Ludopatie: via libera a logo per i locali ‘No slot’

Lo schermo di una slot machine, su cui scorrono le lettere che formano la scritta ‘No slot’. E’ il logo approvato dalla Giunta toscana nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessora al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi.

Potranno esporlo in evidenza esercizi e circoli, bar e luoghi di ricreazione che scelgono di non installare le macchinette popolarmente definite ‘mangiasoldi’. La Regione realizzerà anche, sul proprio sito web, uno specifico portale per gestire le richieste di questo marchio identificativo. “Per contrastare il gioco d’azzardo patologico, in Toscana abbiamo messo in atto tante iniziative – sottolinea in una nota l’assessore Stefania Saccardi -, a partire dalla legge regionale del 2013, che contiene una serie di misure per il gioco consapevole e per la prevenzione della ludopatia. Purtroppo il fenomeno del gioco d’azzardo coinvolge un numero sempre crescente di persone di tutte le età, che si lasciano tentare da questa passione fino a farla diventare una vera patologia.

Abbiamo fatto azioni di informazione, prevenzione, formazione, ricerca, monitoraggio, molte rivolte ai giovani”. Saccardi ricorda che “a luglio di quest’anno abbiamo varato il Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo, finanziandolo con oltre 3 milioni. Ora mettiamo a disposizione di tutti gli esercizi che lo vorranno il logo No slot, e invitiamo gli esercenti a richiederlo ed esporlo ben in vista all’ingresso dei loro locali”. Un successivo atto regionale regolamenterà i modi di utilizzo del logo e gli impegni assunti dai titolari di circoli ed esercizi pubblici: saranno poi i Comuni a verificare che circoli ed esercizi utilizzatori del logo rispettino gli impegni presi.

“Nonno ascoltami!-L’ospedale in piazza”, in Toscana

?Firenze, arriva anche in Toscana la campagna nazionale “Nonno ascoltami! – L’ospedale in piazza”, promossa da Udito Italia onlus, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Salute e con il supporto dell’Oms.

Giunta alla nona edizione, la campagna “Nonno Ascoltami”, promuove su tutto il territorio nazionale una nuova cultura della prevenzione e della salute dei cittadini, facendo controlli gratuiti dell’udito in varie piazze italiane. Le piazze toscane saranno Firenze (domenica 7 ottobre, piazza Strozzi), e Siena (domenica 14 ottobre, piazza Matteotti).

“Nonno Ascoltami Udito Italia ONLUS” è una ONLUS che nasce da una mission ben precisa: diffondere tra i cittadini l’importanza della prevenzione. Un concetto valido su tutti i fronti e che la ONLUS porta avanti in particolare contro i disturbi uditivi.

Con Saccardi, hanno presentato la campagna Sara Funaro, assessore al welfare del Comune di Firenze, Nadia Ballone, referente “Nonno Ascoltami! – Udito Italia Onlus, Franco Trabalzini, direttore UOC di Otorinolaringoiatria Azienda Ospedaliera Universitaria “Meyer”; Lorenzo Salerni, UOC di Otorinolaringoiatria, Dipartimento Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze – Policlinico “Santa Maria alle Scotte” – Siena; Elisa Gaudini, Reparto di Chirurgia Otologica Azienda ospedaliero-sanitaria Senese, Camilla Parmeggiani, CRI Firenze.

“Spesso c’è una certa resistenza da parte delle persone anziane – ha proseguito Stefania Saccardi – E il fatto di non sentire bene accentua la tendenza a isolarsi e a soffrire di solitudine. Sappiamo che per gli anziani è importante stare con gli altri e avere una vita di relazione soddisfacente. Per questo abbiamo accolto con grande favore questa campagna e messo a disposizione di Udito Italia onlus i migliori professionisti che abbiamo”.

“Avere sul nostro territorio iniziative di sensibilizzazione e prevenzione è molto importante – ha aggiunto Sara Funaro – L’udito è fondamentale, e dove non si fa prevenzione, si crea poi isolamento. Qui a Firenze siamo al secondo anno di questa iniziativa, che l’anno scorso ha riscosso grande successo. Come istituzioni, faremo in modo che un numero sempre maggiore di cittadini possano avvicinarsi a queste inziative di prevenzione”.

Franco Trabalzini ha dato qualche numero importante per inquadrare il fenomeno dell’ipoacusìa: “In Italia 7 milioni di persone, bambini e adulti, hanno problemi di udito, il 12% della popolazione. 25.000 non sentono, e se un bambino non sente, non parla. Per questo, prima si interviene, meglio è. L’ipoacusìa nell’anziano è subdola, pian piano crea isolamento, e spesso la demenza senile è causata proprio dall’isolamento. Il costo della sordità in Italia è di 3.6 miliardi di euro. Questo è un progetto intelligente, che permette di ottimizzare risorse e risultati”.

Gli altri esperti hanno sottolineato che “un paziente su tre tra gli over 65 è affetto da sordità, ma tra la diagnosi e l’accettazione del dispositivo passano molti anni. E il 90% di chi potrebbe usare i dispositivi, non lo fa”.

Alla conferenza stampa erano presenti anche rappresentanti dell’associazione “Io parlo”, e dell’Associazione Italiana di Acustica, che il 7 e 14 ottobre saranno nelle due piazze toscane a sostenere l’iniziativa.

Gimmy Tranquillo ha intervistato la referente della Onlus, Nadia Ballone, l’assessora al welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro e l’assessora regionale l’assessora regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/09/180924_03_NONNO-ASCOLTAMI_BALLONE-FUNARO-SACCARDI.mp3?_=1

INFO: http://www.nonnoascoltami.it/

Decessi al Noa di Massa: Regione Toscana smentisce, “non è stata malagestione”

“La notizia per cui la malagestione delle infezioni nel reparto di medicina dell’ospedale Noa di Massa avrebbe causato la morte di 34
persone è semplicemente falsa, anche se è esplosa su tutti i
media nazionali provocando allarme”. Lo ha affermato Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in una conferenza stampa con l’assessore alla salute Stefania Saccardi, il responsabile dell’osservatorio epidemiologico dell’Ars Fabrizio Gemmi e il coordinatore del gruppo tecnico che ha seguito l’analisi dei casi, Filippo Pieralli. “Non solo i dati confermano che la mortalità del reparto è in
linea con altri reparti simili, ma anche la commissione a cui
l’assessore ha fatto studiare le cartelle del Noa conferma che
si tratta di notizia falsa”, ha detto Rossi secondo cui “la
sanità toscana è all’avanguardia nella lotta alle infezioni, è
fra le tre regioni che hanno un sistema di monitoraggio per le
infezioni derivanti da cure mediche, e va meglio rispetto ad
altre regioni prese come riferimento. La Asl ha fatto querela, e
la Regione farà querela”.

Si è tenuta oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, la conferenza stampa, tenuta  dal presidente Enrico Rossi e dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, per illustrare i risultati del lavoro della commissione di esperti che ha esaminato i casi dei decessi verificatisi al Noa, il Nuovo Ospedale delle Apuane di Massa, tra il dicembre 2017 e il gennaio 2018.

Presenti alla conferenza anche Fabrizio Gemmi, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico dell’Ars (Agenzia Regionale di Sanità), e Filippo Pieralli, internista dell’AOU di Careggi, coordinatore del gruppo tecnico di esperti che ha svolto l’analisi dei casi.

“Coloro che hanno diffuso queste notizie, alimentato queste notizie, noi li quereleremo: lo
abbiamo già fatto attraverso l’Asl e lo faremo come Regione Toscana”. Lo ha affermato Enrico Rossi, “Vogliamo smentire quella che oggi si chiama una ‘fake news’ relativa alla sanità toscana”, ha aggiunto, parlando di “notizia falsa” in merito alle ricostruzioni di stampa su una presunta cattiva gestione di infezioni.

Il gruppo tecnico, composto da professionisti del Servizio sanitario regionale, con consolidata esperienza nei diversi ambiti relativi al contrasto delle infezioni correlate all’assistenza, e di riconosciuta competenza anche a livello nazionale e internazionale, in collaborazione con ARS (Agenzia regionale di sanità) e GRC (Centro regionale rischio clinico), con il coordinamento del settore regionale, ha condotto questo lavoro: a) esame delle cartelle cliniche relative ai 34 pazienti oggetto della segnalazione; b) valutazione delle relazioni fornite dalla AUSL Toscana Nord Ovest; c) analisi dei dati forniti dal Laboratorio di Microbiologia di Lucca relativi alle batteriemie degli ospedali dell’Area vasta Nord Ovest; d) analisi dei dati del report SDO 2016 relativamente alle Infezioni dovute a cure mediche, per la Toscana e dei dati nazionali; e) analisi dei dati regionali 2017 relativi ai ricoveri con diagnosi di sepsi.

Esaminando le cause di morte dei 34 pazienti deceduti, sulla base della documentazione sanitaria emerge che in 13 casi era presente un quadro infettivo: 5 casi sono giunti in opspedale con una patologia infettiva preesistenze, mentre 8 erano pazienti nei quali non era stata rilevata una infezione all’ingresso e nei quali è successivamente insorto un quadro settico. In questi 13 casi si tratta di pazienti giunti in ospedale con un quadro clinico estremamente compromesso ed in età avanzata (età media 84 anni). Gli altri decessi sono relativi in 14 casi a pazienti deceduti per patologia cardiovascolare e in 7 casi a complicanze non infettive insorte in pazienti neoplastici terminali.

Dai dati forniti dal Laboratorio di Microbiologia di riferimento dell’Area Vasta Nord Ovest (Laboratorio di Lucca) emerge un attivo monitoraggio delle colonizzazioni intestinali effettuato presso la Medicina del Noa: la ricerca delle Enterobacteriacee mediante tampone rettale è stata effettuata in 452 casi nel primo quadrimestre 2018, di cui 29 risultati positivi per KPC, mentre nel’ultimo quadrimestre 2017 i positivi sono 35 su oltre 500 tamponi effettuati per sorveglianza, dati in linea con il livello di endemia attualmente riscontrato a livello nazionale.

I dati del Ministero della Salute contenuti nel rapporto SDO 2016 mostrano, relativamente alle infezioni dovute a cure mediche, un valore per la Toscana pari a 8.24 per 100.000 dimissioni, inferiore al dato nazionale (12.39) e al di sotto della maggior parte delle altre regioni. Il valore per l’Ospedale Noa relativo al 2016 è pari a 13.0 per 100.000 dimissioni.

I ricoveri ordinari al Noa con diagnosi di sepsi nel 2017 sono stati 546, pari al 3% del totale dei ricoveri, tale dato è del tutto sovrapponibile a quello degli ospedali regionali con casistica simile (3-4% del totale dei ricoveri). I casi totali a livello regionale sono stati, sempre nel 2017, 9.168 e il dato è in linea con i dati di incidenza mostrati da stime di letteratura internazionale.

La Toscana è inoltre una delle tre regioni che si è dotata di un sistema di monitoraggio delle resistenze antibiotiche. Attraverso la Rete di sorvegulianza microbiologica e dell’antibiotico-resistenza, istituita nel 2012 e che oggi comprende tutti i laboratori di microbiologia presenti a livello regionale, ogni anno sono disponibili dati che permettono di tracciare il quadro epidemiologico del problema e mettere in luce differenze territoriali sia a livello di azienda sanitaria che di zona socio-sanitaria.

 

 

Morti sul lavoro, De Robertis e Saccardi: è intollerabile

Un profondo cordoglio da Lucia De Robertis e Stefania Saccardi per i morti sul lavoro ad Arezzo, “i luoghi di lavoro non possono essere luoghi di morte” afferma de Robertis, bisogna “aumentare a tutti i livelli la cultura della sicurezza e mettere in atto tutte le misure perché di lavoro non si debba più morire” conclude Saccardi.

“Un sincero, profondo cordoglio alle famiglie dei due dipendenti morti questa mattina sul lavoro all’Archivio di Stato di Arezzo”. Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Lucia De Robertis dopo la morte dei due dipendenti dell’Archivio di Stato ad Arezzo.

“Anche questa è una morte sul lavoro che ci lascia sgomenti, perché i luoghi di lavoro non possono essere luoghi di morte”, aggiunge De Robertis “Alla magistratura il compito di indagare le cause che hanno prodotto la fuga di gas dal’impianto antincendio. Alle istituzioni deputate il dovere di rafforzare ancora le politiche per la sicurezza nei luoghi di lavoro, sia sul lato della prevenzione, sia sul lato della repressione di comportamenti illeciti che mettono a rischio la salute e la vita dei lavoratori”.

“Un lavoro”, conclude la vicepresidente del Consiglio regionale “che la Toscana porta avanti da tempo, nel campo della formazione e dei controlli, attraverso i dipartimenti della prevenzione delle aziende sanitarie. Dipartimenti che svolgono un lavoro straordinario e che, come tutto il comparto sanitario, non dovrebbero fare i conti coi tetti di spesa del personale, come da tempo la Toscana chiede e per cui ha chiesto al Governo di ottenere l’autonomia speciale nella sanità”.

“Ancora una volta dobbiamo piangere dei morti sul lavoro. Ieri un autotrasportatore che lavorava intorno a un’autocisterna a Empoli, stamani due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo. Il primo pensiero va naturalmente ai familiari, ai quali esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza”. Così l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi sulla morte dei due dipendenti dell’Archivio di Stato di Arezzo, deceduti perché intossicati per una fuga di argon.

“E’ davvero assurdo morire in questo modo”, prosegue ancora l’assessore Saccardi “So che è stato disposto il sequestro dell’edificio e che la procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta.
Le indagini accerteranno lo svolgimento dei fatti e le eventuali responsabilità. In Toscana, tanto stiamo facendo per la sicurezza sul lavoro, ma è certo che c’è ancora tanto da lavorare per aumentare a tutti i livelli la cultura della sicurezza e mettere in atto tutte le misure perché di lavoro non si debba più morire”.

Saccardi su sanità: necessità aumentare presa carico persone 

Stefania Saccardi, assessore al Diritto alla salute e al sociale della Regione Toscana è intervenuta oggi alla conferenza ‘Generiamo il futuro’, sulla ricerca nelle scienze della vita in Toscana organizzata da Regione e Fondazione Toscana Life Sciences, in programma a Siena oggi e domani.

“Stiamo vivendo un cambiamento molto forte dal punto di vista epidemiologico e tecnologico. C’è una necessità sempre maggiore di aumentare e migliorare la presa in carico delle persone. Tutto questo ci chiede di modificare continuamente la nostra organizzazione, per continuare a garantire una sanità universale, innovativa, sostenibile, e rendere compatibile lo sviluppo con la sostenibilità del sistema”- ha dichiarato Saccardi.

La conferenza è stata aperta da un videomessaggio del presidente Enrico Rossi, che sarà presente questo pomeriggio. Rossi ha ricordato che negli ultimi anni il settore delle scienze della vita ha rappresentato per la Toscana un’eccellenza a livello di ricerca, investimenti, crescita occupazionale, e che la regione, dopo Lombardia e Lazio, è la terza realtà nazionale, grazie sia alla qualità delle Università e del servizio sanitario regionale, sia alle capacità del mondo imprenditoriale, dalle startup, agli spinoff, alle Pmi, alle multinazionali.

“La Toscana – ha aggiunto Saccardi – ha un patrimonio straordinario, oltre alle Università, vere e proprie eccellenze, abbiamo una straordinaria industria innovativa, sia nel settore del farmaco che delle tecnologie informatiche”. L’assessore ha sottolineato come “un’amministrazione intelligente mette tutto in sinergia, per alimentare e migliorare tutto questo, Toscana Life Sciences, sapientemente guidata da Fabrizio Landi, è stata un’intuizione straordinaria, capace di mettere in relazione questi mondi, clinica e ricerca, coordinando pubblico e privato”.

L’assessore ha poi ricordato i numeri della ricerca in Toscana: “Dal 2010 ad oggi l’assessorato al diritto alla salute ha finanziato 277 progetti di ricerca, per un totale di circa 118 milioni, finanziamenti provenienti da Ue, Stato e Regione.

Sta uscendo ora il nuovo bando Ricerca Salute 2018, con una dotazione di 22 milioni e mezzo, destinato alla ricerca nel sistema sanitario regionale”. Finanziamenti che consentono di “tenere le aziende su questo territorio, far sì che non se ne vadano, valorizzare le eccellenze”, ha concluso Saccardi.

Festival della Salute, Saccardi: “Felice sintonia con le politiche sanitarie della Regione”

L’assessore al diritto alla salute, sociale e sport Stefania Saccardi ha presentato stamani l’edizione numero 11 del Festival della Salute, che si terrà dal 21 al 23 settembre alle Terme Tettuccio di Montecatini. Erano con lei il sindaco di Montecatini, Giuseppe Bellandi, il project manager del Festival della Salute, Gian Giacomo Cara, e il curatore del Festival della Salute, Paolo Amabile.

“Anche quest’anno – ha proseguito l’assessore Saccardi – gli incontri spaziano dagli argomenti di salute a quelli del sociale e dello sport, e in quanto assessore al diritto alla salute, al sociale e allo sport di questa Regione non posso che rallegrarmi di questo. Si parlerà di prevenzione, lotta alle dipendenze, vaccini, trapianti, lotta ai tumori, tutti temi su cui la Toscana è fortemente impegnata, con iniziative concrete e scelte all’avanguardia. Nelle prevenzione rientrano anche le vaccinazioni, sulle quali proprio due giorni fa il Consiglio regionale ha approvato una legge che ne ribadisce l’obbligatorietà”.

“Siamo molto contenti di ospitare a Montecatini per il terzo anno consecutivo il Festival della Salute – ha detto Giuseppe Bellandi – La nostra è una storia che nasce dalle nostre acque, ottimi farmaci naturali. Per noi il Festival della Salute è una vetrina importante. Il termalismo è importante come risorsa di salute e risorsa turistica. I cittadini di tutto il mondo dedicano  grandi risorse al turismo di salute. Quelli del Festival aranno giorni intensi, ma tutti gli incontri saranno facili da seguire”.

Paolo Amabile ha illustrato il programma: “Il cuore di questa manifestazione da anni è la prevenzione – ha spiegato – Anche quest’anno abbiamo avuto una fattiva colaborazione con l’assessorato alla salute, ci saranno incontri dedicati alle scuole, che saranno la conclusione di un percorso condotto nei mesi passati. Verrà dedicato molto spazio anche allo sport praticato, non solo raccontato. Ci sarà attenzione ai temi dell’alimentazione, e uno spazio importante sarà dedicato alla donazione”.

“Questo evento è cresciuto negli anni – ha sottolineato Gian Giacomo Cara – Ci aspettano tre giorni molto intensi, tanti appuntamenti, ma tutti frubili, rivolti a persone di tutte le età”.

L’edizione di quest’anno del Festival è dedicata a “Prevenzione, cura e benessere”: oltre 100 eventi tra convegni, workshop e incontri rivolti al grande pubblico di tutte le età, per parlare di salute e di benessere in tutte le declinazioni. Nel programma, incontri su Basaglia e la metamorfosi della psichiatria, rischio infettivo, cyberbullismo, dieta mediterranea, trapianti, cambiamenti climatici e salute, tumori, vaccini, e molto altro.

La Regione Toscana, assessorato al diritto alla salute, sarà presente al Festival della Salute con uno stand espositivo, all’interno del quale è possibile attivare la tessera sanitaria e il fascicolo sanitario, e avere una dimostrazione di tutti i servizi del fascicolo offerti sul nuovo portale dedicato fascicolosanitario.regione.toscana.it.

All’interno dello stand sarà inoltre possibile trovare materiale informativo sulle maggiori campagne di comunicazione dell’assessorato, per esempio la promozione delle vaccinazioni, la prevenzione dell’ictus, gli screening oncologici. Inoltre, i professionisti delle Aziende Sanitarie partecipano in qualità di relatori ai seminari che si svolgeranno durante la manifestazione sui temi di  maggiore interesse: stili di vita, alimentazione, attività fisica, sport, trapianti.

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