Pietro Bartolo in Consiglio Comunale, disumanità del campo di Lipa

La testimonianza dell’europarlamentare Pietro Bartolo sulla recente ispezione che ha effettuato insieme ad altri europarlamentari al confine tra la Croazia e la Bosnia

“Vedere una radura piena di neve, un recinto con filo spinato insormontabile e dentro delle misere tende coperte di neve, con persone in fila al freddo, molti senza scarpe che camminavano tremolanti per entrare in un capannone dove gli veniva dato un tozzo di pane e una scatoletta”.

La disumanità del campo di Lipa che sorge a 20 km dalla città di Bihac in Bosnia raccontata dall’europarlamentare Pietro Bartolo che è stato in missione sulla rotta balcanica a fine gennaio.

Oggi pomeriggio Pietro Bartolo ha condiviso la sua testimonianza durante il consiglio comunale raccontando le storie dei giovani migranti in Bosnia: picchiati, massacrati, fatti inseguire dai cani della polizia croata, come denunciano i report del Violence Border Monitoring Network e quelle delle famiglie che vivono nella foresta adicente al campo di Lipa.

“Per quanto succede ancora nel Mediterraneo ed in Libia io credo che la più grande responsabilità di tutto questo sia dell’Europa”, lo ha affermato Bartolo, “Quando parlo dell’Europa – ha detto – io parlo degli Stati membri e parlo anche della Commissione che non fa quello che dovrebbe fare, cioè dire di rispettare gli accordi, i diritti umani che vengono violati sistematicamente in tutta l’Europa, devo dire, compreso da noi”. Il fenomeno migratorio, secondo Bartolo, “non può essere affrontato come lo abbiamo affrontato fino a oggi, che è un fallimento. Abbiamo certificato, abbiamo appurato che Dublino 3, quella attuale è stato un fallimento. Sono stato anche relatore ombra per trattare il dossier sull’implementazione di Dublino 3, e abbiamo concluso il dossier dicendo che è un fallimento accettato dal Parlamento Europeo. E’ un patto che parla di rimpatri, che parla di rinforzare le frontiere, di creare una fortezza Europa, e questo non va bene. Parla di prescreening, parla di caricare ulteriormente il peso sulle spalle dei paesi di primo ingresso e di primo approdo fra cui la Grecia, l’Italia, Malta, Cipro, la Spagna e ci metto anche la Croazia. Dobbiamo quindi fare in modo che questa solidarietà di cui parla l’articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell’Europa sia messa in atto”.

“E’ cialtroneria e non politica quella che si basa sulla cultura dell’odio, del rancore: questo penso che sia qualcosa di sbagliato, un crimine addirittura, perché l’istigazione all’odio va perseguita”, continua Bartolo, europarlamentare Pd. “Penso invece che la politica debba dare le risposte”, ha detto Bartolo, perché “è la politica che deve decidere se chiudere i porti o aprirli, se far morire questa gente in mezzo al Mediterraneo, o a Lipa, o salvarli. E’ la politica che deve decidere se pagare, assoldare la Libia o la Turchia oppure no, è la politica che deve decidere se stare dalla parte del bene o dalla parte del male. E’ soprattutto la politica europea che deve dare quelle risposte perché il fenomeno della migrazione, e potremmo parlare per ore, è nato con l’uomo, ci sarà sempre, nessuno lo potrà fermare”. Il fenomeno, secondo l’eurodeputato, dunque “va affrontato diversamente, non con il contrasto, con il rimpatrio, con il filo spinato, con i muri, con i muri mentali che sono più difficile da abbattere perché queste persone non li possiamo fermare in questo modo, tant’è che dopo 30 anni parliamo ancora di immigrazione, del problema dell’immigrazione. Allora io credo che le risposte devono essere quelle giuste basate su quei valori che ci appartengono che sono la solidarietà che sono il rispetto dei diritti umani, il rispetto del diritto alla vita”.

Lo scorso 1° febbraio, insieme ad altri eurodeputati, l’onorevole Pietro Bartolo è stato respinto al confine ed è poi riuscito ad entrare per effettuare un’ispezione al campo profughi di Lipa, in Bosnia.

“Pietro Bartolo – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – è un medico che è stato responsabile, dal 1992 al 2019, delle prime visite e cure ai migranti che sbarcano a Lampedusa. Il suo impegno civile in favore dei diritti e in aiuto ai più bisognosi gli è stato riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica con il conferimento dell’Ordine al merito della Repubblica nel 2016.

 

 

 

Ascoltiamo un estratto a cura di Monica Pelliccia

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Firenze, Lega diserterà Consiglio Comunale con Bartolo

Lo ha annunciato  il capogruppo a Palazzo Vecchio,  Federico Bussolin. il PD “Bartolo merita rispetto”. L’europarlamentare è reduce da un viaggio nei campi profughi al confine tra Croazia e Bosnia

Polemiche da parte della Lega a Firenze dopo l’annuncio della presenza, domani,
dell’europarlamentare Pietro Bartolo (Pd) in Consiglio comunale: Bartolo parlerà della recente ispezione che ha effettuato insieme ad altri europarlamentari al confine tra la Croazia e la Bosnia. Secondo il capogruppo del Carroccio a Palazzo Vecchio Federico Bussolin “è inaccettabile che il Pd utilizzi una sede istituzionale per invitare come relatore, sul delicato tema della rotta balcanica, un altro esponente del Pd, Bartolo”.

“Palazzo Vecchio non è la sede del Pd -ha aggiunto Bussolin-  per questo non
parteciperemo al confronto intavolato dal partito di maggioranza, confermando il nostro impegno per affrontare l’emergenza economica cittadina”.
“La Lega – ha spiegato Bussolin – non si presterà a questo teatrino tutto del Partito Democratico volto a lanciare l’ennesima azione contro la politica generale di respingimento
dei clandestini auspicata dalla Lega, come Bartolo è solito fare”.

“Non possiamo che essere onorati che Pietro Bartolo intervenga in Consiglio comunale a Palazzo Vecchio. E’ una figura che merita grande rispetto e stima”. E’ questa invece la presa di posizione del Pd a Palazzo Vecchio, tramite il capogruppo Nicola Armentano e il vicecapogruppo Letizia Perini.
“Bartolo – hanno aggiunto Armentano e Perini – è stato tra gli europarlamentari che si sono recati di persona al confine tra Bosnia e Croazia per vedere da vicino quanto sta accadendo
in quella zona e al campo profughi di Lipa. È un testimone prezioso e autorevole quindi per affrontare questa tematica sulla quale come Pd abbiamo detto fin da subito che vogliamo
tenere i riflettori accesi, rilanciando l’appello che ha fatto anche il sindaco Nardella”.

“Bartolo peraltro – hanno concluso – da sempre si è distinto su queste battaglie, per l’accoglienza e la solidarietà tra i popoli, lo ha fatto, prima che da politico, da medico a
Lampedusa, salvando migliaia di bambini, donne e uomini sbarcati sull’isola. Una figura che merita grande rispetto e stima”.

Torna il Meeting Antirazzista: tre giorni di solidarietà ed accoglienza

Dal 10 al 12 settembre a Cecina, la kermesse organizzata da Arci. Tra le tematiche al centro della kermesse l’accoglienza e il diritto alla salute ai tempi del Covid e l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione come strumento di lotta nei confronti della cultura dell’odio.

Il viceministro dell’interno Matteo Mauri e il deputato europeo e medico di Lampedusa Pietro Bartolo: sono alcuni degli ospiti del Meeting internazionale antirazzista, manifestazione dedicata ai temi dell’antirazzismo promossa da Arci, in programma dal 10 al 12 settembre al parco della Cecinella di Cecina Mare (Livorno).

La 26ma edizione si svolgerà nonostante le restrizioni dovute alle misure anti-Covid: capienza limitata (serve iscriversi online al sito www.mia-arci.it) ma con la possibilità di seguire le dirette dal profilo facebook del meeting.

Uno degli eventi clou è in programma l’11 settembre a Firenze: il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dialogherà con Pietro Bartolo, insieme al presidente di Arci Toscana Gianluca Mengozzi e al responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze Claudio Vanni. Di migrazioni parlerà il viceministro dell’interno Matteo Mauri mentre al tema delle migrazioni è dedicato un dibattito su Mediterranea Saving Humans, la piattaforma fondata, tra gli altri, anche da Arci nazionale per monitorare la situazione nel Mediterraneo.

Tanto spazio sarà dedicato anche ai temi più stringenti dell’attualità: dalla cooperazione
internazionale – da segnalare il dialogo tutto al femminile di giovedì 10/09 alle ore 21.15
sull’importanza della comunicazione e dell’approfondimento come antidoti al razzismo e alla
diffusione dell’odio – alle migrazioni, con l’intervento del Viceministro dell’Interno Matteo Mauri nel dibattito dal titolo “Io accolgo: dopo i DL Sicurezza, una nuova stagione per i diritti?” (venerdì 11/09,ore 17.00), fino all’emergenza climatica, tematica che chiuderà la manifestazione sabato 12/09 alle 18.00, con l’incontro “La terra è di tutti – I difensori dell’ambiente e dei diritti delle popolazioni native: un dialogo a più voci sulla necessità di rilanciare un impegno al loro fianco”.

“E’ necessario organizzare questi eventi – ha dichiarato Mengozzi -. Lo dimostra anche il terribile omicidio che c’è stato ieri a Colleferro. E lo dimostra la cronaca di queste ultime settimane, di coloro che hanno additato nei migranti coloro che porterebbero nella nostra comunità le malattie. Credo che al Billionaire però molti profughi e migranti non ci fossero nelle serate in cui si è propagato il Covid”. L’assessore toscano all’immigrazione Vittorio Bugli ha aggiunto che sul razzismo “bisogna continuare a non abbassare la guardia”, su questi argomenti “non dovrebbe esserci uno scontro dal punto di vista elettorale”.

Chiara Brilli ha intervistato Giovanni Mengozzi, Arci Toscana

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Bartolo: “su Migranti basta bugie, ‘Mare Nostrum’ torni ponte non cimitero!”

Il medico siciliano Pietro Bartolo, neo parlamentare europeo, è intervenuto al “Festival dell’educazione” presso il campus universitario del Pionta ad Arezzo a parlare del suo lavoro: “sono entrato in politica andando in Europa perchè l’Europa deve prendere in carico il fenomeno migranti”.

Il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo, al Festival dell’educazione di Arezzo, è intervenuto sul fenomento dell’immigrazione e sulle politiche di sicurezza in corso:”Lui, e non voglio nominarlo tanto sappiamo a chi mi riferisco, racconta un sacco di bugie per coprire le sue false promesse: ha raccontato di un’invasione di gente che porta malattie ma non è così”.

“Si tratta di bugie che generano odio e non aiutano. Sono qui ad Arezzo – continua Bartolo – perchè credo molto nei giovani. Parlare loro di questa mia esperienza trentennale serve per creare conoscenza. E la conoscenza si sa rende liberi di scegliere da che parte stare”.

“E’ in corso da qualche anno una campagna deleteria contro gli sbarchi. Io li assisto da trenta anni – prosegue il medico siciliano – so da dove vengono e cosa vogliono. Sono povera gente che non ha avuto la possibilità di restare nel proprio paese. A Lampedusa siamo gente di mare e seguiamo la legge del mare.”

“Vogliamo che il ‘Mare nostrum” torni ad essere un ponte non un cimitero. Qualcuno gioca sulla loro pelle e questo è inaccettabile”. Il medico siciliano Pietro Bartolo, neo parlamentare europeo, nel suo intervento al Campus, racconta che per molto tempo ha fatto “film che nessuno sa ma mi sono stati anche censurati e scritto libri ma tutto è rimasto inascoltato. Allora – ha proseguito Bartolo – mi sono detto cosa potevo fare e sono entrato in politica andando in Europa perchè l’Europa deve prendere in carico il fenomeno”.

Arezzo: Pietro Bartolo inaugura il “Festival dell’educazione”

Sarà il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, neoeletto al Parlamento europeo, ad aprire oggi ad Arezzo la terza edizione della manifestazione “Festival dell’educazione”, dedicata quest’anno ai temi dell’inclusione e della radicalizzazione nelle società multiculturali.

Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che negli ultimi 30 anni ha soccorso migliaia di migranti sbarcati sull’isola, neoeletto al Parlamento europeo, oggi alle ore 16 ad Arezzo, nell’aula magna del campus universitario del Pionta, aprirà la terza edizione del “Festival dell’educazione”, organizzato dal Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell’Università di Siena, in collaborazione con la libreria Feltrinelli di Arezzo, e dedicato quest’anno ai temi dell’integrazione sociale e della radicalizzazione. Pietro Bartolo, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Le stelle di Lampedusa” (Mondadori), racconterà le storie dei bambini migranti che ha incontrato occupandosi del poliambulatorio dell’isola. Pietro Bartolo è conosciuto al grande pubblico anche per essere stato tra i protagonisti del documentario “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi.

Alle ore 17,30 seguirà l’intervento dell’imprenditore Brunello Cucinelli sul capitalismo neo-umanistico, da lui descritto nel volume “Il sogno di Solomeo” (Feltrinelli), e alle 19 quello con lo storico e accademico, nonché editorialista del Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia sulla storia dell’istruzione italiana e su come la scuola può contribuire alla costruzione di una società multiculturale, partendo dal suo ultimo libro “L’aula vuota” (Marsilio).

La seconda giornata del Festival, martedì 4 giugno, si aprirà con la prima performance ad Arezzo di “Human Library”, progetto internazionale creato in Danimarca nel 2000 dalla ong Stop the Violence. Nella Human Library si possono prendere in prestito persone in carne e ossa che raccontano la parte della loro storia che più spesso suscita diffidenza e pregiudizio per aiutare il “lettore” a superare i propri pregiudizi verso diversità di origine etnica, di genere, di fede, di stili di vita. I “bibliotecari” della Human Library offriranno ai lettori che vorranno partecipare a questa esperienza alcuni titoli, corrispondenti ciascuno a un “libro vivente”. Seguirà l’incontro con Ivano Dionigi (ore 17,30), presidente di Almalaurea e della Pontificia Accademia di Latinità e autore del libro “Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza” (Solferino).

La serata si concluderà alle 19 con la giornalista e regista Francesca Mannocchi, autrice di reportage da Iraq, Libia, Libano, Siria, Tunisia, Egitto, Afghanistan e vincitrice del premio Giustolisi con un’inchiesta sul traffico di migranti e sulle carceri libiche oltre che del prestigioso Premiolino. Per Einaudi ha pubblicato “Io Kahled vendo uomini e sono innocente”, storia di un trafficante di esseri umani che racconta la tragedia dei migranti, carnefice e vittima anche lui del ricatto del suo Paese.

Il festival si concluderà mercoledì 5 giugno con la performer Chiara Bersani, attrice affetta da osteogenesi imperfetta, che dalle ore 11 e fino al pomeriggio, condurrà un workshop con gli studenti per comprendere le sfide della diversità e della costruzione di società inclusive attraverso le arti performative.

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.festivaleducazioneunisi.it

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