Tni: -50% ricavi ristoranti, -80% nei centri storici di Firenze e di Pisa, rispetto al 2019

‘Peggio a Firenze e Pisa per assenza stranieri e limiti Comuni’ : il bilancio di Tni relativo all’anno segnato dal Covid

Le imprese della ristorazione toscana hanno visto dimezzare il loro fatturato durante la pandemia con picchi di -80% dei ricavi per i locali nel centro storico di Firenze e Pisa. E’ quanto è emerso nel corso dell’iniziativa di Tni Italia che si è svolta oggi al ristorante La Loggia del piazzale Michelangelo di Firenze. “Da un sondaggio fatto tra i nostri associati – ha spiegato Raffaele Madeo, portavoce di Tni Italia – risulta che nella nostra regione le aziende del settore hanno perso il 50% del fatturato rispetto al 2019.

A Firenze e a Pisa la situazione è decisamente peggiore. Sia perché manca il turismo internazionale, sia perché le amministrazioni comunali hanno preso provvedimenti che vanno a colpire i locali del centro storico. Sia che si tratti di un sindaco della Lega, come nel caso di Pisa, o del Pd, come a Firenze, si è deciso di danneggiare bar e ristoranti, che non sono certo fuori dalla crisi”.

Presente all’iniziativa anche Simone Giannerini, direttore nazionale Tni Italia, che ha chiesto l’istituzione di un “bonus filiera toscano destinato ai ristoranti che acquistano prodotti 100% made in Tuscany” e la reintroduzione dei voucher emergenziali per i lavoratori, con un valore di almeno 10 euro netti l’ora, per contrastare il lavoro illegale.

Carovana ristoratori e partite iva diretta a Roma, bloccata dalla Polizia

Firenze, un gruppetto composto da addetti del comparto ristorazione da lavoratori a ‘Partita Iva’, circa 54 persone, che cercavano di partecipare alla carovana diretta a Roma per una manifestazione, è stato fatto uscire intorno alle ore 14:00 al casello di Arezzo dell’Autosole.

La carovana, proveniente da Firenze, viaggiava a passo d’uomo e stava creando difficoltà al traffico nel tratto autostradale tra il capoluogo toscano ed Arezzo. Al casello il gruppo è stato controllato dalla polizia stradale e dalla Digos, che hanno preso le generalità.

Altre due persone che avrebbero dovuto prendere parte alla carovana sono state fermate dalla polizia all’altezza del casello di Firenze Impruneta, dove il gruppo si era dato appuntamento per poi partire in direzione Roma. Per entrambe è scattata una multa da 400 euro per violazione delle norme anti Covid, per essersi spostate dal comune di residenza senza un valido motivo.

Ristoratori e Partite Iva toscani avevano già partecipato ad un’iniziativa del genere lo scorso febbraio, qualcuno con i mezzi propri altri con i pullman, quando avevano raggiunto piazza Montecitorio a Roma per partecipare alla manifestazione rilanciata sui social sotto l’hashtag #draghiarriviamo e promossa da Tni-tutela nazionale imprese-ristoratori Toscana, l’associazione che rappresenta 40mila imprese in Italia.

Proprio stamane a Firenze, Tni Horeca Italia, aveva annunciato nuove iniziative di protesta del mondo della ristorazione. “Imprese e famiglie sono sul baratro: in un anno non è cambiato niente, anzi, la situazione è peggiorata – aveva detto Pasquale Naccari, presidente di Tni Horeca Italia – Qualcuno negli ultimi giorni sta chiedendo di riaprire dopo Pasqua, una cosa che condividiamo”.

“Ormai tutti sono sulla stessa linea, distruggere il piccolo e medio imprenditore, a vantaggio delle multinazionali – aveva aggiunto Naccari – il sistema a colori è fallito, serve solo a far chiudere e aprire le attività commerciali, portando gli imprenditori alla disperazione”.

“Imprese e famiglie sono sul baratro”, TNI Horeca annuncia nuove proteste

Tni Horeca Italia, annuncia nuove iniziative di protesta del mondo della ristorazione

“Imprese e famiglie sono sul baratro: in un anno non è cambiato niente, anzi, la situazione è peggiorata”. E’ l’accusa lanciata da Pasquale Naccari, presidente di Tni Horeca Italia, che annuncia nuove iniziative di protesta del mondo della ristorazione. “Qualcuno negli ultimi giorni sta chiedendo di riaprire dopo Pasqua, una cosa che condividiamo”, dice Naccari, secondo cui però “ormai tutti sono sulla stessa linea, distruggere il piccolo e medio imprenditore, a vantaggio delle multinazionali”, mentre “il sistema a colori è fallito, serve solo a far chiudere e aprire le attività commerciali, portando gli imprenditori alla disperazione”.

Riguardo al cambio di colore della Toscana, che da oggi è tornata rossa, “si tratta dell’ennesimo schiaffo e dell’ennesima beffa – sostiene il presidente di Tni Horeca Italia – per una regione tra le più vessate e che si trova nelle peggiori condizioni dal punto di vista del piano vaccinale e di quello epidemiologico.

Dopo ormai più di 380 giorni, di cui quasi 270 chiusi a cena, con poche aperture a pranzo e con la beffa di San Valentino, giorno perso per il passaggio della regione dal giallo all’arancione, i costi fissi sono lievitati. Se, dopo tutte queste chiusure, i contagi non sono ancora diminuiti, significa che, evidentemente, i luoghi di contagio non sono certo i ristoranti. Facciamo il contrario, allora: chiudiamo tutto il resto ed apriamo i ristoranti”.

Corteo di auto a Pz. Signoria:”Il Governo deve risarcire i danni”, ristoratori, tassisti, ambulanti

Un venerdì di protesta come non se ne vedevano dalla stagione pre Covid. Oggi anche in Toscana dalla scuola ai trasporti, dai rider, al mondo circense fino al serpentone di auto che ha percorso la città fino a Piazza della Signoria

Un ‘serpentone’ d’auto, poi suddivisosi in più cortei, rumoroso per i clacson suonati a distesa per tutto il tragitto e che ha creato, come prevedibile anche per il contemporaneo sciopero del trasporto pubblico locale, disagi al traffico cittadino lungo il percorso, da via Simone Martini fino al centro storico per concludersi in piazza della Signoria.

Questa stamani la manifestazione di protesta a Firenze che ha visto mobilitarsi insieme le imprese di Tni Horeca Italia, tassisti e commercianti contro le misure messe in campo dal governo Draghi, giudicate insufficienti.

corteo auto
Foto Controradio

La mobilitazione, indetta anche a Torino, Roma e Napoli, a Firenze ha preso il via alle 10, col corteo formato da decine di taxi e mezzi privati: #blocchiamolitalia l’hashtag lanciato a livello nazionale. “Ho più paura delle banche che del Covid”, lo striscione affisso su un taxi. In piazza della Signoria la manifestazione o si è tra incrociata con la mobilitazione odierna dei rider. “Firenze è capitale della protesta vera”, ha commentato Pasquale Naccari, presidente di Ristoratori Toscana e Tni Horeca Italia. Una delegazione di tassisti dovrebbe anche essere ricevuta a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella.

Una mobilitazione parte di un venerdì di protesta come non se ne vedevano dalla stagione pre Covid. Oggi anche in Toscana dalla scuola ai trasporti, dai ristoriatori ai rider fino al mondo circense si sono dati appuntamento in manifestazioni, presidi, flash mob nel rispetto delle misure anti covid.

Dalla scuola ai trasporti, venerdì di piazza e protesta in Toscana

Un venerdì di protesta come non se ne vedevano dalla stagione pre Covid. Oggi anche in Toscana dalla scuola ai trasporti, dai ristoratori ai rider fino al mondo circense si danno appuntamento in manifestazioni, presidi, flash mob nel rispetto delle misure anti covid.

Partiamo dalla scuola:  a Firenze come in altre in 60 città si svolgeranno le mobilitazioni per lo sciopero nazionale  dalla Didattica a Distanza da parte di studenti e docenti, per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici, dal nido all’università, non oltre il 7 aprile. La mobilitazione è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas. A Firenze, ore 9.30, piazza Santissima.

Scendono in piazza oggi, lanciando l’hashtag #blocchiamolitalia, le imprese di TNI Horeca Italia, che hanno deciso di unirsi ai tassisti e, insieme a loro, commercianti e partita Iva, per una manifestazione nazionale di protesta contro le misure insufficienti messe in campo dal governo Draghi. La mobilitazione coinvolgerà diverse città italiane. Un lungo serpentone di taxi e mezzi privati si muoverà lento lungo dalle 10 da via Simone Martini e conclusione in piazza Signoria.

Centinaia di luna park e circhi annullati in tutta Italia, oltre cinquemila famiglie senza lavoro e reddito dal primo lockdown. È il bilancio degli ultimi dodici mesi per gli esercenti dello spettacolo viaggiante e circense che, nella mattinata di oggi scendono uniti in piazza chiedendo al governo una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza. Luogo della mobilitazione a Firenze, piazza santa Croce.

Oggi è indetto anche lo sciopero di tutto il settore del trasporto pubblico locale, proclamato a livello nazionale da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna. “I 5500 lavoratori del Tpl in Toscana hanno sempre risposto presente in questi mesi di pandemia, mentre ancora una volta registriamo la mancata volontà da parte delle associazioni datoriali di non rinnovare il Ccnl, scaduto ormai da tre anni – spiega David Zullo della segreteria Uiltrasporti Toscana. La fascia di garanzia a Firenze per la tramvia sarà fino alle 9.30 e dalle 17 alle 20.

E la rete nazionale “riderxidiritti” ha promosso il “No Delivery Day”, una nuova mobilitazione dei ciclofattorini del food delivery per protestare contro il contratto Assodelivery-Ugl, che in questi mesi ha peggiorato ulteriormente le condizioni dei rider.
A Firenze la mobilitazione è promossa da Nidil Cgil: dopo una biciclettata dei ciclofattorini tra le vie del centro, ci sarà un presidio alle 12 in piazza della Signoria.

Seguiremo le manifestazioni a partire dalle 9.00 di questa mattina con dirette radio e sui nostri canali social. 
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