Di Giorgi (PD): Favorevole a parcheggio in Piazza Cestello

“Necessaria stretta collaborazione fra amministrazione e Ministero” dice la parlamentare del Partito Democratico, membro della commissione Cultura della Camera e dell’Ufficio di Presidenza del Pd

“L’ipotesi di realizzare un parcheggio sotto Piazza del Cestello mi trova in assoluta sintonia con il Sindaco Nardella, quindi vorrei approfondire i motivi per cui, secondo la Soprintendenza fiorentina, non si possa procedere in tal senso” lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, parlamentare del Pd eletta nel collegio dell’Oltrarno.

“Da sempre sono attenta alle questioni della conservazione e alle esigenze della tutela che devono intrecciarsi tuttavia in un rapporto positivo con lo sviluppo della città e le sue funzioni” sottolinea la parlamentare. Che ricorda “il lavoro sulla questione dello Stadio Franchi svolto proprio, in raccordo con il Mibact, nell’intento di salvaguardare ed adeguare un bene monumentale alle esigenze della modernità”.

“Piazza del Cestello è oggi un parcheggio a cielo aperto che non rende giustizia alla bellezza di uno dei luoghi più raccolti ed pregvoli del meraviglioso Oltrarno Fiorentino. Chiunque oggi passi di lì vede un tappeto di macchine e nemmeno nota l’armonia della chiesa e l’equilibrio prospettico della piazza. Un parcheggio sotterraneo sarebbe la soluzione idonea, forse risolutiva, per il difficile problema della sosta in un quartiere particolarmente sacrificato da questo punto di vista” dice Di Giorgi. che aggiunge : “le giuste esigenze della conservazione possono ben sposarsi con le richieste dei cittadini secondo il mio parere e sulla base di precedenti esperienze. E credo che sia possibile, nello spirito della più ampia collaborazione fra enti, individuare le adeguate soluzioni tecnico-progettuali”.

“Sarebbe davvero incomprensibile dover abbandonare l’idea di realizzare una struttura che darebbe respiro a questo quadrante della città, regalando tra l’altro alla nostra Firenze un nuovo bellissimo balcone sull’Arno e sul panorama verso Ponte Vecchio” conclude Di Giorgi.

Cassa integrazione al Maggio: lavoratori, “noi il bancomat della Fondazione”

Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino attiverà le procedure per il ricorso alla cassa integrazione (Fondo integrativo salariale) per più di 300 dipendenti, tra coro, orchestra, personale amministrativo e tecnici.

Lo fa sapere lo stesso teatro che sul suo profilo Fb ha anche annunciato la cancellazione delle ultime due recite de ‘Il barbiere di Siviglia’ previste martedì 27 ottobre e giovedì 29 ottobre, a causa del nuovo Dpcm. Per quanto riguarda i prossimi spettacoli in cartellone, il teatro cercherà di riprogrammare il ciclo Beethoven di Zubin Metha e la Madama Butterfly e ‘salvare’ l’Otello in programma a partire dal 27 novembre, quindi dopo la scadenza del Dpcm.

Commentando il ricorso alla cassa integrazione, Rosa Maria Di Giorgi, deputata Pd e componente della commissione Cultura auspica che il “sindaco intervenga immediatamente nei confronti del sovrintendente Pereira per bloccare questo atto che suona oltraggioso nei confronti di tutti i lavoratori”. Per Di Giorgi “è incredibile che, a fronte degli appelli del mondo della cultura, a Firenze, primi in Italia, si pensi di dare ristoro ai bilanci delle Fondazioni attraverso il sacrificio ulteriore degli artisti e dei lavoratori tutti. Un atto gravissimo – conclude – che spero venga fermato in tempo dal presidente della fondazione del Maggio, il nostro sindaco”.

“La Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino – ha detto il presidente dell’istituzione, il sindaco Dario Nardella – è stata tra le Fondazioni lirico sinfoniche che nel duro momento della crisi ha fruito di meno di periodi prolungati di Fondo integrativo salariale. Il nostro Teatro è stato il primo teatro d’opera italiano a riaprire e a riattivare un esercizio completo nael pieno delle sue funzioni. Per questo ringrazio il sovrintendente, l’Orchestra, il Coro, i lavoratori tutti. A brevissimo il Maggio studierà delle forme di attivazione della pianta organica che tengano conto delle agevolazioni e integrazioni previste in queste ore dal Mibact. Se necessario accederà al Fondo integrativo salariale in misura limitata per lo stretto necessario per una piena sopravvivenza dell’ente in una fase critica e comune a tutto il Paese ma ci auguriamo molto limitata nel tempo”.

“Siamo il bancomat del teatro, è l’ennesima manovra che tende a fare cassa sulle spalle dei lavoratori, questo non è accettabile alla luce anche dell’esperienza di molte altre Fondazioni che stanno utilizzando l’on line per fare fronte al mantenimento delle attività”, commenta ENRICO SCIARRA segr. gen. Fiale Maggio intervistato da Chiara Brilli

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/10/201027_02_FIALS-MAGGIO-MUSICALE.mp3?_=1

Stadio, Di Giorgi (PD): le parole di Commisso? Una maggiore calma sarebbe utile a tutti…

La parlamentare Pd ROSA MARIA DI GIORGI  risponde alle accuse del proprietario della Fiorentina  e ribadisce: “il Nervi è un’opera d’arte, anche la sua ristrutturazione lo deve essere, per questo è importante coinvolgere i progettisti migliori con una gara internazionale”

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Stadio, Commisso: con miei soldi si fa come dico io!|

Lo ha detto il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in una conferenza stampa. La Fiorentina è pronta ad investire 250 milioni di euro per costruire il nuovo stadio Artemio Franchi, generando 1.050 posti di lavoro e creando un impatto economico di circa 5 miliardi

“I politici si stanno mettendo avanti sullo stadio. Allora io dico: mettete voi i soldi, fate come volete, con i migliori architetti del mondo. Con i soldi di Rocco si fanno le cose come voglio io. Senza stadio si ‘vivacchia’, ho 70 anni e io non sono venuto qui per fare questo: qualcuno si prende il rischio che io perda entusiasmo”. Lo ha detto il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in una conferenza stampa per presentare uno studio relativo all’impatto economico in caso di costruzione del nuovo Artemio Franchi. Commisso ha anche detto che “in America le squadre sono state spostate da uno Stato all’altro. Se fossimo stati lì, la Fiorentina sarebbe stata portata in Svizzera. Questo non lo farò, ma sono sicuro che con competizione” tra soggetti interessati “qualcuno si sarebbe svegliato”.

Sulla soprintendenza, che teme uno stravolgimento dello stadio, monumento vincolato ed esempio di architettura da sempre trattato nei testi per le sue linee d’avanguardia rispetto all’epoca in cui fu costruito, Rocco Commisso aggiunge: “Li capisco, ma sono uscite certe cose” soprattutto tra i politici “che non sono giuste”. Quindi il presidente ha fatto l’esempio dello Yankee Stadium, il più importante in America: “E’ stato distrutto ed è costato 2,3 miliardi di dollari, di cui 1,4 dati dal Governo. Io non sto cercando i soldi per lo stadio, ma chiedo incentivi al Comune.
Con questo progetto investiamo e i turisti arriveranno davvero nel nuovo stadio Franchi”.

Sul termine ‘distruggere’, da lui usato qualche giorno fa, Commisso ha precisato che del progetto di Pier Luigi Nervi “possiamo tenere la torre di Maratona e le scale elicoidali ma tutto il resto si deve buttare giù”. Inoltre, riguardo alle società che hanno incrementato i ricavi dopo la costruzione dello stadio Commisso ha citato su tutte “Manchester City e Juventus”. I prossimi passi prevedono “di andare a Roma entro due mesi per presentare il nostro progetto. Il Franchi non è l’unica opzione, stiamo lavorando anche sull’ipotesi di Campi Bisenzio”, su cui “faremo un progetto” in parallelo alla vicenda Franchi per uno stadio.Calcio: analisi Fiorentina, ricaduta +5 mld con stadio nuovo

La Fiorentina è pronta ad investire 250 milioni di euro per costruire il nuovo stadio Artemio Franchi, generando 1.050 posti di lavoro e creando un impatto economico di circa 5 miliardi di euro in dieci anni tra crescita dei ricavi del club, nuove attività commerciali di terzi, occupazione, gettito fiscale extra per la pubblica amministrazione e sviluppo immobiliare del quartiere di Campo di Marte. Questi i dati di uno studio realizzato da Fiorentina e Monitor Deloitte consulting presentato a Firenze dal presidente viola Rocco Commisso e da Luigi Capitanio, direttore di Monitor Deloitte. Secondo lo studio un nuovo impianto sportivo – con una capienza di 42.000 posti – porterebbe una crescita dei ricavi dai 93 mln della stagione 2018-2019 a 225 mln l’anno in modo da riportare, come ha spiegato Capitanio, “la Fiorentina tra i top club europei”. I ricavi delle attività commerciali cresceranno da 5,3 mln l’anno fino a 126 mln grazie ai 50.000 metri quadrati di area commerciale che – come spiegato anche Commisso – “sarà aperta sette giorni su sette e potrà attirare turisti”, almeno 2 milioni di persone ogni anno (includendo anche residenti e tifosi). Entrate saranno previste anche per la pubblica amministrazione: lo studio infatti dimostra che il gettito fiscale diretto e indiretto passerà dagli attuali 12 mln annui a 95 mln, di cui il 5% all’anno destinati alle casse del Comune di Firenze. A livello occupazionale, si passerà da 190 lavoratori (tra attività dirette e indirette legate allo stadio) a 1.050: “Questo significa – ha spiegato Capitanio – trovare impiego al 10% delle persone attualmente disoccupate a Firenze e generare il 25% dei posti di lavoro nati in città tra il 2017 e il 2019”. Secondo la Fiorentina un nuovo stadio porterà benefici anche al quartiere di Campo di Marte: lo studio evidenzia che “il valore immobiliare aumenterebbe del 25% per la componente residenziale e del 61% per quella commerciale”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto alcune dichiarazioni di Roccvo Commisso:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200924_03_STADIO_COMMISSO.mp3?_=3

Di Giorgi (PD): “Per il Franchi un concorso di idee. Inappropriate parole Commisso”

“La ristrutturazione del Franchi, ovvero di uno dei simboli dell’architettura del 900 merita un concorso di idee: dobbiamo chiamare a Firenze le migliori menti ed i migliori talenti: solo così potremo tenere insieme le esigenze di fruizione con quelle del rispetto della storia e  della  cultura”. Lo afferma la parlamentare PD Rosa Maria Di Giorgi.

 
Che aggiunge: mi trovo molto d’accordo  con quanto dichiarato dall’ordine degli architetti e da quello degli ingegneri, ed in perfetta sintonia con le parole di Massimiliano Fuksas. Firenze, attraverso la ristrutturazione del Franchi, può’ ritrovare una centralità anche nella storia dell’ architettura contemporanea”.
 
“Ho trovato invece  inappropriate le parole del presidente della Fiorentina che rischiano di creare solo inutili polveroni” conclude Di Giorgi. “Confido nel fatto che si sia trattato solo di uso sbagliato dei termini, perché  distruggere opere d’arte non è nelle nostre corde di democratici italiani”.

 

Di Giorgi (PD): Vittoria netta, Giani sarà presidente di tutti

Intervista Rosa Maria Di Giorgi, parlamentare del Partito Democratico, membro della commissione   Cultura della Camera e dell’Ufficio di Presidenza del Pd

“Il centrodestra lo abbiamo fermato e adesso siamo di nuovo qui, a cercare di dare il meglio alla nostra terra stupenda. Eugenio #Giani sarà il presidente e noi  siamo davvero felici. Ha detto che sarà il Presidente di tutti i toscani, anche di quel 40% che non ci ha votato. E io so che sarà vero”, afferma Di Giorgi che ai nostri microfoni ribadisce:

“Una vittoria nel segno della tradizione di buon governo del centrosinistra, ma anche del rinnovamento e dell’orgoglio toscano. Sapremo rispondere alle aspettative. Il Pd con il suo 34% è il fulcro della coalizione e rappresenta la solidità e la sicurezza che i toscani vogliono per sé e per i propri figli. Ci proiettiamo nel futuro. È una una grande responsabilità per noi in questo tempo #Covid. So che saremo all’altezza della sfida”.
https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/DI-GIORGI.mp3?_=4

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