Pistoia (220 in più), 58.049 a Massa (168 in più), 124.133 a Lucca (321 in più), 137.065 a Pisa (405 in più), 105.437 a Livorno (269 in più), 107.390 ad Arezzo (275 in più), 83.436 a Siena (196 in più), 63.293 a Grosseto (147 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 1.299 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 1.126 nella Nord Ovest, 618 nella Sud est.

La Toscana si trova al 8° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 32.033 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 30.318 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Firenze con 32.898 casi x100.000 abitanti, Pisa con 32.792, Pistoia con 32.554, la più bassa Grosseto con 29.054.
Complessivamente, 33.749 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (1.964 in più rispetto a ieri, più 6,2%).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 296 (11 in più rispetto a ieri, più 3,9%), 9 in terapia intensiva (3 in meno rispetto a ieri, meno 25%).
Le persone complessivamente guarite sono 1.138.734 (1.064 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1.138.734 (1.064 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Relativamente alla provincia di residenza, le 4 persone decedute sono: 2 a Firenze, 1 a Pistoia, 1 a Lucca.

Sono 10.148 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus cosi ripartiti: 3.191 a Firenze, 839 a Prato, 913 a Pistoia, 654 a Massa Carrara, 952 a Lucca, 1.127 a Pisa, 746 a Livorno, 659 ad Arezzo, 537 a Siena, 391 a Grosseto, 139 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 274,8 x100.000 residenti contro il 283,3 x100.000 della media italiana (10° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (344,5 x100.000), Firenze (319,6 x100.000) e Prato (316,3 x100.000), il più basso a Grosseto (179,5 x100.000).

Si ricorda che tutti i dati saranno visibili dalle ore 18.30 sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

Siccità in Toscana carenza di acqua ancora nella media

A rendere nota la situazione della siccità in Toscana, è l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

Livello medio, con tendenza al peggioramento, di severità idrica per la Toscana dove negli ultimi sei mesi ha piovuto ovunque sotto la media e le piogge non sono state sufficienti a ricaricare le falde sotterranee che alimentano i pozzi, specie sulla costa. “Per il momento situazioni gravissime di siccità non ci sono – spiega l’ingegnere Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale – ma occorre tenere tutto sotto controllo perché le previsioni metereologiche per l’estate indicano precipitazioni sotto media e temperature sopra media.”

Per quanto riguarda il sistema di invasi in Toscana Lucchesi spiega che, in base ai dati dell’Osservatorio dell’Autorità di bacino, “il lago di Bilancino è all’80-90% della capacità ed è carico, questo ci fa ben sperare per il sistema idropotabile di Firenze. Anche Montedoglio è molto carica e questo tranquillizza. Il sistema delle dighe del Serchio è sui 25 milioni di metri cubi ed è importante dal punto di vista dello stoccaggio ma occorre mantenere la portata dei fiumi”. Nel complesso, spiega ancora, “le portate in alveo dei fiumi sono ridotte e sono quelle tipiche che registriamo ad agosto”. Per domani è in programma un incontro sulla situazione al quale parteciperanno, tra gli altri, Regione Toscana, Anci, Upi, Anbi e l’Autorità di bacino. In prospettiva, secondo Lucchesi, potrebbero esserci problemi sulla costa, specie nella zona del Grossetano e dell’Ombrone che hanno anche una maggiore componente agricola.

Coldiretti Toscana, sulla base dei dati del Servizio Idrogeologico della Regione e dell’Anbi, nei giorni scorsi ha espresso preoccupazione perché “un corso d’acqua su due che fa registrare portate inferiori alla media del periodo” a livello regionale e “manca l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni. Per Coldiretti “le situazioni più critiche con valori di siccità severa si registrano principalmente per i bacini del Magra e Serchio, con una portata più che dimezzata rispetto alla scorsa settimana, e nei bacini di Cecina, Cornia, Bruna, Pecora e parte dell’Ombrone”

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