“Un Prato di libri”, ripartono le notti bianche per piccoli lettori con Gianni Rodari

Con “un Prato di libri” 2020 ripartono le notti bianche per i piccoli lettori, quest’anno nel segno di Gianni Rodari. Domani al MuMat di Vernio, complessivamente sono sei gli appuntamenti nei Musei e in luoghi significativi della provincia pratese.

Genitori a casa, bambini con sacco a pelo, cuscino e spazzolino e soprattutto tanta curiosità, per una notte di magia e avventura da trascorrere con i libri. Ripartono con febbraio le notti bianche per i piccoli lettori promosse all’interno di un Prato di libri in tutti i comuni della provincia pratese. Il prossimo appuntamento è domani nello spazio del MuMaT di Vernio per un viaggio in compagnia di Stefano Bordiglioni, scrittore e musicista, e le sue letture animate dedicate a bambini dalla terza della primaria alla prima media.

Quasi una generazione di piccoli pratesi è cresciuta con i viaggi e le avventure fantasiose di un Prato di libri che da otto anni conduce con le notti bianche i partecipanti fra le pagine dei libri, dove il profumo d’inchiostro si mescola a quello dei sogni e genera stupori e meraviglie che lasciano a bocca aperta. Filo conduttore delle notti 2020 è Gianni Rodari, poeta e scrittore di cui ricorre proprio quest’anno il centenario della nascita e che con le sue favole, filastrocche e racconti ci ha insegnato quanto la fantasia renda liberi, divertenti e profondi.

Dopo Vernio la grande valigia carica di storie approda a Carmignano il 22 febbraio (ma è già sold-out), poi Cantagallo al Museo Materia, il 29 febbraio; a marzo si torna nuovamente a Vernio (il 28) mentre ad aprile l’appuntamento è a Prato (anche questo già sold-out), infine a giugno una notte fra libri e stelle al Centro visite della Riserva di Aquerino-Cantagallo. Per informazioni e prenotazioni consultare il sito unpratodilibri.com oppure scrivere a unpratodilibri@gmail.com. In ogni incontro i bambini saranno accompagnati dai genitori il sabato sera alle 21 e ripresi alle 8 di domenica mattina.

Gli appuntamenti con le notti bianche tracciano la strada di avvicinamento alla kermesse di un Prato di libri che avrà il suo momento clou dal 21 marzo al 5 aprile costellando di ghiotti appuntamenti un cartellone fatto di incontri, presentazioni di libri nelle scuole, letture e spettacoli ancora da svelare ma di cui si hanno già alcune anticipazioni. Come lo spettacolo musicale e di teatro disegnato Tinotino Tinotina Tinotintintin di e con Elisabetta Garilli e Emanuela Bussolati in programma al Politeama sabato 4 aprile alle ore 18 di cui sono già disponibili i biglietti (in prevendita al Teatro Politeama).

Un Prato di libri è promosso da Il Geranio onlus con il contributo e patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Prato, Comune di Prato e di tutte le amministrazioni comunali della Provincia (Montemurlo, Vaiano, Vernio, Cantagallo, Poggio a Caiano e Carmignano).

“Comincia piano licenziamenti al Teatro Politeama di Cascina”

Cascina, l’allarme su una temuta ricaduta occupazionale al Teatro Politeama, che sarebbe conseguente alla politica del nuovo Consiglio di Amministrazione a guida leghista, viene dato dai Cobas.

“Dopo le  prime avvisaglie comincia ad emergere un vero e proprio disegno di ridimensionamento del Teatro Politeama, un fior all’occhiello del nostro territorio indebitamente messo sotto scacco dalla miopia di una amministrazione che non è in grado di rilanciare un progetto culturale degno di questo nome”.

Alle difficoltà economiche del Teatro Politeama “lasciate in eredità dalla precedente amministrazione a targa PD – si legge in un comunicato dei Cobas – si aggiunge ora una evidente incapacità di dare un respiro culturale per il rilancio del Teatro da parte delle destre”.

“A farne le spese, in questa situazione di forte difficoltà, sono i lavoratori -continua il comunicato – un non meglio definito piano di ristrutturazione con ridimensionamento degli uffici amministrativi, mai discusso ad alcun tavolo sindacale unitario, è l’obiettivo che è stato annunciato informalmente dal CdA, la cui Presidente Ammirati aveva escluso perentoriamente al momento del suo insediamento qualche mese fa. Il primo atto di questo nuovo piano, che il nuovo CdA vuole mettere in pratica, è il licenziamento di una impiegata, iscritta ai Cobas, a cui è stato offerto in alternativa un posto di maschera: al rifiuto del declassamento da parte dell’impiegata, è scattato il licenziamento in tronco, con una comunicazione prima orale e solo successivamente scritta. La raccomandata è arrivata tre settimane dopo che c’era stata la illegittima e surreale comunicazione all’impiegata stessa da parte del Consigleire Arcenni”.

“La richiesta che avanziamo a gran voce – si conclude nel comunicato – è quella di un ritiro immediato del licenziamento dell’impiegata iscritta ai Cobas, e ribadiamo l’urgente necessità che si apra un tavolo per discutere i piani che il nuovo CdA ha intenzione di intraprendere: occorre evitare qualsiasi ipotesi di liquidazione o di privatizzazione della Fondazione Sipario, e diventa non più rinviabile la necessità di riattivare una gestione credibile sul piano sia artistico che economico-finanziario, salvaguardando i dipendenti che hanno sviluppato professionalità e competenza nei vari comparti (tecnico, amministrativo, progettuale) insostituibili”.

A teatro con “Pollicino” a Poggibonsi

A Poggibonsi (Siena) il nuovo anno inizia con “Teatro a Merenda” e ad aprire la rassegna, domenica 7 gennaio alle ore 15.30 nella Sala Maggiore del Teatro Politeama, è lo spettacolo “Pollicino” della Compagnia Accademia Perduta Romagna Teatri.

Uno spettacolo vincitore di importanti premi in Italia e Francia e  che da oltre 15 anni viene ospitato nei teatri di tutta Europa, un vero e proprio classico del teatro ragazzi italiano.  “Pollicino” é tratto dalla favola scura dei Fratelli Grimm, riscritto da Marcello Chiarenza e interpretato magistralmente da Claudio Casadio: é uno spettacolo capace di parlare a tutti, grandi e piccoli.

Lo spettacolo narra la vicenda di Pollicino, ultimo di sette fratelli abbandonati dai genitori, perduti nel bosco, vittime dell’orco che intende divorarli, e finalmente salvati proprio dall’intraprendenza del più piccolo di essi.Il protagonista della vicenda è piccolo, il più piccolo, ma la sua paura, grande, non lo annichilisce. Ciò che lo rende vincitore di fronte alle avversità della vita è la curiosità ed il suo coraggioso desiderio di conoscere la realtà, anche nei suoi aspetti più crudeli.

Pollicino offre al pubblico dei bambini un’occasione per confrontarsi con il sentimento della paura. La storia di Pollicino è, infatti, una “fiaba scura”: “Come fate a dormire? Sarà la paura, ma io non ci riesco”, dice Pollicino ai fratelli maggiori. Se è vero che Pollicino è solo a pensare, è altrettanto vero che, nel suo allontanamento da casa, egli solo non è. La presenza dei fratelli è calda, nel buio e nel freddo della notte. Anche nei momenti drammatici c’è qualcuno con cui giocare, con cui litigare, con cui affrontare l’ignoto.

La rassegna prosegue sabato 3 febbraio ore 16.30 alla Sala Set del Politeama con “Racconto d’Estate”, un poetico spettacolo della Compagnia Teatro Medicoipnotico di Parma, compagnia tra le più interessanti nel panorama nazionale che ha saputo distinguersi per la capacità di contaminare la tradizione del teatro dei burattini mantenendone i valori più profondi ma rinnovandone al tempo stesso la potenza espressiva.

Teatro a Merenda si concluderà sabato 17 febbraio alle 16.30 con la Compagnia Nani Rossi che porterà in scena il suo “Nani Rossi show”, uno spettacolo di circo teatro adatto a tutte le età e presentato nei circuiti internazionali più importanti. Uno spettacolo in cui questa Compagnia italiana presenterà un repertorio di virtuosismo acrobatico e giocolieristico eseguito con facilità, leggerezza e spirito comico.

Collegata alla Rassegna aperta a tutti anche per il 2018  è prevista una parte dedicata alle locali scuole dell’obbligo con proposte dedicate alla formazione del pubblico  e mirate sia a portare i bambini a teatro che ha fornire ulteriori strumenti di approfondimento e riflessione su importanti tematiche.

“E’ da piccoli che si prendono le buone abitudini – spiega Luca Losi, direttore artistico dell’Associazione culturale Timbre – per noi il teatro rimane uno dei luoghi formativi più importanti, dove lo spettatore non è mai passivo, ma partecipa, riceve e dà, dove ogni volta è diversa dalla volta prima e da quella dopo. Per noi portare i bambini a Teatro è come aprire una scatola magica, stimolare emozioni, seminare aspettando che domani qualcosa cresca. Per noi il teatro non è mai puro intrattenimento ma sempre e soprattutto un eccellente veicolo per trasportare idee, emozioni, confronto e crescita. Ci danno conferma di questo l’aspettativa che si crea per la presentazione della nostra stagione e soprattutto i bambini e le famiglie  che affollano il teatro riempiendolo di divertimento, gioia, vita e di speranza per un  futuro migliore.”

La rassegna “Teatro a Merenda” è promossa dall’Associazione culturale Timbre e dall’’Amministrazione comunale di Poggibonsi in collaborazione con la Fondazione E.l.s.a..

La rassegna è inserita come fuori abbonamento della più ampia stagione del Teatro Politeama e del circuito dei Teatri della Valdelsa.

 

Informazioni e prenotazioni: info@timbreteatroverdi.it  www.timbreteatroverdi.it

Prima nazionale al Politeama Pratese. Sandro Querci presenta: “La pulce nell’orecchio”

Domani sera e domenica 17 “La Puce à l’oreille”, commedia del drammaturgo francese Georges Feydeau, viene proposta sotto forma di esilarante commedia musicale da Sandro Querci.

Il Teatro Politeama Pratese ospiterà nella serata di domani una prima nazionale del nuovo spettacolo teatrale “La pulce nell’orecchio”. Lo spettacolo promette “Un testo comico, scoppiettante con situazioni paradossali” – recita la locandina – “Una prima nazionale di un testo meraviglioso che non veniva riproposto da anni”. Sandro Querci ha curato l’adattamento del testo e sarà anche interprete nel doppio ruolo del protagonista assicuratore e facchino. La sua compagnia comporrà il resto del cast: Silvia Querci, nell’esilarante ruolo di “colei che parla senza consonanti”, Fabrizio Checcacci nei panni dell’ossessivo spagnolo sposato alla peperina Camilla Gai, Andrea Bacci spudorato donnaiolo, Rosario Campisi nel ruolo dell’assiduo frequentatore dell’albergo “Il micio innamorato”, Elena Talenti la furibonda albergatrice innamorata di Leonello ed  infine Elena Mancuso nei panni di colei con “la pulce nell’orecchio”.

Il cast si produrrà in uno sforzo a tutto tondo, lo spettacolo impegnerà gli interpreti sia nel canto che nel ballo. Innovativà sarà infatti anche la scenografia: una struttura girevole di 9 metri di diametro, suddivisa in spicchi, consentirà repentini cambi di scenografia, contribuendo alla dinamicità ed alla fluida comicità dello spettacolo. Querci ha anche scritto due brani inediti per la colonna sonora della rappresentazione, affiancandovi pezzi di successo indiscusso fra cui: L’amore è una cosa meravigliosa, Granada, Viale d’autunno, Midi midinette, Solamente una vez e La vita.

Per informazioni:

teatro@politeamapratese.com

www.politeamapratese.com

Vinicio Capossela in concerto: “Ombre nell’Inverno”

In occasione del Prato Festival Natale promosso dal Comune di Prato, farà tappa in città per l’unica data toscana del tour, venerdì 8 Dicembre al Teatro Politeama Pratese con il live “Ombre nell’Inverno”, un nuovo suggestivo spettacolo ambientato tra ombre, nebbie e riflessi, ma con una struttura libera nel repertorio e nella narrazione.

Non sarà il concerto di un disco solo, ma abbraccerà l’intera opera di Vinicio Capossela seguendo il filo conduttore dello spettro che si ripresenta nell’inverno: dai brani umbratili e misteriosi dell’album “Canzoni della Cupa”, alle ballate e alle rese dei conti sparse in tutta la sua produzione.

Capossela descrive così lo spettacolo:

“Nell’Ombra si rivelano tante cose. Nel secolo dei lumi c’era chi leggeva in una siluette disegnata sui contorni di un ombra, l’anima. L’ombra del corpo, scriveva Wilde, non è ombra del corpo, ma corpo dell’anima. Dunque anche all’ombra sono affidate le pene dell’anima. E infatti le nostre paure i nostri amori infranti e tutto il nostro ricordo è il grande giacimento dell’Ombra che affiora violento in superfice a volte anche per opera di una canzone.

L’inverno è la stagione del racconto, della solitudine condivisa. Chi è solo se ne accorge a Natale. E’ la stagione in cui la terra nasconde le cose perché generino frutto. E’ la stagione dei morti. Le Ombre si fanno più lunghe nella selva e gli incontri più radi. E’ la stagione dell’immaginario popolare e delle creature della cupa, che si fanno vedere da uno solo alla volta per non essere credute.

Lo spettacolo si svolge attorno a un bidone che assieme al fuoco genera ombre. Queste ombre si estendono fino alle terre dell’osso, che hanno generato le canzoni della cupa. Ai suoi mulattieri, alle sue credenze, ai suoi licantropi. Per effetto di cerini miracolosi ognuno porta al fuoco un racconto. In una scenografia di teatro d’Ombre, nebbia e acqua si raddensano storie abissali di polpi in amore e sirenette da cabaret. Pianoforti scordati e calzini spaiati. Errori che hanno generato erranze. Clandestinità e abbandoni, ma anche incontri e ritorni, paesi – presepi, giganti e maghi e infine l’arrivo, solo e mal accompagnato da infere creature bestiali, del santo che abbiamo eletto a protettore delle vittime dei propri errori. E’ il Santo Nicola, il primo portatore di doni che ha lasciato il mestiere a Babbo Natale, ma per sé si è tenuto questi speciali cerini che donano la facoltà di potersi parlare. Ed è quella la strenna che ci scambieremo come augurio per le prossime feste.  La sospensione dell’incredulità è un cuneo che apre un varco per renderci creduloni in una realtà che ci pretende sempre increduli. Noi cerchiamo di darci l’occasione per lavorarci sopra. E renderci creduli a storie buone per l’anima.

L’ombra è la selva, il luogo del sacro, della superstizione, della licantropia, dell’inconscio, del buio, della luna, degli incantesimi e delle magie. Delle creature che spariscono appena si accende la luce. Della radice occulta. Esistono entrambe, sono la materia della condizione umana. “Ombre nell’inverno” sarà il congedo in teatro della stagione della Cupa e dell’Ombra, nella strettoia del finale di anno, il collo di clessidra di tutti i conti in sospeso. La stagione dell’avvento e delle epifanie. Il nostro ultimo giro di danza, prima del dissolvimento nel nuovo tempo. Si allungano alla luce del fuoco di un bidone o di una candela, sempre ci parlano di noi, della nostra parte nascosta e più intima”

I biglietti sono disponibili nel circuito Box Office Toscana, on line su boxol.it oltre che alla cassa del Teatro Politeama Pratese la sera stessa del concerto.

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