Crollo ponte Albiano Magra: otto le persone ritenute responsabili dalla Procura

Albiano Magra: i responsabili, secondo la Procura, sarebbero funzionari della Provincia di Massa Carrara e rappresentanti di Anas.

La procura di Massa Carrara ha chiuso le indagini sul crollo del ponte di Albiano Magra, avvenuto l’8 aprile del 2020. L’avviso di chiusura delle indagini è stato notificato ad otto persone, ritenute dalla procura responsabili a vario titolo del crollo del viadotto. Tra questi risultano funzionari della Provincia di Massa Carrara e rappresentanti di Anas. Si tratta dell’ingegner Stefano Michela, Gianluca Barbieri e Giuliano Arrighi – il capo sezione Anas Salvatore Olivier e i responsabili dell’area compartimentale dell’Anas Antonio Scalamandrè, Vincenzo Marzi e Gioacchino Del Monaco, oltre a capo del centro di manutenzione Anas Damiano Menchise.

Oltre a questo ci sarebbero anche alcune irregolarità, su cui si sta indagando, dovute a “condotte che costituivano difetto di vigilanza e di diagnosi delle ragioni causative delle gravi e visibili lesioni strutturali”. In particolare risulta che fu sottovalutata una richiesta da parte del sindaco di Aulla Roberto Valettini in cui venivano richiesti approfondimenti sullo stato del ponte di Albiano Magra, prima del crollo.

I lavori per la ricstruzione del ponte, intanto, proseguono secondo il cronoprogramma. il sindaco Valettini ha annunciato ieri che l’infrastruttura sarà pronta per il mese di aprile. Esattamente due anni dopo il crollo.

“Finalmente l’accelerazione tanto attesa nei lavori del nuovo ponte di Albiano Magra. Per troppo tempo i lavori sono andati a rilento e non hanno rispettato il cronoprogramma. Il territorio ha subito un danno incalcolabile in questi quasi due anni senza il ponte, lo abbiamo constatato sul posto più volte, e non può aspettare oltre anche perché stiamo parlando di un territorio di confine e di collegamento con la Liguria e per questo strategico”. Così, in una nota, Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione (Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici).

“La data di apertura al traffico che mi fu comunicata dopo interrogazione al ministro delle Infrastrutture, è il mese di marzo e auspichiamo che non ci siano ulteriori rallentamenti e si proceda come fatto in questi ultimi mesi. A questo si è aggiunto adesso anche un profilo legale, come prevedibile – ha concluso Mazzetti -. Siamo garantisti sempre e fino alla fine, perché è giusto che tutti chiariscano le proprie posizioni, ma è altrettanto giusto – è dovuto – ai cittadini di Aulla e Albiano, fare piena luce sulle eventuali omissioni o la scarsa manutenzione”.

Crollo ponte Albiano Magra: siglata intesa tra Toscana e Liguria

Per approvazione finale progetto, ok atteso entro settimana. Intesa siglata oggi presso il comune di Aulla tra il governatore toscano Eugenio Giani e quello ligure Giovanni Toti

Un’intesa tra le Regioni Toscana e Liguria per l’approvazione del progetto definitivo del nuovo ponte di Albiano Magra e del progetto esecutivo delle rampe di collegamento alla A12. A siglarla, oggi presso il comune di Aulla (Massa Carrara), il governatore toscano Eugenio Giani e quello ligure Giovanni Toti.

L’intesa, spiega una nota di Anas, rientra nell’ambito del tavolo permanente per il monitoraggio del programma del commissario straordinario dell’opera Fulvio Maria Soccodato. Il progetto del nuovo ponte ha recentemente ottenuto i pareri ambientali e l’autorizzazione della conferenza dei servizi, l’approvazione finale da parte di Soccodato è prevista entro la settimana prossima.

La progettazione esecutiva è già stata avviata in contemporanea alle attività preliminari di cantiere (bonifica ordigni bellici e monitoraggio ambientale) che saranno ultimate entro febbraio in modo da poter avviare materialmente il cantiere a marzo. Il termine dei lavori e l’apertura al traffico è prevista a marzo 2022. L’investimento complessivo è pari a 23,8 milioni di euro.

Il nuovo ponte sul fiume Magra, a monte di quello attuale, avrà un tracciato pressoché rettilineo e sarà composto da quattro campate per una lunghezza complessiva di circa 288 metri. Nelle more della ricostruzione del ponte, il piano prevede la realizzazione di rampe provvisorie all’Autostrada A12 in collegamento diretto con la Ss330 a Ceparana. Le rampe saranno pronte in 4 mesi, con l’avvio dei lavori previsto a fine febbraio e il completamento a giugno. Il valore di investimento dell’opera è pari a circa 4,5 milioni di euro. Il progetto è stato illustrato oggi da Soccodato, alla presenza dei sindaci di Aulla Roberto Valettini, di Bolano Alberto Battilani, della sindaca di Santo Stefano di Magra Paola Sisti, del vicepresidente della Provincia di Massa Carrara Claudio Novoa e del presidente della Provincia della Spezia Pierluigi Peracchini.

Questo è un momento di grande importanza, non solo perché pone le basi per la realizzazione del ponte collassato l’8 aprile 2020, che di fatto univa la Toscana e la Liguria, ma anche perché è un esempio di buona amministrazione, che restituisce alla comunità il senso della sua storia e al tempo stesso guarda al futuro. Il ruolo simbolico del ponte di Albiano si rinnova ancora oggi con il senso di unione che emerge da questa intesa”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani durante il suo intervento in occasione della firma dell’intesa Toscana-Liguria per la realizzazione del ponte di Albiano Magra. Il governatore toscano ha ringraziato la ministra uscente “De Micheli che ha dato un contributo fondamentale per per arrivare a questa fase ed ha individuato come Commissario straordinario Soccodato, capace di dare una svolta all’opera con il suo metodo e la sua concretezza”. Tra le cose che uniscono Toscana e Liguria, ha concluso Giani, “la preoccupazione per la crisi economica generata dall’emergenza Covid, ed in particolare l’impatto sul settore della ristorazione del ritorno in zona arancione, la volontà di far convergere le risorse del Recovery Fund sul centro Italia per lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture, l’intento di collaborare tra Regioni per favorire lo sviluppo dell’Italia centrale”

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