Astori: 13/12 interrogatorio medici indagati

Gli inviti a comparire sono stati notificati la scorsa settimana. A interrogarli saranno il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo e il pm Antonio Nastasi, titolari delle indagini. Pioli: “sofferenza ulteriore per l’ambiente viola e in particolare per la famiglia di Davide”

Sono stati convocati per giovedì 13 dicembre in procura a Firenze i due medici, Giorgio Galanti di Firenze e Francesco Stagno di Cagliari, indagati per omicidio colposo nell’inchiesta per la morte del capitano della Fiorentina Davide Astori. Gli inviti a comparire sono stati notificati la scorsa settimana. A interrogarli saranno il procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo e il pm Antonio Nastasi, titolari delle indagini. Giorgio Galanti, all’epoca dei fatti direttore del Centro di medicina dello sport di Careggi, e Francesco Stagno, direttore sanitario dell’Istituto di medicina dello sport di Cagliari, sono accusati di aver firmato, in tempi diversi, l’idoneità sportiva di Astori, nonostante gli esami cardiologici effettuati sul calciatore indicassero, secondo la perizia disposta dalla procura fiorentina, la necessità di eseguire ulteriori approfondimenti.

“L’indagine sulla morte di Astori? Ancora non ne sappiamo molto, quindi è difficile dare dei giudizi ed entrare dentro certe situazioni. Sicuramente è una sofferenza ulteriore per l’ambiente viola e in particolare per la famiglia di Davide”. Così invece il tecnico della Fiorentina, Stefano Pioli. Il tecnico dei viola, affiancato da Federico Chiesa, ha parlato a margine della consegna del Premio ‘Andrea Fortunato’ al Coni: “Un premio – spiega Pioli – che condivido con tutti i giocatori che ho avuto la scorsa stagione, con tutta la gente viola con cui abbiamo condiviso questa immensa tragedia ma con grande unione e grande sostegno”.

– “Io credo che la famiglia di Davide Astori e la città di Firenze meritino tutta la giustizia possibile, e meritino di conoscere la verità su questa scomparsa così tragica che ancora oggi noi piangiamo” ha detto infine  Dario Nardella, sindaco di Firenze

Frosinone-Fiorentina 1-1, Pioli: “Questa gara dovevamo vincerla”

Nell’anticipo della 12/a giornata del campionato di calcio di Serie A, disputato a Frosinone, la squadra di casa conquista un prezioso pareggio.

Il Frosinone, sul filo di lana, o quasi, riesce a pareggiare al 90′ al cospetto di una Fiorentina sciupona che, dopo il vantaggio di Benassi a inizio ripresa, ha mancato più volte il raddoppio e, come accade nel calcio, alla fine la squadra di casa, grazie ad un gol di Pinamonti ha riportato la gara alla parità.

Per i viola, che non vince più, è il quarto pareggio consecutivo per 1-1. La squadra del Frosinone, penalizzata in maniera determinante dall’assenza di Ciano, ha lasciato per lunghi tratti la manovra del gioco ai viola che non hanno avuto la capacità di chiudere la gara, complice anche l’ennesima prova negativa di Simeone che solo in una occasione si è realmente visto.

L’altro giocatore atteso da Pioli, Pjaca, ha fornito una prestazione insufficiente ed alla fine il pareggio suona come una vittoria per i giallazzurri di Longo che hanno centrato la gara numero 50 del Frosinone in serie A. Al contrario le cinquanta presenze di Pioli sulla panchina della Fiorentina sono coincise con un risultato che sicuramente non soddisfa il tecnico dei toscani.

Il Frosinone è andato a folate, quando la Fiorentina ha lasciato campo, i giocatori di casa hanno cercato di creare spazi verso Lafont. Il primo brivido alla gara lo crea Simeone in contropiede la cui conclusione trova la deviazione di Sportiello. Al 19′ fallo di mano di Capuano al limite su tiro di Benassi.

La botta di Biraghi è deviata in angolo da Sportiello. Minuto 33′ punizione di Maiello di testa Beghetto nel cuore dell’area della Fiorentina e Capuano bravo ad anticipare i difensori viola ma meno bravo nel non indovinare lo specchio della porta.

Al 38′ clamoroso palo di Benassi su spiovente di Biraghi. Nel secondo tempo al 2′ errore di Sportiello che non trattiene un pallone facile su colpo di testa di Benassi e viola in vantaggio.

Al 90′ Pinamonti lavora il pallone fuori area e indovina il sette di Lafont.

Stefano Pioli è molto deluso per la mancata vittoria di Frosinone e punta il dito contro gli errori che spesso penalizzano l’impegno della sua Fiorentina in tutta una partita. “Non chiudiamo le gare e non riusciamo a gestire la palla – ha detto il tecnico a Sky Sport -. Abbiamo tirato tanto, ma non siamo stati capaci di chiuderla e sono stati tanti anche gli errori senza la pressione avversaria. Questa partita dovevamo vincerla e dobbiamo fare meglio”.

Pioli ha parlato anche di Simeone, sostituito nel finale e furioso per essere rimasto anche oggi a secco. “Deve continuare ad essere positivo e propositivo, poi il gol arriverà, ma tutta la squadra deve segnare di più – ha affermato – Dobbiamo crescere, purtroppo anche attraverso i nostri errori. Il Frosinone non ci ha messo sotto pressione ma non siamo riusciti a gestire bene i momenti chiave. Non posso dire nulla a una squadra che ha fatto 21 tiri in porta e creato otto occasioni da gol, ma stiamo lasciando punti pesanti per strada”

Fiorentina super, Pioli: “Bravi, ma non guardo calssifica”

L’allenatore Viola: la classifica la ” “guarderò a fine girone d’andata. La cosa che mi interessa di più, a parte le vittorie, è che la squadra finora è stata sempre in partita fino alla fine”

“Siamo partiti molto bene, adesso abbiamo una partita molto difficile a Milano contro l’Inter. Dobbiamo prepararci bene e vedremo come va. È molto bello giocare con questi ragazzi, sono tutti ottimi giocatori. E soprattutto è incredibile questo stadio con questi tifosi”. Così Stefano Pioli ha commentato la netta vittoria, 3-0, della sua
Fiorentina con la Spal. “Giusto dare i meriti alla mia squadra, la Spal arrivava con entusiasmo. Avevamo preparato alcune situazioni solo al video – ha sottolineato Pioli  -. Abbiamo impedito alla Spal di essere pericolosa, bene per 95 minuti”.
Poi ancora: “Abbiamo le qualità per giocare un certo tipo di calcio. Non siamo nati per essere una squadra passiva, rischiamo di più quando ci abbassiamo. Crediamo in questo tipo di gioco, io e i ragazzi. Quando ho tolto Biraghi per Hancko l’età media
credo fosse di 22 anni e mezzo. Una squadra giovane che può crescere moltissimo”. Poi, sulla classifica che vede i viola per ora al secondo posto, Pioli dice: “La guarderò a fine girone d’andata. La cosa che mi interessa di più, a parte le vittorie, è che la squadra finora è stata sempre in partita fino alla fine”. Poi su Chiesa, “qualche rischio di stanchezza c’era. Ma per me era al 100%”, e infine sul pubblico di Firenze, che ha messo da parte
la contestazione ai Della Valle “Il Franchi quest’anno è più caloroso. Lo è stato da quel tragico 4 marzo. Lo è stato grazie ai giocatori che danno tutto. I ragazzi han bisogno di sostegno
ed entusiasmo e ne avranno quando magari andremo sotto. Ma se manterremo queste prestazioni lo stadio ci darà tanto”.
Amareggiato e deluso, invece, Leonardo Semplici: “Abbiamo affrontato una squadra in forma, e noi siamo partiti timorosi facendo errori che non avevamo mai commesso. Secondo me abbiamo anche un po’ pagato la partita di mercoledì – ha spiegato -.
Entusiasmo? Non l’abbiamo perso. Dobbiamo fare tesoro di certi errori, ripartendo come tante volte l’anno scorso. Dobbiamo rimanere coi piedi per terra, certe sconfitte ci devono servire per avere un atteggiamento diverso – ha proseguito il tecnico -.
Conoscevamo l’importanza del nostro avversario ma noi possiamo dare del filo da torcere a tutti, anche se oggi non ci è riuscito. Non siamo stati aggressivi come nostro solito: non
arrivavamo nemmeno secondi sulla palla e la Fiorentina ha giocato molto bene tra le linee. Dovevamo avere un atteggiamento mentale più spregiudicato ma alla fine abbiamo consegnato la partita in un vassoio d’argento alla Fiorentina”.

250 lavoratori Bekaert ospiti della Fiorentina al Franchi

La delegazione di lavoratori sarà ospitata in curva Ferrovia stasera al Franchi in occasione della partita con il Chievo che segna il debutto ufficiale della squadra viola nella nuova stagione.

Un gesto di solidarietà da parte della Fiorentina nei confronti dei lavoratori della Bekaert che perderanno il posto: 250 di loro sono stati invitati stasera al Franchi in occasione della partita con il Chievo che segna il debutto ufficiale della squadra viola nella nuova stagione. La delegazione di lavoratori sarà ospitata in curva Ferrovia. Dopo il concerto a sorpresa di Sting, un’altra manifestazione di solidarietà con l’auspicio che la proprietà rinunci a trasferire l’azienda di Figline Valdarno in Romania.

Intanto Pioli ha diramato la lista dei convocati per la gara di questa sera: come previsto c’è Pjaca ma mancherà Mirallas alle prese con un affaticamento muscolare. L’esterno belga non èriuscito a superare il provino di stamani.

”Non vediamo l’ora di cominciare e di farlo bene” aveva dichiarato ieri Pioli. ”Voglio una squadra spumeggiante, che sappia mettere sempre in campo tutte le sue qualità e non si arrenda mai – ha continuato il tecnico viola – Difficile adesso dire dove potremo
arrivare, sulla carta ci sono sei formazioni più forti. Di certo il nostro progetto è volto a riportare la Fiorentina in Europa, pure in Champions come è stato in passato: non so se questo sarà l’anno giusto perché lo vedo come un progetto da 3-4 anni, intanto però i migliori sono rimasti e sono arrivati giovani di ottime prospettive”.

Pioli: obiettivo Europa ancora alla nostra portata

 “Non abbiamo fatto una gran partita, non siamo partiti con la lucidità e la velocità di cui avevamo bisogno, ma è chiaro che con l’espulsione le cose sono pure peggiorate” ha detto il tecnico viola

La Fiorentina vede allontanarsi la possibilità di centrare l’Europa League anche
se, dopo la sconfitta di Reggio Emilia con il Sassuolo, Stefano Pioli cerca di tenere accese le speranze. “La squadra sta accusando la fatica – ha commentato a fine partita – ma c’è ancora spazio per inseguire un obiettivo ancora alla nostra portata”.
La gara della Fiorentina è stata condizionata dall’espulsione di Dabo, alla mezzora per somma di ammonizioni, che ha costretto i viola in dieci per 60 minuti. “Non mi va di parlare
dell’arbitro – ha detto il tecnico gigliato – ma ammonire un giocatore dopo pochi minuti non è stata una decisione corretta”.
Iachini, invece, ormai vede una salvezza certa: “Questa vittoria mi rende ovviamente contento, davanti c’era una squadra che è stata importante per la mia carriera. Ringrazio i tifosi della curva viola per i cori e gli applausi che mi hanno fatto a
fine partita, fanno sempre piacere”.
L’obiettivo, adesso, è quello di non mollare, per mettersi a riparo da (improbabili) sorprese e per finire in maniera brillante una stagione che per i neroverdi ha avuto molti alti e
bassi. “Non c’è nessun discorso chiuso per la salvezza – ha detto Iachini – anche nei prossimi incontri dovremo dare continuità ai risultati facendo altre belle prestazioni”.

“Non abbiamo fatto una gran partita, non siamo partiti con la lucidità e la velocità di cui avevamo bisogno, ma è chiaro che con l’espulsione le cose sono pure
peggiorate. Non voglio parlare dell’arbitro, dico solo che ammonire un giocatore (Dabo’, ndr) dopo 3′ per un normalissimo fallo di gioco non era la decisione corretta” ha anche detto  Pioli. “La squadra è un po’ stanca, ma abbiamo quattro partite per dimostrare che non siamo quelli di oggi – ha aggiunto a Premium Sport -, c’è ancora un obiettivo che è alla nostra portata”.

Fiorentina: Pioli “Serata di errori, nostri e dell’arbitro”

“Non è facile giudicare questa partita, anche se è stata la serata degli errori, nostri e non solo. Errori dell’arbitro? Il fallo su Biraghi meritava il secondo giallo e il rosso. Anche su Dias non è stato segnalato un fallo, così come su Chiesa nella ripresa che era lanciato in un tre contro due. Tante situazioni, è stata una partita complicata per l’arbitro, però certe cose sono state determinanti”.

Così un amareggiato Stefano Pioli ha commentato il ko della Fiorentina con la Lazio dopo otto risultati consecutivi sottolineando oltre agli errori commessi dalla propria squadra, la direzione dell’arbitro Damato “Peccato perché avevamo una grande occasione. Ci siamo fatti riprendere due volte su palla inattiva, ci siamo abbassati troppo e abbiamo attaccato con poca lucidità – ha ricordato sempre Pioli -. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio ma abbiamo delle responsabilità, nonostante lo spirito messo in campo. Adesso dobbiamo reagire e dimostrare di essere una squadra vera”.

Infine, Pioli ha spiegato cosa è successo con Milinkovic Savic a fine partita, un battibecco in mezzo al campo: “A fine partita sono andato da Milinkovic per dirgli che doveva andare a festeggiare con i suoi tifosi anziché prendere in giro i nostri. Con Inzaghi ci siamo salutati, il rapporto era buono prima e lo è adesso”.

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