Teatro Nuovo di Pisa: in streaming “Storia di una Repubblica”

#Teatro in digitale, la rassegna in streaming dal Teatro Nuovo di Pisa presenta “Storia di una Repubblica”, uno spettacolo che unisce la passione per il calcio alla lotta partigiana.

Lo spettacolo, prodotto da Teatri della Resistenza, andrà in scena in diretta streaming dal palco del Teatro Nuovo venerdì 11 dicembre alle ore 21.30 con replica il giorno seguente, sabato 12 dicembre, allo stesso orario.

Dario Focardi, accompagnato dalle musiche di Davide Giromini, racconta gli eventi e i ricordi del proprio nonno, classe 1915, partigiano ferroviere, ma anche grande tifoso di calcio.

Questi due “giochi collettivi”, quello del calcio e quello della Resistenza, si mescolano in un continuo intreccio di ricordi, esperienze, storie di vita; da quella del calciatore partigiano Bruno Neri, a quella di Arpad Weisz, allenatore del Bologna, ucciso in un campo di concentramento.

Due temi che permettono al pubblico di ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quegli eventi storici.

Teatro Nuovo di Pisa: debutto in prima nazionale del collettivo “Voci Sbagliate”

La rassegna teatrale in digitale del Teatro Nuovo propone, venerdì 4 e sabato 5 dicembre alle ore 21.30, lo spettacolo L’Asilo dei Bambini. Il collettivo di giovani vede alla regia Fabio Buonocore, che è anche compositore e autore di musiche e testi.

Un teatro d’avanguardia, provocatorio e irriverente che vuole mettere al centro della narrazione alcune distopie delle istituzioni educative.

La rappresentazione percorre diversi stili rappresentativi, alternando momenti comici e tragici, dove la suspense raggiunge il limite, per poi sciogliersi in performance musicali.

L’evento, ideato come spettacolo dal vivo in programma il 29 e 30 ottobre al Teatro Nuovo,
(rinviato a causa della chiusura dei teatri ordinata dal DPCM del 24 ottobre), è stato rielaborato e ripensato e attraverso la ricerca e la sperimentazione di un prodotto ibrido tra teatro e video.

Scrittura e regia di Fabio Buonocore, con Fabio Buonocore, Wilma, Marta Sarta, Giorgia
Bucciarelli, Paolo Olita, Luisa Favilli, Marco Fagioli, Dario Cei, Riccardo Pratesi, Alessandra
Princi, Nicolò Caltabellotta. Audio e luci di Alessandra Lorusso, Nicolò Caltabellotta, Alessandra Princi. Maschere e locandina di Riccardo Pittioni.

Per informazioni e acquisto biglietti consultare il sito o la pagina Facebook. La piattaforma usata per fruire lo spettacolo è Zoom.

Il Teatro Nuovo di Pisa omaggia Gianni Rodari

La programmazione in digitale continua. In diretta streaming dal palco del teatro venerdì 20 novembre alle 21.30 “Fantastica”, uno spettacolo per bambini e bambine.

Lo spettacolo sarà visibile sulla piattaforma Zoom, in replica anche sabato 21 novembre alle 21.30 e mercoledì 25 novembre alle 10.30.

A 100 anni dalla nascita dell’autore e pedagogo Gianni Rodari, in collaborazione con Era Rodari, Cred Valdera e Convegno nazionale “Mani operose e teste pensanti”, l’attrice Serena Gatti di Azul Teatro, ci accompagnerà in un viaggio nel mondo del fantastico.

Lo spettacolo è a cura di Fabrizio Cassanelli, Serena Gatti, Letizia Pardi; scene e costumi di
Rosanna Monti e luci di Marcello D’Agostino.

Per informazioni, per l’acquisto del biglietto e per conoscere il programma della rassegna on line visitare il sito.

Il direttore artistico Carlo Scorrano intervistato da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201119_02_TEATO-PISA-SCORRANO.mp3?_=1

Teatro Nuovo di Pisa: inizia la rassegna di teatro digitale

Il Teatro Nuovo ha scelto di affrontare la difficile situazione del momento offrendo una programmazione di spettacoli ed eventi in streaming su Zoom.

Le compagnie e i gruppi musicali si esibiranno sul palco davanti a delle telecamere con operatori ed operatrici che manderanno in diretta online gli spettacoli.

Il programma è dei più variegati: si parte domenica 15 novembre con il cabaret “Vetriolo” di Andrea Magini, disponibile in streaming alle 21.00 e in replica alle 22.30. Il 20 novembre alle 21.30 in streaming, con replica il giorno seguente alla stessa ora, “Fantastica” con Serena Gatti. Il 27 e 28 novembre alle 21.30 si esibiranno sul palco del teatro i Family Conflict, con un concerto che spazia tra le melodie jazz e le acrobazie linguistiche del rap, passando per hip-hop ed elettronica.

Si prosegue con “L’asilo dei bambini” di Voci Sbagliate il 4 e il 5 dicembre alle ore 21 e 30 e  “Storie di una Repubblica” con Dario Focardi e Davide Giromini l’11 e il 12 dicembre. In collaborazione con la rete nazionale “Musica popolare nu te fermare”, Vulcana! di Binario Vivo, il 18 e 19 dicembre, un intreccio di racconti e di canzoni con Maria Piscopo e Francesco Salvadore. Per famiglie è lo spettacolo “Una volta c’ era una volta”, altra produzione di Binario Vivo, il 26 e 27 dicembre.

Per finire, il 2 e 3 gennaio 2021, “Pinocchio game”, una sorta di rivisitazione in chiave moderna delle vicende di Pinocchio, proiettato in una realtà virtuale.

Per maggiori informazioni consultare il sito.

Divieto di accesso alla cultura. L’amara chiusura forzata del Teatro Nuovo di Pisa

Di fronte alle misure disposte dall’ultimo Dpcm il Teatro Nuovo di Pisa propone una riflessione sul contributo che il Teatro può dare, ha dato e darà alla società.

Teatro Nuovo Pisa
Foto archivio

Di seguito il testo che abbiamo ricevuto e pubblichiamo.

Potremmo semplicemente fare i conti, fornire numeri e dati sul settore culturale, soffermarci su tutte le ricadute economiche che esso ha su altri settori, stimare il numero di lavoratori coinvolti e i loro stipendi, fornire un numero di biglietti venduti, di spettacoli offerti, di corsi di formazione proposti, di compagnie ospitate, di festival organizzati.
Ma siamo convinti che la vera ricchezza di un territorio e di una città, percorra anche altre vie e proprio su queste vorremmo condividere il nostro pensiero.
Il teatro è uno spazio in cui poter raccontare. Il racconto e la narrazione sono il canale attraverso cui si manifestano la nostra cultura, le nostre idee, le nostre epoche.
Il mondo del teatro è qualcosa che interessa l’intera comunità, dai bambini agli studenti, dai lavoratori ai pensionati. Il mondo del teatro è qualcosa di vivo e coinvolgente, i cui contenuti spaziano in ogni direzione e in ogni dimensione di significato. Il senso del teatro è quello di una società intera che si esprime, che valuta, che decide, che pensa.
Spettacoli, concerti, seminari, corsi di formazione, spazi aperti alla comunità, luoghi di incontro e scambio: tutto questo è teatro. In sintesi: libertà di espressione e di pensiero. Libertà fondamentali, che, in una sana società democratica, stanno alla base del nostro vivere comune.

Teatro Nuovo Pisa
Foto archivio

Riteniamo che l’offerta che il teatro è in grado di proporre sia qualcosa di  insostituibile, fragile ed estremamente prezioso. Per tutti, nessuno escluso.
Siamo convinti del valore profondo di ciò che facciamo; ed è necessario difendere, proteggere e promuovere tutto questo per evitare in qualunque modo un impoverimento culturale e sociale. Per permettere, attraverso il nostro lavoro, di espletare un’esigenza da sempre sentita da qualsiasi gruppo sociale, in qualsiasi epoca, in qualsiasi luogo: quella di raccontare, di trasmettere valori, idee, pensieri, emozioni.
Perché ciò che avviene in un teatro non sia percepito come un passatempo stravagante, distante dalla realtà; ma piuttosto come un analisi precisa di quest’ultima.
Perché ciò che avviene in un teatro non venga relegato nell’asfissiante reparto dell’intrattenimento spensierato; ma venga considerato una manifestazione di cultura, a tutti gli effetti.
Perché ciò che avviene in un teatro non riguardi solamente il lavoro di attori, danzatori, registi, tecnici, sarti, fotografi, maschere; ma sia qualcosa che interessa tutti i cittadini.
Ci pare giusto ed essenziale, dunque, interrogarci sulla portata e sull’importanza delle misure del nuovo decreto, in vigore per quasi un mese intero. Ci chiediamo onestamente quante e quali delle riflessioni di cui sopra siano condivise dalla nostra classe dirigente e dalla politica.
Il nostro teatro deve chiudere. Nonostante tutti i nostri sforzi per rispettare le nuove regole, nonostante la tracciabilità totale degli spettatori, garantita dal fatto che per emettere biglietti è necessario fornire nome, cognome e numero di telefono; nonostante il numero più che dimezzato di posti a sedere per garantire la distanza tra persone, i controlli della temperatura all’ingresso, i gel igienizzanti messi a disposizione, l’aumento delle porte di uscita da una a tre, la sanificazione dell’intera sala e poltroncine, le pulizie frequenti di tutti gli ambienti.
Ci interroghiamo sul nostro futuro e, nel farlo, non possiamo esimerci dal criticare i nuovi provvedimenti. Questa nostra critica non deve essere scambiata per una negazione della situazione emergenziale in cui ci troviamo, né tantomeno per una presa di posizione politica. Questa critica emerge da quanto abbiamo visto nel nostro teatro e quanto ci abbiamo lavorato per adeguarlo alla situazione, che, ribadiamo, non abbiamo mai sottovalutato. Visto tutto ciò che abbiamo fatto, cioè tutto il possibile, questa nuova chiusura forzata ci pare quantomeno poco comprensibile. Con queste amare considerazioni, ci accingiamo ad annullare eventi, spettacoli e concerti nel nostro teatro, augurandoci che questo ulteriore mese di stop forzato non sfoci in una chiusura definitiva, promettendovi che ce la metteremo tutta perché ciò non avvenga.

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