Inceneritore di Scarlino: scaduta l’autorizzazione del 2018

L’inceneritore di Scarlino è oggi “privo di autorizzazione”. Lo comunica il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi aggiungendo che “la Regione ha l’obbligo di istruire e concludere il procedimento  ed è diritto della società presentare la richiesta di riesame”.

Il governatore si assume la “responsabilità di dire che la conclusione dei lavori della Conferenza dei servizi non potrà che essere negativa. Questo alla luce delle informazioni di cui la Regione dispone e che non contengono novità rispetto agli atti che hanno portato alla decadenza dell’autorizzazione” Così in una nota il presidente della Toscana è intervenuto in merito agli articoli apparsi oggi sulla stampa in relazione alla Conferenza dei servizi sull’inceneritore di Scarlino (Grosseto), apertasi ieri in Regione.

L’ultima autorizzazione concessa è stata bocciata dal Consiglio di Stato nel gennaio scorso.
e la società Scarlino Energia aveva richiesto di adeguarsi alla decisione.

L’impianto era stato chiuso più volte per problemi d’emissione. I Comuni di Scarlino e Follonica avevano presentato cinque motivi di ricorso contro l’impianto, quattro dei quali accolti dal Consiglio di Stato.

Scarlino: riunione in Regione per salvare i 36 lavoratori a rischio

I lavoratori sono stati licenziati a seguito della chiusura dell’inceneritore gestito da Scarlino Energia.

Il futuro dei lavoratori dell’azienda dopo lo stop all’impianto di Scarlino (Gr): è stato questo il tema al centro dell’incontro convocato oggi a Firenze dal consigliere del presidente Enrico Rossi per le politiche del lavoro, Gianfranco Simoncini, e cui hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Cisal, i sindaci di Follonica (Andreea Benini) e Scarlino (Marcello Stella) e i rappresentanti dei comuni di Massa Marittima ( il vicesindaco Luana Tommi) e di Monterotondo Marittimo (il consigliere comunale Marco Cerboneschi).

La riunione è servita a fare il punto sulla situazione: da due giorni è partita la procedura di licenziamento per i 36 dipendenti di Scarlino Energia come conseguenza della sentenza del Consiglio di Stato che ha di fatto imposto lo stop all’impianto di termovalorizzazione del Casone di Scarlino, gestito appunto da Scarlino Energia.

Nel corso dell’incontro si è deciso di procedere attivando due percorsi. Il primo prevede, come prossimo passo, una riunione in sede politica con azienda e sindacati per valutare se esistano i presupposti per la salvaguardia di tutti o almeno di una quota dei posti di lavoro. Sarà la Regione a convocare questo tavolo entro la prima settimana di marzo, durante i tempi di confronto in sede sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo.

Il secondo riguarda l’azione che, in parallelo, potranno svolgere Comuni e sindacati per verificare l’esistenza sul territorio di possibilità occupazionali alternative.

A sostegno di questo percorso Simoncini ha ricordato che, essendo il territorio dei comuni di Scarlino, Follonica, Gavorrano, Massa Marittima e Montieri considerato “area di crisi non complessa”, possono essere utilizzati strumenti di sostegno sia ai percorsi formativi di riqualificazione dei lavoratori, sia incentivi all’assunzione che alle iniziative di autoimprenditorialità. Queste opportunità potranno essere illustrate dalla Regione anche con incontri specifici sul territorio.

Impianto Scarlino: stop ai licenziamenti, arriva via libera

Arriva il via libera all’impianto Energia Scarlino dal comune dopo le rassicurazioni da parte dell’azienda di fermare i licenziamenti.

Nei prossimi giorni la Giunta regionale della Toscana procederà con l’approvazione definitiva dell’atto di autorizzazione all’impianto di Scarlino Energia dopo le conclusioni raggiunte l’11 luglio scorso dalla conferenza decisoria per l’apertura dell’impianto.

Lo ha annunciato oggi il consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini, riporta una nota, nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali per fare il punto sulla complessa vicenda.

Simoncini ha informato i sindacati di aver contattato l’azienda che, data la situazione, ha confermato di non avere intenzione di procedere agli atti unilaterali di riduzione del personale.

Le organizzazioni sindacali, si legge sempre nella nota, “si sono dette soddisfatte dell’informativa ricevuta e del contributo della Regione”.

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