Approvata mozione Sì-Toscana a Sinistra per tutela canapa

Il Consiglio regionale ha approvato una mozione presentata dal gruppo Sì-Toscana a Sinistra, che chiede alla Giunta di un approvare un atto specifico per favorire la produzione e la commercializzazione delle inflorescenze da canapa.

“Il comparto economico relativo alla coltivazione della canapa è in piena evoluzione, con un fatturato europeo di 28 miliardi di euro entro il 2021, –  hanno spiegato i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti, di Sì- Toscana a sinistra. – Secondo uno studio di Coldiretti, la ‘new canapa economy’ pesa nel nostro paese per oltre 40 milioni di euro e nel giro di cinque anni sono decuplicati i terreni coltivati a canapa e utilizzati nel settore alimentare, dell’abbigliamento, della bioedilizia e dei cosmetici. Anche in Toscana sono in crescita le esperienze di coltivazione, soprattutto da parte di giovani agricoltori. Inoltre, lo sviluppo di un mercato legale della cannabis ha sottratto dai 90 ai 170 milioni di euro l’anno alla criminalità organizzata”.

L’atto di indirizzo di Sì-Toscana a Sinistra impegna la Giunta anche ad attivarsi nella Conferenza Stato–Regioni, per sollecitare la norma che identifica i massimi residui di Thc negli alimenti e assicurare “continuità e coerenza normativa a garanzia dell’intera filiera della canapa, affinché non si generino contrasti giurisprudenziali, il cui uso strumentale va a detrimento di un comparto in rapida ascesa, con importanti vantaggi ambientali e prospettive occupazionali nel campo agronomico e agroindustriale”.

Bekaert, Fattori al presidente Rossi: “la Regione sostenga la cooperativa di lavoratori nell’acquisizione dello stabilimento”

“La Regione Toscana si schieri con decisione dalla parte dei lavoratori della Bekaert e del loro progetto di cooperativa. E lo faccia in fretta perché il tempo stringe. Il 30 giugno sarà infatti l’ultimo giorno di cassa integrazione straordinaria per i 196 lavoratori rimasti nello stabilimento”.

È quanto ha affermato il consigliere di Sì – Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, presentando un’interrogazione orale sulla vicenda della Bekaert di Figline Valdarno al Presidente della Giunta regionale Enrico Rossi che è all’ordine del giorno della seduta consiliare di martedì 25 febbraio.

Dopo la mozione approvata dall’aula nei giorni scorsi in cui Sì – Toscana a Sinistra chiedeva alla Giunta di impiegare tutti gli strumenti necessari alla reindustrializzazione e al massimo riassorbimento occupazionale dei lavoratori ex Bekaert “approfondendo la proposta di acquisizione della cooperativa Steel Coop Valdarno”, il capogruppo Tommaso Fattori insiste: “In questi anni abbiamo fatto approvare varie proposte per rendere strutturale e non episodico il sostegno della Regione al cosiddetto workers buyout, ovvero la trasformazione in cooperative delle imprese in crisi, oppure in salute ma tradite dalla proprietà, come nel caso della Bekaert, anche attraverso un aumento delle risorse finanziarie già stanziate a favore dei lavoratori che intraprendano questa strada”. “Quello della Steel Coop Valdarno – ha aggiunto – è un progetto innovativo che garantirebbe una condizione economica sana e priva di debito per far ripartire la fabbrica e dimostrerebbe anche come i lavoratori possano incidere nelle crisi industriali, di fronte a multinazionali che non esitano a trasferire gli stabilimenti in luoghi dove il costo del lavoro è più basso”.

L’interrogazione firmata da Fattori insieme al collega Paolo Sarti chiede al presidente Rossi, fra l’altro, quali azioni sta mettendo in atto la Regione Toscana per sostenere l’ipotesi di rilevamento della Bekaert da parte della cooperativa Steel Coop Valdarno anche sostenendo la cooperativa nella ricerca di finanziamenti e partner industriali.

“Sia il governo nazionale che quello regionale – si legge nell’interrogazione – stanno manifestando l’intenzione di sostenere la proposta alternativa presentata da Trafilerie Meridionali s.p.a. di Chieti, con l’argomentazione che, per un serio rilancio, occorra il protagonismo di un soggetto puramente imprenditoriale”. Tuttavia, “Trafilerie Meridionali s.p.a, pur presentando un buon fatturato, risulta avere un debito di 24 milioni di euro e ha annunciato di poter rilevare lo stabilimento di Figline Valdarno garantendo la presenza di non più di 80 persone”.

Fattori, sentenza aeroporto: “Incomprensibile andare avanti a tutti i costi”

?Firenze, “È incomprensibile l’atteggiamento di chi dice dobbiamo andare avanti a tutti i costi – dice Tommaso Fattori, Capogruppo in Regione Toscana di Sì-Toscana a Sinistra in un’intervista a Controradio – si dovrebbe prendere atto che c’è una stagione nuova che dev’essere aperta”.

“Avrei preferito battere Giani alle elezioni di maggio e invece ci ha pensato il Consiglio di Stato a far saltare uno dei punti fondamentali del suo programma – afferma Tommaso Fattori – E non perché il Consiglio di Stato faccia politica ma perché la magistratura ribadisce che in questo Paese, per fortuna, nessuno è al di sopra delle regole: né i ricchi imprenditori, né chi siede nelle istituzioni”.

“Giani, Renzi, Nardella e tutta la destra hanno ripetuto per anni il loro no al parco della piana e allo sviluppo del Polo scientifico di Sesto – aggiunge Fattori – con l’obiettivo di incastrare un nuovo aeroporto all’interno di un’area iperinfrastrutturata e iperinquinata. La sentenza è chiara e durissima, nessuno può violare le leggi, neppure i potenti e gli amici degli amici”.

Per Fattori, “in questi anni si è cercato di imporre un’opera sbagliata attraverso forzature di ogni genere, senza aver fatto gli approfondimenti tecnici necessari e senza una seria valutazione degli impatti”.

“A Giani e a Rossi chiedo di fermarsi, basta con questo accanimento contro la piana – conclude -. Prendano atto che hanno vinto i comitati, le associazioni, i sindaci, i cittadini della Piana e tutti coloro che hanno a cuore la qualità della vita e la qualità dell’ambiente. Servono adesso scelte condivise con i sindaci e con la popolazione, voltando pagina”

Gimmy Tranquillo ha intervistato Tommaso Fattori:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/02/200215_00_SENTENZA-AEROPORTO_FATTORI.mp3?_=1

Fattori: l’appello all’unità delle Sardine? Irricevibile!

Dopo l’appello del movimento all’unità contro la Lega, abbiamo intervistato il consigliere Regionale Tommaso Fattori, leader di Si-Toscana a Sinistra

“ Per parte mia ho sempre ritenuto che la Toscana fosse molto meno contendibile dell’Emilia Romagna. Oltretutto, qui in Toscana, PD e Renzi hanno individuato un candidato presidente 2020 graditissimo alla destra, che farà il pieno di voti (anche disgiunti) in pezzi di elettorato di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia. Un’operazione politicamente indigeribile ma elettoralmente intelligente” dice Fattori. Che aggiunge “il PD che vincerà nel 2020 anche in Toscana sarà un PD ancora particolarmente renzizzato, tutto grandi opere, securitarismo e strada spianata al privato sociale nei servizi pubblici. Sarà il PD del Presepe ma in nome della “tradizione”, insomma, non il Presepe dell’accoglienza e di Papa Bergoglio, per intenderci. Sarà il PD del regionalismo differenziato, come già nel caso di Bonaccini, peraltro. Insomma, vincerà il PD ma ha già vinto la destra”

 

Centrale geotermica Montenero: no unanime da commissione Ambiente

No alla centrale geotermica sulle pendici del Monte Amiata. È quanto chiedono tutte le forze politiche in Consiglio regionale, attraverso la mozione presentata dal capogruppo Pd Leonardo Marras, che impegna la Giunta ad esprimersi contraria al progetto pilota di Montenero a Castel del Piano, in provincia di Grosseto.

Sulla centrale geotermica maggioranza e opposizione fanno quadrato e in commissione Ambiente, guidata da Stefano Baccelli (Pd), votano compatte il testo firmato anche da Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle), Tommaso Fattori (Sì-Toscana sinistra), Serena Spinelli (gruppo misto) e Monia Monni (Pd).

L’atto di indirizzo punta al blocco di Montenero, perché provocherebbe danni irreparabili all’ambiente e al sistema economico del territorio. “La centrale – spiega Marras – svaluterebbe il contesto paesaggistico, punto di forza delle imprese locali esistenti ”.

L’impianto è un progetto pilota di competenza ministeriale, che la mozione approvata tenta in qualche modo di arginare. “La Regione – ricorda ancora il capogruppo – ha fatto molto per regolamentare il settore dell’energia geotermoelettrica, pensando a strumenti quali le Aree non idonee individuate dai singoli Comuni (l’iter di approvazione è in fase finale ndr) e comunque nel rispetto della tutela ambientale, del lavoro, di rafforzamento dei controlli così come di maggiore capacità tecnologica e di requisiti più stringenti per i concessionari obbligati a sviluppare attività collaterali”.

“Una bomba ad orologeria nelle falde e nei pozzi toscani”

La denuncia del gruppo consiliare Si-Toscana a Sinistra. Pronta una mozione  per impegnare la Giunta a verificare nei comuni di Monsummano Terme, Pistoia e Serravalle l’esatta estensione delle aree contaminate da solventi clorurati, attuando immediate misure di messa in sicurezza.

Una mozione da portare in Consiglio regionale che impegna la Giunta toscana a verificare nei Comuni di Monsummano Terme, Pistoia e Serravalle Pistoiese “l’esatta estensione delle aree contaminate da solventi clorurati, attuando misure immediate di restrizione e messa in sicurezza”: è quanto presentato oggi dal gruppo consiliare Sì – Toscana a sinistra con alcuni comitati del territorio pistoiese interessato, che definisce la situazione: una bomba ad orologeria”

Il consigliere Tommaso Fattori ha detto che “vi è una condizione complessivamente drammatica della qualità delle acque nella nostra regione, sia per le acque di falda che di superficie, una vera bomba per la salute delle persone”. Fattori ha fatto riferimento, in particolare, a “due pozzi nel comune di Monsummano Terme dove Arpat aveva già segnalato nel 2008 la presenza di cloroetilene e tricloroetilene e altre sostanze pericolose per la salute e l’ambiente. Dieci anni dopo, a fine 2019, Arpat dice che non solo non è migliorata la situazione, ma in più c’è un inquinamento gravissimo da cloruro di vinile”.

Poi, ha aggiunto Fattori, c’è il caso di “Serravalle Pistoiese per la concentrazione di sarcomi al di sopra del numero consueto”. “Crediamo – ha concluso il consigliere di Sì – Toscana a sinistra – che la Regione debba prendere in mano la situazione anche rispetto alle amministrazioni comunali e che debba fare finalmente un passo avanti. È una questione gravissima che riguarda la sicurezza delle persone e noi con il nostro atto interveniamo in Consiglio per voltare pagina”.

I consiglieri hanno illustrato l’atto insieme a numerosi esponenti dei comitati fra cui quello di Casalguidi/Cantagallo, due comuni colpiti da un elevato picco di tumori rari.

Le interviste a cura di Chiara Brilli

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