IUE, Natale: Italia Viva e Azione  all’attacco del Presidente Dehousse

’Non è negando chi siamo che si accoglie il diverso’  dice Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva, da sempre molto vicino a Matteo Renzi. Per  la deputata di Azione Daniela Ruffino. “Il prof. Renaud Dehousse , con la sua posizione sul Natale, trascura che una simile idea non offende i cristiani ma ferisce il principio di laicità dello stato. Critiche anche dal vicepresidente del Senato Gasparri

“Non sono cattolico: penso tuttavia che festeggiare il Natale sia parte dell’identità di tutti noi. Non è negando chi siamo che si accoglie il diverso. L’Università è il luogo del confronto: non è cancellando le culture ma favorendo l’incontro fra di esse che si arricchisce la società”. E ancora “l’ Istituto universitario europeo di Fiesole è un’eccellenza che da fiorentino sono fiero di avere nel mio territorio. Leggere che la sua dirigenza avrebbe proposto di non utilizzare l’augurio di ‘Buon Natale’ perché offenderebbe i non cattolici mi lascia davvero perplesso”. Lo scrive su X Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva.

“Uno dei tratti che meglio di altri qualifica la laicità di uno stato è la tolleranza, in particolare quella sulla libertà di culto e di religione. Sorprende e amareggia leggere che il rettore dell’Istituto universitario europeo di Fiesole si propone di rinominare il Natale privandolo del suo riferimento religioso al cristianesimo così da renderlo inclusivo, in ossequio al ‘piano per l’uguaglianza etnica e razziale'”. Lo dice la deputata di Azione

“Il prof. Renaud Dehousse – continua Ruffino – trascura che una simile idea non offende i cristiani, i quali continuano a festeggiare liberamente il Natale, ma ferisce il principio di laicità dello stato. Offesa non diversa sarebbe l’idea di cambiare nome al Ramadan o allo Shabbat. La forza della civiltà liberale non consiste nell’annacquare l’identità spirituale delle persone, ma nel permettere ad essa di esprimersi liberamente nel rispetto di tutte le identità. Il prof. Dehousse – conclude la deputata – rifletta su un punto: quale differenza passa fra la teocrazia iraniana che impone una sola religione e la dittatura del pensiero unico che le cancella tutte?”.

Sulla vicenda interviene anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato. “Apprendo con sconcerto che il presidente Renaud Dehousse dell’Università europea di Fiesole (Firenze) ha deciso che ‘per ottemperare agli obblighi del ‘Piano per l’uguaglianza etnica e razziale dell’Eui’, ‘l’ex festa Natale’ verrà rinominata, per eliminare il riferimento cristiano”. Una idea folle e gravissima che offende tutti noi, le nostre radici e la nostra cultura” dichiara Gasparri. Che  aggiunge: “Rispediamo al mittente qualsiasi assurda richiesta di ‘revisione del Natale’ in nome di un buonismo e di una tolleranza a senso unico di cui siamo stanchi”. “L’Italia – prosegue – ha la sua storia e continueremo a rispettarla così come deve fare chiunque arrivi nel nostro Paese, senza pensare di stravolgere secoli di cultura che ci hanno portato ad essere il Paese accogliente che siamo, a differenza di altri che, come vediamo nelle cronache internazionali, fondano la loro cultura su intolleranza e fanatismo. Basta con queste richieste assurde. Noi faremo di tutto per mantenere salde le nostre tradizioni e i nostri valori cristiani”.

Firenze: 39 proposte per futuro Europa

Sono 39, su 42, le proposte adottate dai cittadini durante l’odierna plenaria conclusiva del panel della Conferenza sul Futuro dell’Europa svoltosi dal 10 dicembre all’Istituto universitario europeo a Fiesole (Firenze).

Saranno presentate a politici nazionali ed europei ad inizio 2022 durante una sessione plenaria della Conferenza. L’iniziativa ospitata all’Iue, si ricorda in una nota dello stesso Istituto, “punta a ridurre la distanza in Europa  fra cittadini e istituzioni europee. Durante il panel, 200 cittadini di tutti gli stati membri hanno discusso di vari temi, dalla privacy e la protezione dei dati, al diritto di voto, alla protezione dell’ambiente”.

“Siamo onorati di aver ospitato quest’esercizio democratico senza precedenti – uil commento del presidente dell‘Iue Renaud Dehousse -. I cittadini ormai sono consapevoli che l’Europa incide sulla loro vita di tutti i giorni e giustamente vogliono avere voce in capitolo”. Dopo una prima plenaria e un forum aperto, i cittadini hanno lavorato su diverse proposte dettagliate lavorando in 15 sottogruppi”.

“Hanno discusso misure per migliorare l’equilibrio famiglia-lavoro per i genitori, abbassare l’età di voto, introdurre il salario minimo, e proteggere i dati personali. Professori, ricercatori e studenti dell’Iue hanno aiutato i cittadini nelle loro discussioni durante l’evento. Rispetto alle precedenti sessioni, “idee e raccomandazioni che erano più generali stanno diventando sempre più pratiche e specifiche” ha spiegato Martina Brambilla, una studentessa di Milano: “Se l’Europa vorrà cambiare, queste idee dovranno essere ascoltate”.

 La conferenza ‘The State of the Union’ sarà online per discutere il COVID-19

Politici, studiosi ed esperti discuteranno online come l’Europa e le istituzioni internazionali stiano gestendo la crisi generata dalla diffusione del virus COVID-19, e quale sarà il suo impatto sulle politiche sanitarie, l’economia, e la cooperazione globale.Tra gli ospiti Conte, Lagarde, Michel,Gorgieva

Come sempre, saranno numerosissimi gli interventi di alto profilo, tra cui il Primo Ministro Italiano Giuseppe Conte, la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, la Direttrice Esecutiva del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva e molti altri. Nel giro di poche settimane, il COVID-19 ha cambiato le vite di miliardi di persone in tutto il mondo: i sistemi sanitari sono in difficoltà e le misure di lockdown stanno avendo un impatto senza precedenti sulla vita sociale e sull’economia di tutti i paesi colpiti. Mentre il mondo s’interroga su cosa significhi questa emergenza, la conferenza ‘The State of the Union’ radunerà esperti da tutto il mondo per discutere l’impatto del COVID-19 con tre sessioni in diretta online. La sessione mattutina inizierà alle 10:00 e tratterà di ‘COVID-19: Politica Sanitaria e Società’ sarà inaugurata dal Presidente dell’Istituto Universitario Europeo (EUI) Renaud Dehousse, con i consueti saluti del Sindaco di Firenze Dario Nardella, del Governatore della Toscana Enrico Rossi, e del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. I discorsi di apertura saranno seguiti dal primo dibattito. La sessione pomeridiana delle 13:00 affronterà il tema ‘Quali politiche economiche per il post- COVID-19?’ e, oltre alla già ricordata Christine Lagarde vedrà la partecipazione di relatori di alto livello quali il Commissario europeo Paolo Gentiloni, la Capo Economista dell’OCSE Laurence Boone, e l’ex Presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem . Infine la sessione serale delle 17:30 sarà aperta dalla Direttrice Operativa del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva in conversazione con la Direttrice del Financial Times Roula Khalaf. L’ultimo dibattito su ‘L’impatto del COVID-19 sulla Cooperazione Globale si terrà fra il Professor Jeffrey Sachs della Columbia University, l’ex Primo Ministro Finlandese e nuovo Direttore della Scuola di Governance Transnazionale EUI Alexander Stubb, e la Direttrice Esecutiva per lo Sviluppo della Banca Mondiale Mari E. Pangestu. Sarà moderato dalla Direttrice dello IAI Nathalie Tocci. Segue il discorso conclusivo della conferenza di Giuseppe Conte. L’evento sarà visibile in livestream su stateoftheunion.eui.eu a partire da venerdì 8 Maggio, 10:00 CEST. 
FINE La diretta da stateoftheunion.eui.eu è accessibile senza previa registrazione. È anche possibile partecipare tramite una piattaforma che permette di sottoporre domande scritte ai relatori, ma in questo caso è necessaria la registrazione. Visto l’amplissimo numero di partecipanti e la breve durata delle sessioni, non possiamo garantire che tutte le domande riceveranno una risposta durante la diretta. In ogni caso, le domande inviate in anticipo per email saranno condivise con i moderatori, e prese in considerazione per il Q&A: SOUpress@eui.eu. The State of the Union Conference – Special Online Edition “Europe: managing the COVID-19 crisis” 8 maggio 2020 alle 10:00

L’evento sarà visibile in livestream su stateoftheunion.eui.eu a partire da venerdì 8 maggio, 10:00

The State of the Union è la conferenza annuale di riflessione sullo stato dell’Unione Europea. Organizzata dall’Istituto Universitario Europeo, si tiene ogni anno a Firenze a inizio maggio. Nel corso delle nove precedenti edizioni, The State of the Union si è affermato come importante momento di incontro per politici europei e rappresentanti degli stati membri, funzionari, diplomatici, esponenti del mondo accademico, e rappresentanti della società civile. In tempo di crisi e instabilità, diventa quanto mai indispensabile un’adeguata comprensione dei successi, dei fallimenti e delle sfide dell’Unione Europea.

Firenze, Lectio Magistralis del Premio Nobel Sirleaf in nome di La Pira

Domani alle ore 17 al Palazzo Incontri di Firenze, Lectio Magistralis del Premio Nobel per la Pace Ellen Johnson Sirleaf chiamata “Le nuove frontiere dell’Africa nel nome di La Pira”. Introducono il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e il Presidente dell’EUI Renaud Dehousse.

Sicurezza, sviluppo sostenibile, educazione e le nuove frontiere dell’Africa nel nome di Giorgio la Pira è il tema della Lectio Magistralis che il Premio Nobel per la Pace 2011 ed ex Presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf terrà venerdì 25 ottobre alle ore 17 a Palazzo Incontri a Firenze. L’iniziativa è promossa  dalla School of Transnational Governance (SGT) dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) e dalla Fondazione CR Firenze.

Porteranno il loro saluto i Presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e dell’IUE Renaud Dehousse. La conferenza, coordinata dal Vice Direttore dell’Ansa Stefano Polli, è in lingua inglese ed è prevista la traduzione simultanea in italiano. Sul tema ‘L’eredità di La Pira nell’Europa di oggi’ nei giorni scorsi, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si è svolta una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Firenze nel corso della quale il sindaco Dario Nardella ha consegnato le Chiavi della città al Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

L’incontro si inserisce nelle periodiche occasioni di approfondimento di alto profilo che le due Istituzioni promuovono con lo scopo di favorire momenti di conoscenza e di approfondimento, sul tema dell’Europa, che hanno continui riflessi sulla nostra vita quotidiana.

“Riprendiamo con grande piacere questi incontri – dichiara il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – avviati da tempo con autorevoli relatori quali Salvatore Rossi, allora Direttore generale della Banca d’Italia, Josè Manuel Barroso, ex Presidente della Commissione europea, Ulrike Guerot, Responsabile del Dipartimento European Policy and the Study of Democracy alla Danube University Krems e Direttore di European Democracy, perché lo riteniamo un dovere civile. Crediamo infatti che una funzione civica di informazione e di confronto non deve mancare da parte di una Istituzione che non è solo al servizio del territorio, ma vuole anche stimolare una lettura critica della realtà in cui viviamo ogni giorno. Dedicare questa Lectio ad una grande personalità come La Pira significa ribadire come il dialogo tra i popoli è una delle condizioni indispensabili per coloro che dovranno disegnare le politiche pubbliche del nostro presente e del nostro futuro”.

“Siamo lieti – sottolinea Renaud Dehousse, Presidente dell’Istituto Universitario Europeo – di continuare la nostra proficua collaborazione con la Fondazione CR Firenze allargando l’orizzonte per guardare all’Africa, un continente che rappresenta una priorità strategica per l’EUI e l’Europa tutta. Siamo ancora più lieti di farlo nel ricordo di Giorgio La Pira, che con la sua lungimiranza è stato un pioniere del dialogo fra le sponde del Mediterraneo, promuovendo attivamente il ruolo dei paesi dell’Africa subsahariana”.

Fondazione Cr Firenze e Eui, accordo per collaborazione più forte

Stamani Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cr Firenze, e Renaud Dehousse, presidente dell’Istituto universitario europeo (Eui), hanno siglato un accordo quadro per rafforzare collaborazione tra le due istituzioni.

L’accordo, che rende ancora più sistematica la collaborazione tra le due istituzioni già in corso da anni, spiega una nota, prevede la promozione congiunta di ricerche, analisi, programmi di formazione, eventi pubblici sulle principali sfide riguardanti l’Europa e sul processo di integrazione dell’Unione Europea. In particolare sarà approfondito il partenariato con l’Eui anche al fine di valorizzare il ruolo della città di Firenze nella prospettiva dell’avvio delle attività della Scuola di governance transnazionale nella futura sede di Palazzo Buontalenti. L’intesa prevede, per la prima volta, anche la costituzione di un comitato direttivo che ha il compito di dare sistematicità ai diversi appuntamenti.

“Siamo molto lieti di poter intensificare questa collaborazione – ha dichiarato Tombari – perché conferma il ruolo della nostra istituzione anche nella difesa di valori e principi fondamentali della nostra convivenza civile. In questa ampia cornice di azioni comuni manterremo il nostro sostegno alla Florence school of banking and finance (Fsbf) che opera presso il Robert Schuman Centre for advanced studies (Rscas) dell’Eui e allo State of the Union, l’evento annuale sui temi europei che rappresenta ormai un momento di riconosciuto prestigio per riflessioni ed analisi sulle grandi sfide del processo di integrazione continentale”.

Per Dehousse, “questo accordo permette all’Istituto di continuare nella sua politica di sempre più forte radicamento nel territorio che lo ospita, mettendo a disposizione della cittadinanza di Firenze e della Toscana il suo patrimonio di conoscenza. L’istituzione del nuovo Comitato Direttivo ci permetterà di ingranare una nuova marcia, e di assicurare la concreta attuazione dei tanti progetti di collaborazione già in cantiere”.

Seconda Giornata di ‘The State of the Union’

?Firenze, si è svolta nel salone dei 500 di Palazzo Vecchio, la seconda giornata della conferenza europea ‘The State of the Union’.

I protagonisti dell’evento, con i loro interventi, sono stati fra gli altri, il presidente di The European University, Renaud Dehousse; il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani; il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker; il governatore della Bce Mario Draghi; il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ma anche amministratori locali come ad esempio il sindaco di Firenze Dario Nardella ed il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“Le città hanno ruolo di accrescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, sono energia per la vita, per il futuro, per l’Europa – ha affermato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel suo intervento di saluto – Firenze interpreta il proprio ruolo di attore, non di spettatore dell’integrazione europea”.

“Uscire dall’Europa non ha alcun senso come non ha alcun senso uscire dalla moneta unica: sarebbe anacronistico – ha detto il presidente del parlamento Europeo Antonio Tajani – Non siamo perfetti ma cambiare significa migliorare, andare avanti e non tornare indietro, e la prima cosa da fare è avere un’Europa sempre più politica. La prima riforma da fare è quella della primazia della politica che significa primazia dei cittadini”.

“Alzando i muri non si generano investimenti, crescita e occupazione, non si riduce l’esclusione sociale, né diminuiscono le disparità territoriali – ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – Alzando i muri si rischia invece di mandare in rovina il grande monumento all’unità spirituale dell’Europa, come ieri ci ha ricordato il presidente Mattarella – ha aggiunto – A un anno dalle elezioni europee  il nostro continente, l’Europa, è in affanno per una miscela di sovranismo, di intolleranza e di chiusura. I partiti europeisti tradizionali sembrano non riuscire a dare risposte concrete ai nostri cittadini, che patiscono differenze sociali sempre più marcate. L’Europa appare spaventata, schiacciata dalla globalizzazione, sopraffatta dagli egoismi nazionali, dalle crisi politiche, dai tentennamenti nel governare il dialogo sociale e la sfida democratica”.

“Populisti e nazionalisti hanno avuto materia per alimentare loro sentimenti e aumentare distacco dagli altri a causa della crisi migratoria – ha detto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker – Così la solidarietà si sfilaccia e si perde a poco a poco, così i Paesi del Nord Europa hanno riscoperto un’espressione, che detesto, per indicare il Sud Europa che affronta il flusso profughi: “il club del Mediterraneo”, espressione che si deve usare solo per il turismo. Invece Europa e solidarietà vanno insieme. La solidarietà fa parte del patto fondatore dell’Europa”

Tutti guardano con grande attenzione a quello che succede in Italia – ha poi detto Tajani rispondendo ad una domanda, ai margini della conferenza, sulla formazione del nuovo governo – L’Italia è un paese fondamentale in Europa ma che ha problemi di un altissimo debito pubblico e di un’altissima disoccupazione giovanile, e, dopo la Brexit servirà un ruolo più importante per Italia e Spagna, e questa sarà la sfida per il nuovo governo”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato ai margini della manifestazione, Renaud Dehousse, Dario Nardella, Enrico Rossi e Antonio Tajani:

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