Multiutility: anche SCE contro quotazione in borsa

Dopo il pronunciamento della Corte dei conti, anche Sinistra Civica ed Ecologista che fa parte della maggioranza di governo in Toscana chiede che ci sia un “serio confronto sulle alternative possibili” al progetto della multiutility

“Non siamo contrari a a processi di aggregazione e a ipotesi di rafforzamento, a patto che questi avvengano in un contesto di gestione e controllo interamente pubblico. Ora si apra un serio confronto sulle alternative possibili, a cominciare dall’utilizzo di nuovi strumenti come le forme societarie ‘benefit’ o l’emissione di ‘green bond’ o ‘social bond’, strumenti che possono mettere al sicuro gli interessi dei cittadini e dei comuni più piccoli”. Lo scrive in un comunicato Sinistra Civica ed Ecologista a proposito della Multiutility Toscana.

“il recente parere della Corte dei conti richiama tutte le istituzioni a comportamenti rigorosi a tutela dell’interesse pubblico, una questione che non è solo formale e che dovrebbe indurre tutti ad abbandonare ogni forma di privatizzazione” afferma SCE in una nota.

”Come più volte sottolineato, Sinistra civica ecologista – si legge ancora nella nota -. “Nei mesi scorsi – ricorda anche Sce – avevamo espresso forte preoccupazione per il processo di finanziarizzazione dei beni e dei servizi pubblici essenziali, ribadendo la nostra contrarietà alla quotazione in borsa della Multiutility toscana. Inoltre, avevamo evidenziato la necessità che il percorso di riorganizzazione coinvolgesse cittadini e lavoratori e tenesse conto delle esigenze degli enti locali più piccoli”.

Ieri era stato il turno di Rifondazione Comunista. “La Corte dei conti ci ha dato ragione, agiremo in ogni sede: va rimesso in discussione tutto il progetto della futura Multiutiliy dei servizi, con particolare riferimento alla quotazione in borsa” die il PRC. Che aggiunge “la quotazione minerebbe l’inalienabilità della natura demaniale delle reti idriche a causa di una forma societaria aperta al mercato. Qui la sostanza del parere, mentre la valutazione politica non può che essere il crollo di uno dei pilastri dell’operazione, cioè la quotazione di borsa. Parere che quindi rimette tutto in discussione – anche tenendo conto della dichiarazione nero su bianco di tale sbocco, inserito nelle delibere votate dai consigli comunali. Che quindi diventano in buona sostanza carta straccia”.

“Se non ci fosse stata la provvidenziale delibera della Corte dei conti, con la quotazione in borsa, avrebbero ceduto beni demaniali, cosa che si sarebbe potuto evitare non ignorando le segnalazioni del Coordinamento” affermano invece i comitati contro la Multiutility Toscana rispondendo ad Alia spa che l’altroieri in una nota invitava a non strumentalizzare il parere dato dalla magistratura contabile, invitando i sindaci “se hanno a cuore la cosa pubblica” a revocare l’intero Cda “che avrebbe dovuto verificare la consistenza dei beni”. In particolare i comitati contestano che il percorso di fusione sia stato “approvato in ossequio ai principi e alla disciplina di settore e la titolarità dei beni demaniali resterà in mano pubblica”, come affermato dalla stessa azienda. “Abbiamo rivisto il progetto di fusione, già analizzato a tempo debito, ma non abbiamo trovato alcun accenno al conferimento di beni demaniali da parte di Consaig e nemmeno all’eventuale sua ripubblicizzazione dopo il conferimento e prima della quotazione in borsa della società”. Secondo il coordinamento, “è probabile che gli autori del progetto di fusione e della successiva quotazione, non si siano accorti della presenza di beni demaniali visto che, come spiega l’esperto nominato dal Tribunale per accertare la congruità del concambio, vi erano parecchie criticità nella valutazione delle società partecipanti alla fusione, tanto da portarlo ad assumere acriticamente i valori predisposti dagli amministratori della società”. Da qui il rinnovato invito ad annullare tutto il percorso sin qui realizzato ed a confrontarsi con cittadini e utenti “che, nell’organizzazione e nella erogazione dei servizi di interesse economico generale di livello locale, sono la centralità del sistema”.

Sinistra Civica Ecologista presenta candidati Collegio Firenze1

?Firenze, sono stati presentati oggi, presso il Circolo 25 Aprile di via del Bronzino i candidati della lista Sinistra Civica Ecologista per il collegio di Firenze 1, quello che copre l’area del territorio comunale del capoluogo.

Sinistra Civica Ecologista ha deciso di far parte della coalizione di centrosinistra che si candida a guidare la Regione Toscana forte di un proprio programma autonomo, che si basa su una serie di punti fondamentali: sanità pubblica, conversione ecologica ed energetica, economia circolare, beni comuni e ripubblicizzazione della risorsa idrica, lavoro, diritto all’abitare, diritto all’istruzione, infrastrutture diffuse per la mobilità sostenibile. Il tutto all’insegna di un nuovo modello di sviluppo più inclusivo e sostenibile.

L’obiettivo è quello di contribuire all’affermazione di un governo regionale delle forze democratiche e progressiste, a fronte di un avversario comune, la destra che rischia di minare alla base i principi e i valori della nostra regione. In particolare, Sinistra Civica Ecologista vuole essere un elemento di innovazione e di cambiamento, costituendo l’asse di sinistra ed ecologista della coalizione, per portarne le istanze nel futuro della nostra Regione e per incidere nelle prossime scelte di governo.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Serena Spinelli: medico pediatra al Meyer di Firenze, consigliera regionale uscente in commissione Sanità e politiche sociali; Daniele Lorenzini: medico di famiglia dal 1983, è uno dei cofondatori di Comunità Civica Toscana, l’associazione nata per unire le esperienze civiche dei territori con le forze progressiste ed ecologiste. Sindaco del Comune di Rignano sull’Arno dal 2012, rieletto nel 2017 in una lista civica: Simone Bartoli: laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Pisa, è segretario regionale di Articolo UNO Toscana:

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Presentata lista unitaria “Sinistra Civica Ecologista”

?Firenze, presentata la lista unitaria “Sinistra Civica Ecologista”, formata dalle esperienze di Articolo UNO, Comunità Civica Toscana e 2020aSinistra.

La lista Sinistra Civica Ecologista, che si presenterà in tutti i collegi della Toscana per le elezioni regionali 2020, si propone di portare nel futuro Consiglio regionale e al suo governo le istanze del vasto mondo della sinistra, dei territori rappresentati dalle diverse liste civiche di impronta progressista, dell’ecologismo diffuso.

Realtà presenti sul territorio, che si sono riunite sotto un unico simbolo con un progetto comune, articolato su sei grandi temi.

“La sanità, con un impegno forte a rivedere la recente riforma, rimettendo al centro il territorio e l’integrazione sociosanitaria – si legge in un comunicato di Sinistra, Civica Ecologista – La casa e il diritto all’abitare, con un piano di edilizia residenziale, la destinazione ad uso abitativo di edifici pubblici recuperati e interventi contro lo svuotamento dei centri storici. La riconversione green dell’economia, con la riqualificazione energetica e ambientale delle imprese, ma anche con lo sviluppo del trasporto pubblico e di mezzi e infrastrutture a basso impatto ambientale. La ripubblicizzazione dell’acqua e una legge sui beni comuni. E naturalmente il lavoro, di qualità e nel rispetto dei diritti, qualsiasi tipo di lavoro, incluse le forme sempre più diffuse di lavoro povero e senza tutele. Infine, l’istruzione, con provvedimenti per arginare l’abbandono scolastico e servizi per la fascia 0-3 anni”.

“Su questi temi le forze rappresentate nella lista avevano firmato un accordo con il Candidato Presidente Eugenio Giani, ed è su questi temi e sulle battaglie ad essi collegati che candidati si impegneranno in tutta la Toscana, andando a chiedere il voto dei cittadini e facendosene promotori nell’ambito della coalizione. Sono temi individuati ben prima dell’emergenza Covid e che appaiono oggi ancora più attuali, anzi ineludibili. Perché anche per governare una regione occorre una visione, l’attenzione alla dimensione locale unita alla capacità di guardare agli scenari più ampi con cui è impossibile non confrontarsi.

Sinistra Civica Ecologista vuole dunque essere questo: un’esperienza che tiene insieme il legame profondo con i territori e i cittadini, la capacità di ascoltarne le istanze e le richieste, con una visione ideale, dove non mancherà mai il confronto con i grandi temi e gli orizzonti nazionali e internazionali con cui dovrà necessariamente fare i conti ogni scelta programmatoria regionale. Questo vuol dire essere di sinistra, civici ed ecologisti!”.

“Perchè il Covid ci ha dimostrato che il mondo è uno solo, che i grandi problemi toccano tutti e insieme si risolvono. Sinistra Civica Ecologista è questo: non la sommatoria di partiti, ma un Progetto, capace di infondere un nuovo slancio, con tutto il coraggio che ci vorrà anche in Toscana per affrontare gli scenari del dopo Covid, governare la Toscana e costruire il futuro della regione nei prossimi 10 anni”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Giacomo Trentanovi, Presidente Comunità Civica Toscana, Daniela Lastri di 2020aSinistra e Simone Bartoli, segretario di Articolo UNO Toscana:

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