Due incendi in due capannoni industriali in 7 giorni, ‘indagare sulle cause’

Arezzo, la presidente della provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini, che questa mattina, dopo aver trascorso la notte sul luogo dell’incendio, insieme ad una delegazione di Confindustria ha incontrato la prefetto di Arezzo Anna Palombi, ha chiesto di fare chiarezza sui due incendi avvenuti a breve distanza fra loro e che presentano molte analogie.

Indagini celeri e dettagliate, Chiede la presidente della provincia di Arezzo – che mettano fughino ogni possibile dubbio circa i due incendi che hanno distrutto a Levane nel comune di Bucine (Arezzo) il capannone della Valentino Shoes Lab giovedì scorso e parte di quello della Lem finiture metalliche questa notte.

Dopo aver ascoltato le richieste la prefetto ha assicurato che già da questa sera saranno rinforzati i controlli con pattuglie sul posto. “Nella zona non si sono mai verificati episodi legati a possibili infiltrazioni di malavita organizzata – ha commentato Chiassai – Spero che la procura faccia chiaro subito sugli incendi dal momento che il comparto di Levane è grande e molto importante economicamente”.

Dal punto di vista delle operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco di Arezzo e Firenze, arrivati sul posto con 36 uomini e 14 mezzi, hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona. Nonostante la nube sprigionatasi dall’azienda, al cui interno sono conservati solventi e prodotti chimici per la galvanica, non si sono registrati problemi di salute né per i vigili intervenuti né per i residenti.

Per quanto riguarda la stima dei danni l’incendio sembrerebbe aver intaccato pesantemente una catena di produzione, i circa cento dipendenti interessati dovrebbero essere dirottati per il momento in altri punti produttivi del gruppo che vanta, con l’indotto, circa 700 lavoratori.

Sotto il profilo delle indagini, coordinate dalla procura di Arezzo, il riserbo è massimo anche se, da quanto trapela, non sarà trascurato alcun dettaglio. Ci sono molti filmati da visionare attentamente per arrivare a formulare qualsiasi tipo di ipotesi.

Fratellini in quarantena da soli, paese li aiuta

Montevarchi, in provincia di Arezzo, due fratellini molto piccoli di età sono chiusi in casa da giorni, in isolamento sanitario per coronavirus, da soli, per assisterli si è mossa una particolare catena di solidarietà ed assistenza della cittadina toscana.

Come riporta La Nazione i fratellini in età scolare, da elementari, sono in quarantena da soli dopo che per Covid-19 la nonna, 80enne, è morta giovedì scorso nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Arezzo, e sempre nello stesso ospedale è ricoverata anche la madre, un’operatrice sanitaria le cui condizioni sono in netto miglioramento.

Il padre non c’è, quindi, adesso, tutore dei bambini per questa fase complicata è diventato lo stesso sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini.

L’assistenza quotidiana ai due fratellini viene fatta da alcuni parenti, da persone della parrocchia che consegnano il cibo per pranzo, merenda e cena, da volontari.

Nel giardino sotto casa, adeguatamente sanificato, staziona giorno e notte un camper, con un volontario a turno, pronto ad accorrere in caso di emergenza. Un operatore da fuori parla con i bambini affacciati al balcone.

Inoltre, i piccoli mantengono i contatti con la madre attraverso le videochiamate. Durante la notte è attivo un numero con un operatore sempre a disposizione per qualsiasi problema dovesse presentarsi.

Coronavirus: a Badia Tedalda (AR) è emergenza, 28 casi e 2 morti

Sono i numeri dell’emergenza sanitaria di Badia Tedalda, paese che conta 600 abitanti e con le frazioni arriva a 1050, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana, Romagna e Marche, come contabilizzato dalla Provincia di Arezzo. “Pensavamo di essere immuni tra le montagne – commenta il sindaco Alberto Santucci -, invece viviamo una situazione paradossale”.

“Il numero dei contagi è preoccupante se consideriamo che la cittadina conta solamente 600 abitanti – spiega la presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini -. Per tenere sotto controllo il diffondersi del virus sono già stati” eseguiti 70 tamponi”, fatti in strada col sistema Drive thru, ai contatti diretti con i positivi. Altri 40 saranno eseguiti domani, in palestra: è tornato il freddo. Tra i contagiati due vivono nelle frazioni di Caprile e Pratieghi, gli altri nel paese di Badia: tra questi il medico di base, il vicesindaco, e due anziani ospiti della casa di riposo.

A Badia ci sono 28 casi e due vittime. Oggi è morta un’anziana da alcuni giorni ricoverata in ospedale. A darne notizia il sindaco Alberto Santucci sul profilo Facebook del Comune e su quello personale.Secondo quanto ricostruito anche la donna sarebbe collegata a un caso di contagio già noto così come il 91enne di Badia Tedalda deceduto lo scorso 21 marzo e un 78enne, residente nella vicina Ponte Presale, nel comune di Sestino, scomparso ieri.

Coronavirus: nel piccolo paese aretino di Badia Tedalda 28 casi e 1 morto

Ventotto casi positivi e un 91enne deceduto. Sono i numeri dell’emergenza sanitaria di Badia Tedalda, paese che conta 600 abitanti e con le frazioni arriva a 1050, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana, Romagna e Marche, come contabilizzato dalla Provincia di Arezzo.

“Pensavamo di essere immuni tra le montagne – commenta il sindaco Alberto Santucci -, invece viviamo una situazione paradossale”. “Il numero dei contagi è preoccupante se consideriamo che la cittadina conta solamente 600 abitanti – spiega la presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini -. Per tenere sotto controllo il diffondersi del virus sono già stati” eseguiti 70 tamponi”, fatti in strada col sistema Drive thru, ai contatti diretti con i positivi. Altri 40 saranno eseguiti domani, in palestra: è tornato il freddo. Tra i contagiati due vivono nelle frazioni di Caprile e Pratieghi, gli altri nel paese di Badia: tra questi il medico di base, il vicesindaco, e due anziani ospiti della casa di riposo.

Premio Fair Play, la XXIII edizione a Montevarchi e Castiglion Fiorentino

“Sono molto orgoglioso che questo premio si svolga in Toscana. Si valorizza non tanto il campione per i risultati che raggiunge, ma per i valori che trasmette ai giovani: lealtà, correttezza, impegno sofferto, la squadra, il rispetto delle regole”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha aperto nel palazzo del Pegaso di Firenze, la conferenza stampa di presentazione della XXIII edizione del Premio Fair Play Menarini, che si svolgerà dal 2 al 4 luglio, con due appuntamenti principali a Montevarchi e Castiglion Fiorentino (Arezzo).

”Abbiamo l’opportunità di incontrare tanti grandi campioni dello sport, che si sono distinti non solo nelle loro discipline, ma anche come uomini e donne che hanno portato avanti i valori più sani dello sport: rispetto delle regole e dell’avversario in primo luogo – ha spiegato Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi – Il 2 luglio avremo la possibilità di averli nella piazza principale della nostra città, dove si racconteranno in un talk show. Fra i tanti sportivi presenti, ricordo in particolare Zico, il calciatore brasiliano protagonista, insieme a Paolo Rossi, dei Mondiali del ’92. E anche Manuel Bortuzzo”, il giovane nuotatore ferito alla schiena da una pallottola lo scorso 3 febbraio e costretto su una sedia a rotelle. ”Siamo l’unica città italiana che ha ottenuto lo scorso anno il riconoscimento europeo per la promozione dei valori del fair play e abbiamo l’onere e l’onore di portarli avanti – ha affermato il vicesindaco di Castiglion Fiorentino Devis Milighetti – Nella serata del 4 luglio ci saranno due notissimi calciatori, il campione del mondo Franco Causio e Kakhaber Kaladze, ex difensore del Milan, oggi sindaco di Tblisi, capitale della Georgia”.

Alla conferenza stampa di presentazione de “I campioni si raccontano”, iniziativa interna al programma del XXIII Premio Internazionale Fair Play-Menarini, il direttore Corporate delle Risorse Umane di Menarini, Ennio Troiano, ha dichiarato: “Per il settimo anno consecutivo, Menarini ha voluto legare il proprio nome a una manifestazione unica nel panorama sportivo mondiale. Il Premio Fair Play-Menarini ha l’obiettivo di essere cassa di risonanza dei valori positivi dello sport che ispirano le gesta dei campioni – continua Ennio Toriano – capaci di primeggiare contando solo sul proprio talento ed i loro sacrifici e senza cercare facili scorciatoie, affinché possano essere d’esempio ai più giovani, non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni”.

Nato nel 1997 con l’obiettivo di una più profonda sensibilizzazione verso i grandi valori dello sport, il Premio Fair Play-Menarini ha visto, negli anni, protagonisti campioni, personaggi ed istituzioni che si sono eticamente distinti in una sfera d’azione che lega che si sono eticamente distinti in una sfera d’azione che lega l’ambito sportivo alla società civile. Anche quest’anno, selezionate da una giuria di caratura internazionale, spiccano figure storiche del calibro di Andrea Giani, Antonello Riva e Zico, istituzionali come il presidente della Lega B Mauro Balata, la campionessa Derartu Tulu, prima donna africana di colore a vincere una medaglia olimpica, il giovane nuotatore Manuel Bortuzzo, vittima di un recente quanto terribile fatto di cronaca, e molti altri ancora.

Al fianco del premio da sette anni c’è il Gruppo Farmaceutico Menarini che, anche per questa edizione ormai alle porte, ha voluto legare il proprio nome ai valori dell’etica e del fair play confermandosi title sponsor dell’iniziativa. Il XXIII Premio Fair Play-Menarini si configura come una tre giorni ricca di eventi ed iniziative che promuoveranno il concetto di lealtà nella pratica sportiva e culmineranno nell’evento clou di giovedì 4 luglio condotto Rachele Sangiuliano e Lorenzo Dallari e trasmesso dalle ore 20.30 in diretta su SportItalia. L’elenco dei premiati del XXIII Premio Internazionale Fair Play – Menarini: Kakhaber Kaladze (Fair Play), Arthur Antunes Coimbra Zico (una vita per lo sport), Svetlana Khorkina e Gianni De Magistris (personaggi mito), Gabriela Szabo e Daniele Bennati (Fair Play modello di vita), Derartu Tulu e Antonello Riva (carriera nel Fair Play), Ivan Zazzaroni (narrare le emozioni), Franco Causio e Georgi Glushkov (sport e vita), Comitato olimpico sammarinese (i valori sociali dello sport), Dorothea Wierer (promozione dello sport), Mauro Balata (Fair Play e solidarietà), Federica Brignone (modello per i giovani), Kiara Fontanesi (Fair Play e ambiente), Enrico Castellacci (Fair Play e salute), Andrea Giani (premio speciale Sustenium Energia e cuore), Manuel Bortuzzo (lo sport oltre lo sport), Caterina Ceccarelli (premio speciale Fiamme Gialle “Studio e sport”).

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