Siena: la Lega candida Borghi contro Padoan

Intervista di Domenico Guarino al responsabile economia della Lega, Claudio Borghi, che sfidera’ il ministro uscente dell’Economia Pier Carlo Padoan nel collegio di Siena. Lo annuncia Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera.

“In giornata saro’ a disposizione per commentare i fatti della politica dal Lazio ai vescovi ma questa e’ conferenza stampa dedicata ai temi ‘economia e Europa’, a cosa fara’ il governo Salvini dal 5 marzo”. E presenta “due candidature che renderanno evidente la linea coerente della Lega sul ruolo Italia in Europa”.

Il primo e’ appunto Claudio Borghi “a cui ho chiesto di candidarsi- spiega Salvini- nel collegio di Siena per sfidare Padoan con tutti i temi che rendono distantissime le posizioni della Lega, penso che sara’ un collegio conteso, offriremo ai toscani un futuro diverso rispetto ai drammi del passato”.

“Avrò la possibilità, da senese d’adozione, di dare l’opportunità ai senesi di dire la propria su un partito, il Pd che ha distrutto e non salvato la banca più antica del mondo e di dire che l”onta sarà lavata con il voto”, dice Borghi.

Altra candidatura quella di Alberto Bagnai, docente universitario e autore del libro ‘Il tramonto dell’euro’, che “sara’ candidato in diverse regioni sicuramente in Abruzzo e Lazio. L’euro- osserva il segretario della Lega- resta un esperimento sbagliato, noi non cambiamo idea, vogliamo difendere l’interesse nazionale”. Bagnai “proviene da una cultura da sinistra, ma il Pd ha svenduto l’interesse economico alle multinazionali”. Il docente parla dell’euro come di “fallimento annunciato”, ricordando la sua collaborazione con ‘il Manifesto’, “ho parlato con diversi politici ma Salvini e’ l’unico che ha rispettato i mio lavoro”, sottolinea.

Padoan, contento di essere candidato a Siena

Soddisfatto anche il sindaco di Siena, Valentini: “Padoan è un galantuomo, uno dei politici più stimati in Europa e protagonista di un’operazione che sembrava impossibile, il salvataggio di Mps, e questo territorio non può che essergli riconoscente”.

“Certo che sono contento della scelta, aggiungo una cosa che non è nota, Siena è stata la mia prima sede universitaria quindi ci sono particolarmente affezionato”: così il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan risponde a chi gli chiede se sia contento di essere candidato nella città Toscana. “Padoan è un galantuomo, uno dei politici più stimati in Europa e protagonista di un’operazione che sembrava impossibile, il salvataggio di Mps, e questo territorio non può che essergli riconoscente”. Così il sindaco di Siena Bruno Valentini raggiunto telefonicamente dall’ANSA commenta la proposta di Renzi al ministro dell’Economia di candidarsi nel collegio di Siena. “Se la proposta di Padoan sarà confermata rinnoverò l’appello affinché il Mef rimanga azionista di Banca Mps più a lungo dei 4-5 anni preventivati”, ha aggiunto Valentini che ha poi concluso: “Mi aspetto che ci saranno candidati anche rappresentanti più vicini al territorio ma se qualcuno doveva essere ‘paracadutato’, Padoan è il migliore”.

“Ottima candidatura Padoan a Siena. Con Matteo Renzi candidato a Firenze mostriamo come sta cambiando una città grazie anche alle azioni dei governi del Pd”. Lo scrive su twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella. A lui fa eco il senatore Andrea Marcucci, convinto che con Renzi e Padoan “la squadra del Pd in Toscana sarà fortissima”.
“Il fatto che tutti i ministri del governo siano in prima linea – ha poi proseguito Nardella, tornando sul tema in Palazzo Vecchio con i giornalisti – a cominciare da quelli più importanti, con incarichi più rilevanti, è da un lato un’assunzione di responsabilità davanti ai cittadini, dall’altro è l’opportunità di raccontare le cose fatte prima dal governo Renzi poi da quello Gentiloni”. E, ha aggiunto, “i ministri del nostro governo rappresentano una squadra: noi non abbiamo un padre padrone ma un progetto, e una collettività di personalità, donne e uomini, che possono dimostrare quanto i fatti contino più degli slogan e delle parole”.

Etruria, Padoan: “continue discussione tra me e premier”

Il Ministro dell’economia, in audizione alla Commissione d’inchiesta sulle banche, dice di non aver mai autorizzato a colloqui tra ministri in merito

“Le discussioni a livello di governo sulle questioni delle banche in difficoltà sono avvenute in modo continuativo tra il presidente del Consiglio e me e in altre rare occasioni sono state discusse in gruppi più ampi di governo ma in generale le discussioni erano tra il presidente del consiglio e il sottoscritto”.

Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in commissione di inchiesta sulle banche rispondendo a Giovanni Paglia (SI) che gli chiedeva se avesse avuto notizia di un interessamento di suoi colleghi ministri su banca Etruria.

“Io non ho autorizzato nessuno e nessuno mi ha chiesto un’autorizzazione, la responsabilità (del settore bancario, ndr) è in capo al Ministro delle finanze che d’abitudine ne parla con il Presidente del Consiglio”. Così ha continuato il ministro Padoan in risposta al senatore Andrea Augello che gli chiedeva dei colloqui tenuti dai ministro Maria Elena Boschi e Graziano Delrio sulla vicenda Banca Etruria.

 

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