Povertà, Toscana: 31mila famiglie alla Caritas per pacchi alimentari

Il dato è emerso durante la presentazione del progetto una “Spesa per tutti”, varato dalla Regione Toscana e i cui contenuti sono stati sottoscritti oggi a Firenze da Caritas, Banco alimentare e dai rappresentanti di Unicoop Firenze, Conad del Tirreno ed Esselunga.

Sono oltre 31 mila le famiglie toscane che hanno usufruito degli aiuti alimentari distribuiti dalla Caritas. E i numeri sono in costante aumento visto che nei primi sei mesi del 2021 siamo arrivati già a oltre 15mila richieste. Segno che la povertà, anche quella alimentare, è sempre più diffusa anche nella nostra regione. Il fatto è emerso durante la presentazione del progetto una “Spesa per tutti”, varato dalla Regione Toscana e i cui contenuti sono stati sottoscritti oggi a Firenze da Caritas, Banco alimentare e dai rappresentanti di Unicoop Firenze, Conad del Tirreno ed Esselunga.

“Una spesa per tutti “ha l’obiettivo di arrivare ad una  distribuzione capillare di generi alimentari finalizzati a aiutare le famiglie più indigenti. Il progetto nato nel 2016 viene rifinanziato dalla Regione ogni anno con un contributo di 150.000 euro. La conseguente convenzione con i soggetti del terzo settore e della grande distribuzione permette l’attivazione di una rete virtuosa che consente di utilizzare al massimo i fondi disponibili fornendo un aiuto concreto a migliaia di famiglie. Il finanziamento annuale viene destinato alla Caritas che acquista dalla grande distribuzione, alle migliori condizioni possibili, i generi alimentari per poi stoccarli nei locali messi a disposizione dal Banco Alimentare.

Ed è sempre Caritas, grazie alla capillare rete presente sul territorio, che si impegna nella distribuzione diretta, dando la priorità a famiglie numerose, con minori e disabili

In questa catena fondamentale è anche il ruolo della grande distribuzione, sia per i prezzi di favore riservati per l’acquisto di questi generi alimentari, sia perché compartecipa al progetto con un ulteriore 10 per cento.

L’accordo sottoscritto oggi, della durata di un anno, ha la finalità di indicare gli impegni di tutti i  soggetti firmatari. La Regione, oltre a procedere al trasferimento di 150.000 euro alla Caritas, svolge attività di coordinamento generale e di verifica dei tempi e delle modalità di attuazione, la Caritas provvede a individuare i cittadini da coinvolgere nel progetto e alla distribuzione dei generi alimentari mentre il Banco alimentare si occupa dello stoccaggio dei beni. Infine la grande distribuzione individua i beni di prima necessità da destinare alle attività del progetto nonché ad applicare le miglior condizioni di acquisto.

In questa logica i migliaia di pacchi distribuiti in cinque anni dal progetto “Spesa per Tutti” hanno di fatto triplicato le persone che hanno potuto accedere ad un servizio di Caritas o di un altro organismo pubblico o privato, portando un aiuto concreto e diffondendo al tempo stesso il messaggio per un consapevole uso dei prodotti per l’abbattimento dello spreco alimentare.

“E’ un progetto virtuoso e ancora più importante in quest’ultimo anno e mezzo, perché le conseguenze socioeconomiche della pandemia hanno reso ancora più necessari questi interventi” commenta l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli. Le risorse disponibili – prosegue – hanno permesso di distribuire 20mila pacchi di generi alimentari in un anno. E’ il segno che questa rete funziona bene e che ogni anello si impegna per aumentare le dimensioni del prodotto finale”.

“La storia di una Spesa per Tutti – sono ancora parole dell’assessora Spinelli – conferma la forte valenza sociale della stretta collaborazione tra enti del terzo settore, enti pubblici e aziende della grande distribuzione: un intreccio positivo rivolto alla condizione di disagio delle persone fragili, in condizioni di difficoltà economica e allo stesso tempo un forte impegno a mettere a disposizione le risorse presenti nei territori.  Attraverso questo lavoro di consegna dei pacchi alimentari puntiamo anche a rafforzare il nostro impegno per una presa in carico complessiva delle persone in stato di disagio da parte dei servizi sociali. L’obiettivo come Regione Toscana è quello di mettere in rete tutte le istituzioni, gli enti locali e i soggetti presenti sul territorio per dare risposte ulteriori a quella che riguarda il bisogno alimentare”.

Sant’Anna: “Con 90% vaccinati solo 0,3% dei residenti Rsa è risultato positivo al Covid”

Pisa, secondo una ricerca sulle Rsa in Toscana nell’anno della pandemia, condotta in occasione di un webinar organizzato dalla Scuola superiore Sant’Anna, a cui hanno preso parte anche l’assessore regionale al sociale Serena Spinelli e la rettrice Sabrina Nuti: “A giugno 2021 circa il 90% dei residenti ha avuto la seconda dose di vaccino e solo lo 0,3% dei residenti è risultato positivo al Covid-19”.

In Toscana le Rsa sono un modello assistenziale che si prende in carico in media ogni anno oltre 11.500 anziani, circa il 4% della popolazione che ha oltre 85 anni (dato di giugno 2021). Alla rilevazione hanno prese parte 287 strutture: di queste, nel 2020, il 45% ha avuto almeno un caso positivo tra gli assistiti e gli operatori, mentre il 35% non ne ha avuti.

Il 17% di Rsa ha avuto positivi solo tra gli operatori. Queste Rsa, pur essendo entrate in contatto con il virus, sono comunque riuscite ad arginarlo. Ancora circa il 20% degli ospiti transitati è risultato positivo al virus (si parla di transitati considerando quindi anche gli spostamenti tra strutture) e circa 15 operatori ogni 100 posti letto sono risultati positivi.

Percentuali, si spiega, “entrambe piuttosto basse se si considerano i dati a livello nazionale e internazionale”. Ancora, in conseguenza della pandemia se da una parte le Rsa sono stati chiuse ai familiari e alla socialità, dall’altra circa il 90% delle strutture ha messo a disposizione lavagne multimediali e l’80% si è adoperata per aprire le stanze degli abbracci, in cui in sicurezza i residenti hanno potuto incontrare familiari e amici.

Dalle video-interviste individuali con alcuni residenti è anche emerso “un grande senso di sicurezza e protezione nel vissuto quotidiano, grazie e nonostante alle restrizioni implementate. La socialità, sia all’interno della struttura sia verso l’esterno, è sicuramente mancata, ma tale sensazione è stata sempre accettata, ben comprendendo le necessità imposte”.

Tra gli indicatori critici un turn over aumentato rispetto al 2019: per gli addetti all’assistenza alla persona si passa dal 10,7 di uscite su 100 addetti al 17,2 mentre per gli addetti all’assistenza infermieristica e alla riabilitazione si passa dal 21,8 al 32,1. Secondo la responsabile scientifica del progetto, Sara Barsanti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, “come dimostrano i buoni risultati in termini di qualità, il modello della regione Toscana ha retto l’urto della pandemia e si dimostra un modello di riferimento anche per le altre regioni”.

Regione, 1,4 milioni per abbattere barriere architettoniche in abitazioni

Firenze, stanziate le risorse per il contributo che la Regione Toscana prevede per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle civili abitazioni.

Il provvedimento, che stanzia 1,4 milioni di euro per l’annualità 2021, è stato approvato dalla giunta della Regione Toscana nella sua ultima seduta su proposta dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli.

“La possibilità di muoversi con la più ampia autonomia e libertà possibile è un diritto delle persone con disabilità. L’abbattimento delle barriere architettoniche è un tema che investe gli spazi urbani e della vita sociale, così come un ambiente centrale nella vita di ciascuno come quello della casa in cui si abita, dove entrare, uscire e potersi muovere senza incontrare ostacoli” – evidenzia l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli. “Questo contributo va in questa direzione – prosegue – e con le risorse regionali disponibili diamo continuità a un intervento che la Regione Toscana prevede da molti anni e che contribuisce al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità nel proprio ambiente domestico”.

L’importo stanziato permetterà di dare un riscontro alle domande presentate entro il 2020 da persone con disabilità ai comuni di residenza, che hanno approvato le relative graduatorie nel 2021.
I cittadini che si trovano in condizione di disabilità con menomazioni o limitazioni di carattere fisico, sensoriale o cognitivo e che devono provvedere alla eliminazione di barriere architettoniche negli edifici in cui sono residenti possono infatti presentare domanda per accedere al contributo regionale entro la fine dell’anno.
Le domande presentate vengono poi inoltrate alla Regione con una graduatoria che viene utilizzata nel momento in cui, come in questo caso la Regione eroga il finanziamento distribuendolo tra Società della salute, Unioni dei comuni e comuni singoli.

Vaccino antinfluenzale ad alte dosi per tutti gli ospiti delle Rsa

Firenze, per la prima volta un nuovo vaccino antinfluenzale ad “alte dosi”, particolarmente indicato per stimolare il sistema immunitario in pazienti anziani e residenti in comunità, viene messo a disposizione degli oltre 13mila ospiti delle rsa toscane.

Per proteggere questa fascia di persone, più esposta ai rischi derivanti dall’influenza e più suscettibile all’infezione data la situazione residenziale, la Toscana si è impegnata a procurarsi il cosiddetto vaccino antinfluenzale quadrivalente ad alto dosaggio (disponibile in Italia da quest’anno) per un investimento complessivo di 300mila euro.

La somministrazione del vaccino antinfluenzale ad alte dosi, riservata a questa categoria di persone, è già iniziata e prevede un’organizzazione dedicata. Nello specifico, in accordo con le aziende sanitarie, gli assessorati della salute e delle politiche sociali e gestori delle rsa, il vaccino viene portato direttamente nelle singole strutture residenziali sulla base del numero degli ospiti. Il medico curante può così disporre dei vaccini sul posto, quando accede in rsa dove sono ospitati i propri assistiti, e programmare, dunque, più agevolmente la somministrazione dell’antinfluenzale.

“L’influenza rappresenta una patologia rischiosa per gli anziani e in particolare per coloro che risiedono in comunità numerose dove  il virus influenzale può diffondersi più facilmente  – commentano gli assessori al diritto alla salute Simone Bezzini e alle politiche sociali Serena Spinelli -. Pertanto, per prevenire l’influenza negli anziani più a rischio, da quest’anno abbiamo destinato loro questo nuovo vaccino antinfluenzale ad alte dosi. In Toscana abbiamo 322 rsa sparse su tutto il territorio regionale – proseguono –  e anche se lo sforzo organizzativo per la distribuzione di questo vaccino è  davvero molto impegnativo, riteniamo che sia un’operazione meritevole, perché finalizzata a  proteggere il più possibile le persone più fragili per età”.

Covid: 130 positivi in Rsa toscane, in buone condizioni

Covid: Rsa, Assessora Spinelli “Entro 10 novembre terze dosi a tutti gli ospiti delle strutture”. Dal 16 novembre maxi hub a Peretola.

Il vaccino contro il Covid protegge la popolazione, specialmente anziana, dalle conseguenze gravi della malattia e anche dal contagio. Dati che in Toscana vengono confermati dall’assessora regionale al Sociale, Serena Spinelli, che nel fare il punto sulla campagna di vaccinazione ricorda che in Toscana si nota una minore circolazione del Coronavirus anche nelle Rsa.

“Stiamo estendendo la terza dose alle categorie più fragili- spiega- a partire dalle strutture per anziani. A differenza di un anno fa oggi abbiamo un numero molto inferiore di ospiti contagiati, circa 130: sono in buone condizioni di salute perché protetti dalle due dosi fatte. Speriamo di terminare la somministrazione delle terze dosi nelle residenze sanitarie assistenziali entro i primi dieci giorni di novembre”. Un impegno per il quale Spinelli ringrazia gli operatori sanitari. “Abbiamo anche dato indicazione- conclude- per iniziare con le somministrazioni delle terze dosi ai soggetti con disabilità”.

“Superato l’82% di vaccinati sull’intera popolazione, siamo secondi in Italia per le seconde dosi e abbiamo più di 100.000 cittadini che hanno avuto anche la terza dose”. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, in occasione dell’evento di sostegno alla campagna vaccinale ‘Abbiamo fatto 30. Facciamo 31’

Chiuderà il 15 novembre l’attività vaccinale al Mandela forum. Ma per l’area fiorentina dal 16 novembre aprirà un nuovo maxi hub della Croce Rossa, allestito con tensostruttura nel parcheggio dell’aeroporto Vespucci di Peretola.

Intanto altri 15 provvedimenti di sospensione per inadempimento vaccinale sono stati firmati per altrettanti professionisti dipendenti dell’Azienda sanitaria Toscana Centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli). Le sospensioni verranno applicate da oggi. In totale sono 200 gli atti di sospensione finora adottati dalla Asl Toscana Centro. Di questi 47 sono stati revocati in quanto i professionisti si sono vaccinati o hanno comunque chiarito la loro posizione.

‘Mai più fascismi’, migliaia di toscani tra i 100.000 a Roma

Firenze, sono stati migliaia i toscani che hanno partecipato sabato a Roma alla manifestazione indetta da Cgil, Cisl e Uil ‘Mai più fascismi’, per il lavoro e la democrazia, tra questi c’erano anche i rappresentanti delle istituzioni toscane.

In rappresentanza della Regione Toscana alla manifestazione ‘Mai più fascismi’, era presente, col Gonfalone del Pegaso alato che fu del Comitato Toscano di Liberazione nazionale, l’assessora al Lavoro e alla cultura della memoria Alessandra Nardini: “Con orgoglio, oggi, ho rappresentato la Regione Toscana in piazza a Roma alla manifestazione nazionale indetta dai Sindacati confederali – ha scritto sulla sua pagina Facebook l’assessora Nardini – Per prima cosa ho voluto esprimere solidarietà al Segretario nazionale della CGIL Maurizio Landini per l’attacco squadrista di sabato scorso. Sono felice di esser stata in Piazza San Giovanni insieme ai Segretari generali CGIL, CISL e UIL Toscana perché le intimidazioni e le aggressioni alle organizzazioni sindacali, che in questa settimana hanno purtroppo riguardato anche il nostro territorio, sono inaccettabili e pericolose ed era necessaria una risposta chiara, forte, di popolo. Una risposta che oggi c’è stata, riportando tante e tanti in piazza. È stato bello ed importante. Come ho detto al Presidente nazionale Anpi Pagliarulo, sono orgogliosa di rappresentare una Regione che ha nel proprio gonfalone il Pegaso alato che fu del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale: affondiamo le nostre radici nei valori dell’antifascismo e della Resistenza.

Una bella piazza oggi a #Roma – scrive invece l’assessora alle Politiche sociali, all’edilizia residenziale pubblica e alla cooperazione internazionale della Regione Toscana, Serena Spinelli – Con i sindacati, con chi manifesta contro il fascismo e tutti i fascismi. È il fondamento della nostra #Costituzione, difenderla significa allo stesso tempo chiedere giustizia sociale, diritti per i lavoratori, pari opportunità, aumento dei salari, partecipazione democratica. Una ripresa che sia all’insegna dell’inclusione, della coesione sociale, del contrasto alle disuguaglianze. Non fermiamoci, da questa piazza le forze sociali, politiche, civiche, democratiche e progressiste, aprano insieme una nuova fase nel Paese all’insegna del cambiamento sociale e di un nuovo modello di sviluppo.

“Una piazza colorata e plurale, aperta e democratica. – scrive il sindaco Dario Nardella che ha portato a Roma il Gonfalone della Città di Firenze, decorato con una medaglia d’oro al valor militare per il ruolo dalla città svolto durante la Resistenza – Per difendere le libertà e la democrazia e condannare senza se e senza ma le aggressioni squadriste e fasciste alla sede cgil e al policlinico di Roma e le minacce a tutti i sindacati italiani giunte in questi giorni. #Firenze è vicina a tutte le lavoratrici e i lavoratori italiani.

Presenti alla manifestazione anche altri sindaci delle città toscane, tra cui il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi: “Che splendida giornata! – scrive il sindaco Fossi sulla sua pagina Facebook – A Roma con Dario Nardella e Paola Galgani, insieme a migliaia di persone da tutta Italia. Per difendere la CGIL e la democrazia, per sciogliere Forza Nuova e ricacciare i fascisti nel passato. Siamo dove bisogna stare: dalla parte giusta!

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