Firenze, Nardella chiede 200 agenti in più a Piantedosi

Il sindaco Dario Nardella ha inviato una lettera al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per chiedere di “aumentare la dotazione degli organici delle Forze dell’ordine per il nostro territorio” per “garantire maggiore sicurezza alla città di Firenze”.

Nella lettera, il sindaco Nardella ricorda che “se da un lato Firenze è una città che conta una popolazione di circa 380.000 abitanti, dall’altro ogni giorno le presenze sul territorio comunale raddoppiano letteralmente per ragioni di lavoro, studio e turismo. Inoltre le forze dell’ordine sono quotidianamente impegnate in attività non ordinarie, come le scorte alle autorità civili e giudiziarie, legate anche all’attività della Scuola superiore della Magistratura di Castelpulci o i presidi ai numerosi eventi e manifestazioni con la presenza di pubblico e spesso di autorità di primo livello nazionali e internazionali. La somma di questi aspetti fanno del capoluogo toscano una città il cui bisogno di sicurezza non può essere parametrato al semplice dato demografico/residenziale”.

“A tutto ciò si sommano – sottolinea il sindaco Nardella – le criticità dovute ad un aumento di immigrati non regolari e fenomeni di microcriminalità, quali spaccio, aggressioni e reati predatori, soprattutto nelle aree della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e del parco delle Cascine, nonché ad una diminuzione dei presidi militari dell’operazione ‘strade sicure’”.

“Pertanto, pur riconoscendo il grande sforzo che le forze dell’ordine già presenti svolgono con profitto significativo – scrive Nardella – Le sottopongo la necessità e l’urgenza di adeguare i contingenti presenti alla rilevanza effettiva della nostra città, affinché tutta la popolazione, ivi inclusi gli utenti occasionali, possano vivere lo spazio pubblico in modo libero e sicuro”.

“Per una città di oltre 100 km quadrati e con flussi di persone così cospicui – dichiara – è per noi essenziale avere almeno 200 agenti in più appartenenti ai vari corpi delle forze dell’ordine rispetto agli organici attualmente operativi, per assicurare un minimo standard di sicurezza del territorio”.

“A rendere ancor più necessaria questa misura – aggiunge Nardella – vi è il fatto che i sindacati di Polizia abbiano annunciato con preoccupazione che entro fine anno potrebbero venire meno circa 100 agenti, soprattutto in virtù dei pensionamenti. Un tale depauperamento aggraverebbe oltremodo l’attuale situazione di carenza di organico con danno alla comunità e all’immagine della città e delle istituzioni tutte”.

Incendio a Scandicci, cinque persone evacuate

I vigili del fuoco di Firenze sono intervenuti la notte scorsa, verso le 1,15, nel Comune di  Scandicci, in via della Pace Mondiale, per un incendio che si è sviluppato all’interno di un appartamento situato al secondo piano di un edificio di sei piani.

Cinque le persone evacuate a causa dei fumi, una delle quali è stata portata in ospedale per accertamenti. Sul posto hanno operato per spegnere l’incendio i vigili del fuoco dei distaccamenti di Firenze ovest e di Calenzano e della sede centrale, intervenuti con due autoscale e una autobotte.

Asciuti (Italexit) difende Vannacci: “Vittima della dittatura in cui viviamo”

In un coro di indignazione per quanto letto nel libro del generale Roberto Vannacci, destituito dalla guida dell’Igm di Firenze, arriva anche chi non esita a difendere il militare. E’ il consigliere comunale di Italexit a Firenze, Andrea Asciuti.

“Quello che sta accadendo al generale Roberto Vannacci è troppo grave e non si può rimanere in silenzio. La solita rielaborazione grossolana dei soliti giornalisti al servizi del potere ha creato il caso estivo. Si ritagliano citazioni qua e là, alcune si ritoccano pure, per farle apparire non accettabili alla pubblica opinione, ed eccovi servito il nuovo ‘mostro’, una persona che non si riconosce nel pensiero unico, che ha il coraggio di uscire dalla massa addomesticata, che – pur non avendo commesso reati, né avendo mostrato odio verso alcuno – viene additato alle autorità affinché lo puniscano in modo esemplare”.

Prosegue Asciuti: “Stendiamo un velo pietoso sulle dichiarazioni del ministro Crosetto. In realtà dovremmo chiedere le sue dimissioni”. Su Vannacci, aggiunge l’esponente di Italexit, “non avendo letto il libro ed essendomi limitato a prendere visione dei virgolettati che appaiono su Internet, non voglio commentare i contenuti. Però non posso astenermi dal denunciare l’ennesima prova della dittatura nella quale ci ritroviamo, in tutto l’Occidente, che ipocritamente si autodefinisce ‘liberale’. C’è un potere che ha imposto un pensiero unico, diffuso 24 ore su 24 dai mass media. Lo abbiamo visto particolarmente in questi ultimi anni, facciamo alcuni esempi: Covid, vaccino, guerra in Ucraina. Il potere non tollera il dissenso e le persone che si ostinano a pensare con la propria testa. Il potere scatena i suoi servi contro queste persone, e prima c’è il linciaggio mediatico, poi si invocano sanzioni penali e infine si pensano nuove leggi per imbavagliare quei pochi che ancora resistono. Le idee espresse dal generale Vannacci sono le stesse idee che i politici di centrodestra difendevano fino a qualche tempo fa”.

Bambino si perde a Firenze, ritrovato in via della Condotta

Si è perso in centro a Firenze, ma la sua fuga è durata meno di un’ora e per fortuna, almeno stavolta, c’è stato il lieto fine. Protagonista un bambino straniero che ieri pomeriggio è sfuggito ai parenti a Firenze. E’ stato infatti trovato e messo in sicurezza dalla polizia municipale.

Gli agenti, spiegano da Palazzo Vecchio, hanno notato un bambino dell’età apparente di 4 anni mentre correva piangendo in piazza Signoria nei pressi della statua di Cosimo I. Dietro di lui una donna che tentava inutilmente di raggiungerlo. Proprio la donna ha allertato gli agenti riferendo che si trattava di un bambino solo e che probabilmente si era smarrito. A questo punto sono stati gli agenti a mettersi a seguire il piccolo che intanto aveva imboccato via delle Farine.

Lo hanno raggiunto in via della Condotta e poi lo hanno accompagnato al corpo di guardia di Palazzo Vecchio in attesa di rintracciare i genitori. Una decina di minuti dopo sono riusciti a contattare la nonna e poco dopo è arrivato il padre di nazionalità olandese.

Il generale Vannacci è stato destituito: non dirige più l’Igm di Firenze

La decisione era nell’aria e alla fine è arrivata. Con un dispaccio dello Stato Maggiore dell’Esercito, il generale Roberto Vannacci è stato rimosso dalla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze. Il motivo sono i contenuti omofobi e razzisti contenuti all’interno del suo libro, il Mondo al Contrario, che però risulta primo per vendite su Amazon.

A partire dal 20 agosto, Vannacci sarà rimpiazzato dal generale Massimo Panizzi, che in passato ha ricoperto il ruolo di portavoce dell’ammiraglio Giampaolo Di Paola quando quest’ultimo era ministro della Difesa del governo Monti.

Adesso Vannacci resterà a disposizione del Comando delle Forze operative terrestri, che ha sede Roma, anche se potrà restare di stanza a Firenze. Non dovrebbe al momento avere ruoli direttivi.

In questo modo si bypassano eventuali aperture di fascicoli disciplinari: c’era infatti la possibilità che si potesse procedere per eventuali violazioni dell’articolo 1472 del Codice dell’ordinamento militare (“Libertà di manifestazione del pensiero”) e quella dei doveri del militare attinenti al giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.

Sgombero in via Ponte di Mezzo, emessi cinque fogli di via e quattro avvisi orali

All’indomani dello sgombero dello studentato di via di Ponte di Mezzo arrivano i primi provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.

Cinque fogli di via da Firenze e quattro avvisi orali sono le misure di prevenzione prese dal questore Maurizio Auriemma contro i nove antagonisti denunciati il 17 agosto per l’occupazione abusiva dello stabile oggetto di sgombero dalle forze dell’ordine in via Ponte di Mezzo 27. Le misure riguardano sei uomini e tre donne, tra i 22 e i 30 anni di età, italiani e stranieri.

Per cinque di loro, residenti fuori Firenze, è scattato il foglio di via obbligatorio nei loro comuni di residenza – che sono in Toscana -, con divieto di rimettere piede nel capoluogo di regione da 1 a 3 anni, secondo i singoli provvedimenti. Per gli altri quattro interessati durante lo sgombero il questore ha invece emesso l’avviso orale, una misura di valenza amministrativa con cui l’autorità di pubblica sicurezza invita il destinatario a tenere una condotta conforme alla legge, a rispettare la legge.

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