Le manifestazioni dopo le cariche, Pisa  e Firenze tornano in piazza

Le manifestazioni dopo le cariche, Firenze e Pisa tornano in piazza – Due i cortei previsti. A Pisa  il corteo raggiungerà piazza dei Cavalieri, a Firenze inizierà sotto l’ambasciata americana. Dirette nel pomeriggio su Controradio. Intanto i poliziotti che il 23 febbraio erano in servizio in divisa e casco nella città della Torre Pendente si sono auto-identificati. Un gesto per farsi individuare e la questura ha trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria che indaga sugli incidenti di piazza.

Alla questura di Pisa è arrivato ieri il preavviso da parte del Coordinamento degli studenti Medi. Sono attesi migliaia di partecipanti. Collettivi studenteschi e antagonisti ribadiranno la richiesta di “dimissioni del questore dopo i fatti di 7 giorni fa”. La comunicazione formale mandata alla questura indica il percorso attraverso il centro. Partenza dalle ore 14 in piazza Vittorio Emanuele, itinerario fino a piazza dei Cavalieri, davanti alla Normale. L’accesso a questa piazza di arrivo fu negato sette giorni fa. Aderisce anche il sindacato dei docenti Gilda. Più tardi a Firenze  nuova manifestazione per la Palestina – partenza ore 18 -, preavvisata da giorni alla questura dai Cobas al Consolato degli Stati Uniti in lungarno Amerigo Vespucci. Secondo il programma, concentramento dei manifestanti e partenza saranno da lungarno Vespucci, nei pressi del consolato Usa. Poi il corteo sfilerà sullo stesso lato in lungarno Corsini, supererà Ponte Santa Trinita, dunque piazza Frescobaldi, via Maggio, via Michelozzi e piazza Santo Spirito.

I sedici poliziotti delle due squadre dell’8° Reparto mobile di Firenze si sono autoidentificati, compresi coloro che sono stati ripresi dai video video mentre alzano i manganelli contro alcuni studenti minorenni. Al momento il fascicolo di Pisa, così come anche quello analogo di Firenze per i disordini davanti al consolato Usa lo stesso giorno, è senza indagati e proseguono gli accertamenti in base a video, relazioni di servizio e prime informative. Sono arrivate inoltre alle due procure le denunce da parte delle questure per resistenza a pubblico ufficiale contro quattro manifestanti a Pisa e cinque a Firenze. Non è detto che tali denunce confluiscano nei rispettivi fascicoli aperti sulle cariche del 23 febbraio, ma potrebbero dare luogo a inchieste parallele.

La sigla Coisp, Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di polizia, ha segnalato 12 casi di bullismo nei confronti di figli di agenti, in superiori di Firenze, Pisa e altre città, due anche in medie inferiori.

Pisa e Firenze si mobilitano, domani gli studenti tornano in piazza

Pisa e Firenze si mobilitano e scendono di nuovo in piazza. Dopo le cariche in occasione delle manifestazioni di venerdì 23 febbraio e mentre proseguono le indagini e s’infuoca la querelle politica, ancora senza indagati tra le forze dell’ordine ma con dei denunciati tra i manifestanti, gli studenti si preparano a tornare nelle piazze oggetto delle violenze di una settimana fa. Controradio seguirà le manifestazioni con finestre di diretta e collegamenti e sui canali crossmediali.

Durante due assemblee pubbliche che si sono svolte nei giorni scorsi, a Pisa nell’aula  magana del Polo “Carmignani”, a Firenze in piazza SS. Annunziata sono state infatti indette due nuove mobilitazioni che si terranno nel pomeriggio di domani a poche ore di distanza. La prima a Pisa partirà alle 14 da piazza Vittorio Emanuele. Nell’aula magna del polo  “Carmignani” campeggiava lo striscione con la scritta “Pisa non ha paura”, che probabilmente aprirà anche la nuova manifestazione. Nel corso del corteo  si ribadirà “la richiesta di dimissioni del questore di Pisa, Sebastiano Salvo, e di tutte le autorità che hanno gestito la piazza venerdì scorso, ma anche il sostegno alla Palestina sotto attacco e per chiedere la cessazione degli accordi universitari e statali con Israele”.

Nel capoluogo toscano i giovani  si troveranno  alle ore 18, davanti al consolato americano per “richiedere la fine del genocidio, il cessate il fuoco immediato, la fine dell’occupazione coloniale israeliana” e per “rivendicare il diritto di cittadine e cittadini, studenti e studentesse, di manifestare ed esprimersi sotto al consolato Usa”, si legge in un comunicato del collettivo K1 del Liceo Machiavelli Capponi.

“Aderiamo all’appello degli studenti di Pisa che hanno convocato una mobilitazione per il 2 marzo alle ore 14.30. La manifestazione di Firenze, che sarebbe partita allo stesso orario da piazza Dalmazia, è pertanto rimandata per poter stare al fianco degli studenti e delle studentesse e della loro lotta contro la repressione.Legare la protesta dei lavoratori a quella degli studenti ha permesso nel passato del nostro Paese di costruire grandi stagioni di speranza e di avanzamento. Anche per questo USB decide di aderire alla manifestazione di Pisa e di portare in quella mobilitazione il grido di giustizia contro gli omicidi sul lavoro”, questo quanto comunica l’Usb rispetto alla manifestazione sulle morti sul lavoro indetta inizialmente per domani pomeriggio.
Il convegno di Firenze delle 10.00 “Omicidi sul lavoro: tanti morti, nessun colpevole” è invece confermato.
Sempre domattina segnaliamo alle 10.30: Flash mob all’ospedale Meyer organizzato dalla rete Sanitari per Gaza.

Firenze, aumentano i posti letto a canone calmierato per gli studenti

La Giunta comunale di Firenze a lavoro per garantire posti letto calmierati agli studenti appartenenti alla “fascia grigia”.

Lo Student Hotel di viale Belfiore risulterebbe il settimo come pagamento di tassa di soggiorno. La Giunta comunale di Firenze ha, dunque, proceduto alla delibera di auto-osservazione al POC (Piano operativo comunale) al fine di garantire un maggior numero di posti letto negli studentati. Il piano proposto da Nardella, sindaco e assessore all’urbanistica fiorentino, promette un aumento del 10% dei posti letto a canone calmierato all’interno degli studentati privati, che vanno ad aggiungersi ai 250 posti pubblici previsti dall’ex caserma Lupi di Toscana e San Salvi, con un ammontare di 1250 unità.

Oltre all’attenzione verso le condizioni degli studenti fuori sede, c’è anche quella di venire in contro al Comitato “Salviamo Firenze”, che nei giorni scorsi ha avviato l’iter per due referendi legati, appunto, agli studentati al fine di  modificare  alcune norme urbanistiche, in particolare riguardo ai cosiddetti studentati di lusso, moltiplicatesi in città negli ultimi anni.

Il primo quesito referendario richiede di rendere più complesso la possibilità di cambiare la destinazione d’uso agli immobili usati per servizi pubblici: ciò vuol dire abolire la possibilità di cambiare in direzionale privato immobili in precedenza usati come direzionale pubblico (gli uffici ad esempio) in edifici che superano i 2000 mq, fatte salve leggi nazionali.

Il secondo, invece, richiede una limitazione della possibilità per gli studentati di svolgere attività turistico ricettive per un massimo di 60 giorni.

Si è concluso positivamente il processo di valutazione del consiglio degli esperti dei due quesiti referendari, con la loro approvazione unanime. Non resta che aspettare l’inizio della raccolta firme, programmata per il 2 giugno.

Firenze, striscione studenti: “Salvini assassino”

Un lungo striscione con la scritta ‘Salvini assassino – studenti contro il razzismo’ è stato esposto per mezz’ora, davanti al Duomo di Firenze, per annunciare la manifestazione di venerdì 26 ottobre nel capoluogo toscano in occasione dello sciopero generale indetto dai sindacati di base.

Gimmy Tranquillo ha intervistato gli studenti firmatari dello striscione.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/10/181024_07_MANISESTAZIONE-STUDENTI_STUDENTE.mp3?_=1

 

Pronta la risposta su Twitter del Ministro Matteo Salvini: “I centri a-sociali mi mettono il MIRINO in fronte e espongono striscione “SALVINI ASSASSINO” davanti al Duomo di Firenze. Mi sembra che questi sedicenti ‘studenti’ stiano diventando molto pesanti, non vi pare stiano esagerando? Provo pena e schifo per questi insulti, io non mollo”.

Scenderanno in piazza Si Cobas, Collettivo antagonista studentesco, e il collettivo femminista studentesco Spine nel fianco.
“Non ci stiamo – si legge in un volantino del Collettivo antagonista studentesco distribuito in piazza – a vedere alunni esclusi dalla scuola perché ‘ci deve essere un limite agli stranieri’.”

striscione

“Non ci stiamo – continua il volantino – a sapere che quasi 200 persone vengono sequestrate per giorni su una nave come fossero animali, non possiamo stare a guardare mentre il nostro compagno di classe rischia di diventare clandestino, non possiamo rimanere in silenzio davanti all’estrema violenza razzista della propaganda e delle leggi del ministro Salvini”.

Fra i temi nel mirino anche la posizione sull’aborto di alcuni esponenti della maggioranza di governo, e la politica del Comune di Firenze in tema di sicurezza.

 

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