Calcio: Commisso, lo stadio è un sogno forse irrealizzabile

Il patron della Fiorentina ha risposto così  ad una lettera di tifosi del viola club dell’Isola d’Elba

“Per come si stanno mettendo le cose e per quello che sento e leggo ho tanta paura che uno stadio nuovo per la Fiorentina possa rimanere solo un sogno, irrealizzabile”. Così Rocco Commisso rispondendo ad una lettera inviatagli dal viola club dell’Isola d’Elba ‘Scoglio-nati viola’ attraverso il suo vicepresidente. Federico Pellegrini. Nella missiva il presidente e proprietario della Fiorentina ha ribadito di “avere a cuore la squadra viola quanto gli stessi
tifosi” e l’obiettivo è costruire “un futuro ricco di soddisfazioni” e al riguardo “lo stadio è vitale per le società che hanno ambizioni”. I segnali però, a suo avviso, non invitano
all’ottimismo.

‘Viola Park’, il nome del nuovo centro sportivo della Fiorentina

?Bagno a Ripoli, presentato il video rendering del nuovo centro sportivo della ACF Fiorentina, che almeno per il momento, verrà chiamato ‘Viola Park’.

Il Viola Park costituisce il più grande investimento privato fatto nella storia di Bagno a Ripoli, il più costoso centro sportivo realizzato in Italia, e parole del presidente Commisso: “Un esempio di quello che può fare Rocco, anche quando si parla di stadio”.

“Quanto spendiamo qui a Bagno a Ripoli – ha detto Commisso – è più della metà di quanto investito per fare lo Juventus Stadium”. Proprio sulle spese Commisso ha ribadito che la sua azienda, la Mediacom, “sta andando molto bene, per questo posso investire senza preoccuparmi”, ribadendo poi di non essere costretto “a cercare soldi” e precisando di non “volerli buttare”.

Il Viola Park sarà realizzato investimento di circa 80 milioni , ed il presidente della Fiorentina Rocco Commisso lo ha definito “il più costoso centro sportivo fatto in Italia, un grande orgoglio per la mia famiglia”: l’obiettivo è dare il via ai lavori – su una superficie di 25 ettari – ad inizio 2021, per terminarli a Natale dello stesso anno e dunque in anticipo rispetto al tempo previsto in origine, di 18 mesi. La nuova casa della Fiorentina ospiterà la prima squadra, ma anche i giovani e la squadra femminile.

Come spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione dei rendering si tratta di 22mila mq tra foresterie, aree fitness e terapia, ristorante, uffici della società, due mini stadio (uno da 3mila persone, l’altro da 1500) e parcheggi. Sono previsti otto campi in sintetico e in naturale, riscaldati e con illuminazione.

“Il centro sportivo – ha sottolineato Marco Casamonti, dello studio Archea & associati, che ha curato il progetto – accoglierà tutti, sarà una congiunzione di generi e generazioni. Oltre il 90% dell’area rimarrà verde”. Casamonti ha spiegato che “gli edifici sono bassi e orizzontali, i tetti sono coperti di pannelli fotovoltaici per produrre l’energia”.

All’interno della struttura è prevista anche chiesa, la ‘Viola chapel’ che sarà in marmo bianco. Dal punto di vista della viabilità, il centro sportivo avrà 400 parcheggi (all’interno si potrà circolare solo con veicoli elettrici) e sarà collegato alla tramvia.

Commisso ha ribadito che il centro sportivo servirà anche ad attrarre calciatori: “I migliori giovani – ha detto – vedendo questa struttura vorranno venire da noi”. Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha parlato di “giornata storica”, affermando poi che “tra pochi giorni sarà approvata la variante urbanistica per realizzare concretamente quello che un anno fa sembrava un sogno”. Tra i presenti anche l’assessore regionale uscente all’Urbanistica Vincenzo Ceccarelli.

Gimmy Tranquillo ha fatto alcune domande a Rocco Commisso e Marco casamonti:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/10/201007_VIOLA-PARK-L_COMMISSO-CASAMONTI.mp3?_=1

Nardella: se Commisso subito pressioni su stadio faccia i nomi

 “Le affermazioni del patron della Fiorentina Rocco Commisso, in un’intervista al Corriere Fiorentino, in merito a suggerimenti ricevuti sono oggettivamente gravi e inquietanti”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella stamani commentando dichiarazioni del presidente viola riportate dal quotidiano.

Commisso nell’intervista ha affermato che “appena si è parlato di stadio mi è stato suggerito ‘dovresti prendere questo architetto, dovresti chiedere a questa impresa. Per i seggiolini potresti sentire Tizio, per le strutture Caio, per i lavori Sempronio’.
No, scusate – afferma Commisso nella stessa intervista -, con i miei soldi decido io. Se volete fare voi, allora tirate fuori voi i soldi”.
“Credo che, se così fosse davvero, dichiarazioni del genere – ha aggiunto Nardella – dovrebbero essere sostanziate con indicazioni precise di nomi e di fatti, soprattutto per consentire a me o ad altri amministratori pubblici di intervenire tempestivamente e drasticamente per garantire procedure e comportamenti trasparenti e corretti e rilevare eventuali fatti da denunciare alle autorità giudiziarie”.
Nell’intervista Commisso ha aggiunto di aver “scoperto che nel calcio ‘slow, slow’ è meglio”. Sulle possibilità di costruire un nuovo stadio “al momento siamo al 33 per cento di tutto: 33 al Campo di Marte, 33 a Campi Bisenzio. E 33 non si fa niente”. Sul termine ‘distruggere’ il Franchi, da Commisso usato qualche giorno fa parlando dello stadio Franchi, “forse io l’italiano non lo parlo bene, ma che verbo vogliamo usare? Distruggere per ricostruire. L’avete interpretato come se volessi distruggere la storia. Io parlavo di un edificio. Se preferite userò il termine demolire. Anzi, meglio: rifare. Ecco, rifare il Franchi”. Il presidente viola ha poi detto che “con lo stadio arriveremmo a 550 milioni di investimenti: bisogna tornare ai Medici per ritrovare qualcuno che abbia fatto investimenti del genere per la città di Firenze”.

Il CAFFE’ SCORRETTO- 25 Settembre 2020- ‘CA NISCIUN E’ FESS: LO STADIO, ROCCO, E QUELL’ANTICA PASSIONE PER IL MELODRAMMA

L’editoriale di oggi Domenico Guarino. La rubrica va in onda tutte le mattine alle 8.10 nella trasmissione 30 Minuti su Controradio. 
Facite ammuina: la vicenda della ristrutturazione dello Stadio Franchi rischia di diventare l’ennesima sceneggiata italiana. O meglio, visti i protagonisti, italoamericana. Da una parte l’imprenditore che, dimentico tra le altre cose della responsabilità sociale stabilita all’art 41 della Costituzione, dichiara ‘i soldi li metto io faccio come mi pare’; dall’altra la prospettiva di una giungla normativa e burocratica in cui fu ‘dolce il naufragar’ anche delle migliori intenzioni.
Proviamo a mettere ordine. In primo luogo va detto che l’emendamento al DL semplificazioni, per come è congegnato, darebbe a Commisso anche la possibilità di buttar giù davvero il Franchi e rifarlo daccapo; magari mettendo un pezzettino della Torre di Maratona al museo del calcio. In secondo luogo però una cosa del genere non è immaginabile, e creerebbe un pericoloso precedente. Oltre a trascinare tutti in una guerra senza quartiere tra conservatoristi e distruzionisti che, questa sì, durerebbe anni, come accaduto per la Loggia Isozaky.
E allora? Allora la proposta di una concorso internazionale che chiami a Firenze le migliori energie creative del mondo sarebbe davvero la soluzione per salvare la capra dell’investimento e il cavolo dell’opera d’arte. D’altro canto politica, amministrazione e associazioni coinvolte dovrebbero fare un patto, una specie di gentleman agreement, con una tempistica certa che se non proprio fast fast fast, permetta di avere lo stadio in 4/5 anni. Questo darebbe lustro a tutti i soggetti coinvolti. E sarebbe da esempio per tutti. Senza fare ammuina.

Stadio, Commisso: con miei soldi si fa come dico io!|

Lo ha detto il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in una conferenza stampa. La Fiorentina è pronta ad investire 250 milioni di euro per costruire il nuovo stadio Artemio Franchi, generando 1.050 posti di lavoro e creando un impatto economico di circa 5 miliardi

“I politici si stanno mettendo avanti sullo stadio. Allora io dico: mettete voi i soldi, fate come volete, con i migliori architetti del mondo. Con i soldi di Rocco si fanno le cose come voglio io. Senza stadio si ‘vivacchia’, ho 70 anni e io non sono venuto qui per fare questo: qualcuno si prende il rischio che io perda entusiasmo”. Lo ha detto il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in una conferenza stampa per presentare uno studio relativo all’impatto economico in caso di costruzione del nuovo Artemio Franchi. Commisso ha anche detto che “in America le squadre sono state spostate da uno Stato all’altro. Se fossimo stati lì, la Fiorentina sarebbe stata portata in Svizzera. Questo non lo farò, ma sono sicuro che con competizione” tra soggetti interessati “qualcuno si sarebbe svegliato”.

Sulla soprintendenza, che teme uno stravolgimento dello stadio, monumento vincolato ed esempio di architettura da sempre trattato nei testi per le sue linee d’avanguardia rispetto all’epoca in cui fu costruito, Rocco Commisso aggiunge: “Li capisco, ma sono uscite certe cose” soprattutto tra i politici “che non sono giuste”. Quindi il presidente ha fatto l’esempio dello Yankee Stadium, il più importante in America: “E’ stato distrutto ed è costato 2,3 miliardi di dollari, di cui 1,4 dati dal Governo. Io non sto cercando i soldi per lo stadio, ma chiedo incentivi al Comune.
Con questo progetto investiamo e i turisti arriveranno davvero nel nuovo stadio Franchi”.

Sul termine ‘distruggere’, da lui usato qualche giorno fa, Commisso ha precisato che del progetto di Pier Luigi Nervi “possiamo tenere la torre di Maratona e le scale elicoidali ma tutto il resto si deve buttare giù”. Inoltre, riguardo alle società che hanno incrementato i ricavi dopo la costruzione dello stadio Commisso ha citato su tutte “Manchester City e Juventus”. I prossimi passi prevedono “di andare a Roma entro due mesi per presentare il nostro progetto. Il Franchi non è l’unica opzione, stiamo lavorando anche sull’ipotesi di Campi Bisenzio”, su cui “faremo un progetto” in parallelo alla vicenda Franchi per uno stadio.Calcio: analisi Fiorentina, ricaduta +5 mld con stadio nuovo

La Fiorentina è pronta ad investire 250 milioni di euro per costruire il nuovo stadio Artemio Franchi, generando 1.050 posti di lavoro e creando un impatto economico di circa 5 miliardi di euro in dieci anni tra crescita dei ricavi del club, nuove attività commerciali di terzi, occupazione, gettito fiscale extra per la pubblica amministrazione e sviluppo immobiliare del quartiere di Campo di Marte. Questi i dati di uno studio realizzato da Fiorentina e Monitor Deloitte consulting presentato a Firenze dal presidente viola Rocco Commisso e da Luigi Capitanio, direttore di Monitor Deloitte. Secondo lo studio un nuovo impianto sportivo – con una capienza di 42.000 posti – porterebbe una crescita dei ricavi dai 93 mln della stagione 2018-2019 a 225 mln l’anno in modo da riportare, come ha spiegato Capitanio, “la Fiorentina tra i top club europei”. I ricavi delle attività commerciali cresceranno da 5,3 mln l’anno fino a 126 mln grazie ai 50.000 metri quadrati di area commerciale che – come spiegato anche Commisso – “sarà aperta sette giorni su sette e potrà attirare turisti”, almeno 2 milioni di persone ogni anno (includendo anche residenti e tifosi). Entrate saranno previste anche per la pubblica amministrazione: lo studio infatti dimostra che il gettito fiscale diretto e indiretto passerà dagli attuali 12 mln annui a 95 mln, di cui il 5% all’anno destinati alle casse del Comune di Firenze. A livello occupazionale, si passerà da 190 lavoratori (tra attività dirette e indirette legate allo stadio) a 1.050: “Questo significa – ha spiegato Capitanio – trovare impiego al 10% delle persone attualmente disoccupate a Firenze e generare il 25% dei posti di lavoro nati in città tra il 2017 e il 2019”. Secondo la Fiorentina un nuovo stadio porterà benefici anche al quartiere di Campo di Marte: lo studio evidenzia che “il valore immobiliare aumenterebbe del 25% per la componente residenziale e del 61% per quella commerciale”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto alcune dichiarazioni di Roccvo Commisso:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200924_03_STADIO_COMMISSO.mp3?_=3

Di Giorgi (PD): “Per il Franchi un concorso di idee. Inappropriate parole Commisso”

“La ristrutturazione del Franchi, ovvero di uno dei simboli dell’architettura del 900 merita un concorso di idee: dobbiamo chiamare a Firenze le migliori menti ed i migliori talenti: solo così potremo tenere insieme le esigenze di fruizione con quelle del rispetto della storia e  della  cultura”. Lo afferma la parlamentare PD Rosa Maria Di Giorgi.

 
Che aggiunge: mi trovo molto d’accordo  con quanto dichiarato dall’ordine degli architetti e da quello degli ingegneri, ed in perfetta sintonia con le parole di Massimiliano Fuksas. Firenze, attraverso la ristrutturazione del Franchi, può’ ritrovare una centralità anche nella storia dell’ architettura contemporanea”.
 
“Ho trovato invece  inappropriate le parole del presidente della Fiorentina che rischiano di creare solo inutili polveroni” conclude Di Giorgi. “Confido nel fatto che si sia trattato solo di uso sbagliato dei termini, perché  distruggere opere d’arte non è nelle nostre corde di democratici italiani”.

 

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