🎧 Bezzini: “Tra 1 settimana accesso tamponi con Qr code”

Firenze, durante la NewsLine del mattino di Controradio l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini è intervenuto sulla nuova direttiva ministeriale “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da Sars Cov in ambito scolastico” elaborato dall’Istituto superiore di Sanità, dal ministero della Salute, dell’Istruzione e dalle Regioni e sui provvedimenti della Regione Toscana a riguardo.

“Noi stiamo lavorando, a stretto contatto con l’ufficio scolastico regionale – ha detto l’assessore Bezzini – affinché dalla prossima settimana si costruisca una procedura informatizzata che renda assolutamente semplice il percorso, sia per le scuole, sia per i genitori che per l’apparato dei dipartimenti di prevenzione che ovviamente è sottoposto a un lavoro importante. Stiamo lavorando a una procedura informatizzata che consenta attraverso un Qr code l’accesso ai punti di somministrazione per fare il tampone gratuitamente e con corsia preferenziale”.

In podcast l’intervista integrale all’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Bezzini, a cura di Chiara Brilli.

“La Regione – ha aggiunto Bezzini – sta lavorando anche a intese, che devono essere definite nel dettaglio, con medici, pediatri, farmacie, per dare la possibilità ai genitori non solo di avere il drive through, ma anche una molteplicità di canali per facilitare quanto più possibile” l’accesso ai tamponi.

La procedura informatizzata, ha precisato Bezzini, dovrebbe andare a regime mercoledì prossimo, 17 novembre. “Nel frattempo – ha aggiunto – stiamo definendo delle modalità per una gestione provvisoria più artigianale da qui a mercoledì”.

Nel complesso, secondo Bezzini la circolare con le nuove regole “nei contenuti è positiva, l’unico elemento critico è che non ha stabilito un tempo per partire con questa nuova modalità generando anche aspettative e confusione nei genitori e nel mondo della scuola. Sarebbe stato opportuno dare qualche giorno, una settimana, per andare a regime”.

Vaccino antinfluenzale ad alte dosi per tutti gli ospiti delle Rsa

Firenze, per la prima volta un nuovo vaccino antinfluenzale ad “alte dosi”, particolarmente indicato per stimolare il sistema immunitario in pazienti anziani e residenti in comunità, viene messo a disposizione degli oltre 13mila ospiti delle rsa toscane.

Per proteggere questa fascia di persone, più esposta ai rischi derivanti dall’influenza e più suscettibile all’infezione data la situazione residenziale, la Toscana si è impegnata a procurarsi il cosiddetto vaccino antinfluenzale quadrivalente ad alto dosaggio (disponibile in Italia da quest’anno) per un investimento complessivo di 300mila euro.

La somministrazione del vaccino antinfluenzale ad alte dosi, riservata a questa categoria di persone, è già iniziata e prevede un’organizzazione dedicata. Nello specifico, in accordo con le aziende sanitarie, gli assessorati della salute e delle politiche sociali e gestori delle rsa, il vaccino viene portato direttamente nelle singole strutture residenziali sulla base del numero degli ospiti. Il medico curante può così disporre dei vaccini sul posto, quando accede in rsa dove sono ospitati i propri assistiti, e programmare, dunque, più agevolmente la somministrazione dell’antinfluenzale.

“L’influenza rappresenta una patologia rischiosa per gli anziani e in particolare per coloro che risiedono in comunità numerose dove  il virus influenzale può diffondersi più facilmente  – commentano gli assessori al diritto alla salute Simone Bezzini e alle politiche sociali Serena Spinelli -. Pertanto, per prevenire l’influenza negli anziani più a rischio, da quest’anno abbiamo destinato loro questo nuovo vaccino antinfluenzale ad alte dosi. In Toscana abbiamo 322 rsa sparse su tutto il territorio regionale – proseguono –  e anche se lo sforzo organizzativo per la distribuzione di questo vaccino è  davvero molto impegnativo, riteniamo che sia un’operazione meritevole, perché finalizzata a  proteggere il più possibile le persone più fragili per età”.

🎧 Giani, in Toscana sono 200mila i no vax

Firenze, il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento, ha fatto il punto della situazione sul numero dei contagi e dei vaccinati nella regione.

“Oggi abbiamo 263 contagi, circa un decimo di quelli che avevamo l’anno scorso – ha spiegato Giani – e questo ce la dice lunga su quanto sia importante la vaccinazione. Ma dobbiamo essere consapevoli che il vaccino non può essere tutto perché in Toscana restano fuori dalla vaccinazione 630mila persone: perché hanno meno di 12 anni, o perché hanno patologie che non consentono di fare il vaccino, o perché rientrano tra i quasi 200mila no vax. E tra di loro il virus continua a circolare”.

“Io sono convinto – ha continuato il presidente Giani – che se riusciamo ad assottigliare il più possibile questa percentuale di persone tra cui si diffonde il Covid sicuramente ridurremmo le preoccupazioni per i giorni a venire. Comunque abbiamo un tasso di ospedalizzazione del 5% con il limite che è del 15% quindi ad oggi la situazione è sotto controllo”.

Giani ha poi spiegato che “inizia oggi la quarta settimana che chiaramente ha un trend di aumento perché, da un punto di vista statistico abbiamo sempre visto sette-otto settimane di crescita, a cui ne seguono altrettante di diminuzione. L’importante è che il numero di positivi non cresca oltre la soglia che ci permette di gestire il Covid senza imporre limiti alla mobilità delle persone come purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei”.

Parlando di Siena, che negli ultimi giorni ha registrato un aumento dei casi, Giani ha detto: “Oggi siamo a 263 casi, un giorno sale più un provincia, un giorno sale l’altra, ma sento che finora siamo a un livello controllato”.

“Non programmiamo la chiusura degli hub per i vaccini, valuteremo giorno per giorno le modalità migliori affinché tutti possano fare il vaccino – ha risposto a chi gli chiedeva, della chiusura degli hub vaccinali nella regione – Abbiamo ampliato per sicurezza l’attività del Mandela forum di Firenze dal 15 novembre al primo dicembre affinché non ci fossero contraccolpi psicologici per chi si è vaccinato lì, però non possiamo nemmeno continuare a tenere aperte strutture che hanno un potenzialità di vaccinazione di più di 4mila persone quando ieri in tutta la Toscana si sono vaccinati non più di 5-6mila persone”.

🎧 Firenze, esercitazione della Protezione Civile con idrovore sull’Arno

Firenze, idrovore da 12.000 e 24.000 litri al minuto e altri mezzi della Protezione civile della Città metropolitana di Firenze sono stati allestiti stamani sulla spiaggia sull’Arno nei pressi della Torre San Niccolò di piazza Poggi,  per la prova annuale che consente la verifica del loro livello di efficienza e funzionalità.

L’iniziativa, che ha coinvolto studenti dell’istituto Saffi, ha visto come protagonisti vari enti fra cui Città metropolitana, Comune di Firenze, Regione Toscana, Protezione civile e Consorzio di Bonifica.

In podcast l’intervista a Leonardo Ermini, Responsabile Protezione Civile Città Metropolitana di Firenze ed al presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino, a cura di Gimmy Tranquillo.

Il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Marco Bottino ha spiegato che alcuni di questi macchinari sono stati utilizzati nel 2019 “durante l’alluvione di Livorno. Si tratta di idrovore potenti che servono per svuotare in tempo rapido i luoghi allagati: hanno un costo di manutenzione perché quando si utilizzano devono essere sempre efficienti. Se l’utilizzo è raro, la manutenzione è frequente”.

Tra gli interventi nell’area di Firenze “un dato positivo è l’inizio dei lavori nei Renai e la fase di completamento di tutte le opere accessorie all’Arno. Noi siamo sospesi tra troppa acqua e poca acqua. Dobbiamo incamerare l’acqua quando c’è e dobbiamo usarla quando non c’è, anche per non far soffrire l’agricoltura”.

L’assessore regionale Monia Monni ha sottolineato che “i volontari della protezione civile sono dei professionisti nelle emergenze. Ogni anno investiamo 100 milioni in manutenzione, grazie alla collaborazione con i consorzi. Finalmente, con questa iniziativa, torniamo a fare la vita normale della protezione civile dopo le problematiche legate al Covid che ha visto il sistema impegnato in una emergenza non propria della protezione civile”.

“In Toscana ci sono ancora molti territori fragili, la piana fiorentina è uno di quelli, così come la zona di Massa e Carrara o altre aree del sud della Toscana. Da questo punto di vista la regione ha difficoltà, essendo ricca d’acqua in tante parti del territorio – ha aggiunto l’assessora Monni – In alcune aree soffriamo anche di una urbanizzazione non felice, penso ad esempio all’alluvione di Livorno, figlia di una urbanizzazione completamente sbagliata. In quel caso sono stati tolti spazi ai fiumi, alla fine però l’acqua il suo spazio se lo riprende”.

🎧 Mostra Mercato Tartufo di San miniato, 50ª edizione

Presentata la 50/a edizione della Mostra mercato del Tartufo bianco di San Miniato, dopo la mancata edizione dell’anno scorso a causa della pandemia, quest’anno ci saranno ben sette spazi dove poter gustare il tartufo ma anche mostre, convegni e visite nell’ecosistema nel quale il tartufo nasce, oltre al tour alla scoperta della storia del tartufo, sia a piedi che in mountain bike.

Tartufo bianco di San Miniato: una 50esima edizione in rosa per la Mostra Mercato Declinato tutto al femminile l’evento della ripartenza. Tra le ambasciatrici del tartufo nel Mondo anche la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci.

©Controradio

In podcast l’intervista al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ed il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini, a cura di Gimmy Tranquillo.

Sarà la donna la grande protagonista della cinquantesima edizione della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi, che si svolgerà nei fine settimana da sabato 13 a domenica 28 novembre in uno dei borghi più belli d’Italia. Il tema è lo stesso scelto per lo scorso anno, che ha visto l’annullamento dell’iniziativa causa Covid.

Un ritorno particolarmente apprezzato dal presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo:” È la cinquantesima edizione e il fatto che siamo qui a festeggiarla oggi è un modo anche per ringraziare San Miniato Promozione, e il suo presidente Marzio Gabbanini, il sindaco Simone Giglioli e tutti gli operatori, tutti i tartufai, perché svolgono un lavoro enorme. Portano in giro per il mondo un’eccellenza dei nostri territori. Ma svolgono un ruolo fondamentale anche nella tutela e nella difesa dell’ambiente. Non è un lavoro semplice il loro, e credo che vadano sostenuti e ringraziati. E poi ci permettono di gustare la prelibatezza più grande che viviamo nel nostro territorio”.

“La Toscana è fatta di buon cibo – ha concluso Antonio Mazzeo – di vini buonissimi. Il tartufo è un simbolo che noi dobbiamo continuare a valorizzare e che porta nei nostri territori migliaia e migliaia di turisti, non solo dall’Italia ma da tutto il mondo. É una sfida bella quella che abbiamo di fronte, e sapere che per 50 anni consecutivi sul nostro territorio si è svolta questa mostra, ci dà voglia di continuare a impegnarci nella direzione giusta, fatta di sostegno all’enogastronomia, e di sostegno e di tutela dell’ambiente. Abbiamo tanto da fare e noi faremo la nostra parte”.

Ha partecipato alla presentazione anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “San Miniato è il centro che sul tartufo ha costruito un’immagine e una capacità attrattiva importante, valorizzando al massimo un prodotto che è la perla della cucina. E ci regala tre fine settimane di particolare significato con tanti eventi collaterali da non perdere”.

“Vive questa manifestazione in presenza dà un altro sapore. È un anno di ripartenza, una ripartenza con il botto. Perché 50 anni di questa Mostra Mercato danno già il senso di una manifestazione consolidata. San Miniato è una capitale importante del tartufo in Toscana e rafforza questa sua ambizione di essere centro di qualità e di promozione di questo prodotto così pregiato. E il tartufo è anche segno di un territorio sano e integro”, ha detto il consigliere regionale Andrea Pieroni.

Il padrone di casa è il sindaco di San Miniato Simone Giglioli: “Quest’anno, grazie alle vaccinazioni, grazie al green pass, e grazie all’andamento favorevole della pandemia riusciamo a guardare oltre e a programmare questa Mostra Mercato del Tartufo che si aprirà il 13 novembre. Sarà una bellissima mostra come siamo abituati a fare e a vedere a San Miniato. Il centro storico è un po’ il teatro della manifestazione, la scenografia, e all’interno dei sette spazi allestiti cerchiamo di distribuire le persone per evitare assembramenti. La città di San Miniato è un palcoscenico naturale e questo non può che farci piacere”.

A raccontare l’evento il presidente della Fondazione San Miniato Promozione Marzio Gabbanini: “L’anno scorso eravamo pronti per il 50esimo, ma non l’abbiamo potuto realizzare. Quindi quella di quest’anno è un’edizione importante e siamo contenti di presentarla nella sede del Consiglio regionale. È un segnale che siamo nella casa di tutti i toscani. Si svolgerà negli ultimi tre fine settimana di novembre e abbiamo preparato anche un programma parallelo, che prevede eventi culturali, che riguardano il sociale, ma anche lo sport. Ci tengo poi a sottolineare la nostra scelta: quest’anno è una mostra declinata al femminile. Gli chef saranno tutte donne, e le premiate saranno ambasciatrici del tartufo nel mondo. La prima sarà la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci. Per sottolineare, questa volta, non tanto le difficoltà delle donne, ma che nonostante le difficoltà hanno ottenuto risultati importanti”.

A sostenere l’iniziativa è Crédit Agricole Italia con il direttore Massimo Cerbai: “Noi siamo presenti fisicamente a San Miniato dal 2018, dove abbiamo deciso di mettere la nostra direzione regionale. L’obiettivo è quello di valorizzare anche tutto quello che ruota intorno alle attività legate al tartufo”.

Tra le novità di quest’anno i sette spazi dove poter gustare il tartufo ma non solo, con eccellenze da tutt’Italia: Piazza Dante, Corso Garibaldi, Piazza del Popolo, Loggiati di San Domenico, Loggetta del Fondo, Piazza della Repubblica e Piazza Duomo.

Per l’ingresso e per partecipare ai cooking show sarà obbligatorio esibire il green pass, così come per tutte le conferenze. Le ricette preparate interpreteranno il tartufo bianco di San Miniato e saranno servite accompagnate da un calice di vino dell’associazione Vignaioli Sanminiatesi.

Coronavirus in Toscana, 290 nuovi casi, 10 decessi

Firenze, in Toscana sono 290.321 i casi di positività al coronavirus, 290 in più rispetto a ieri (270 confermati con tampone molecolare e 20 da test rapido antigenico).

I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 277.097 (95,4% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 8.740 tamponi molecolari e 28.803 tamponi antigenici rapidi, di questi lo 0,8% è risultato positivo al Coronavirus. Sono invece 9.785 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 3% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 5.927, +0,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 297 (2 in meno rispetto a ieri), di cui 28 in terapia intensiva (stabili). Oggi si registrano 10 nuovi decessi: 3 uomini e 7 donne, con un’età media di 85,8 anni.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in regione. L’età media dei 290 nuovi positivi odierni è di 40 anni circa (28% ha meno di 20 anni, 17% tra 20 e 39 anni, 33% tra 40 e 59 anni, 17% tra 60 e 79 anni, 5% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (270 confermati con tampone molecolare e 20 da test rapido antigenico). Sono 80.586 i casi complessivi ad oggi a Firenze (73 in più rispetto a ieri), 26.747 a Prato (32 in più), 27.583 a Pistoia (23 in più), 15.156 a Massa-Carrara (16 in più), 29.488 a Lucca (16 in più), 34.038 a Pisa (33 in più), 21.547 a Livorno (10 in più), 26.145 ad Arezzo (25 in più), 17.010 a Siena (44 in più), 11.466 a Grosseto (18 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 134 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 69 nella Nord Ovest, 87 nella Sud Est.

La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 7.914 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 8.062 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 10.446 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 9.485, Pisa con 8.174, la più bassa Grosseto con 5.247.
Complessivamente, 5.630 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (27 in più rispetto a ieri, più 0,5%).
Sono 17.233 (499 in più rispetto a ieri, più 3%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 5.142, Nord Ovest 7.658, Sud Est 4.433).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 297 (2 in meno rispetto a ieri, meno 0,7%), 28 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).
Le persone complessivamente guarite sono 277.097 (255 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 277.097 (255 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Relativamente alla provincia di residenza, le dieci persone decedute sono: 4 a Firenze, 1 a Pistoia, 1 a Massa-Carrara, 1 a Pisa, 1 a Siena, 2 a Grosseto.

Sono 7.297 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus cosi ripartiti: 2.355 a Firenze, 646 a Prato, 673 a Pistoia, 539 a Massa Carrara, 693 a Lucca, 732 a Pisa, 427 a Livorno, 563 ad Arezzo, 361 a Siena, 214 a Grosseto, 94 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 198,9 per 100.000 residenti contro il 223 per 100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa-Carrara (283,9 per 100.000), Prato (252,3 per 100.000) e Firenze (238,8 per 100.000), il più basso a Grosseto (97,9 per 100.000).

Si ricorda che tutti i dati saranno visibili dalle ore 18.30 sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

 

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