LABORATORIO SOCCORSO a Prato: 12 spazi per 12 principi fondamentali

Il progetto di Giacomo Zaganelli nel Quartiere Soccorso di Prato si svolgerà venerdì 23 ottobre dalle 17.30 alle 19.30. Sabato 24 e domenica 25 dalle 16 alle 20.

12 micro-interventi (azioni, performance, video, installazioni, ecc) ciascuno ispirato da uno dei 12 principi fondamentali della Costituzione Italiana, ambientati in altrettanti spazi privati e pubblici del quartiere, alcuni vissuti, altri chiusi, sfitti e inutilizzati, riaperti per l’occasione.

LABORATORIO SOCCORSO è un progetto diffuso di Giacomo Zaganelli, curato da Stefania Rinaldi e organizzato da CUT | Circuito Urbano Temporaneo in continuità con NO AgenZy, vincitore del bando per la rigenerazione a base culturale della Regione Toscana, con il contributo cultura di Publiacqua e il patrocinio del Comune di Prato.

Un evento diffuso, realizzato con il coinvolgimento degli abitanti del quartiere, pensato per avvicinare la cittadinanza alle tematiche della Costituzione attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.
Orari e prenotazioni al link.

Prato: il Soccorso rinasce con i “Giardini di Prossimità”

Giovedì 6 giugno, alle ore 16.30, nei Giardini di via del Purgatorio a Prato, si terrà la grande festa per l’inaugurazione del “Giardino Evolutivo”, un’opera di arte e botanica che riunisce adulti e bambini di etnie diverse nella creazione di uno spazio pubblico condiviso, realizzata grazie al progetto “Giardini di Prossimità”

Nel quartiere il Soccorso, uno dei più complessi di Prato, caratterizzato da un’elevata densità abitativa sviluppata principalmente durante il boom economico degli anni ’50 e da insediamenti di comunità di diverse nazionalità, nasce “Giardini di Prossimità | La Natura come Bene Comune”, il progetto vincitore del bando Creative Living Lab 2018, intervento promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e patrocinato dal Comune di Prato.

Il quartiere Soccorso è ha una grandissima concentrazione abitativa e produttiva, ma è fortemente carente di piazze, spazi di aggregazione e aree verdi pubbliche: per questo il progetto “Giardini di Prossimità | La Natura come Bene Comune” si ripropone di ripristinare questo complesso territorio avvalendosi dell’aiuto popolazione scolastica e residente.

All’inizio di marzo è stata realizzata la prima installazione artistica collettiva, con la piantumazione con gli abitanti del Soccorso e la partecipazione dei alcune classi delle scuole Collodi, di un “Frutteto di Prossimità”, guidata dall’artista Luigi Coppola. L’intervento, con la messa a dimora di 15 alberi di frutti minori e antichi donati dall’Oasi Apistica Le Buche di Poggio a Caiano e da privati cittadini, crea un primo presidio di biodiversità all’interno dello spazio. La forma scelta per l’installazione è la spirale, ordinata secondo la regola di Fibonacci alla ricerca dell’equilibrio naturale. L’opera si presenta come segno concreto nello spazio verde, un intervento di Land Art che segna la presenza reale della comunità in un luogo pubblico.

Sempre nel mese di marzo è partita la prima sessione di “Quartiere Soccorso | Suburb’s narration” della fotografa Maruska Tonioni curato da Stefania Rinaldi: l’idea nasce all’interno di Giardini di Prossimità e mira ad indagare a fondo le dinamiche delle periferie di Prato, partendo dal racconto fotografico e dall’indagine scientifica legata alla complessità della comunità che lo abita.

Ad Aprile le artiste Sara Leghissa e Marzia Dalfini hanno creato uno spazio di condivisione e ricerca tramite call pubblica della durata di una settimana con giovanissimi e appassionati partecipanti incentrato sul senso del termine Legalità e sulla percezione di Illegalità dal titolo “Have you ever been (il)legal? – working for an illegal collective practice- spazio di condivisione e ricerca” . Momenti di scoperta e conoscenza seduti a tavola, esplorazione e ritualità nei giardini, una visita alle docenti delle scuole Collodi, parte attiva del nostro progetto e un momento di forte partecipazione con il coinvolgimento di tutta la comunità. Tanta attenzione, curiosità e uno scambio di opinioni e racconti, per creare consapevolezza in uno spirito di comunità. Al termine della settimana di formazione è stata attuata la restituzione del lavoro in forma di azione partecipata apponendo segni fisici nel quartiere legati all’invasione urbana con l’utilizzo della parola scritta e la pratica di Street Art.

A Maggio si è svolto “Il Giardino Evolutivo” di Luigi Coppola, un progetto che ha visto la partecipazione e collaborazione dei ragazzi dell’Istituto Agrario Datini e della Cooperativa New Naif per far nascere un Giardino Evolutivo: all’interno del giardino troviamo una scultura vivente che sperimenta una visione aperta della pratica della riproduzione vegetale cercando di sfuggire alle logiche della dominazione della natura, dell’uniformità, della monocultura e abbracciando logiche di ibridazione intra-specie, contaminazione, circolazione e complessità.

La scultura / giardino è intesa anche come agorà, spazio per le relazioni sociali e luogo generatore di pratiche di cittadinanza attiva e riappropriazione del bene comune. Le azioni che si possono sviluppare hanno un forte intento pedagogico e di cambiamento culturale e sono al servizio di una rete locale di coltivatori di cambiamento locale. L’idea è quindi di lavorare sul concetto di riproduzione sia in termini sociali che agricoli.

Il Giardino Evolutivo a Prato ai Giardini del Soccorso è il terzo della serie di giardini creati dall’artista dopo quello attivo all’interno di Gardentopia progetto promosso da Matera Capitale della Cultura Europea 2019 e quello di Bari costruito in collaborazione con l’Istituto per l’Immaginazione del Mediterraneo a cura di Vessel nei giardini collettivi di Parco Domingo. Il progetto è stato ideato in collaborazione con LAN | laboratorio architetture naturali di Bari.

Infine, sempre nel mese di maggio, è intervenuta anche l’artista Beatrice Catanzaro con una serie di laboratoriali dal titolo “Portami”, che hanno coinvolto le classi della scuola primaria Collodi, in collaborazione con Derry Ciaramelli, Elena Sanesi, Elena Franchi, Massimiliano Monnecchi, Stefania Rinaldi, Chiara Vacirca.

Prato: “VegetableGarden”, un festival per la sostenibilità ambientale

Dal primo all’undici febbraio si svolgerà il Festival PratoCity//VegetableGarden (presso la Saletta Campolmi, Via Puccetti, 3 Prato) dedicato alla  sostenibilità ambientale,  alla narrazione della storia del territorio,  alle  nuove  strategie di indagine dei cambiamenti climatici e alle buone  pratiche sostenibili per il nostro ecosistema.

La tematica di riferimento per l’edizione 2019 parte  dal tessuto urbano del territorio di Prato seguendo la storia secolare della presenza agricola e la trasformazione urbanistica della città legata all’affermazione industriale e alla ridefinizione e rifunzionalizzazione delle aree verdi nei secoli, arrivando al nuovo senso dello spazio verde/giardino come focus per la creazione di comunità.

Il festival fa parte di un più ampio progetto di CUT (Circuito Urbano Temporaneo) e Riciclidea Prato, che ha per titolo Giardini di Prossimità, è promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali vincitore del bando Creative Living Lab 2018 e patrocinato dal Comune di Prato.

Il festival è patrocinato dai comuni di Prato e di Poggio a Caiano e ha tra i partner l’ I.C.S. Curzio Malaparte,il Comitato di riqualificazione del Soccorso di Prato, l’Oasi Apistica Le Buche, l’associazione Seed Vicious, Bloomproject, Iridra Firenze e Hydrousa, Caffe-Scienza, Libreria Gori.

Primo appuntamento sarà l’inaugurazione della mostra sul cambiamento urbano legato alla pratica agricola e agli orti a cura di Stefania Rinaldi, che ripercorre con fotografie, cartografie, testimonianze video e documenti originali la storia del mutamento della città, allo scopo di legare in modo importante tutto il tessuto cittadino creando un percorso a ritroso, volto a rimarcare e ritrovare luoghi che assumono una funzione agricola e di incontro in città e a scoprire spazi ancora attivi, potenziali, racconti di socialità.

Un focus particolare di racconto è rivolto al Quartiere del Soccorso di Prato, luogo di multicultura, che sarà oggetto nei prossimi 5 mesi di tre residenze artistiche e di numerosi eventi. Al suo interno è presente una sede scolastica; le scuole Collodi sono tra le più popolose della città con circa 700 alunni. Proprio le classi della scuola e i docenti, insieme al comitato di quartiere, saranno coinvolte attivamente in tutte le attività all’interno del festival, con laboratori e workshop in collaborazione con Elena Sanesi di Riciclidea Prato, ispirati al percorso formativo del Centro ReMida, Terre d’Acqua di Bologna.

La giornata di Domenica 10 febbraio sarà occasione di uno scambio semi dalla partecipazione nazionale, organizzata grazie alla collaborazione con l’Associazione fiorentina Seed Vicious, con il coinvolgimento delle realtà del territorio invitate a riscoprire la biodiversità attraverso varietà antiche e piante in sinergia.

Sono previsti una serie di momenti dedicati alla sostenibilità e alle pratiche virtuose del territorio e il racconto di itinerari che arrivano all’interno del centro cittadino alla scoperta degli orti storici fin dal periodo medievale dentro le mura fino al primo Orto Urbano di Prato Spazi In Vasi in via Arcangeli, proprietà delle monache di Santa Trinita nel periodo del 1300 e sede di un mulino e di orti di primizie fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando l’edificio fu distrutto durante un bombardamento alleato.

Lo spazio si trova all’interno del quartiere del Soccorso e ne rappresenta il margine addossato alle mura. I giardini interessati dal progetto sono invece il margine di confine del quartiere.

Una sezione sarà curata in collaborazione con Giuseppe Bennati dell’Oasi apistica Le Buche di Poggio a Caiano e prevederà il racconto degli orti creati negli anni ’20 per formare i coloni nordafricanio durante il fascismo e la visita ad un Susino pianta madre di 100 anni ancora fruttifico e i figli legati alla banca del seme della biodiversità Toscana.

Grazie all’immenso patrimonio dell’Oasi ripercorreremo la storia dell’agricoltura del territorio, innescando un filo di senso legato alla scienza e al riconoscimento di specie antiche, autoctone da preservare, attivando un ideale ponte con la storia e il Museo della Natura Morta di Poggio a Caiano, dove sono conservati i dipinti di classificazione delle specie arboree di Bartolomeo Bimbi.

Ulteriore sezione speciale sarà Green-teck, Talk e Tavolo di confronto. Le giornate contengono al loro interno esempi virtuosi e racconti di pratiche sostenibili legate alla sensibilizzazione verso il cambiamento climatico e alle nuove frontiere tecnologiche. L’utilizzo del suolo in agricoltura può infatti oggi assumere valenza di rigenerazione e riattivazione dei processi naturali che l’uomo ha nei secoli cercato di controllare e razionalizzare. La nuova sfida consiste nella creazione di dialogo e collaborazione tra uomo e natura, per la naturalizzazione dei processi umani, non come ritorno al passato ma come sguardo proiettato verso il futuro.

Nel contemporaneo diventa urgenza la definizione di pratiche che possano essere sostenibili per il nostro ecosistema, con la bonifica dai veleni industriali e il recupero di suolo grazie alle proprietà delle piante, il risparmio di acqua e la sua depurazione con metodi naturali, il rispetto del ciclo di crescita con la cultura della consociazione e dell’orto spontaneo, l’abolizione della monocoltura e la ricerca di nuova biodiversità con il recupero di semi antichi e piante commestibili ormai in via di estinzione, le nuove frontiere con la tecnica delle popolazioni evolutive.

Saranno presentati quindi progetti di innovazione sostenibile vicini a proposte inerenti le linee guida che l’amministrazione porta avanti nella ridefinizione del verde urbano, dalla connessione del lungofiume con gli orti urbani allo studio di forestazione legato al nuovo piano operativo.

Sarà centrale l’autocostruzione e l’esposizione di una serra idroponica del progetto pratese BloomProject e la partecipazione di Iridra, azienda fiorentina, che presenta Hydrousa, progetto vincitore di un bando Europeo Horizon2020, legati entrambi al tema dell’acqua come bene comune e la presenza dei ricercatori dell’associazione Caffe-Scienza.

Sarà infine attivato un collegamento-ponte con il centro cittadino grazie alla collaborazione con la Libreria indipendente Gori.

prato

INFO:

https://www.facebook.com/giardinidiprossimita

Exit mobile version