Toscana: nasce osservatorio sull’immigrazione

Al workshop su ‘Immigrazione, impresa, lavoro, scenari di una Toscana in trasformazione’, al Teatro della Compagnia a Firenze, è stata annunciata la nascita di un osservatorio sull’immigrazione, con in prima fila Anci Toscana, Regione e Irpet.

L’osservatorio sull’immigrazione, ha spiegato il direttore di Anci Toscana Simone Gheri, “servirà a capire, approfondire, studiare quello che è l’impatto delle persone che vengono da altri paesi e lavorano in Toscana”. Gheri ha sottolineato che l’obiettivo è trasformare “la percezione di paura, rifiuto, facendo vedere che queste persone vengono nel nostro paese per cercare di lavorare e migliorare il proprio futuro. Bisogna far sì che le istituzioni e il sistema imprenditoriale garantiscano a tutti gli stessi diritti”.

“Contiamo – ha detto l’assessore regionale alle politiche dell’immigrazione Vittorio Bugli – di far uscire il primo rapporto sull’immigrazione entro la fine dell’anno”. Bugli ha sottolineato la collaborazione con Irpet per approfondire il tema del “lavoro degli stranieri in Italia”. Inoltre “abbiamo chiesto alle categorie economiche di venire a dirci quelle che sono le necessità” in modo da avere “un quadro della realtà”.

“Spesso – ha osservato il vice direttore di Irpet Nicola Sciclone – utilizziamo un termine, straniero e immigrato, senza sapere che questo termine racchiude categorie molto diverse. Dallo straniero residente, regolare, agli stranieri che si trovano nelle strutture e nei centri di accoglienza. Poi ci sono i cosiddetti clandestini. L’idea è di tracciare un quadro del peso di queste diverse” categorie “perché ciascuna di loro ha caratteristiche diverse”.

Tra gli interventi al workshop quello dell’assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco secondo cui è necessario “cercare di fare sinergia per ottimizzare le risorse, tenendo conto dei dati come base di partenza e poi mettendo in campo politiche integrate per l’accoglienza, per l’integrazione ma anche per la formazione. A volte bisogna combattere il sentimento di ostilità e la percezione dello straniero come pericolo. I dati ci dimostrano che lo straniero è anche una grande opportunità, in primis per il nostro sistema produttivo, oltre che sociale”.

Il presidente di Confindustria Toscana Alessio Marco Ranaldo ha puntualizzato che “l’osservatorio serve per fare uno stato dell’arte, cioè capire a che punto siamo. Serve inoltre per dare degli spunti sulle politiche per l’accoglienza”. Secondo Ranaldo “non si può pensare ad un’economia del futuro che non coinvolga in maniera attiva i lavoratori stranieri”.

Per il presidente di Cna Toscana Andrea Di Benedetto “l’impresa in Toscana non può prescindere dai lavoratori stranieri. Noi spesso immaginiamo l’imprenditoria straniera come un’imprenditoria di bassa qualità ma non è così”.

Amministrative: in Toscana 76% sindaci a Centrosinistra

Dopo il boom della Lega alle elezioni europee in Toscana, le elezioni amministrative vedono un riequilibrio a favore del campo opposto.

Per quanto riguarda infatti l’orientamento politico dei sindaci eletti al primo turno delle amministrative, evidenzia Anci Toscana, il 76% sono del centrosinistra (130), il 9% di liste civiche (15) e il 15% di centrodestra (26). “Emerge una certa difformità”, spiega l’Anci, fra l’esito delle elezioni europee, dove la Lega è il primo partito in 109 dei 189 Comuni al voto, e l’esito delle elezioni amministrative, dove di quei 109 Comuni 74 hanno espresso un sindaco di centrosinistra (68%), 24 di centrodestra (22%) e 11 ‘civici’ (10%). Fra i casi emblematici nei Comuni sopra i 15mila abitanti, a Cortona la Lega ottiene il 37,8% alle Europee e il 19% alle Amministrative, mentre a San Giovanni Valdarno ottiene il 25% alle europee e il 10,5% alle amministrative.

“E’ un dato generalizzato”, afferma Antonio Floridia, politologo ed esperto di flussi elettorali, secondo cui “il voto europeo è essenzialmente percepito dagli elettori come un voto di second’ordine, un grande sondaggio in cui si è influenzati dall’opinione del momento e dal carro del vincitore che tira di più: un voto di opinione poco impegnativo”. Il caso dell’elettore che vota Lega alle europee e Pd alle amministrativa “dimostra – dice Floridia – che oggi l’elettore è un elettore senza grandi ancoraggi ideologici, è molto mobile. Ciò deve mettere in guardia chi crede ci siano spostamenti strutturali dell’opinione pubblica”. Per il direttore di Anci Toscana Simone Gheri “il dato indiscutibile sulla riconferma dei sindaci uscenti e sull’orientamento politico rispetto alle elezioni europee dimostra quanto i nostri sindaci siano radicati sul territorio, e rappresenta un riconoscimento al loro impegno”.

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