Tar Toscana sospende ‘no’ Regione a termovalorizzatore Case Passerini

La richiesta di sospensiva era stata presentata dalla società Q.Thermo contro il diniego opposto dalla Regione Toscana all’autorizzazione unica per realizzare il termovalorizzatore di Case Passerini nel comune di Sesto Fiorentino (Firenze).

L’udienza pubblica nel quale si discuterà il ricorso di Q. Thermo si terrà il 17 dicembre 2019.
“Appare necessario – scrivono i magistrati della seconda sezione del Tar della Toscana – procedere ad una riprogrammazione complessiva delle opere da realizzarsi nel territorio della Piana fiorentina, che effettui un coordinamento complessivo delle stesse – continuano i magistrati – in particolare per quanto attiene alle reciproche interferenze e alla definizione dei rispettivi compiti delle Amministrazioni locali interessate, secondo un criterio di efficacia che sembra essere mancato nell’azione amministrativa finora svolta”.

Il Tribunale amministrativo ritiene così di “ordinare alle Amministrazioni intimate di riattivare il procedimento secondo tale logica”.

Sull’argomento, il presidente della Regione Enrico Rossi ha affermato che “come per la questione dell’aeroporto, anche in questo caso faremo ricorso: riteniamo fondato il diniego che abbiamo espresso alla richiesta di autorizzazione del termovalorizzatore che già era stato diniegato dal Consiglio di Stato”.

Enrico Rossi commentando la decisione del Tar insieme all’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni sostiene che “a seguire le indicazioni del Tar dovremmo rinunciare all’adeguamento dell’aeroporto, una struttura che esiste e che serve allo sviluppo della Toscana, e riaprire invece la procedura sul termovalorizzatore, che invece non solo non esiste, ma appartiene a una programmazione vecchia di 25 anni fa e nascerebbe già obsoleto. Da parte nostra – continuano in una nota Rossi e Fratoni – pensiamo che i giudici debbano fare i giudici, ma che tocchi alla politica, anche accogliendo l’invito a essere più efficaci, a prendere in mano in modo esplicito questa situazione ed assumersene le responsabilità”.

Il ‘no’ della Regione all’autorizzazione unica per realizzare il termovalorizzatore era arrivato sul finire del mese di gennaio. La direzione Ambiente ed Energia della Regione Toscana affermò che l’istanza non poteva essere accolta in quanto: “il progetto presentato non contiene, in relazione a quanto eccepito dal Consiglio di Stato, un progetto per la realizzazione in tempi e modi certi delle opere di mitigazione che determino gli effetti auspicati dalla VIS (Valutazione di Incidenza Sanitaria) del 2005, né una rivalutazione complessiva della situazione ambientale e sanitaria della Piana che tenga conto degli effettivi cumulati derivanti dall’eventuale sviluppo infrastrutturale nell’area”.

Inceneritore Case Passerini: Regione dice No a nuova autorizzazione

Q tHermo l’aveva richiesta dopo lo stop del Consiglio di Stato. Mamme NO Inceneritore: “a  questo punto manca solo lo stop politico, ossia lo stralcio  dalla programmazione regionale e di ambito”.

Lo stop arriva dopo che Q.tHermo, società partecipata dal gestore toscano dei rifiuti Alia SpA e da Sviluppo Ambiente Toscana del gruppo emiliano Hera, aveva fatto istanza di rinnovo parziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto.

La direzione Ambiente ed Energia della Regione Toscana  ha affermato che l’istanza non può essere accolta in quanto “il progetto presentato non contiene, in relazione a quanto eccepito dal Consiglio di Stato, un progetto per la realizzazione in tempi e modi certi delle opere di mitigazione che determino gli effetti auspicati dalla VIS (Valutazione di Incidenza Sanitaria) del 2005, né una rivalutazione complessiva della situazione ambientale e sanitaria della Piana che tenga conto degli effettivi cumulati derivanti dall’eventuale sviluppo infrastrutturale nell’area.”

La direzione Ambiente ed Energia afferma inoltre che una nuova istanza dovrà prevedere, oltre ad una nuova VIS, un piano per un bosco vero e proprio già in grado all’accensione dell’impianto di assorbire le emissioni; un bosco adulto, quindi, che necessita di molti anni di accrescimento (i cosiddetti Boschi della Piana).

Il Comitato Mamme NO Inceneritore è soddisfatto della scelta della Regione Toscana di rigettare l’istanza di rinnovo dell’autorizzazione presentata dalla società:

“Dopo lo STOP giudiziario e lo STOP dei finanziatori, arriva quindi anche lo STOP tecnico/autorizzativo. A questo punto manca solo lo STOP politico, ossia lo stralcio dell’inceneritore di Firenze dalla programmazione regionale e di ambito. Come abbiamo già richiesto più volte, ribadiamo che per noi l’inceneritore di Firenze deve uscire dal Piano Regionale dei Rifiuti e dal Piano di Ambito di Ato Toscana Centro.”

“Dopo questo ennesimo stop – continua la nota del Comitato – chiediamo a tutti i Comuni dell’ATO Toscana Centro di attivarsi per sciogliere la convenzione tra Ato Toscana Centro, Quadrifoglio (ora Alia) e Q.tHermo, visto che essa non possiede il requisito principale, ossia il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto. Ricordiamo che la Convenzione era nata per dare, tramite la Tari pagata dai cittadini, la piena e forzata copertura economica alla gestione dell’impianto di incenerimento già avviato.”

Il Comitato chiede anche un impegno da parte della politica per l’avvio di una gestione dei rifiuti improntata davvero sul riciclo e sulla tariffazione puntuale.

Q-Thermo presenta istanza esame nuova autorizzazione per inceneritore

Firenze, secondo i gruppi consiliari ‘Firenze riparte a sinistra’, ‘Sì-Toscana a Sinistra’, ‘Sinistra Italiana Sesto’ e ‘Per Sesto’, Q-Thermo, la società che avrebbe dovuto costruire l’inceneritore di Case Passerini, avrebbe protocollato, pochi giorni prima della pausa natalizia, un’istanza per l’esame di una nuova autorizzazione a costruire l’opera.

L’intento di Q-Thermo, sempre secondo gli esponenti delle forze politiche sopra citate, sarebbe quello di “aggirare la sentenza del Consiglio di Stato e accelerare i tempi chiedendo intanto le autorizzazioni per gli espropri e il via libera per realizzare le opere che non prevedono le mitigazioni”.

Nell’istanza si chiederebbe anche di dichiarare la pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori e delle opere, e l’apposizione del vincolo per l’esproprio.

Q-Termo tenterebbe quindi, secondo i relatori della conferenza stampa tenutasi in Palazzo Vecchio sabato mattina, “di iniziare subito i lavori e di mettersi così al riparo da successivi stop, che a quel punto dovrebbero intervenire su un’opera già avviata. Sono talmente preoccupati dall’annullamento delle autorizzazioni che tentano il tutto per tutto”.

I Capogruppo di Firenze riparte a sinistra, Tommaso Grassi e di Sì-Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, insieme a quelli del Consiglio Comunale di Sesto Fiorentino Jacopo Madau di Sinistra Italiana e Andrea Guarducci di ‘Per Sesto’, e delle Consigliere comunali Donella Verdi e Adriana Alberici e del Consigliere regionale, Paolo Sarti, hanno concluso la conferenza stampa con un appello: “Vogliamo che l’inceneritore di Case Passerini sia cancellato dagli strumenti di pianificazione e che sia approvato quanto prima un nuovo piano regionale che punti su economia circolare e rifiuti zero, stanziando fondi adeguati per la raccolta differenziata e il porta a porta, sostenendo tecnologie innovative e non inquinanti e incentivando una vera filiera del riuso e del riciclaggio”.

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